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20/04/24
THE OSSUARY
CENTRO STORICO, VIA VITTORIO VENETO - LEVERANO (LE)
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Sinister - Legacy of Ashes
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( 3818 letture )
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Dopo la ottime uscite di Afterburner (2006) e The Silent Howling (2008), decisamente migliori rispetto ad altre precedenti (prendiamo ad esempio Savage or Grace), tornano a due anni di distanza gli alfieri del death metal olandese, i Sinister. Lo storico gruppo ha lasciato segni indelebili per la scena death europea ed ha contribuito insieme ad Entombed, At the Gates ed i connazionali (da me stimatissimi) Gorefest a tenere testa ai master americani nei primi anni novanta. Dal seminale Cross the Styx fino all'inimitabile Hate i Sinister hanno fatto del loro nome una garanzia quando si parla di metal estremo, ed oggi sono un vero punto di riferimento per giovani band emergenti dediti al verbo del death. Gli echi di Caneficina Scelesta, Cross the Styx, Awaiting the Absu e Art of Damned ancora rimbombano nella storia del genere (mi dispiace limitarmi a quattro citazioni ma la lista sarebbe troppo lunga).
Rispetto all'ultimo lavoro abbiamo altre novità nella line-up: al basso Joost Van der Graaf prende il posto di Van den Bogaard; per il resto alla sei corde c'è ancora il fedele Alex Paul, a pestare le pelli il giovane Van den Eeden ed infine (volutamente lasciato per ultimo) la vera anima dei Sinister: a demolire il microfono 'sir' Aad Kloosterward che fu anche batterista in tempi meno felici. Dopo aver ascoltato e riascoltato più volte Legacy of Ashes non posso dire che il mio giudizio è positivo, se vogliamo usare un eufemismo. Questo nuovo parto di Kloosterward e soci mi lascia l'amaro in bocca riuscendo a strappare un stiracchiata sufficienza. La band era riuscita a riprendersi alla grande dopo un modesto Creative Killings ed il deludente Savage or Grace, sfornando un Afterburner sorprendentemente melodico e raffinato (non pensate minimamente al melodic svedese) ed un ancor più evoluto ed originale The Silent Howling. Due album così validi hanno fatto pensare ad un terzo all'altezza, chissà forse avremmo potuto formare una seconda triade dopo la storica Cross-Diabolical-Hate, ma il risultato è stato deludente. Abbandonati gli approcci melodici e la vena evolutiva, i Sinister hanno deciso di tornare, come si suol dire, alle 'origini', al passato glorioso componendo brani più grezzi, brutali, violenti sulla scia del loro primi lavori. L'iniziativa non è poi così cattiva, anzi un nostalgico ritorno a quelle sonorità che hanno fatto storia non possono che rallegrare qualsiasi deathster degno di questo nome. Ma l'album fa cilecca,il songrwriting non è all'altezza, i nostri appaiono privi di idee e di originalità, la produzione ed il sound non permettono di distinguere al meglio gli strumenti che non sembrano ben amalgamati tra loro. La conseguenza sono le canzoni che si assomigliano tutte, dove il growl di Aad pare non incastrarsi con i ritmi delle canzoni, tranne che per qualche spunto positivo della title track, dell'esplosività di The Enemy of My Enemy e della conclusiva The Living Sacrifice che riescono a regalare la sufficienza. Per quanto riguarda il lato tecnico tanto di cappello, ma questo lo sapevamo tutti. Penserete che il recensore sia stato troppo drastico, inizialmente l'ho pensato anch'io, ecco perchè ho ascoltato e riascoltato Legacy of Ashes e ci ho messo un pò prima di giungere ad un definitivo giudizio. Ma qui stiamo parlando di una band che vanta di una carriera ventennale, che si è inserita negli scaffali storici del death a pieno merito, che ha composto una perla come Hate che ancora oggi fa venire la pelle d'oca, che negli ultimi anni si è cimentata nella sperimentazione e ha cercato di evolversi uscendone a testa alta. L'album in questione sembra buttato lì per far numero, e molto probabilmente ne avremmo fatto a meno dato che i Sinister ci hanno abituato a ben altro.
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9
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80. non riesco a smettere di ascoltarlo. il motivo? "...anzi un nostalgico ritorno a quelle sonorità che hanno fatto storia non possono che rallegrare qualsiasi deathster degno di questo nome." (A. Gionta "Jena Plisk", cit.) |
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8
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Secondo me,Bloody Karma,un ascolto a questo lavoro lo darei.Per me e' uno dei lavori death piu' belli usciti ultimamentee non vuoi ascoltarllo per intero ascolta gli ultimi tre brani gia' sufficienti per un acquisto del cd. |
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7
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il precedente mi ha detto davvero poco e niente, difficilmente darò un ulteriore ascolto a questa band... |
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6
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Assolutamente controcorrente,per me questo e' un gran lavoro!!!!BELLISSIMO. |
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5
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Sono contento che condividiate la mia stessa opinione. I Sinister sapranno sfornare altri album di qualità. Questo farà sicuramente parte di un periodo poco ispirato, aggiungiamo le pressioni delle etichette, manager, rappresentanti e chi più ne ha più ne metta...il risultato è questo. Un caro saluto a tutti. Jena Plisk |
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4
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@Flag Of Hate pensa che secondo me non ne beccano uno da quando entrò in formazione Rachel ed è passata una decade forse più. Se devo considerare solo la musica l'ultimo decente è "Aggressive Measures" ma dopo se dischi come "Afterburner" e "The Silent Howling" sono validi allora i Master suonano tech/death. Mi spiace dirlo perché mi piacciono molto e dal vivo mi hanno fatto godere un paio di volte ma certe prove sono un puro strazio, quest'utlimo è degno di quella ciofeca di "Savage Or Grace". Ps nel periodo di Rachel il cantato era discreto erano i riff che facevano schifo non era colpa della puffetta che il suo mestiero lo sa fare e anche bene chiedere agli Occult e gli Infinited Hate. |
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3
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Grande Jena, recensione azzeccata in pieno. |
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2
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Totalmente d'accordo. E' proprio brutto sto disco, peggio dell'ultimo dei Malevolent! |
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1
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Purtroppo il recensore ha pienamente ragione. I "nuovi" Sinister erano a mio parere fenomenali, e speravo in una prosecuzione su questa strada stilistica; Invece hanno preferito tornare alle origini. Teoricamente, nulla di male, ma il risultato finale è di una monotonia considerevole. La sufficienza la raggiungono, alcune tracce sono notevoli (Living sacrifice su tutte), ma si sente la poca ispirazione. In definitiva, una occasione mancata. 65/100 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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Aad Kloosterwaard (Vocals) Alex Paul (Guitar) Edwin van den Eeden (Drums) Joost Van De Graaf (Bass) Link e Contatti:Sinister @MySpace
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Line Up
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1.Herd Of Damnation (intro) 2.Into The Blind World 3.The Enemy Of My Enemy 4.Anatomie Of A Catastrophe 5.The Sin Of Sodomy 6.Legacy Of Ashes 7.The Hornet's Nest 8.Righteous Indignations 9.The Living Sacrifice
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