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Iced Earth - Burnt Offerings
( 10211 letture )
Prodotto da Jon Schaffer e Tom Morris, Burnt Offerings è il terzo album in studio per la band di Tampa (Florida) che, dopo i risultati commercialmente negativi dei primi due buoni lavori (Iced Earth del '91 e Night Of The Stormrider del '92), impiegò tre anni prima di sentirsi pronta per tornare di nuovo a calcare la scena. L’attesa, come vedremo, pagò. Nel frattempo il buon John Schaffer (personaggio assai controverso e non molto simpatico ai più) aveva avuto contrasti con il singer John Greely, finendo per cacciare quest’ultimo e mettersi alla ricerca di un sostituto. Il caso volle che il batterista Rodney Beasley presentasse a Schaffer il cantante della garage-band di suo fratello, ovvero un certo Matthew Barlow, che convinse subito la band delle sue qualità e si appropriò senza difficoltà del posto vacante. La fusione tra la potente e versatile voce del nuovo entrato e le indubbie capacità compositive di Schaffer portò finalmente gli Iced Earth a registrare un album di successo, più maturo e complesso dei precedenti.

È opportuno chiarire una questione: di che genere è questo disco? La risposta non è immediata né univoca. Burnt Offerings ha la velocità del power, la pesantezza del thrash, atmosfere gothic e una componente vocale difficilmente classificabile proprio grazie alla sua versatilità. Insomma, un fortunato mix che è anche il marchio di fabbrica della band, la quale non riuscirà più a ripetersi a questi livelli qualitativi. Quindi, senza girarci troppo intorno, Burnt Offerings è il miglior studio album della loro discografia? Probabilmente la risposta è sì. Molte delle successive produzioni degli Iced Earth possono, infatti, essere archiviate con il classico detto “tanta tecnica, poca anima”. In questo caso invece l’anima c’è tutta, soprattutto per quanto riguarda Barlow. A tal proposito vi propongo un semplice esperimento: una volta ascoltato questo platter, porgete l’orecchio a uno degli ultimi. Vi renderete conto che tecnicamente, forse, la voce è addirittura migliorata ma è fredda, fatica a comunicare emozioni e passione. Voglio inoltre raccontarvi un’esperienza personale che mi ha confermato questa opinione. Nel febbraio 2009 mi recai al Rolling Stones a Milano per assistere ad un concerto da co-headliner di Saxon e, appunto, Iced Earth (ammetto che io ero più interessato ai primi che ai secondi, ma questo importa poco). Dal punto di vista tecnico, non ci fu gara fra Barlow ed il prode Biff Byford ma, per quanto riguarda il pathos e la presa emotiva sul pubblico, l’inglese vinse con molti punti di margine e, con lui, l’intera band. Torniamo adesso al passato ed a Burnt Offerings. L’opening/title-track è già un manifesto dello stile e delle particolari scelte compositive del combo statunitense: momenti duri e pesanti si alternano a passaggi calmi e riflessivi, capaci di aggiungere carica suggestiva al pezzo. Sulla stessa alternanza è costruita anche Diary. Last December emerge per la gradevole prima parte acustica e per i chorus melodici; Brainwashed si ricorda soprattutto per un pregevole assolo di Randall Shawver, mentre a Burning Oasis non basta un Barlow che urla in stile Halford per togliersi l’etichetta di fillerone dell’album. Creator Failure, canzone discreta anche se un po’ troppo anonima, e The Pierced Spirit, prezioso episodio acustico, ci accompagnano a Dante’s Inferno, che merita un discorso a parte. Ci troviamo infatti dinanzi ad una suite di ben sedici minuti incentrata sul viaggio di Dante e Virgilio -si noti l’artwork del più celebre illustratore della Divina Commedia, Gustav Dorè- attraverso i gironi infernali. Spesso, dei pezzi così lunghi e profondi in chiusura di un album fanno storcere il naso o non riescono comunque a convincere del tutto ma, in questo caso, devo riconoscere che quell’antipatico di Jon Schaffer è riuscito a comporre un capolavoro. In sedici minuti non c’è un momento di calo qualitativo o di noia, a rapide e taglienti sfuriate si susseguono momenti acustici, cavalcate maideniane e melodie da ballata: il risultato è una gemma preziosa, impossibile da dimenticare.

In conclusione, Burnt Offerings è un album di qualità e ispirazione rare, dimostrazione che, un tempo, anche gli Iced Earth avevano un cuore. Con malinconia e un pizzico di rabbia, tutti coloro che conoscono la band sanno che, purtroppo, quel cuore è ormai gelato e nessuno potrà più dargli nuova linfa a meno di miracoli, ai quali, onestamente, non credo.



VOTO RECENSORE
92
VOTO LETTORI
85.09 su 114 voti [ VOTA]
Al
Giovedì 18 Gennaio 2024, 17.57.38
27
A mio parere, l'apice compositivo della band. 91
Philosopher3185
Mercoledì 16 Marzo 2022, 21.42.27
26
Grande album di una delle poche band che-a ormai meta' anni90-riusciva ancora a dire qualcosa di nuovo nel classic metal..le prime due tracce non mi convincono ma da Diary in poi solo grandi pezzi,sopratutto Dante's inferno.
matt2
Mercoledì 5 Agosto 2020, 10.30.21
25
Grande album di una band ai tempi all'apice della creatività , il voto 92 (che ci puo stare) non è però suffragato correttamente dalla recensione che parla (su 8 brani )di un filler ,un pezzo anonimo, uno che ha un arpeggio piacevole, e uno che si ricorda per un assolo di shawver. questo basta per dare 92? Per me un 87 ci sta come per dark saga, due album che non presentano filler evidenti e che nella loro diversità mostrano una qualità dei brani elevatissima: tant'è che gli iced ai tempi erano considerati sulle riviste di settore il miglior gruppo in circolazione nel loro genere.È evidente che aspettarsi musica immediata dagli IE è fuori luogo ,ma, fossi in schaffer cercherei negli album prossimi futuri di accorciare un pochino il brodo e condensare piu le idee e i riff che ancora produce a iosa.
Aceshigh
Domenica 14 Giugno 2020, 11.35.56
24
Riascoltato stamattina. Gran bell’album, io l’ho sempre visto come un ponte tra la primissima fase della produzione della band e quella della successiva consacrazione prima con Dark Saga e poi con Something Wicked, dischi che però complessivamente reputo superiori (soprattutto il secondo, che per il mio gusto rimane il top della discografia). Le strutture dei pezzi qui sono tutt’altro che lineari, si evince lo sforzo di fare qualcosa di meno standard all’interno di un genere che forse stava rischiando di accartocciarsi su se stesso. La suite Dante’s Inferno ne è l’esempio più palese, ma la cosa si nota anche nei pezzi più brevi. Tra questi Diary mi è sempre piaciuta un casino. Voto 85
John Ross
Lunedì 30 Gennaio 2017, 20.59.42
23
Sarò l'unico su questo sito a pensarla così, ma a me quest'album non convince poi così tanto. Non dico certo che sia un brutto disco, anzi, eppure come mio gusto personale non regge il confronto né con i due album precedenti né con buona parte di quelli successivi, mi sembra gli manchi un po' di personalità... cosa c'è di buono è che Schaffer non è mai stato così in forma e ricco di inventiva nel riffing: più maturo che in NOTS, meno ripetitivo che in TDS e tutti gli altri prodotti futuri.
Legacy
Martedì 12 Luglio 2016, 17.24.49
22
Questo è uno tra i 10 migliori album metal. La titletrack assieme a Dante's Inferno è oro colato così come tutto il resto dell album. Il fatto poi di mischiare fra loro vari stili è geniale ma del resto gli Iced Earth penso siano una delle band più sottovalutate di sempre e che non hanno avuto il merito (almeno in passato) che dovevano avere. 98 a mani basse e viva Barlow (il migliore nell'album)
mario
Martedì 24 Maggio 2016, 20.04.37
21
Concordo con metal shock, mastetpiece e' la parola che calza a pennello a questo magistrale disco di puro e duro heavy, ha ragione anche Samba per Last December, poche parole e allenate il vostro collo, girerà' come l'elica di un elicottero, rischiate il decollo.Ho un folle amore per gli Iced Earth, specialmente periodo voce Barlow.Capolavoro assoluto.
Metal Shock
Martedì 24 Maggio 2016, 17.06.59
20
Per me è e resterà il capolavoro dei Iced. Un vero masterpiece heavy metal.
xXx
Domenica 30 Giugno 2013, 15.10.34
19
la sola dante's inferno vale l'acquisto. sono in assoluto accordo con The golden boy x rece e voto
anvil
Mercoledì 5 Giugno 2013, 13.33.07
18
Beh! che dire di questo piccolo capolavoro....grandioso nella sua epicità!!! ci fossero ancora album così....
AL
Domenica 17 Marzo 2013, 18.46.11
17
Creator failure lo ritengo uno dei capolavori della band.. pezzo fenomenale!
Sambalzalzal
Lunedì 9 Luglio 2012, 8.21.51
16
Insieme a Dark Saga questo è in assoluto uno dei miei album preferiti! Chi è che non si è mai fatto male al collo con l'attacco veloce di Last December!?!?!?!?!?!?!?
freedom
Giovedì 9 Febbraio 2012, 9.52.54
15
A me questo disco piace un casino. Voto 93.
Maurilio
Sabato 10 Settembre 2011, 19.57.21
14
Grandissime canzoni, magari molto cupe ma di una enorme emotivitá. Su tutte la prima e l´ultima, stratosferica anche per il testo. Una canzone cosí se la sognano anche i gruppi piú blasonati.
fabriziomagno
Sabato 10 Settembre 2011, 17.46.15
13
il mio preferito degli Iced Earth: canzoni d'impatto, grandi riff, bella produzione un Barlow stellare. Concordo con il voto.
piggod
Martedì 19 Luglio 2011, 9.22.59
12
Il miglior disco degli Iced Earth, dopo questo lavoro la loro ispirazione andrà a picco per riprendersi solo in un'occasione (ossia in Something wicked this way comes). Il citato the Dark Saga è un disco notevomente inferiore che ha due pregi extramusicali: la copertina di Greg Capullo ritraente la creatura di McFarlane Spawn; il concept, basato proprio su Spawn (che è uno dei miei personaggi fumettistici preferiti).
leonardo
Domenica 17 Luglio 2011, 23.13.29
11
barlow canta troppo basso rispetto le sue possibilità e la sua voce ne risente diventando grottesca e cavernosa , gran lavoro strumentale però
Metal4ever90
Domenica 17 Luglio 2011, 21.21.38
10
Dante's Inferno da sola merita l'acquisto, un grandissimo disco veramente. Comunque mi trovo d'accordo sul parere che The Dark Saga gli è leggermente superiore.
Franky1117
Domenica 17 Luglio 2011, 12.03.35
9
grande album forse il loro migliore (anche se non sottovaluterei il fin troppo bistrattato horror show). Dante'inferno è il loro manifesto:un apoteosi di riff e arpeggi ispiratissimi con un barlow in forma strepitosa
NeuRath
Domenica 17 Luglio 2011, 0.08.53
8
Pur non essendo un appassionato del genere gli Iced mi sono sempre piaciuti... riguardo all'album in questione quoto decisamente enry...
AL
Domenica 17 Luglio 2011, 0.06.56
7
il vero grande capolavoro di questa band.. hanno poi scritto dark saga e something...ma qui la band era al massimo della potenza e ispirazione creativa. concordo col voto.
Undercover
Sabato 16 Luglio 2011, 20.26.33
6
Scusate per l'errore è "Creator Failure" non Creature ma a parte questo non comprendo come si possa definire anonima tale canzone... sinora i commenti sono sulla linea che sia fra le migliori del platter. D'altronde c'è un'altra incongruenza se vi fosse una "Burning Oasis" denominata "fillerone", la gia citata apostrofata come "discreta ma anonima" il 92 numerico va a farsi benedire. Tiro fuori la questione solo per il fatto che io ho votato alla stessa maniera ma per motivazioni a quanto sembra in linea ma maggiormente positive nel complesso.
Flag Of Hate
Sabato 16 Luglio 2011, 20.03.37
5
Disco molto valido, con momenti spettacolari come "Dante's Inferno" e "Creature Failure". Consigliatissimo. 80/100
Radamanthis
Sabato 16 Luglio 2011, 19.35.35
4
Questo è un ottimo disco e quoto in pieno il commento di Undercover. Ha già detto lui ciò che volevo scrivere io! Dante's inferno è da capogiro!!!
Undercover
Sabato 16 Luglio 2011, 19.21.28
3
Per me dell'era Barlow questo è il migliore, "The Dark Saga" contiene dei pezzoni ma brani come "Burnt Offerings", "Brainwashed", "Creature Failure", il bellissimo acustico "The Pierced Spirit" e la colonna "Dante's Inferno" sono il meglio del meglio che la mente di Schaffer e la voce di Matthew combinate abbiano prodotto.
enry
Sabato 16 Luglio 2011, 19.17.49
2
Molto bello, ma per me il meglio doveva ancora arrivare (The Dark Saga)...80/100, che significa disco da avere.
Exar Kun
Sabato 16 Luglio 2011, 16.35.16
1
Per quanto io sia d'accordo con l'analisi in generale, personalmente ridimensionerei il numeretto alla fine, che, si sa, conta poco ma conta. Insomma, la mia idea è che gli Iced Earth non abbiano mai fatto un disco sopra l'85.
INFORMAZIONI
1995
Century Media Records
Heavy
Tracklist
1. Burnt Offerings
2. Last December
3. Diary
4. Brainwashed
5. Burning Oasis
6. Creator Failure
7. The Pierced Spirit
8. Dante's Inferno
Line Up
Matthew Barlow (Voce)
Jon Schaffer (Chitarra, Voce)
Randall Shawver (Chitarra)
Dave Abell (Basso)
Rodney Beasley (Batteria)
 
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