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19/03/21
MAYHEM + MORTIIS + GUESTS TBA (POSTICIPATO!)
ORION - CIAMPINO (ROMA)
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Killing Joke - Killing Joke
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( 6899 letture )
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Killing Joke è l’ album di debutto dell’omonima band post-punk londinese. Rilasciato nell’agosto del 1980 sotto EG Records e considerato fin da subito un capolavoro underground, il disco fu registrato agli inizi dello stesso anno dopo un breve tour di supporto all’EP Almost Red e fu una dichiarata fonte d’ispirazione per numerose band quali ad esempio Nirvana, Soundgarden, Tool, Metallica (che infatti coverizzarono The Wait nel 1987) e Foo Fighters (che invece reinterpretarono Requiem). L’innovativo e curioso sound dell’album unisce essenzialmente l’avant-garage più psichedelico e schizofrenico, il punk-funk e il punk decadente che cominciava a circolare in quegli anni; il marchio di fabbrica di Killing Joke è il riuscito connubio tra melodie semplici, violente percussioni dalle connotazioni tribali assai stranianti e suggestive ed improvvise distorsioni elettroniche. Le tematiche ricorrenti delle tracce sono la violenza, la guerra, l’alienazione umana e la morte: interessi più che comprensibili se si pensa agli eventi dei primi anni Ottanta -la Guerra Fredda, le violente rivolte dei minatori inglesi, le proteste contro la “Lady di Ferro” Margaret Tatcher e così via.
Killing Joke si apre con le atmosfere funeree e pesanti di Requiem, che fin dal primo istante infondono nell’ascoltatore una sensazione di straniamento e disagio, anche grazie alla particolare voce di Jaz Coleman, autoritaria ed allo stesso tempo inquietante. A riprova di quanto sostenuto in precedenza a proposito delle tematiche, ecco una piccola citazione dal testo di Requiem:
"Man watching video, the bomb keeps on ticking. He doesn't know why, he's just cattle for slaughter."
La successiva Wardance vede sviluppate al massimo le connotazioni tribali e le suggestioni atmosferiche, mentre Tomorrow’s World rischia di portare l’ascoltatore alla follia, a causa -o sarebbe meglio dire grazie- soprattutto della componente vocale, volutamente priva di un senso logico o di uno sviluppo armonico, che riesce a sprigionare pura malvagità. Bloodsport si sviluppa intorno ad un incessante e ripetitivo riff di Geordie, una cavalcata continua che sfocia in ovazioni corali e lente digressioni elettroniche. The Wait è probabilmente la canzone dei Killing Joke più conosciuta ed in genere apprezzata, vero e proprio manifesto della band. Complications è la canzone più “facile” ed immediata dell’album, essendo più vicina di ogni altra traccia agli stilemi dell’hard rock; al contrario, $.0.36, considerata un capolavoro del rock decadente, è ai limiti dell’incomprensibile: scenari apocalittici, una voce lontana, glaciale e confusa, un miscuglio di suoni e suggestioni che fa scorrere i brividi lungo la schiena. L’album si chiude con Primitive, che si articola in un eccellente intro di basso e batteria e, successivamente, nella ripetizione fino allo sfinimento degli stessi accordi da parte dell’intero gruppo.
Killing Joke rimane ancora oggi una pietra miliare di un genere quasi inclassificabile, un esperimento riuscito in pieno e probabilmente irripetibile: un disco da possedere assolutamente per tutti gli amanti delle atmosfere decadenti, lugubri e schizofreniche e delle scelte stilistiche ardite e sperimentali.
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15
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Qyesto disco e' l'apocalisse in musica. Perfetto da ascoltare in caso di terza guerra mondiale |
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14
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Seminali,immensi i killing joke.quante band hanno preso spunto da loro,sia nel metal,che nel post punk o new wave,che nel rock in generale.grandissimi! |
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13
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Meraviglioso album dall'inizio alla fine, un suono unico e originalissimo in quegli anni. Imiei preferiti con i Cult e i Cure |
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Morbosamente affascinante. Però riconosco che mi sono fermato qua e non ho approfondito la conoscenza 75 |
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10
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Dannyboy@ hai fottutamente ragione, i Killing Joke sono una band assolutamente fantastica. Jaz Coleman è un frontman con i coglioni e il fato che la band non sia mai diventata mainstream li rende ancora piu grandi. |
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9
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Grande disco! Uno dei migliori Post-Punk! |
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8
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uno dei miei dischi preferiti |
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7
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mammamia che disco ! fa paura. cupo e schizofrenico; acido e vibrante... sicuramente non uno dei miei preferiti ma quando lo metto su fa il suo porco dovere. |
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6
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Da avere, senza riserva alcuna! |
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5
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...vale la pena ascoltare ancora musica (pesante, leggera che sia) perchè ci sono i killing joke. Altro non serve dire. |
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4
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beh è anche grazie a lettori assidui e competenti come te e molti altri che scrivere, per noi recensori, resta un piacere e non un peso..credo che il discorso non valga soltanto per me.. |
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2
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Bella rece! Disco stupendo, un cult, come la band! Comunque un sincero Grazie al meraviglioso staff di Metallized che vanta dei redattori così stacanovisti che si impegnano ogni weekend ad allietarci con la recensione di 5 gemme del passato. Grazie Metallized |
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1
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Gran bel CD per una band molto più che grande.. Ma "heavy" non può proprio essere! Questo è "post-punk" non confondiamo.. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Requiem 2. Wardance 3. Tomorrow's world 4. Bloodsport 5. The Wait 6. Complications 7. $.0.36 8. Primitive
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Line Up
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Jaz Coleman - vocals, synthesizer Kevin "Geordie" Walker - guitar Martin "Youth" Glover - bass guitar Paul Ferguson - drums, vocals
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RECENSIONI |
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