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29/03/24
ENUFF Z’NUFF
BORDERLINE CLUB, VIA GIUSEPPE VERNACCINI 7 - PISA
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Stratovarius - Darkest Hours (EP)
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( 5136 letture )
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Stratovarius: un nome importante, anzi importantissimo, che negli anni ha ottenuto il consenso di decine di migliaia di persone sparse per l'Europa. Un nome che è stato legato principalmente alle figure di Timo Tolkki, ormai fuori dalla band, di Timo Kotipelto e di Jens Johansson. Un nome che, a partire dal 2008, ha dovuto per certi versi ripartire da zero, essendo privo di una delle tre personalità cardine non solo a livello di immagine, ma anche a livello musicale. Un nome che ritorna a gennaio 2011, con la pubblicazione del nuovo Elysium, anticipato dal presente Darkest Hours, EP di cinque brani la cui unica funzionalità è di far intuire ai seguaci della band, ed agli amanti del genere, in che direzione stiano andando gli Stratovarius moderni. Un Ep che ci mostra in che maniera si muove l'ingranaggio dei finlandesi, riflettendo le loro precise scelte stilistiche.
Darkest Hours è infatti costituito da cinque pezzi: due inediti, che appartengono in realtà ad Elysium, la versione demo della titletrack e due brani live, estratti dal repertorio classico della band -Against The Wind risale infatti a Fourth Dimension, quarto disco in studio degli Stratovarius e primo ad esser registrato dalla voce di Timo Kotipelto, mentre Black Diamond è uno dei pezzi più celebri della band, originariamente pubblicato nell'ormai leggendario Visions. In realtà qui c'è ben poco da discutere: i pezzi live li conoscerete già tutti (in caso contrario, affrettatevi ad acquistare una copia dei relativi album) e la versione demo di Darkest Hours non è altro che un filler. Qui abbiamo "solo" due brani di cui parlare, e fortunatamente sono entrambi molto belli. Darkest Hours è un pezzo ritmicamente più vicino all'heavy che al power, caratterizzato da un bel refrain e da un lavoro di chitarra molto essenziale, che ruota principalmente su giri d'accordi e su riff in ottavi eseguiti in palm muting, con qualche armonico artificiale qua e la, ben conditi dagli arrangiamenti di tastiera. Nel complesso la canzone si fa ascoltare con molta semplicità, e lo sbocco solista è azzeccatissimo, per quanto lo spazio relegato ai virtuosi sia ristretto. Nel caso di Infernal Maze abbiamo invece un'introduzione acustica molto melodica, seguita da un'epico e pesante passaggio con cori e distorsioni, una specie di bridge che ci porta al brano vero e proprio, che è essenzialmente il classico power metal alla Stratovarius. Certo, i fasti di un tempo sono ancora irraggiungibili, ma questo è un lavoro di innegabile qualità: Timo Kotipelto si impegna in una prova vocale più che dignitosa, e le linee strumentali che compongono la sezione ritmica sono perfettamente incastrate tra di loro; pregevole lo scambio solista tra Jens Johansson ed il bravissimo Matias Kupianen, che alterna i fraseggi tipici del power a quelli che solitamente si ritrovano nel neoclassic metal. Molto buono anche il lavoro del batterista Jörg Michael, che ancora una volta dimostra di essere un esemplare batterista power metal.
Si sarà capito dunque che il mio giudizio su questo breve EP è sostanzialmente molto positivo: l'assenza di voto è dovuta al fatto che ritengo inutile e fuorviante attribuire una cifra ad un disco composto di due inediti e due pezzi live, ma sappiate comunque che se voleste acquistare una copia di Darkest Hours di sicuro non buttereste via i vostri soldi. In ogni caso, l'obiettivo principale è raggiunto: dall'ascolto dell'EP si può perfettamente intuire quale sia la direzione intrapresa dagli Stratovarius del 2011, e quali siano i meccanismi che fanno funzionare la macchina. Se non ci credete, aspettate di ascoltare l'album intero, quando verrà pubblicato a gennaio, e poi ne riparleremo: nel frattempo, io mi limito a chiudere la recensione con una semplice, ma credo anche efficace, parolina...
Bentornati.
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8
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@Thomas: non si poteva mantenere a quei livelli con un'impostazione del genere. |
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7
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Com'è cambiata la voce di kotipelto... |
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6
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Le canzoni di questo EP non mi convincono per nulla. Al contrario la versione live di Black Diamond è esaltante grazie all'eccezionale drumming Jörg Michael. |
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5
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Se le cose stanno cosi, allora non posso proprio perdermeli a Roma! |
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4
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a me Poalris è piaciuto: per quanto rigurda il nuovo EP ho sentito la title track e la trovo ottima |
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3
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E speriamo anche perché Polaris aveva una grandissima copertina ma poi altro di buono non ci trovai... In più con il passare del tempo trovo sempre più stucchevole il timbro di Kotipelto... Ma alla fine hai visto mai?! |
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2
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Diciamo che non sarai insoddisfatto. Non mi sbilancio oltre (tocca aspettare gennaio, sai com'è...) |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01 Darkest Hours 02 Infernal Maze 03 Darkest Hours (demo version) 04 Against the Wind (live from Sofia, Bulgaria) 05 Black Diamond (live from Gothenburg, Sweden)
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Line Up
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Timo Kotipelto - Voce Jens Johansson - Tastiera Jörg Michael - Batteria Lauri Porra - Basso Matias Kupiainen - Chitarra
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