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Nazareth - Big Dogz
( 5148 letture )
Oltre trenta lavori tra studio, raccolte e live. Una band di dinosauri, definizione non certamente spregiativa, anzi. La storia del combo “scottish” lancia i primi vagiti attorno al 1966, quando il ruvido vocalist Dan McCafferty, il bassista Pete Agnew ed il batterista Darrell Sweet formano una cover band, i The Shadettes, nella loro città Dunfirmline. Dopo un paio di anni di attività nei pub della zona, la band aggiunge l'ex chitarrista dei Mark Five Manny Charlton e cambia nome in Nazareth. Da lì si dipartono le coordinate quarantennali di questi hard rockers che rapirono il monicker da un noto brano di The Band, intitolato The Weight, che recitava più o meno così: "I pulled into Nazareth/Was feelin' half past dead...". Il quartetto si trasferisce nella big city, Londra, nel 1970 e realizza il debut album, l’autointitolato Nazareth, l’anno seguente. Dopo aver attirato qualche attenzione col secondo disco Exercises nel 1972, gli scozzesi pubblicano il mitico Razamanaz nel 1973 con alla produzione Roger Glover (Deep Purple), contenente due brani entrati nella top ten britannica, come Broken Down Angel e Bad Bad Boy. Ma è Hair of the Dog pubblicato nel 1975, il loro full length più acclamato e che riscuote il reale successo. La versione americana includeva Love Hurts, una ballata melodica originariamente scritta per gli Everly Brothers ed eseguita anche da Roy Orbison, che venne estratta in Gran Bretagna e negli Stati Uniti dove diventò disco di platino, con la title-track ripresa successivamente da molte band. I Nazareth sono rimasti vegeti sino ad oggi, vivacchiando, suonando live e restando fedeli al verbo del rock duro e per questo meritano un lungo e scrosciante applauso: non ci sono molti gruppi che portano a casa la pelle dopo oltre 4 decadi nel mondo della musica, qualsiasi genere suonino. Dopo periodi più o meno oscuri, The Newz del 2008 li ha riproposti in versione seconda giovinezza, grazie alla freschezza compositiva portata dai due nuovi membri, il batterista figliol prodigo Lee Agnew e il chitarrista Jimmy Murrison, ormai ben inseriti nelle trame hard-blues della band.

È ora uscito il loro nuovo doppio cd, questo Big Dogz che vive su atmosfere che impregnano subito il lettore ottico. Sedici tracce, tutte scritte dal gruppo, che ritiratosi a Praga ha delineato materiale duro e diretto. L’approccio “in your face” funziona sin dal primo ascolto: nessun fronzolo, nessun trucco da studio, semplice hard rock con strisce di blues logoro e olezzante alcol, e una voce che gratta le casse dello stereo -proprio quella semplicità di esecuzione che hanno ricercato i Nazareth targati 2011. Registrato nella capitale ceca in presa diretta, sprizza immediatezza, ed è un fattore positivo questo, altrochè! I due superstiti storici e originali McCafferty e il bassista Pete Agnew, si fondono benissimo con la nuova pesantezza sonora portata dagli altri due più giovani componenti, Jimmy e Lee, facendoci pervenire un armageddon sonoro di grande assemblaggio. Mid-tempo dal tiro micidiale (Big Dog's Gonna Howl, No Mean Monster e Lifeboat) torturano piacevolmente, supportati dalla voce fragorosa di McCafferty il quale, nonostante i sessantacinque anni compiuti, sale in cattedra divenendo subito protagonista dell’intero platter. Una vocalità ringhiosa, cartavetrosa, sgarbata, ma fottutamente adeguata. Tutto sa molto di AC/DC, una sorta di cerchio che si chiude associando ai kangaroo i Krokus, svizzeri ingiustamente sottovalutati, e pure i boscaioli americani Jackyl. I Nazareth suonano bene e Claimed ne è il manifesto più eccellente. Basso pulsante, chitarre indomite, batteria che sanguina e tuona, ma soprattutto una voce sclerata tratteggia un arazzo di durezza esemplare che si rotola nella sporcizia del vicolo buio, nascosto dietro le luci della città. Strana la scelta economica della label di pubblicare un album con due cd, cosa che quasi più nessuno fa; nemmeno ai tempi d’oro del genere in pochissimi arrischiarono operazioni tali. Meglio così, c’è più musica da origliare. Se When Jesus Comes To Save The World Again è un lento acustico, Radio ha addirittura qualcosa di Joe Cocker con tanto di chitarra funky e un chorus molto open con dei bei cori e The Toast incarna un boogie rock puro con versanti simili a Meat Loaf: stile musicale che si faceva una volta, per intenderci. Qui di certo non troverete rigurgiti modernisti o new metal, solo old style. Come conferma il riff ipnotico-settantiano a più non posso di Watch Your Back che sa ricreare feeling e magia con i video in bianco e nero sgranati e girati con pochi denari e tecnologia da pionieri: chitarra zeppeliniana e voce in abuso da whisky rigorosamente scozzese, sostenuta da una batteria caciarona. Ottima track, guys. Ma i duri ci sanno ancora stupire: Butterfly si rivela una ballatona con tanto di piano che sfiora corde romantiche ma con una voce che non lascia spazio alle smancerie, piuttosto alla lascivia, mentre il primo timing termina con il rock'n'roll filante di Sleeptalker, acido e acre, poi sulla fine della song si dilata sulle note del chitarrista Murrison che assurge alla parte di protagonista con un solo effettato.

Il disco due si apre con Big Boy, con tanto di piano, una song quasi da Mtv con anima rhythm and blues, Simple Solution pure…nessuna chitarra cattiva e vocals più morbide, cosiccome la terza scheggia si rivela un acustico corale, che va a braccetto con la sei corde non elettrificata della celeberrima cover di Love Hurts, una autocoverizzazione di grande smalto che originariamente apparteneva all'LP Hair Of The Dog del '75. Chiude Open Up Woman, traccia settantiana con aperture easy listening che riporta ai climi sciorinati dall’album solista di Peter Criss del 1978. Insomma, un bel ritorno...in special modo il primo dischetto con 11 pezzi di sanissimo hard maturo e coinvolgente, il secondo cd è più che altro un divertissment da parte dei quattro musicisti. Nazareth music rules, e non ve ne pentirete di certo!



VOTO RECENSORE
77
VOTO LETTORI
38.90 su 21 voti [ VOTA]
IlnonnoHard
Domenica 6 Dicembre 2020, 14.15.05
11
Che si fottano i metcacallica e chi li ha nominato viva i Nazareth.
peppe
Domenica 10 Maggio 2015, 9.26.47
10
non recensire hair of the dog, è come non recensire machine head dei deep purple.
nat 63
Domenica 19 Ottobre 2014, 10.06.44
9
Ragazzi,mi intrometto nella discussione solo per un consiglio. In un sito importante e qualificato come questo , non possono mancare le recensioni di "Hair of the dog" , "Close enough to rock'n'roll" e "Razamanaz".Provvedete a questa lacuna e...sotto a chi tocca.
TheBluesBreaker
Domenica 4 Maggio 2014, 21.53.23
8
Come è possibile che da un album dei Nazareth si parli dei Metallica non l'ho capita,grande band comunque e grande McCafferty,vocalist unico
klaudio60
Giovedì 30 Giugno 2011, 7.18.50
7
ottimo album bene anche il batterista mi piacciono quasi tutti i brani e forza speriamo che ci sia ancora un continuo.......
SabbraCadabra
Mercoledì 25 Maggio 2011, 16.02.11
6
Sad But True,ma i Metallica sono finiti dopo Ride The Lightning il resto è fuffa, per non parlare degli Iron Maiden finiti con l'arrivo di "sirena" Dickinson....chi si ricorda le canzoni degli ultimi tre album?
giulio
Sabato 21 Maggio 2011, 18.45.22
5
Horseman guarda che i Metallica sapevano suonare fino a 15 anni fa. Camicia di forza ? Ha detto la semplice verità, bisogna essere onesti e obiettivi. Non perchè si chiamano Metallica devono avere tutte le ragioni del mondo, la verità è che da 15_20 anni fanno dischi penosi e suonano i soliti 10 pezzi.....i grandi gruppi sono altri.
ixo
Venerdì 20 Maggio 2011, 22.15.18
4
Grande cd, voce bastarda fantastica... forse la ballatona sembra un pò fuori luogo
Sallow
Venerdì 20 Maggio 2011, 21.48.40
3
I Metallica li lascerei dove sono, però "altro che" è la stessa cosa che ho pensato anche io ascoltando il disco: gruppo troppo sottovalutato.
5th Horseman
Venerdì 20 Maggio 2011, 21.20.29
2
Francesco, non vado a fare a gara tra chi dei 2 gruppi piace di più perchè è soggettivo, ma... se vai a dire in giro che i metallica non sanno suonare, potresti rischiare la camicia di forza
francesco
Venerdì 20 Maggio 2011, 8.19.24
1
altro che metallica.....
INFORMAZIONI
2011
Ear Music
Hard Rock
Tracklist
CD 1
1.Big Dog’s Gonna Howl
2.Claimed
3.No Mean Monster
4.When Jesus Comes To Save The World Again
5.Radio
6.Time And Tide
7.Lifeboat
8.The Toast
9.Watch Your Back
10.Butterfly
11.Sleeptalker

CD 2
1. Big Boy
2. Simple Solution
3. My White Bicycle
4. Love Hurts
5. Open Up Woman
Line Up
Dan McCafferty - Voce
Jimmy Murrison - Chitarra
Pete Agnew - Basso
Lee Agnew - Batteria
 
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