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Vanadium - Born To Fight
( 13104 letture )
Chissà perché i metal fan italiani sono sempre stati propensi a tributare elogi a gruppi stranieri a discapito di quelle band nostrane che, pur non godendo di tanta notorietà e giuste “spinte”, ci hanno donato dei veri gioielli. E’ questo il caso dei Vanadium, il cui leader e vocalist fu Pino Scotto, personaggio degno di rispetto e stima per la sua coerenza e attitudine, un vero rocker indomito che tutt’oggi possiamo ancora ammirare on the road con i Fire Trails. I Vanadium suonavano hard rock, roccioso e diretto come un pugno nello stomaco, figlio legittimo delle sonorità partorite dagli storici gruppi degli anni settanta: Deep Purple ed AC/DC le principali fonti d’ispirazione, gruppi cui i Vanadium non hanno mai nascosto la propria devozione e che sono stati pure omaggiati a più riprese nei propri lavori. Attivi fin dai primissimi anni ottanta (Metal Rock, del 1982, è il loro primo lavoro), registrano nel 1986 quello che per il sottoscritto non è solo il loro capolavoro, ma un album indispensabile in senso assoluto, ovvero Born To Fight. Siamo nel 1986 e l’influenza della NWOBHM è ancora molto forte. Con Born To Fight i Vanadium, pur non abbandonando le proprie radici rock, registrano un album dalle sonorità decisamente heavy, per certi versi vicino addirittura a quanto fatto dai metal gods Judas Priest. Le tastiere di Ruggero Zanolini, ispirato e ad altissimi livelli per tutta la durata dell’album, introducono l’opener Run Too Fast, power song veloce come mai i Vanadium avevano composto, una canzone grintosa, potente, rabbiosa che si avvicina ai modelli stranieri senza però togliere nulla all’esecuzione da urlo dei nostri. La successiva Still Got Time frena un po’ il tiro: pur mantenendo un’impronta heavy, i Vanadium optano in questo caso per sonorità decisamente più meditative. Before It’s Too Late e Easy Way To Love sono due canzoni che ci riportano al Vanadium-sound dei precedenti dischi: la prima è una grintosa canzone rock, mentre la successiva è l’immancabile ballad, profonda e accattivante. Le restanti quattro tracce lasciano quasi perplessi per come la band riesce a destreggiarsi con una facilità spiazzante tra generi completamenti eterogenei tra loro. Si passa dal rock ruvido e senza mezzi termini di I Was Born To Rock, praticamente un'esplicita dichiarazione d’intenti di Pino Scotto, all’omaggio ai Deep Purple, grande fonte d’ispirazione dei Vanadium, con la cover di Never Before, ben interpretata e molto fedele all’originale. Ridge Farm, dedicata ai celebri studios inglesi, è il brano strumentale dell’album: ora credetemi, per questo pezzo parlare di prog metal non è esagerato! Steve Tessarin (chitarra) diventa il protagonista principale, sfornando riff micidiali, assoli velocissimi e intrecciando complesse trame strumentali con la tastiera del già citato Zanolini, e comunque anche il resto della band si dimostra all’altezza della situazione. Spetta ad Arms In The Air chiudere il disco, e in quale miglior modo farlo se non nella stessa maniera di come è iniziato? Una canzone power/speed che non dà tregua, un brano spaccaossa introdotto questa volta da un assolo di Tessarin, seguito da un altro di Lio Mascheroni (batterista, anche lui attivo nei Fire Trails assieme a Pino Scotto) la cui doppia cassa sarà una costante per tutta la durata del brano. Born To Fight è, in definitiva, un capolavoro della musica e i Vanadium un gruppo cui fare riferimento, una band che ha raccolto troppo poco rispetto a ciò che realmente meritava. Vi invito a procurarvi i loro lavori, anche se reperirli è compito davvero arduo in quanto fuori catalogo ormai da anni. In alternativa vi consiglio il Vanadium Tribute dei Fire Trails, gruppo che forse potremmo definire la nuova incarnazione dei Vanadium stessi dal momento che in formazione vi sono Pino Scotto e Lio Mascheroni; ovviamente attendendo che qualcuno finalmente si decida a ristampare i loro lavori.


VOTO RECENSORE
s.v.
VOTO LETTORI
68.44 su 143 voti [ VOTA]
costantino
Sabato 9 Settembre 2023, 15.25.13
13
ero un ragazzino , comprai la cassetta con queslla incredibile copertina. invito a riascoltarlo e\' bellissimo ... suonato benissimo e registrato bene, la voce un po\' maccaronica di scotto non e\' male ... una perla da riscoprire
Fabio
Sabato 9 Ottobre 2021, 20.04.52
12
Molto d accordo con il commento di max ed il primo di Maurilio
max
Sabato 9 Ottobre 2021, 19.04.41
11
disco immenso,trovo il voto dei lettori davvero ridicolo (temo che ben pochi abbiano ascoltato il disco e il voto sia solo in ottica anti pino scotto..) però non sono per nulla d'accordo con chi scrive che non hanno raccolto che un magro successo,i vanadium il successo lo hanno avuto eccome,i loro album entravano nella classifica di sorrisi e canzoni quando i dischi si vendevano a centinaia di migliaia di copie,suonavano all'estero,questo album fu inciso in Inghilterra e avevano fatto la sigla di un programma seguitissimo come era Discoring,insomma erano parecchio in vista.voto per l'album,direi 90
Steelminded
Domenica 1 Settembre 2019, 16.58.09
10
Credo che i Vanadium abbiano fatto più o meno solo dischi ottimi! Davvero peccato per la mancata ristampa!
duke
Domenica 1 Settembre 2019, 15.57.24
9
...otimo disco....peccato che non sia mai stato ristampato....un pezzo di storia del metal made in italy.....
metalist
Sabato 13 Febbraio 2016, 18.22.41
8
saro sempre grato a loro,un gruppo nato in un paese sbagliato.Meritano rispetto ancora oggi,ma purtroppo, eccezion fatta per i vecchi nostalgici oggi nessuno se li ricorda,io pero non li dimenticherò mai
The_Eliminator
Lunedì 5 Gennaio 2015, 10.57.12
7
Andando per gusti personali, il miglior album dei Vanadium. Gruppo totale che ha dato all'Italia una lezione concreta su che cosa significa suonare metal col sudore.
Alex
Domenica 15 Dicembre 2013, 18.52.42
6
Purtroppo in Italia, prima di The Final Countdown, il nostro genere era indistintamente oscurato dai vari Duran e Spandau. Forse anche nel contesto storico non certo favorevole, vanno lette le ragioni di un magro successo per questa strepitosa band.
maurilio
Martedì 14 Agosto 2012, 20.33.12
5
Non mi spiego un voto cosí basso da parte dei lettori. Ignoranza? Pregiudizio? Valutato secondo logiche "m oderne"? Boh? Ragazzi questo é un grande disco, ascoltatelo o riascoltatelo per bene!!
zoso82
Venerdì 11 Febbraio 2011, 18.11.03
4
tanta classe che non fu mai premiata appieno
Raven
Sabato 29 Gennaio 2011, 18.47.01
3
Forse, ti contatto in privato appena posso.
ferdinando
Sabato 29 Gennaio 2011, 18.05.24
2
ciao... mi sono ritrovato un LP 33 GIRI in vinile, con : VANADIUM - PROVINO 10-03-1986 B/I etichetta bianca qualcuno mi sa dire se può avere un valore, o se interessa a qualcuno... ciao e grazie... zanonferdinando@virgilio.it
Maurilio
Mercoledì 17 Marzo 2010, 19.43.30
1
Grande album, forse davvero il migliore del gruppo. Ragazzi che vi avvicinate ora al metal andate a sentire questi album storici degli anni ´80 e vedrete che differenza con i gruppi fighetti e iper pompati che girano adesso!
INFORMAZIONI
1986
Durium
Hard Rock
Tracklist
1. Run Too Fast
2. Still Got Time
3. Before It's Too Late
4. Easy Way to Love
5. I Was Born to Rock
6. Never Before
7. Ridge farm
8. Arms in the Air
Line Up
Pino Scotto (Voce)
Lio Mascheroni (Batteria)
Steve Tessarin (Chitarre)
Mimmo Prantera (Basso)
Ruggero Zanolini (Tastiere)
 
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