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Kingcrow - Phlegethon
( 5708 letture )
Iniziamo pure dalla fine: i Kingcrow, arrivati al loro quinto lavoro di studio, con quest'ultimo Phlegethon riescono a piazzare un gran bel colpo, dando alle stampe un disco vigoroso ed emozionante, molto variegato eppure di altissima qualità, di una bellezza ed intensità destinata a lasciare a lungo il segno. Assunto ciò, possiamo procedere con ordine: i romani, come ben noto, sono autori di un progressive metal moderno sensibile al fascino anni '70, in cui è presente la forte influenza di gruppi come i Pink Floyd, Jethro Tull, Pain of Salvation e Porcupine Tree.

Phlegethon è composto da dodici tracce di altissimo livello, nel quale non mancano delle piccole incursioni folk e latine, che danno al disco una piacevole varietà e originalità rendendolo ancor più interessante e scorrevole durante l'ascolto. Si parte con la breve The Slide che inizia con il lieve suono di onde che fa riferimento alla copertina dell'album, per poi far spazio ad un agitarsi di tastiere e chitarra acustica che finiscono con un breve ed emozionante cantato del singer Diego Marchesi. Molto efficace la strumentale Timeshift Box, dove veloci riffs di chitarra si coniugano perfettamente con le tastiere synth del bravissimo Cristian Della Polla. Decisamente interessante la seguente Islands, che dopo un lento avvio butta giù a sorpresa una piccola dose di folk che fa anche da chiusura della traccia. Non ha invece molto da dire The Great Silence, breve episodio dove spicca solo l'opprimente e malinconica voce di Marchesi. Bellissima e toccante la ballad Lullaby For an Innocent con un Marchesi strabiliante accompagnato dalle dolci note del buonissimo duo chitarristico Cafolla/Nastasi. Il Singolo Evasion (di cui hanno fatto pure un video) è pieno di energia e di riffs e assoli mozzafiato, senza contare le ottime parti di tastiera. Numb (incipit, climax & coda) è una delle migliori tracce del disco: inizia con un ritmo lento caratterizzato da un dolce arpeggio di basso e chitarra veramente rilassante, per poi giungere ad una violentissima raffica di duri riffs uniti ad massiccio drumming che cambiano radicalmente il volto della traccia, senza levare i seguenti funambolismi di tastiera,ed ottimi assoli, che creano un atmosfera pregna di pathos. Si ritorna alla calma con Washing Out Memories, che inizia con una dolce e triste suono di chitarra acustica, per poi lasciar spazio ad un immensa prestazione di Marchesi che è autore di un ritornello strappalacrime che ci coinvolge in una maniera impressionante. New Life trabocca di speranza data l'atmosfera di felicità che circonda la traccia, la quale presenta una abbondante dose di bellissimi riffs e assoli di chitarra. Molto più oscura invece è la struttura di Lovocaine che a differenza della precedente ha delle atmosfere pregne di ansia e paura,per via sopratutto della voce filtrata. Chitarra spagnoleggiante e maracas aprono Fading out PT. III, la quale ci catapultano in una sorta di far west, resa ancor più ricca e interessante da notevoli variazioni liriche. Si chiude con la title-track che presenta altissimi momenti epici con una sezione ritmica convincente che riesce ad impressionare notevolmente l'ascoltatore; notare come la traccia si chiuda con il rumore delle onde, effetto che aveva in precedenza aperto l'album.

In sostanza i Kingcrow in quest'ultimo lavoro danno prova di una classe e abilità da veri e propri maestri del genere, dando vita ad un lavoro pieno di passaggi tecnici di altissimo livello, ma soprattutto riuscendo a cogliere e mischiare con sagacia quanto di meglio il prog abbia da offrire. Un plauso va anche alla produzione che ha saputo dare un ottimo equilibrio tra le numerose varianti del sound dell'album. Sicuramente una band da seguire e sostenere senza troppe remore, perchè ad un passo dal divenire un nuovo saldo punto di riferimento del prog italico.



VOTO RECENSORE
80
VOTO LETTORI
49.03 su 32 voti [ VOTA]
Eugyx
Lunedì 28 Novembre 2022, 16.36.40
18
*11 anni
Eugyx
Lunedì 28 Novembre 2022, 16.36.02
17
Confermo ciò che scrissi al tempo di questo disco (sono Eugenio della recensione) sul fatto che avrebbe lasciato il segno nel tempo: dopo ben 11 me lo ascolto ancora spesso e con piacere.
Khaine
Giovedì 7 Aprile 2011, 9.05.03
16
Come no! Appena avrò portato a termine i miei impegni redazionali (sono in ritardo su alcune consegne) vedro di cercare dei samples o di comprarlo, direttamente.
six
Mercoledì 6 Aprile 2011, 20.39.05
15
Peccato Khaine ,sono convinto che INSIDER ti piacerebbe . In questo disco sono evidenti le influenze dei Rush (primi album) specialmente all'inizio il basso e le influenze Iron Maiden ,le prime 6 tracce orecchiabili melodiche aggressive non lasciano respirare ,non è come timetropia ,è tutta un altra cosa . Se per caso ti capita di acoltarlo mi piacerebbe sapere una tua opinione.
Khaine
Martedì 5 Aprile 2011, 19.10.21
14
@ Six: non saprei, mai ascoltato
six
Martedì 5 Aprile 2011, 19.08.46
13
Una cosa bella di quesro gruppo è che se scrivi alla loro email lasciando una tua recensione del loro album che hai ascoltato ,ti rispondono e ti ringraziano ,a loro interessa molto il parere della gente ,io penso ci siano pochi artisti diposti a fare questo ,inoltre ho avuto uno scambio di email molto simpatico con loro
six
Martedì 5 Aprile 2011, 19.02.34
12
Khaine ,che ne pensi invece di Insider ?
Khaine
Lunedì 4 Aprile 2011, 20.12.56
11
Beh, fa molto piacere vedere che una band italica riscuote successo. Io Timetropia ce l'ho, l'ho ascoltato un sacco di volte e non posso assolutamente dire che sia un capolavoro, tutt'altro... siamo ben sotto la soglia qualitativa dei dischi che io personalmente apprezzo.
six
Lunedì 4 Aprile 2011, 19.39.40
10
Dimenticavo di dire che comunque gli utlimi 3 brani dell'album a partire da "-A Hitchhiker" in timetropia sono dei gioielli ,però ognuno può pensare come vuole ,il bello della musica che ognuno ha i propri dischi altrimenti ci ritroveremmo a comprare tutti gli stessi dischi.
six
Lunedì 4 Aprile 2011, 19.35.07
9
Timotropia ha un impatto meno veloce all'ascolto rispetto a INSIDER e PHLEGETHON ,bisogna ascoltarlo un bel po di volte perchè entri dentro la testa le musiche sono piu' complesse, ma se mentre ascolti unisci la storia avvincente del concept alle canzoni appare tutto piu' chiaro,fuori Italia le critiche a riguardo sono molto positive e si parla di rock opera,abche io preferisco gli altri 2 album,ma solo perchè più orecchiabili ,per fare un paragone tutti sanno che Dark side of the moon dei pink floyd è migliore di Ummagumma ,che è veramente difficile da digerire,ma oggi si parla di ummagumma come di opera psichedelica che piaccia o no.
Khaine
Domenica 3 Aprile 2011, 12.03.21
8
Timetropia capolavoro? Sei sicuro?
six
Domenica 3 Aprile 2011, 11.53.38
7
A tutti coloro che abbiano ascoltato questo "capolavoro" dei kingcrow ,consiglio anche di ascoltare i loro precedenti album INSIDER ,TIMETROPIA, e SOMETHING UNKNOWN perchè anch'essi sono dei CAPOLAVORI. La cosa che mi fa piu' arrabbiare è quella che in Italia le tv di stato ci continuano a proporre vecchie canzonette del cavolo o canzonette del cavolo di San Remo facendo credere agli Italiani che quella è la musica italiana ,spaventoso e vergognoso! Oggi dopo tanti anni i Kingcrow non hanno ancora ricevuto in Italia i riconoscimenti che meritano ,ci sarebbe da fare una manifestazione di protesta Heavy Metal davanti al teatro Ariston di San Remo ,cosi' la RAI inizierebbe a parlarene di questo problema,voi cosa pensate? Solo grazie a Internet e al vostro sito ho potuto conoscere i Kingcrow nel 2011 ,ma vi sembra possibile una cosa del genere?
Pietro
Mercoledì 23 Marzo 2011, 12.48.32
6
Capolavoro e miglior disco del 2010 per il sottoscritto. Diego Cafolla è un un songwriter sopraffino, tra i migliori in italia ed è supportato alla grande dai talentuosi musicisti della band. Spero abbiano il successo che meritano.
six
Martedì 22 Marzo 2011, 20.50.28
5
Io ho sentito il disco e devo dire che è eccezionale ,nella recensione si dimentica di dire che le influenze dei kingcrow ci sono anche da parte dei Rush (specialmente il basso) e Iron Maiden ,le prime cinque tracce filano liscie ottimamente ,la prima traccia ha un inizio pinkfloydiano , e l terza e la quarta e Dio la quinta che sembra uscita da un disco DARK SIDE OF THE MOON tanto è belle tanto è perfetta.
ayreon
Domenica 30 Gennaio 2011, 10.12.10
4
mi associo.Grande originalità,stile personalissimo, il prog metal italiano che si fa strada all'estero
Crushed Liver
Venerdì 28 Gennaio 2011, 11.43.57
3
Grande album, da spiattellare in faccia a tutti coloro che ritengono il prog italiano poca cosa...
master444
Giovedì 27 Gennaio 2011, 17.59.17
2
bello bello bello
Enrico
Giovedì 27 Gennaio 2011, 8.09.10
1
Piccolo errore ortografico :°D Phlegethon e non Phlegeton. Comunque bel disco.
INFORMAZIONI
2010
Scarlet Records
Prog Rock
Tracklist
1. The Slide
2. Timeshift Box
3. Islands
4. The Great Silence
5. Lullaby For An Innocent
6. Evasion
7. Numb (incipit, Climax & Coda)
8. Washing Out Memories
9. A New Life
10. Lovocaine
11. Fading Out Pt. Iii
12. Phlegethon
Line Up
Diego Marchesi - vocals
Diego Cafolla - guitar
Ivan Nastasi - guitar
Francesco d'Errico - bass
Cristian Della Polla - keys
Thundra Cafolla - drums

Link e Contatti:
Kingcrow @MySpace
 
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