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26/04/24
KARMA
CSA RIVOLTA, VIA FRATELLI BANDIERA 45 - VENEZIA
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Wolf - Legions of Bastards
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( 4163 letture )
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Anche senza fare i furbetti e guardare su vari deus ex machina (che rispondano al nome di Wikipedia o Encyclopaedia Metallum), è probabile che qualcuno di voi abbia un ricordo -“anagrafico” o meno, fa lo stesso- di una delle tante band cult della NWOBHM, gli inglesi Wolf, conosciuti anche/meglio come Black Axe. Ecco: non sono loro. La band di cui stiamo trattando è un’altra: “dalla Svezia con amore”, gli omonimi Wolf. Legions of Bastards, l’ultima fatica del quartetto svedese, è un old school revival papabile per essere apprezzato da “defenders of the faith” di qualsiasi nazionalità, lingua ed etinia. Il primo “punto a favore” è segnato dal lavoro di produzione dell’artwork, affidato a un certo Thomas Holm...Don’t Break the Oath e Melissa vi dicono niente? Nella perfetta tradizione discografica del gruppo, la commistione tra l’heavy classico di matrice priestiana e le migliori spinte propulsori della NWOBHM è rinnovata, ma l’ottimo lavoro dietro al mixer aggiunge verve al tutto.
La voce, passata all’affilacoltelli di Niklas Olsson, la cui paternità spirituale si può facilmente ricondurre ad un Rob Halford in bilico tra Painkiller e Screaming for Vengeance, mostra le unghie nelle prime due bordate, a nome di Vicious Companions e Skull Crusher. Più incentrato sul riffing il terzo brano, Full Moon Possession, dove, sostenuti da un drumming decisamente maideniano di Richard Holmgren, i due axemen (di cui uno è anche al microfono) sfoggiano grande gusto e perizia. Il primo vagito di pseudo-modernità (il riffing ha un che di Diamond Darrell) è segnato da Jekyll & Hyde, brano decisamente più articolato degli altri, anche se meno d’impatto, nonostante l’intermezzo centrale carico di gustosi funambolismi chitarristici -chi ha le orecchie attente potrà scovarci, nella chitarra ritmica durante il primo assolo, il tachicardico riff di Black Widow di Alice Cooper, ma queste sono paranoie del recensore. Dopo un episodio un po’ debole e statico, Absinthe, si passa a Tales from the Crypt, canzone collocabile, senza tanti ripensamenti, un po’ su Painkiller, un po’ su Somewhere in Time. Se Nocturnal Rites delude un po’ le aspettative, con i suoi “momenti corali” che non finiscono più (non siamo più nel 1983 con il ritornello infinito di Sun and Steel della Vergine di Ferro!), l’ottima Road to Hell rifà nuovamente sbattere il capoccione agli headbangers più incalliti, così come la seguente False Preacher.
Su alti livelli compositivi si mantengono gli ultimi due brani, Hope to Die e K-141 Kuske, che chiudono il disco con un sorriso nell’ascoltatore. Si evidenziano, per il primo, il pregevole intermezzo e l’ottimo lavoro di basso di Anders Modd, mentre K-141 Kuske, che narra dell’omonimo sottomarino russo affondato nel 2000 a seguito di un incidente, si deputa probabilmente a essere migliore canzone dell’intero lotto, tra l’eccellente lavoro strumentale e le pregevoli linee vocali. Nessuno aveva dubbi, il sito ufficiale della band ha una didascalia eloquente: Real heavy metal for true bastards. Nulla di opinabile.
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12
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... I′m a beast of burden so give me some heavy load ...
E' sufficiente Skull Crusher per proiettarli nell'Olimpo degli dei del Metal. |
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11
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Media per questo disco troppo bassa
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10
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Riascoltandolo devo dire che il commento n°8 ci ha preso alla grande....si sente veramente quel giro ossessivo di zero the hero su "Jakyl & Hyde". Comunque a distanza di tempo confermo che si tratta davvero di un buon album. |
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9
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Disco che e' consumato,suonato molto bene. |
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8
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Jakyll & Hyde un riff alla Diamond Darrel? Secondo me è un riff alla Tony Iommi... anzi... è proprio un riff di Tony Iommi. Mai ascoltato Zero The Hero (dall'album "Born Again" dei Black Sabbath)? |
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7
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Voto un pelino bassino..personalmente dò un 78..Se la battono insieme agli In solitude ...e non penso che gli Wolf gli siano inferiori!! |
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6
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Bello massiccio questo disco, me gusta. Così deve essere il vero Metal. |
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5
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A me è piaciuto tantissimo. Lo sto consumando! E' killer quanto basta...ottantiano al punto giusto (non sicuramente pakkiano!). Ma il must per me, rimane Black Flame... |
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4
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ascoltai il loro debut omonimo diversi anni fa, più che altro incuriosito dall'orribile corpertina...un buon disco di sano ed onesto heavy metal...non ho più approfondito però |
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3
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Uno dei miei prossimi ascolti. Comunque a livello di cover, sempre ispiratissimi XD. |
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2
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Grazie mille Alessio!! Sei riuscito ad ascoltarlo tutto, il disco? |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Vicious Companions 2. Skull Crusher 3. Full Moon Possession 4. Jekyll & Hyde 5. Absinthe 6. Tales from the Crypt 7. Nocturnal Rites 8. Road to Hell 9. False Preacher 10. Hope to Die 11. K-141 Kursk
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Line Up
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Niklas Olsson (Vocals, Guitars) Johannes Losbäck (Guitars, Vocals) Anders Modd (Bass) Richard Holmgren (Drums)
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