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Cavalera Conspiracy - Blunt Force Trauma
( 6987 letture )
“Indovinello: sono fratelli, producono sempre la stessa roba ma non sono i Vanzina”.

Poco più di due anni fa i consanguinei musicali più famosi del Brasile decisero di avviare un nuovo progetto, un ensemble per tre quarti verde oro, che dato l’ego debordante del proprio leader ed il marketing a quello connesso, venne nominato Cavalera Conspiracy. Tanti fan osannanti ed orgasmici nel prefigurare una reunion marchiata Sepultura, già gridavano al prossimo miracolo, da troppo tempo orfani nel ricordo di una band che quegli stessi fratelli avevano fondato ed accompagnato sui palchi di tutto il mondo. La smentita non arrivava, il battage pubblicitario proprio per questo era in aumento ma il miracolo del figliol prodigo non si realizzò. Il tutto si risolse in una bolla di sapone che, come tale, esplose per ciò che era: una sfera iridescente che vive del riflesso di una luce non propria, e che appena la si sfiora svanisce. Inflikted, o se preferite, la bolla, non passò alla storia, anzi, a stento sostenne il presente prima di scoppiare.

Dato un tale esordio, che fece il botto tanto quanto una scoreggia nello spazio (cit.), non avrei pensato che la band avesse l’ardire, o semmai, l’interesse a produrre un secondo album. Gli uomini però sbagliano, i recensori ancora di più, e quindi eccomi a parlare di Blunt Force Trauma.
Nel titolo il proprio destino; ora si tratta di capire se quella ‘lesione da corpo contundente’ avrà preso di mira le nostre teste -e allora mambo- addirittura il nostro cuore -buongiorno tristezza- o infine le nostre sfere ovoidali -e quindi ahia.

Per il buon Max gli anni passano e la svolta alla propria carriera che lui si decise a dare con i Soulfly, esplorando nuovi ambiti di ricerca, evidentemente ha prodotto nostalgia e ricordi. L’insieme è travasato in questo album come nel precedente, e di nuovo si ha a che fare col misto primordiale composto da thrash, hardcore e groove. Si tratta ora di capire se è stato fatto qualche passo in avanti, due a ritroso, o se la stasi abbia avuto il sopravvento.
Blunt Force Trauma parte col groove, un andamento che più che ripercorrere i Sepultura d’annata fa il verso ai Soulfly recenti. Il ritmo cadenzato accompagna l’iniziale Warlord, alternato da sprazzi di doppia cassa che, pur se adeguati, non segnano mai lo spunto decisivo. Con Torture ci si cala finalmente nel sound della ex band di Ciccio-Max, nei suoi assalti all’arma bianca, con i riff semplici e i tempi moderatamente veloci: pare quasi di rivivere i suoni di Chaos A.D., o meglio, di un filler di quel notevole disco. Lynch Mob torna sui moti iniziali ma si mostra più riuscita, forte di una maggiore ispirazione e della collaborazione al microfono di Roger Miret, un uomo, un timbro per gli Agnostic Front. Purtroppo la seguente Killing Inside comincia già a far sentire segni di cedimento al platter: noiosa perchè ripetitiva, procede nel grigiore compositivo per i suoi tre minuti. A ripristinare l’umore ci pensa Thrasher, che vuoi per il nome, vuoi per il senso a quello collegato, non poteva essere lenta. Sparata e ignorante nell’incedere, corre dritta, a fionda per due terzi, salvo rallentare nel finale groove.
I Speak Hate parte heavy, ma diventa presto thrash core, e tale rimane intervallando spesso il break sorretto dal ritornello. Si è al giro di boa, e dato che quanto sentito fino ad ora era ampiamente prevedibile, sarebbe stato lecito aspettarsi uno scossone, non solo in termini sonori, ma qualitativi. E’ pur vero che tra le tracce seguenti, una in particolare, Burn Waco, sposti in alto l’asticella dell’aggressione sonica, ma è, a mio modo di vedere, troppo poco per elevare anche il giudizio complessivo.

Blunt Force Trauma è un disco di una semplicità disarmante, tanto nelle linee di chitarra, quanto nei tempi in cui queste esplodono. Marc Rizzo è un signor chitarrista, e probabilmente ha dovuto limitarsi non poco per contenere la propria indole raffinata. Igor Cavalera fa quel che ha sempre fatto, né più né meno. Suo fratello Max, conoscendone la personalità, avrà probabilmente messo becco in ogni canzone, occupandosi di dirigere “l’orchestrina familiare”, di affidare i rispettivi compiti al grido di “guai a chi sgarra”. E’quindi a lui che dobbiamo rivolgere i nostri giudizi.

L’album al primo ascolto cattura e non a caso ho aspettato molto prima di scriverne la recensione. Volevo capire se le tracce avrebbero resistito all’usura delle ripetizioni nel tempo oppure sarebbero calate d’intensità: mi vedo costretto a propendere per la seconda ipotesi. Ci sono canzoni che dal vivo renderanno molto, scateneranno insani movimenti in concerti ricchi di gomitate e calci, faranno smuovere le terga perfino al più “nerdoso” crinito sul globo. Il problema è che un disco lo si giudica prima per come esce dalle casse, poi per come lo si vive in testa, ed infine per quel che produce sul palco. In studio i fratelli Cavalera, al di là della saudade do Brasil, trasmettono meno di quanto potrebbero e nemmeno la produzione di Logan Mader e i testi impegnati sembrano regalare spunti originali, anzi anche in tal caso siamo nell’ordine della prevedibilità.

Che altro aggiungere? Blunt Force Trauma è un album appena sufficiente e niente di più, procede in un racconto che si conosce prima di iniziare ad ascoltare e del quale si apprende la fine già agli inizi.
Colpisce, è vero, ma solo a tempo determinato e quella striminzita sufficienza potrebbe condurre ben presto nel peggiore tra gli scenari creativi, la dimenticanza.



VOTO RECENSORE
60
VOTO LETTORI
48.50 su 55 voti [ VOTA]
Masterburner
Mercoledì 15 Febbraio 2017, 9.37.14
28
Me l'hanno prestato. Il primo non mi era dispiaciuto, aveva degli spunti davvero buoni, ma questo... sembra un disco fatto da qualcuno che proprio non ha voglia.
Sonny
Sabato 30 Marzo 2013, 14.17.31
27
Mi piace e lo ascolto volentieri, ma sono d'accordo con Alex. Di una semplicità disarmante. Chitarre poco ispirate e drumming troppo statico... Anche se I Speak Hate, lo stacco finale della title track ed il riff d'apertura di Genghis Khan mi fanno impazzire...
conte mascetti
Sabato 19 Novembre 2011, 22.56.17
26
oggettivamente un passo falso. Noioso, piatto e privo di mordente.
freedom
Domenica 28 Agosto 2011, 13.36.40
25
Vista la stima e il rispetto che nutro nei confronti dei fratelli Cavalera mi sono sforzato di ascoltare i loro album più volte e molto attentamente, che devo dire...una noia mortale! Questa è la verità. Kisser ha fatto di meglio con A-LEX. Magari se tornassero insieme ne uscirebbe un gran disco...
Oswald
Sabato 6 Agosto 2011, 17.25.39
24
Ho ascoltato molto poco dei CC, quello che ho ascoltato di questo album non mi ha entusiasmato tantissimo, roba carina, ma mi aspettavo di meglio. E' vero, quest'album è uscito quasi assieme ad Omen, non considero comunque entrambi sufficienti. Omen per quanto semplice, era parecchio godibile, lontano dalle sonorità dei primordiali Soulfly ma.. sono stanco di paragoni. questo BFT invece lo trovo un album hardcore/thrash discreto, lontano da Sepultura, e Soulfly, ma infondo sono band diverse, non è mica un progetto Sepultura 2, bensì un progetto musicale non del tutto azzeccato. A mio sempre modestissimo parere. Rispetto comunque per i fratelli cavalera.
LAMBRUSCORE
Lunedì 4 Aprile 2011, 17.58.33
23
a me non è dispiaciuto, come mangiare il "solito" piatto di cappelletti della nonna, sempre uguali ma gustosi....un 70 lo dò a questo disco.
Alex Ve
Sabato 2 Aprile 2011, 9.55.14
22
Le critiche ci stanno tutte, o quasi. Il fatto è che poi ovunque vada Max Cavalera a suonare, che sia col gruppo qui recensito o con i Soulfly, c'è sempre un sacco di gente pronta a comprare i biglietti. Sarà per malinconia dei vecchi Sepultura o perchè dal vivo il loro decente show lo garantiscono, fatto sta che finchè il'audience dal vivo sarà come è stata, ovvero numerosa, di dischi di questo tipo ne vedremo ancora, e per molto.
Undercover
Sabato 2 Aprile 2011, 9.40.52
21
Io non capisco come si possa parlare di "Inflikted" un debutto col termine "sottotono" come se fosse il quinto o sesto capitolo di una discografia quando invece è il primo tassello creato, se si parte già con un mezzo disco e si arriva al piattume squallido di questo "Blunt Force Trauma" il problema non è la mancanza d'idee è il fatto che non ne si becca più una da secoli. Perché quando ci sono certi personaggi in gioco ogni difesa diventa una valida scusa per frasi del tipo, se avesse aspettato, se avesse fatto così o avesse fatto cosà sarebbe stato diverso e grazie al bip che sarebbe stato diverso. Se non beccano un disco da un secolo siano Sepultura, Soulfly o sti qui l'unica cosa da fare è capire che non ce n'è più oppure è dignitoso arricchira la propria produzioni di release di infimo livello?
enry
Sabato 2 Aprile 2011, 7.38.18
20
Peccato, Inflikted mi era piaciuto, di gran lunga la miglior cosa fatta da Max negli ultimi anni. Questo invece l'ho trovato anonimo, un notevole passo indietro. 60 tirato per i capelli.
Davide
Sabato 2 Aprile 2011, 1.44.06
19
ho votato 0 e mi sembra tanto.
Er Trucido
Sabato 2 Aprile 2011, 0.18.37
18
Dico la verità: io sono tra quelli che ritiene A-lex un buon disco. Però penso che anche Max sarebbe in grado di scrivere UN buon album. Qui abbiamo due dischi (sto parlando anche di Omen) composti in poco tempo ed usciti a distanza di neanche un anno, la cui qualità media è sufficiente e sono stati entrambi analizzati da Alex in maniera giusta. Sinceramente ritengo che prendendo i pezzi migliori di Omen e Blunt avremmo un buon album.
mariamaligno
Venerdì 1 Aprile 2011, 18.37.17
17
Per me Inflikted era un grandissimo disco. La migliore produzione di Max dai tempi di Chaos a.d. Un vero disco dei veri Sepultura. Questo è decisamente inferiore e concordo con chi dice che tra Soulfly e CC abbia calcato un po' la mano e dovrebbe prendersi una pausa. Ciononostante ci sono dei buoni pezzi e non siamo certo di fronte ad un'oscenita' come si capirebbe da qualche commento sottostante, inoltre va apprezzato il tentativo (in vari casi riuscitissimo) di dare ai brani un taglio nettamente differente rispetto ad Inflikted, quando invece ci si sarebbe potuto aspettare un album simile. Per me i Cavalera Conspiracy continuano ad essere i veri Sepultura e anche con questo lavoro si mangiano a colazione la band di Andreas Kisser, opinione mia chiaramente.
DevizKK(1991)
Venerdì 1 Aprile 2011, 16.18.13
16
Non l'ho ancora sentito il disco appena avrò tempo lo farò....La cosa che mi fa più ridere è sentire gente che dice che i Soulfly sono un gruppo di merda....mah..L'ultimo disco è un pò sotto tono ma si mantiene su un 70 /73..Ma arrivare a dire che i Soulfly sono una band di merda è una grandissima stronzata...Se non vi piacciono è un conto ma visto che metallized si differenzia da altri siti evitate di sparare stronzate....Grazie!!!
tribal axis
Venerdì 1 Aprile 2011, 15.05.13
15
se ne salva una, killing inside... il resto è piatto e noioso, che delusione...
Electric Warrior
Venerdì 1 Aprile 2011, 14.23.12
14
Recensione divertente e allo stesso tempo professionale. Sono stupefatto nel leggere il voto e soprattutto i commenti negativi! Nelle notizie relative alle song in streaming erano tutti così entusiasti... Non mi sono avvicinato ai Cavalera Cospiracy col precedente disco, non lo farò con questo.
alex
Venerdì 1 Aprile 2011, 14.20.17
13
a me il disco piace...sarò l'unico o cmq uno dei pochi..sepu non sepu soulfy=CC...è brutale, si lascia ascoltare tutto d'un fiato e alla fine, pesta che è un piacere...ovvio che pure io rivoglio i Sepultura che spaccano il culo...ma non acadrà mai...neanche una montagna si $$$ potrà smuovere il loro smisurato ego...non c'è un cazzo da fare...quindi io metto da parte le seghe mentali e mi sparo a palla questo Blunt Force Trauma, pur banale che sia )))
Flag Of Hate
Venerdì 1 Aprile 2011, 12.47.21
12
@Painkiller: se vai a cercare il mio commento nella recensione di A-Lex, su questo sito, vedrai che ho messo un modesto 70, a conferma del fatto che non lo reputo per nulla un album inarrivabile.Ho scritto il commento, senza volontà polemica, perchè trovo molto fastidioso vedere, a ogni singola notizia riguardanti gli *pseudo*Sep, che vi sono sempre numerosi commenti del tipo: "fate cagare", "rivogliamo Max", "aridatece la formazione originale", "senza Cavalera fate schifo" et simila (non tanto su Metallized, ma su un altro sito, che non nominerò ma che potrete benissimo immaginare). Ora, questi tizi mi fanno innervosire perchè pensano che, se tornassero i Cavalera Brothers, i Sep partorirebbero un nuovo "Arise", o un nuovo BtR. Ma questa è una stupidaggine, perchè è proprio Cavalera l'anello debole, prosciugato e senza ispirazione: se tornasse la vecchia formazione, verrebbe fuori una schifezza come questa roba, oppure tipo Soulfly. Poi, sono il primo a dire che i Sep di oggi non sono nulla rispetto alla band degli anni d'oro, ma altersì dico che, almeno, si mantengono sulla sufficienza. Sarà una posizione molto minoritaria, la mia, ma trovo Green un buon cantante. Cavalera, invece, sforna dischi mediocri con due gruppi mediocri, l'uno fotocopia dell'altro. Ha ragione Trucido nel dire che gli servirebbe una pausa e, già che c'è, anche una bella dieta.
Painkiller
Venerdì 1 Aprile 2011, 10.59.44
11
@Flag of hate: non è questione di spalare M contro gli attuali Sep, ma che entrambi i gruppi sono NIENTE rispetto non solo ai vecchi Sep ma anche rispetto a tutti i grandi nomi del Thrash/Death. O no?
Radamanthis
Venerdì 1 Aprile 2011, 10.05.57
10
Ma non è che hanno pubblicato questo disco per farci lo scherzo del pesce d'aprile e domani mettono in vendita il disco giusto??? Sarebbe l'unica degna giustificazione per i fratelli brasiliani!
Bloody Karma
Venerdì 1 Aprile 2011, 9.53.21
9
ascoltai con entusiasmo il debut, sperando in un minimo ritorno ai fasti del passato, invece lo accantonai dopo un paio di ascolti...non ci perdo altro tempo
DIMMONIU73
Venerdì 1 Aprile 2011, 8.41.03
8
...un disco che, purtroppo, si è rivelato merda pressata: straquoto Undercover, sciogliete questi 2 gruppi di pagliacci!!!
zerba
Venerdì 1 Aprile 2011, 1.17.52
7
non conoscendo nulla dei Sepultura ed essendo il mio primo ascolto dei Cavalera Conspiracy l'album mi è piaciuto. voto: 65
Er Trucido
Giovedì 31 Marzo 2011, 23.46.10
6
L'ho ascoltato una volta e si è verificato quello che temevo: carenza d'idee. Considerando che è stato composto nel maggio 2010, quindi quasi assieme ad Omen, direi che max dovrebbe prendersi la pausa di cui avevo accennato nel disco dei Soulfly
tenebra occulta
Giovedì 31 Marzo 2011, 23.17.00
5
Un disco che non dice assolutamente nulla, se non che é ora per Max di prendersi un periodo di pausa per ritrovare convinzione e idee. Idee che qui non ci sono. Un'accozzaglia di riff sentiti migliaia di volte, canzoni sciatte e banali il cui testo é il semplice titolo della canzone ripetuto. Non ci siamo, con le forze in campo ci si aspetta di più. Voto: 50/100
Undercover
Giovedì 31 Marzo 2011, 23.11.57
4
I Sepultura post Max sono osceni, i Cavalera Conspiracy riescono anche a far peggio, sciogliere entrambe le band e non infangare ancora quel minimo di dignità che tengono con prodotti al limite dello schifo sarebbe cosa buona, basta con questi parti ignobili. Si son riuniti due fratelli per fare musica e strappare un sei canonico tirato per i capelli? Da fare i salti di gioia.
Radamanthis
Giovedì 31 Marzo 2011, 23.05.09
3
Anche io, con tristezza, quoto in pieno il pensiero di Flag of hate (anche se i Sep di adesso NON sono i Sep!). Se questo disco lo avesse registrato una band qualunque lo ignoreremmo alla grande...peccato!
hm is the law
Giovedì 31 Marzo 2011, 21.28.35
2
Purtroppo quoto in pieno. La crisi creativa di Max Cavalera già si nota nell'ultimo scialbo album sei Soulfly.
Flag Of Hate
Giovedì 31 Marzo 2011, 21.27.59
1
Molta gente tira merda contro i "nuovi" Sepultura, per vari motivi spesso privi di motivazioni musicali. Senza polemica, a loro chiedo: meglio A-Lex o questo Blunt Force Trauma? Se non ci fosse il nome "Cavalera", ma quello di un gruppo neofita o esordiente, non credo di sbagliare dicendo che non se lo filerebbe di striscio nessuno, da quanto è piatto.
INFORMAZIONI
2011
Roadrunner Records
Thrash Core
Tracklist
1. Warlord
2. Torture
3. Lynch Mob
4. Killing Inside
5. Thrasher
6. I Speak Hate
7. Target
8. Genghis Khan
9. Burn Waco
10. Rasputin
11. Blunt Force Trauma
Line Up
Max Cavalera - Vocals, guitars
Johnny Chow - Bass
Marc Rizzo - Guitars
Igor Cavalera - Drums
 
RECENSIONI
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