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25/04/24
MARDUK + ORIGIN + DOODSWENS
AUDIODROME, STR. MONGINA 9 - MONCALIERI (TO)
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Profanatica - Disgusting Blasphemies Against God
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( 2737 letture )
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Anno Domini (o Anno Diaboli qual dir si voglia) 2010: annata decisamente prolifica per un genere come il black, oggi più che mai ampiamente rinvigorito da lavori del calibro di Let The Devil In dei pluriosannati Sargeist, Axioma Ethica Odini dei poliedrici Enslaved o Paracletus, fenomenale creatura dei mai scontati Deathspell Omega, per non parlare del ritorno in pompa magna di Burzum…una serie di grandiose uscite che hanno posto in secondo piano Disgusting Blasphemies Against God, secondo full-lenght degli statunitensi Profanatica. Il passato dei nostri si profila ricco di split album, demo, ep ed alcune sporadiche apparizione live. Dopo il primo album Profanatitas De Domonatia, il quale già aveva colpito abbastanza positivamente il sottoscritto, in questo nuovo lavoro la band inserisce ulteriore carne al fuoco e presenta una decina di tracce, alcune delle quali potenzialmente killer, altre di spessore decisamente inferiore...
Un vero e proprio putridume sonoro che, investendoci a partire dalla prima traccia, ci accompagna sino alla fine del viaggio. Il primo elemento a colpire è sicuramente il basso di Cox, una purulenza che scorre su 4 corde, registrata e mixata a volume insolitamente alto per lo strumento. L'opener Black Cum è direttissima e mette subito in chiaro il verbo dei Profanatica: bestemmie apocalittiche, volgarità e ignoranza allo stato brado, insomma, tutti gli elementi necessari a scatenare un potenziale eccidio sotto al palco. La voce di Ledney è decadente al punto giusto e anch'essa mixata in modo da essere ben in rilievo rispetto al resto degli strumenti: non manca la ricerca di un voluto effetto disturbante, ben ravvisabile sin dalla metà del terzo minuto. Covered in Black Shit costituisce il vero e proprio picco di degrado sonoro raggiunto dal disco: l’intro cantato stile Doomed to walk... dei Carpathian Forest conduce l’ascoltatore verso un susseguirsi di funerei rintocchi di campane, il cui trascinarsi si evolve in una serie di riff lenti e cadenzati dalla presa molto doomy, probabilmente la migliore del lotto. Usciti dalla dimensione doom siamo assaliti da pezzi non troppo ispirati come Pious Piece Of Shit e Christs Precious Blood Poisoned. Nella seconda traccia, in particolare, spicca finalmente il ruolo della chitarra, che, emettendo fraseggi lunghi e cadenzati, procede in un sustain malatissimo, il cui apice è raggiunto proprio nel finale a sorpresa: una cavalcata killer che, stoppandosi bruscamente, ci scaglia per direttissima nella successiva Smashing Religious Fucking Statues, song molto in salsa primi Immolation. Qui la tensione cala ancora e alla lunga il pezzo si rivela meno brillante di quanto ascoltato in precedenza. Ed arriva Fuck The Blood Of The Lamb, traccia massiccia che, tuttavia, tende a perdere incidenza a causa di un bridge centrale non troppo azzeccato. È, poi, la volta di No Trumpet Shall Sound e Crush All That Is Holy Defile, brani anch'essi non molto incisivi, ma che conservano comunque una serie di riff abbastanza ispirati. Segue Excrement Sacrosanct, pezzo dai riff accattivanti e dall'incedere marziale che, nell’ambito della sezione centrale, presenta anche qualche ricercato spunto doomy. Notevole, infine, l’ultima Angel With Cock da segnalarsi per la lungo intro strumentale sfociante in un cantato lento su chitarre granitiche e cadenzate: un buon modo di chiudere il disco. Nel promo è presente anche una bonus-track, Once Removed Savior, discreta composizione abbastanza in linea con i pezzi più doomy del lavoro.
Giudizio finale.
Nel complesso l'album, nonostante non chieda troppo all'ascoltatore e contenga un buon numero di passaggi catchy, non si mantiene su livelli qualitativi pienamente soddisfacenti, ragion per cui, questa volta i nostri non si aggiudicano una sufficienza piena. Auguriamo, quindi, ai Profanatica, un’ulteriore deviazione che, si spera, possa essere volta a sviluppare al meglio i vari elementi del loro sound tipicamente sporco e non di rado originale, tuttavia, in quest’occasione, incapace di sollevarsi da quella spropositata moltitudine di gruppi qualitativamente scarsi e poco perseveranti.
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INFORMAZIONI |
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Hells Headbangers Records
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Tracklist
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1. Black Cum 2. Pious Piece of Shit 3. Christ's Precious Blood Poisoned 4. Smashing Religious Fucking Statues 5. Fuck the Blood of the Lamb 6. Covered in Black Shit 7. No Trumpet Shall Sound 8. Crush All That Is Holy Defile 9. Excrement Sacrosanct 10. Angel With Cock
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Line Up
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Paul Ledney - Vocals, Drums John Gelso - Guitars Alex Cox - Bass
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