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29/03/24
500 HORSE POWER + GAIN OVER
BORN TO BE WILD MC PADOVA, VIA GUIDO NATTA 14 - RUBANO (PD)
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Kate Bush - The Kick Inside
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( 7620 letture )
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Immagino le facce perplesse di molti di voi vedendo comparire nella nostra home l'icona di un disco di Kate Bush. Quelli più giovani probabilmente avranno pensato: "Kate Bush? E chi ca... spita è?", mentre quelli con alcune primavere in più alle spalle avranno esclamato: "Kate Bush? Possibile?". Ebbene sì, per quelli più anziani dirò che si tratta proprio di quella ragazza dalla voce acuta il cui super hit mondiale Wuthering Heights monopolizzava spesso il giradischi nelle feste in cui noi 12-14enni tentavamo disperatamente di ottenere qualcosa di concreto da ragazzine coetanee che invece erano immancabilmente attratte da attempati diciassettenni, già in fase post-brufolare, mentre per quelli più giovani che avessero già letto il titolo della canzone appena richiamata e fossero andati a controllare di cosa si tratti rimanendo anche loro oltremodo perplessi, dirò di aspettare a giudicare, perchè Kate Bush è un'artista veramente interessante per numerosissimi aspetti, ma a questo punto è d'uopo qualche cenno biografico.
Kate Bush mostra da subito un precocissimo talento musicale, tanto che si dice che prima di raggiungere l'età per frequentare i pubs abbia già composto circa duecento pezzi. Roba che molti fanno in una intera carriera. Intorno al 1975 uno dei suoi nastri capita in mano a tale David Gilmour (sì, quel Gilmour) che giudica il suo materiale oltremodo interessante, tanto da farle avere un contratto con la EMI. Kate ha appena compiuto diciotto anni, ma -al contrario del 99% dei suoi coetanei e di una percentualie simile di gente molto più esperta- opta per una scelta incredibile: dopo aver composto un paio di pezzi giusto per giustificare il suo contratto e l'anticipo versatole dalla casa discografica, invece di preparare il disco decide di investire sulla sua preparazione, e lo fa a 360°. Comincia a frequentare i corsi di Linsday Kemp -un genio della danza contemporanea- quindi fonda una sua piccola band per farsi le ossa dal vivo nei locali. Vorrei far notare che il periodo in oggetto è compreso tra il 1975 ed il 77/78, ossia durante l'esplosione punk, mentre la proposta di Kate Bush è estremamente raffinata e lontanissima dal trend dell'epoca. Avrei voluto proprio esserci per vedere le reazioni del pubblico, anche se le cronache riferiscono di un rispetto che la ragazza evidentemente ispirava in maniera innata, tanto da farla giudicare "brillante" da un tipo come Johnny Rotten, non esattamente noto per il suo rispetto verso il prossimo.
Con queste esperienze alle spalle Kate Bush registra nel 78 l'album The Kick Inside (uscito con una infinità di cover diverse dedicate ai vari mercati ed accompagnato da qualcosa come sette video, oltre ad un battage pubblicitario molto notevole) ed anche in questo frangente dimostra di sapere esattamente cosa vuole e soprattutto come ottenerlo. Contro l'espresso volere della EMI e contro tutte le logiche di mercato imperati nel periodo punk, riesce ad ottenere che il singolo che deve far da traino al disco sia appunto Wuthering Heights, e non quello scelto dai discografici, il più rock James And The Cold Gun. La mossa si rivela più che vincente, dato che Wuthering Heights -ispirato al romanzo di E. Bronte e soffusamente gotico- diventa un tormentone a livello globale, ed il singolo arrivò ripetutamente al numero uno delle charts Inglesi vincendo numerosi premi.
Come accaduto in altre occasioni simili, la presenza di un tale tipo di pezzo fece passar un po' in cavalleria le qualità del resto dell'album, che invece erano parecchie. La produzione era firmata Gilmour e Powell (quest'ultimo vicino addirittura a Stockausen) ed il lotto di pezzi che lo componeva -suonato da un autentico battaglione di musicisti- era interamente connotato da una estrema raffinatezza compositiva che spaziava dal pop al rock passando per il gothic, e da una altrettanta raffinata cifra espressiva nei testi che trattavano dalla letteratura al sesso, dalla filosofia all'attualità, il tutto conservando sempre una modalità espressiva alta, veicolata dalla più che caratteristica voce di Kate tendente al soprano e sottile, ma forte allo stesso tempo. La carriera della Bush si sviluppò sempre su buoni livelli, con collaborazioni importanti (Peter Gabriel per esempio) e con numerosi interessi da parte sua nella regia cinematografica, tanto che molti suoi video portano proprio la sua firma, ma anche alcuni film.
Che si tratti del rock aggressivo di James And The Cold Gun, della sofisticatissima tematica Sufi di Them Heavy People, del sesso esplicitamente trattato di Feel It (a saperlo prima avremmo utilizzato questa canzone nelle feste) alla delicatezza di The Man With The Child In His Eyes ed a quella veleggiante sul piano di Moving o Strange Phenomena, od ancora al loop di sax di Saxophone Song, questo è un grande album da qualunque punto di vista vogliate affrontarlo, e senza questa ragazza oggi una come Bjork forse non esisterebbe. Vi basta? Anche stavolta di metal nemmeno l'ombra, ma quando si tratta di arte le barriere non hanno senso, giusto?
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12
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p.s. ovviamente il capolavoro di Kate non è questo né il sopravvalutato Hounds of Love(prima parte discotecara banalissima e seconda parte migliore ma musicalmente povera nonché troppo debitrice dei Pink Floyd di The Wall). Il DiscOne è di gran lunga l'enorme The Dreaming. |
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11
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Debutto memorabile, media qualitativa sorprendente, testi duri e morbosi che contraddicono spesso la musica sbarazzina(con raffinatezza e senso del bello). Prime tre tracce spettacolari, la fiaba celtica The Man With The Child In His Eyes e poi l'immortale Wuthering Heights. Qualche lieve flessione nella seconda parte, per quanto Feel It sia notevole e la title-track a chiudere coraggiosa, tristissima, poetica. Voce da soprano lirico-leggero che copre 4 ottave fino a raggiungere in basso il mezzosoprano contraltino -il tutto senza gratuito sfoggio virtuosistico. |
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10
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L'80 è un po' basso. Il voto lettori non si puo' vedere. |
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9
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Non pensavo ci fosse questa recensione, qui. Anche se è un album fuori contesto, metal, non si può dare un 80 ad un lavoro di questo tipo, nel suo genere è un masterpiece! Non ha un calo! I soliti numeri buttati lì! |
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8
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Questo debutto è fuori da ogni classifica e voto. Il trittico iniziare annichilisce. E c'è qualcuno che gli affibbia la grave insufficienza. Ma perché esiste certa gente? (perché do per scontato che costoro non sanno nemmeno di si sta parlando, figuriamoci ascoltato l'album) |
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7
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non mi impressiona moltissimo questo disco anche se ha tanti spunti interessanti e Kate Bush è una delle artiste più rappresentative degli ultimi 30 anni. Ci sono, ovviamente, tutte le prerogative per la splendida carriera futura, sempre anticonformista e fuori dai canoni tradizionali della musica commerciale. Dal mio punto di vista l'apice compositivo avverrà in hounds of love, disco stratosferico dove la grande Kate passa in rassegna una miriade di generi musicali e li fonde in maniera impressionante, anche in quel frangente la casa discografica cercò di boicottare il progetto ritenendolo poco commerciale ma la statura artistica della nostra signora e il coraggio nel perseguire le sue aspirazioni artistiche ci consegnarono un disco assolutamente impressionante per creatività, arrangiamenti e registrazione. Riscopritelo. |
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5
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Bellisima recensione e ottima riscoperta |
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4
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Artista assolutamente da riscoprire, Wuthering Heights è da brividi! |
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3
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senza offesa per la Bush, ma preferisco la versione degli angra |
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2
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Grazie a te |
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1
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quanto mi avete fatto felici a pubblicare una recensione su una delle mie cantanti preferite. kate bush è un'artista che ha fatto solo bei dischi lontanissimi dall'essere commerciali, ha una voce invidiabile da qualsiasi altra cantante femminile e un totale senso dell'arte. ringrazio lo staff di metallized per aver dedicato tempo a kate bush. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Moving 2. The Saxophone Song 3. Strange Phenomena 4. Kite 5. The Man with the Child in His Eyes 6. Wuthering Heights 7. James and the Cold Gun 8. Feel It 9. Oh to Be in Love 10. L'Amour Looks Something Like You 11. Them Heavy People 12. Room for the Life 13. The Kick Inside
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Line Up
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Kate Bush - voice, piano, keys Ian Bairnson -guitar, voice Paddy Bush - armonica, mandolino Barry DeSouza - drums Stuart Elliot - drums David Katz - violin Paul Keogh - guitar Bruce Lynch - bass Duncan Mackay - synth, keys Alan Parker - guitar David Paton - bass, voice Morris Pert - percussions Andrew Powell - synth. keys Alan Skidmore - sax
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