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01/12/23
KARMA
ALCHEMICA MUSIC CLUB - BOLOGNA
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( 7236 letture )
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Karmacode mi ricapita in mano proprio in occasione di questa rece dopo un bel po' di tempo e qualche millimetro di polvere: apprezzo ancora il booklet, in particolare la copertina stessa, ma purtroppo sono arrivata alla conclusione che ci che mi aspettavo di trovare inciso nel cd era ben altro; non che disprezzi in toto il lavoro, ma qui si tratta di una delle band maggiormente affermate nel territorio italiano e soprattutto estero, quindi sembra quasi inevitabile l'aspettarsi un prodotto soppesato ed intenso. I Lacuna Coil, per ripercorrere brevemente la loro storia, nascono nel 1997 a Milano da una formazione basilare composta da Andrea Ferro, Marco Coti Zelati e Raffaele Zagaria con il nome di Sleep Of Right, formazione nella quale entreranno in seguito a far parte Cristina Scabbia, Claudio Leo e Leonardo Forti; dopo la firma del contratto con la Century Media ed il parziale cambio di formazione - nonch i primi tour in USA - la band incide tre album ed un EP.
Karmacode il quarto lavoro della formazione italiana, l'album che, dopo il clamoroso successo di Comalies, segna la (quasi) definitiva rottura con le sonorit vicine al gothic europeo (quello caratterizzato dal cantato femminile per intenderci) per approdare ad un sound di stampo americano dalle forti tinte nu metal (l'utilizzo del basso arpeggiato non pu non far pensare ai Korn, per esempio). Ad ogni modo Karmacode caratterizzato da ritmiche pesanti e marcatissime punteggiate da sonorit insolite (per essere loro, s'intende), che pur risultando piacevoli, rendono compessivamente il lavoro privo di veri e propri punti di spicco. La sensazione quella che il gruppo si sia completamente messo nelle mani del produttore Waldemar Sorychta per raggiungere un sound il pi possibile trendy e remunerativo e poter cos sbancare definitivamente le classifiche americane. Lasciando al lettore ogni tipo di giudizio in merito proseguo con l'analisi della tracklist dandovi un'idea dei brani a mio avviso migliori e degni di nota. L'album si apre con Fragile, brano che fin dal principio toglie ogni dubbio su quale sar lo stile del cd: chitarre, basso e batteria danno vita ad una melodia dalle ritmiche pesantemente marcate, alla quale si sovrappone un vocalizzo spezzato della Scabbia; purtroppo dopo questo promettente intro la band d vita ad una composizione piuttosto semplice, come sempre giocata sullo scambio di voci tra i due cantanti, che per non cos incisivo come di consueto. To The Edge, soprattutto grazie alla linea vocale che irrompe nella melodia, uno dei brani migliori dell'intero album: anche qui la pesantezza si fa sentire dall'inizio tramite il basso, che trasmette grande pienezza al suono; apprezzabile anche il ritornello, nel quale si pu percepire una decisa malinconia pervasa nel contempo da rabbia ed espressivit. Con OurTruth arriviamo al primo singolo rilasciato: ottimo l'inizio, effettato in modo originale ed arricchito con vocalizzi particolari, ma nel proseguire - e soprattutto nel ritornello - si riscontra una totale mancanza di personalit che lascia a bocca asciutta. Ballad dell'album Within Me, la quale si delinea su melodie di chitarra molto posate intrecciate alle linee vocali maschili e femminili, che dedicano il brano alla morte di un amico causato dall'abuso di droghe, cercando di affrontare il dolore della perdita e soprattutto il rimorso per non poter essergli rimasto accanto. L'ultimo brano Enjoy the Silence, cover trita e ritrita dei britannici Depeche Mode; la rivisitazione da parte della band ha ad ogni modo conferito un'ulteriore piacevole sfaccettatura a questa canzone che sembrava avere ormai ancora poco da svelare: le chitarre, decisamente pi posate che nel resto dell'album, lasciano spazio ad un basso molto presente e ad atmosfere sussurrate e velate.
Karmacode, pur non avendomi convinta come i precendenti album, rimane comunque un lavoro pi che apprezzabile. Certo, le strutture qui si fanno ancora pi semplici ed un filo meno ispirate che in passato (scadendo a volte nel banale e monotono) ma nel complesso i Lacuna Coil si sono dimostrati ancora una volta molto abili nel giocare sul sottile confine tra l'easy listening e lo spessore del metal. Che poi quest'ultimo sia pi nu che mai, beh, sta a voi stabilire se sia o meno un problema.
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18
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Li ho conosciuti proprio grazie alla cover di enjoy the silence ( nel 2006 su mtv era in heavy rotation) e quindi quest'album il mio primo approccio ai Lacuna Coil. Leggo che la band si era affidata in toto al produttore: qualcuno per doveva dirgli che era gi fuori tempo massimo perch il nu metal nel 2006 era gi bello che dimenticato dal mainstream americano che aveva gi dal 2004 eletto il melodic metalcore come nuovo trend da sfruttare. |
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17
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Ho conosciuto i L.C. con i primi tre album che secondo me erano ottimi. Poi uscito questo karmacode e da allora ho smesso di seguirli. Ok.....dopo tre album e un ep lecito apportare qualche cambiamento nel proprio stile, ma passare dal fare gothic al suonare come i korn per fare cassa mi pare un po' eccessivo. Le canzoni sono tutte molto simili e anche Cristina Scabbia dopo un po' risulta noiosa dando una prestazione al di sotto delle sue potenzialit. Mi viene il dubbio che per anni sia stata molto sopravvalutata, ma d'altronde se si pensa che ha iniziato la sua carriera come cantante pop/dance si fa in fretta a capire come la ricerca di un ampio successo sia stato da sempre un suo obbiettivo.....per non parlare della sua ridicola partecipazione a the voice. Album scadente che d inizio alla fase discendente di questa band. Peccato.....all'inizio erano davvero interessanti. Voto 50. |
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16
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Forse mi attirer le critiche di molti, ma davvero non trovo nulla di eclatante che mi spinga ad ascoltare questo gruppo. Ho trovato questo cd negli album di mia figlia e lho ascoltato per curiosit, anche perch i Lacuna hanno un certo seguito. Ma davvero non ci trovo nulla di incredibile. Le canzoni sono ben arrangiate ma tutto l. Forse, per, pur vero che lessere legato al death e al trash influisce. che pensando che hanno un seguito assai pi folto dei Necrodeath, mi domando se non ci sia qualcosa di capovolto nella percezione del pubblico italiano. E comunque i Paradise Lost avevano gi detto tutto in ambito goth. |
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15
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Conferma del loro valore 75 |
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Disco che non aggiunge nulla di quanto gi detto in precedenza: belle canzoni potenti e orecchiabili quindi voto positivo (75) |
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13
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coomerciali... ttt canzoni da 3:30... strofa, ritornello, strofa, ritornello ogni 30 sec... produzione alla Mara Maionki d x factor (: |
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11
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Il mio preferito di questa band, produzione eccezionale, canzoni pi che buone, recensione davvero centrata. Erano sul trampolino di lancio (to the edge ha davvero un bel tiro) poi quello SCHIFO assoluto di shallow life...70 |
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10
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Con quest'album ha avuto l'inzio del declino dei Lacuna Coil. |
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9
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@Jena...probabilmente a te dar questo tipo di feedback, nn ne dubito, a me semplicemente non piace e non la trovo particolarmente curata...forse con una resa grafica migliore avrebbe fatto colpo....cos..decisamente no. |
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8
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Dopo lo splendido Comalies,che ascoltai tantissime volte dopo averlo appena aquistato;mi aspettavo che i LC erano riusciti a superarsi a giudicare dai singoli in uscita:Our Truth,Within Me,Closer,i quali mi piaquero molto, eccetto ovviamente di Enjoy The Silence(che una canzone che adoro,ma questa loro versione non mi ha mai molto convinto e inoltre i numerosi passagi televisivi non hanno certo aiutato).Poi dopo l'ascolto dell'intero platter arrivai alla conclusione che il lavoro precedente era decisamente pi ispirato.Buon disco ma mi aspettavo di pi, la sensazione che provo ogni volta che tra i singoli estrapolano proprio le migliori del disco.Una curiosita:le intro delle prime te tracce sembrano identici. |
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7
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Non scarso come disco, per ci sono veramente troppi filer... Comalies decisamente migliore. |
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@Frankiss: Di per s forse nn stimoa nulla, anzi, ricorda lontanamente Anthems Of Rebellion; per si sposa bene col titolo, che una contrapposizione fa qualcosa di antico ( il Karma) e qualcosa attinenta alla modernit, (il codice a barre). |
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5
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@Jena...perch pacchiana? ... un'immagine con una resa grafica finale non certo ottimale....paragonala ad altre cover di mezzo mondo metal....non procura effetti, non stimola nulla. Opinione soggettiva...ovviamente |
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4
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Se eliminano Ferro su disco come dal vivo e la finiscono di uccidere brani storici come "Enjoy The Silence" ok, in caso contrario non li rimetter su pi nella mia vita, peccato perch gli inizi erano pi che soddisfacenti adesso le derive pop mi han fatto calare le braghe e sto disco pi che easy listening proprio adatto alla classifica italiana il che non bello. |
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3
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una delle poche serie realt nostrane!! bravi lacuna coil!!! sii, m'immagino gi qualcuno, che grida : commerciali...... |
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2
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@Frankiss: xch pacchiana? |
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1
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Non discuto i contenuti musicali..ma la cover di un pacchiano al limite del ridicolo... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Fragile 2. To the Edge 3. Our Truth 4. Within Me 5. Devoted 6. You Create 7. What I See 8. Fragments of Faith 9. Closer 10. In Visible Light 11. The Game 12. Without Fear 13. Enjoy the Silence
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Line Up
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Cristina Scabbia - Vocals Andrea Ferro - Vocals Marco Coti Zelati - Bass Marco Emanuele Biazzi - Guitars Cristiano Migliore - Guitars Cristiano Mozzati - Drums
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