|
19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
|
|
|
( 8008 letture )
|
A tre anni dall’ottimo Revelation gli inossidabili Journey tornano alla ribalta con Eclipse, quindicesimo loro album in studio. Il gruppo di San Francisco continua a mantenersi su standard qualitativi invidiabili sciorinando dodici variegati brani, inquadrabili nel movimento AOR con piacevoli venature hard rock, i quali evidenziano una freschezza compositiva davvero incredibile. La line up è rimasta la stessa di Revelation, che fu anche il primo disco con Arnel Pineda alla voce, chiamato a raccogliere la difficilissima eredità lasciatagli da Steve Perry. Se questo nuovo lavoro doveva, quindi, costituire un ulteriore esame di maturità per il nuovo singer filippino lo stesso, a mio avviso, deve considerarsi superato a pieni voti: Pineda dimostra personalità e sforna una prestazione di assoluto livello disponendo, tra l’altro, di un vocalism potente che si attaglia alla perfezione al genere musicale piuttosto radiofonico proposto dai Journey. Gli anni che passano inesorabili sembrano, peraltro, non scalfire minimamente la sopraffina tecnica chitarristica di Neal Schon, il vero protagonista di Eclipse, capace di deliziare gli ascoltatori con una serie di riff e assoli decisamente convincenti.
Il platter è un concept album avente come tema dominante la spiritualità e la vita in generale; le tracks, come predetto, assumono aspetti multiformi, sono ben arrangiate ed hanno un’architettura fluida puntando alla semplicità ed all’immediatezza senza mai, però, sconfinare nella banalità. Se dovessimo fare un paragone con il suo notevole predecessore, Eclipse appare nell’insieme meno omogeneo; ciò, tuttavia, non deve essere considerato in alcun modo una sorta di difetto (anzi, se devo essere sincero, lo reputo un pregio apprezzandone maggiormente la complessiva versatilità). Qualcuno potrebbe eccepire circa la mancanza della classica ballata tormentone alla stregua di After All These Years per intenderci: sinceramente sono ben felice del fatto che si sia voluto puntare su soluzioni diverse e forse più azzardate, piuttosto che ricercare la via del successo attraverso il consolidato cliché che contempla il solito pezzo ruffiano e strappalacrime. Alcuni momenti di Eclipse li ho trovati meravigliosi: l’opener City Of Hope, prescelta come singolo, dotata di un efficace arpeggio di chitarra, l’irruente incedere di Edge Of The Moment, Chain Of Love (munita di un bellissimo tema portante), la melodica Tantra aperta dal soffuso pianoforte di Jonathan Cain, l’ammaliante Resonate dall’incantevole refrain, Human Feel (la mia preferita) contraddistinta dal drumming quasi tribale di Deen Castronovo e contraddistinta da un rabbioso riff alla sei corde, la disincantata Someone e la conclusiva strumentale Venus con Schon grande protagonista.
In definitiva siamo al cospetto di un album ispirato, suonato con grande classe e decisamente consigliato agli amanti del genere. Bentornati Journey! Importante: per chi ne ha la possibilità godeteveli on stage il prossimo 21 giugno all’Arena Fiera di Milano, per la prima volta in Italia insieme a Foreigner e Night Ranger: un’occasione più unica che rara!
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
29
|
Premetto che ho una preferenza spiccata per Journey prima del gettonatissimo e grande EScape adoro l’Hammond di Greg Rolie ed i suoi intrecci vocali con l’inarrivabile Perry. Apprezzo però questi ottimi Journey nel tentativo riuscito di rinnovarsi restando comunque fedeli a se stessi dopo tanti anni, visti live con Pineda almeno, grandi! |
|
|
|
|
|
|
28
|
Riascoltato stamattina. Tra i due con Pineda alla voce il mio preferito rimane Revelation (che reputo praticamente un capolavoro). Forse perché nel complesso è un po’ più “gagliardo”, mentre Eclipse - anche probabilmente per il concept sulla spiritualità - ha un mood più pacato, controllato. Certo che comunque con i Journey si va sul sicuro, sono secoli che non sbagliano un album. Già il loro livello tecnico/compositivo “ordinario” garantisce in partenza un risultato eccellente, quando poi imbroccano refrain come quelli di Chain of Love, Resonate, Anything is Possible... beh, non ce n’è per nessuno. Voto 87 |
|
|
|
|
|
|
27
|
Disco eccezionale, come tutti precedenti...che band stratosferica |
|
|
|
|
|
|
26
|
In assoluto una delle mie preferite band,con un altro gran disco da aggiungere!Voto 80!A quando una bella rece,con articolo magari su "Escape"IL DISCO A.O.R. per antonomasia?Complimenti ottima rece! |
|
|
|
|
|
|
25
|
E' ASSOLUTAMENTE UN TUO DIRITTO |
|
|
|
|
|
|
24
|
PEPPE DICE NON GLI PIACCIONO I JOURNEY |
|
|
|
|
|
|
23
|
Uhm oggi va meglio del previsto, la vita è a specchio, rise up! |
|
|
|
|
|
|
|
|
21
|
Grande Fabio, riascoltata ieri sera 'Human Feel' è una canzone bellissima, anche il testo: 'Rise up, rise up compassion right now, it's human feel!' |
|
|
|
|
|
|
20
|
dopo alcuni ascolti mi sembra il miglior lavoro dai tempi di 'Trial by fire' ( che però era molto meno hard rock/aor ) Resonate e Human Feel ( canzone class dell'anno? ) i vertici. Pineda è uno dei tanti replicanti di Perry ( Hugo è un altro ) Per ora 79/100 |
|
|
|
|
|
|
19
|
Eclipse grande disco, il concerto di Milano semplicemente fantastico. Speriamo che tornino ancora in Italia. |
|
|
|
|
|
|
18
|
sto ancora aspettando il mio eclipse non è ancora arrivato...bohh |
|
|
|
|
|
|
17
|
Con tutta probabilità disco dell'anno, certi pezzi come Edge of the Moment sono indescrivibili. |
|
|
|
|
|
|
16
|
@ Luke_Skywalker_666: ok tutto chiarito seguici sempre! |
|
|
|
|
|
|
15
|
mah uno dei migliori cd degli ultimi 20 anni............ in fatto di aor ci mastico poco,ma già "city of hope" dopo 2-3 volte mi suona pallosa, in giro c'è stato di meglio ,tipo i Mastedon di John Elefante |
|
|
|
|
|
|
14
|
@ hm is the law La tua recensione a me invece è piaciuta molto !!! Solo che c'erano altre cose da dire e analizzare, ma va benissimo anche cosi' sono io che amo i dettagli e le analisi approfondite... non avercela su dai... cmq questo disco è davvero sublime.... Ciao ciao Luca |
|
|
|
|
|
|
13
|
Ci sono bellissime canzoni in questo album, però in alcuni momenti convince di meno forse merita un 80 pieno non di più. Bella rece. |
|
|
|
|
|
|
12
|
@ Luke_Skywalker_666: il voto che attualmente i lettori accreditano a questo disco è notevolmente vicino alla mia valutazione e non al tuo improponibile 100, inoltre 86 è un voto comunque altissimo più altro di quello accreditatogli da altri siti o riviste musicali; sulla valenza della mia recensione sei padronissimo di pensarla come vuoi, ma mi pare che anche in questo caso sei in minoranza e colgo l'occasione per ringraziare chi, invece, l'ha apprezzata. |
|
|
|
|
|
|
11
|
Disco molto bello non so dire se superiore o no a Revalation, ma certamente merita almeno 85/100. Recensione perfetta. |
|
|
|
|
|
|
10
|
Recensione striminzita, poco analitica e voto davvero basso per uno dei migliori dischi di rock americano degli ultimi 20 e passa anni....solo l'omonimo BAD ENGLISH era riuscito ad entusiasmarmi in questo modo... VOTO: 100 ( poche balle....) |
|
|
|
|
|
|
9
|
Grande disco...gran bella rece...una leggenda tornata in auge...i Journey sono classe pura!!! |
|
|
|
|
|
|
8
|
Beh, tornando seri...album di qualità sopraffina, melodie vincenti unite a un lavoro spettacolare di chitarre di neal; ottima la prova vocale di Pineda e le tastiere di Cain rendono fdavvero spettacolare questo grande disco di AOR. Le prime tre tracks sono di un livello altissimo, ma poi tutto il disco scorre su binari di grande classe con la lenta Tantra a farla da padrona per le melodie e la potente Human feel quasi a livello delle prime 3! Chiude il disco Venus una song strumentale di gran classe dove forse però mi sarei aspettato qualcosa di piu'! Voto 90, almeno!!! |
|
|
|
|
|
|
7
|
Bellissimo album, ma soprattutto ottima recensione. Gande Fabio! |
|
|
|
|
|
|
6
|
La birra....la causa e la soluzione a tutti i problemi della vita... |
|
|
|
|
|
|
5
|
@ Raven: sarebbe meglio! |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
|
|
|
|
|
Tracklist
|
01. City of Hope 6:02 02. Edge of the Moment 5:27 03. Chain of Love 6:10 04. Tantra 6:27 05. Anything Is Possible 5:21 06. Resonate 5:11 07. She's a Mystery 6:41 08. Human Feel 6:44 09. Ritual 4:57 10. To Whom It May Concern 5:15 11. Someone 4:35 12. Venus 3:34
|
|
Line Up
|
Arnel Pineda: vocals Neal Schon: guitars, backing vocals Jonathan Cain: keyboards, rhythm guitars, backing vocals Ross Valory: bass, backing vocals Deen Castronovo: drums, percussions, backing vocals
|
|
|
|
RECENSIONI |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|