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25/04/24
MARDUK + ORIGIN + DOODSWENS
AUDIODROME, STR. MONGINA 9 - MONCALIERI (TO)
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Tiago Della Vega - Hybrid
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( 4407 letture )
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Grande acquisto per la SG Records, questo Tiago Della Vega: d'origini brasiliane, il buon Tiago vanta il titolo (certificato dalla Guinness World Records) di "chitarrista più veloce della Terra", avendo eseguito senza errori, ed all'impressionante velocità di 320 bpm al minuto, il celebre Volo Del Calabrone, che troviamo presente anche in questo nuovo album, Hybrid, sul mercato ormai da gennaio 2010. Con queste premesse sarà ovvio pensare che Tiago è il classico shredder che suona sempre alla velocità della luce, senza mai mostrare un minimo di emozione, senza architettare soluzioni melodiche originali, senza tentare la via della sperimentazione... e invece no! Gli otto brani qui presenti dimostrano l'esatto opposto: non solo Tiago Della Vega è un eccellente chitarrista, ma è anche un bravissimo compositore ed un degno interprete del fenomeno solista.
Bugus, il brano che apre il disco, è introdotto da dei vocalizzi femminili: l'atmosfera è orientaleggiante, e gli strumenti usati (dai fiati alle percussioni elettroniche) permettono all'ascoltatore di immergersi immediatamente in un mondo caldo ed avvolgente, in cui la narrazione è completamente affidata alla mano del solista, che inserisce quà un fraseggio basato su rapidi successioni cromatiche, là un accenno a sonorità jazz, strizzando l'occhio al neoclassicismo e cambiando celermente il tempo, gli accenti, la struttura della frase solista. Un inizio che lascia confuso chi si aspettava qualcosa di più tradizionale ed intuitivo, caratteristiche che invece si ritrovano nella successiva Destiny, un brano che nell'interpretazione solista rimanda allo stile dei grandi solisti del rock e del metal (Joe Satriani in primis, ma anche Jason Becker, da cui il nostro Tiago deve aver tratto diversi insegnamenti, a giudicare dal modo in cui egli applica la lezione sugli arpeggi ed in generale sullo sweep picking). Come si noterà dalla lettura del campo relativo alla line-up, Hybrid è stato composto ed inciso prevalentemente da Tiago, che si è occupato anche delle sezioni di basso e tastiera, e con eccellenti risultati. Gli unici due nei del disco sono costituiti da Caprice 24, arrangiata in una maniera veramente forse troppo distante dall'originale e che non riesco a digerire più di tanto (nonostante l'esecuzione sia inattaccabile, beninteso), ed in generale la brevità dei brani: che si tratti di un naturale rigetto verso l'eccessiva prolissità che caratterizza molti dei dischi solisti editi negli ultimi vent'anni? Questo non lo so, e non posso dirlo, ma certo che tematiche come quelle trattate in Violet Rose, Distant Dreams e Lost, tanto per citarne alcuni, avrebbero forse meritato un maggiore approfondimento. O forse sono io che non m'accontento mai di quello che c'è di buono, chissà...
Comunque sia, Hybrid è un disco che mostra grande maturità e mi sento di consigliare a tutti gli amanti della musica solista, ma che più in generale si rivolge a chi non si accontenta dei soliti quattro accordi, magari essendo alla costante ricerca di stimoli veramente originali e di soluzioni ricercate e coinvolgenti. Per tutti coloro che hanno un cuore: fate vostro Hybrid, e non ve ne pentirete; solo state attenti, perchè il rischio d'innamorarsi perdutamente è veramente troppo alto!
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@ Khaine: Pure secondo me c'è una differenza abissale...Solo che tu intendi a favore di Tiago e io a favore di Jeff tutto qui ) il primo disco solista di Jeff per me è un grandissimo disco a differenza di questo..ovviamente è il mio pensiero |
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@ Deviz: scusa, leggo solo ora il tuo commento. Tra questo disco e ZOP c'è una differenza abissale... ma proprio abissale! |
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Mi sono ascoltato il disco piu di una volta e non voglio fare la parte del rompicoglioni...Però 89 non è un pò troppo altino???un 60/65 ci stava non di più almeno secondo me...Poi oooh ogni persona prova emozioni in modo diversa e le percepisce in modo di diverso..Resta il fatto che vedere 89 a sto disco e vedere 75 a Zero Order Phase di Jeff Loomis fa un pò rimaner male diciamo cosi...89 l'avrei dato al disco di Jeff non a sto disco....Ovviamente è questione di punti di vista! |
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Come se l'ambizione di "essere il più talentuoso chitarrista del mondo" fosse un sentimento di serie b. Meglio questo sentimento di tanti altri del tipo "l'assolo struggente perchè quella troia non me la da". |
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concordo con khaine, di sicuro ce ne saranno milioni come lui tecnici e virtuosi, ma lui di sicuro non è uno di quelli velocità e basta..è anche melodico quando serve e il sentimento ce lo sento eccome.. poi per carità ognuno ha i suoi gusti, per me anche petrucci ha sentimento, feeling ecc (non molto ultimamente però) |
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Incuriosito ho ascoltato qualcosa di questo shredder...Bè, uno come tanti, tecnico e freddo come la neve...Quanto valgono due note suonate con il cuore... |
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Beh dai, adesso però non esageriamo... certamente la velocità è uno dei punti cardine del suo stile, ma in un disco come questo si sente di tutto e c'è anche parecchio sentimento (passami il termine, eh ): vedasi Destiny e Distant Dreams |
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sì, se ti riferisci al commento su YouTube sì, però non ci metterei la mano sul fuoco che non sia davvero così.. comunque, scherzi a parte, il buon Tiago è un altro dei tanti, troppi virtuosi buoni solo per far vedere quanto son veloci e precisi con lo strumento.. sì, bene ma oltre a quello? |
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He mi pare un pelino esagerato così eh Comunque lo shred e la musica solista in genere stanno vivendo un bel periodo di rinnovamento:tra le nuove leve c'è VERAMENTE animo di novità. |
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Quoto il primo commento che si trova sotto il suo video su YouTube dedicato al World Record 2008... Petrucci, Malmsteen ed Impellitteri tremate! |
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Bravo Andriy, l'album in effetti è stato pubblicato lo scorso anno (le recording sessions risalgono al 2008). Tuttavia, SG Records da come data di pubblicazione il 22 gennaio 2010, quindi avendo in mano quel prodotto mi sono attenuto al dato "ufficiale" |
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Gran bel cd, dimostrazione come non sia solo un chitarrista che sappia andare solo veloce. ps: khaine mi pare che il disco sia uscito l'anno scorso (2009) |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01 Bugus 02 Destiny 03 Caprice 24 04 Lost 05 Violet Rose 06 Distant Dreams 07 The Flight Of The Bumblebee 08 Acalanto
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Line Up
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Tiago Della Vega - Chitarre, basso, tastiere e percussioni
Benhur Vieira Lima - Basso su 'Distant Dreams' Mauricio Pezzi - Piano su 'Destiny' Micheli Trentin - Voce aggiuntiva su 'Lost'
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RECENSIONI |
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