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Alexandre Desplat - The Deathly Hallows Pt.1
( 1762 letture )
CURIOSE ANALOGIE
Avete presente Jon Schaffer, mastermind degli Iced Earth?
Escludendo la stazza, qual'è la prima cosa che vi viene in mente quando pensate a lui in veste di musicista?
Personalmente penso al fatto che come chitarrista ritmico sia ottimo, ma non come solista: il corpulento americano riesce sempre a costruire delle buone basi, granitiche ed incisive, ma senza aggiungere una linea melodica ben definita.
Ebbene, per quanto il paragone possa sembrare fuori luogo, mi vedo costretto a muovere una critica simile anche nei confronti del compositore francese Alexandre Desplat.
Già noto in passato per le musiche di Northern Lights e The Curious Case of Benjamin Button, Desplat non è certamente un novellino alle prime armi, e in questa nuova fatica hollywoodiana dimostra senza incertezze tutta l'esperienza accumulata negli anni, maturata soprattutto sul suolo natìo. La sua mano e la sua intelligenza sono in grado di produrre orchestrazioni estremamente corpose grazie all'accurata giustapposizione degli strumenti e all'utilizzo completo dell'orchestra a sua disposizione; quello che non convince in realtà è la costruzione dei temi musicali -i leitmotif, per così dire- che, in teoria, dovrebbero avviare un discorso autonomo ma coerente al di sopra della base "ritmica": in effetti, nel caso del qui presente The Deathly Hallows tali temi, pur essendo presenti, mantengono una posizione di secondo piano a causa dell'anonimato delle linee melodiche scelte e della volontà di dare preminenza alla base ritmica, che agisce con esse quasi all'unisono. In altre parole, le note ci sono -come dimostrano i primi due brani Obliviate e Snape to Malfoy Manor- ma non attecchiscono.

IL PESO DEL PASSATO

I have made the decision not to do the next two Harry Potter films. I'll be handing the baton on to another composer. It has been a roller coaster ride, and, I feel, an enormous privilege to have the opportunity to have scored such great films and such a fantastic story.
(Da un'intervista a Nicholas Hooper apparsa su IF Magazine).

Per spezzare una lancia a favore di Alexandre Desplat bisognerebbe ammettere che il suo contributo alla saga potteriana risulta molto più convincente dei suoi due predecessori, Doyle e Hooper, a loro volta debitori del grande lavoro di Williams. A mio avviso Desplat esce vincitore dal confronto col primo per via delle maggiori capacità narrative (vale a dire che le esecuzioni seguono un filo logico molto più marcato e meno campato per aria), e vince col secondo (non che ci volesse molto, a dire il vero) in quanto il suo operato appare più didascalico: le strutture melodiche sono insomma maggiormente assimilabili, e per quanto possibile più personali; infine, il musicista francese è migliore di entrambi anche perchè non ha scelto di riadattare il famoso tema di Edvige, ma solo di suggerirlo senza modifiche melodiche, giusto in un paio di brani.
E' una fortuna dunque che Hooper abbia deciso di non continuare la sua claudicante collaborazione (anzi, la sua roller coaster ride) alla serie, anche se in molti avrebbero desiderato il ritorno di John Williams. E sorvoliamo sulla richiesta di Radcliffe di affidare la colonna sonora ai Sigur Ros...

Non c'è che dire, Alexandre Desplat potenzialmente avrebbe tutte le carte in regola per diventare il degno erede di Williams e chiudere in maniera appropriata la saga, ma il suo potenziale tecnico purtroppo è incappato in un grosso problema di fondo: la noia alla base delle sue composizioni, soprattutto dalla titletrack in poi. Se solo riuscisse a mettere la sua bravura tecnica al servizio della melodia, se solo potesse... ma ormai il gioco è fatto, ed il disco è nei negozi.
Riuscirà a stupirmi davvero con la seconda parte della colonna sonora? Lo scopriremo presto...



VOTO RECENSORE
72
VOTO LETTORI
20 su 15 voti [ VOTA]
Renaz
Mercoledì 8 Dicembre 2010, 1.10.36
4
Effettivamente nel film la musica rende un pelino di più, ma considera che molte tracce sono state tagliate e ricomposte per essere adatte all'azione, da quel che posso sentire...
Arekusu
Lunedì 6 Dicembre 2010, 11.46.28
3
Si, anche se guardando il film ovviamente l'attenzione è più su quello che si vede che quello che si ascolta - e se la musica non riesce a uscire da questo vincolo e catturare l'attenzione, questo probabilmente vuol dire che... hai ragione tu!
Renaz
Lunedì 6 Dicembre 2010, 11.01.04
2
Beh se nel film rende, tanto meglio, no?
Arekusu
Lunedì 6 Dicembre 2010, 10.55.14
1
Scrivere musica è mestiere, scrivere una grande melodia è talento. Ad ogni modo, a sentirla mentre si vede il film non è così male!
INFORMAZIONI
2010
Warner Bros
Classica/Contemporanea
Tracklist
1. Obliviate – 3:01
2. Snape to Malfoy Manor – 1:58
3. Polyjuice Potion – 3:32
4. Sky Battle – 3:48
5. At the Burrow – 2:35
6. Harry and Ginny – 1:43
7. The Will – 3:39
8. Death Eaters – 3:14
9. Dobby – 3:48
10. Ministry of Magic – 1:46
11. Detonators – 2:23
12. The Locket – 1:52
13. Fireplaces Escape – 2:53
14. Ron Leaves – 2:35
15. The Exodus – 1:37
16. Godric's Hollow Graveyard – 3:15
17. Bathilda Bagshot – 3:54
18. Hermione's Parents – 5:50
19. Destroying the Locket – 1:10
20. Ron's Speech – 2:16
21. Lovegood – 3:27
22. The Deathly Hallows – 3:17
23. Captured and Tortured – 2:56
24. Rescuing Hermione – 1:50
25. Farewell to Dobby – 3:43
26. The Elder Wand – 1:36
Line Up
The London Symphony Orchestra
London Voices
The London Oratory Junior Choir
The Schola Cantorum of the Cardinal Vaughan Memorial School
 
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