|
20/04/24
THE OSSUARY
CENTRO STORICO, VIA VITTORIO VENETO - LEVERANO (LE)
|
|
Massimo Izzizzari - Electrifying
|
( 2876 letture )
|
Musicista, compositore, insegnante, arrangiatore e turnista esperto; band, progetti solisti, concorsi e collaborazioni varie (con chitarristi del calibro di Joe Satriani, Greg Howe ed Yngwie Malmsteen!) compongono il CV di Massimo Izzizzari, già fondatore dei Misturafina. Chitarrista italiano di indubbie capacità specializzato in sonorità jazz-fusion, Massimo è appena giunto al suo secondo lavoro solista, dopo Unstable Balance del 2007; con questo Electrifying il maestro si propone in nove tracce molto moderne, in cui le sei corde si mischiano senza alcuna sbavatura o stonatura con elementi come campionatori e sonorità quasi techno.
L'elemento di modernità si avverte fin dal primo brano, High Tension, che ci introduce con effetti sonori e ritmo a questo ascolto particolarissimo. Più classica e rockeggiante, Litosphere presenta un loop in crunch che accompagna una chitarra solista che sembra ispirarsi agli shredder più famosi, per lasciare spazio anche a un piccolo solo di basso intorno al terzo minuto. Anche qui sono molti gli effetti sonori ad impreziosire l'ascolto. Continua su sonorità più lente della chiusura di Litoshpere la funkeggiante Attraction, prima di esplodere con un "ritornello" più vivace e veloce, che si mostra ancora più audace nel solo finale, subito prima della chiusura. Arriva poi la prima ballad, Sweet Memories, che purtroppo non coinvolge quanto dovrebbe -ovviamente con paradigmi del calibro di For the Love of God di Steve Vai (a cui sembra fare il verso inserendo anche delle voci di sottofondo, a partire dal terzo minuto) difficilmente si troverà qualcosa all'altezza, ma anche se per ora questo brano presenta scale e fughe più simili a quelle a cui tanti guitar hero ci hanno abituati, la canzone alla fine rimane un po' anonima, anche se piacevolissima nella sua struttura ed esecuzione. Chitarra clean in sottofondo per i sei minuti di Plastic Theater, un allegro pezzo dal riff piuttosto facile e orecchiabile, fin troppo simile alle altre tracce del disco. Funny Walk, sesto brano del lotto, si presenta come un'altra traccia di shred misto a funk, ben ritmato e sostenuto da un effetto tastiera/organo elettrico presente ma non invadente. Romance, inevitabilmente, costituisce un'altra breve ballad, meno shred, più calma e rilassante, eseguita con una doppia chitarra acustica, a mostrare che il nostro sa coprire ogni aspetto delle sei corde. Attacco sincopato per la traccia numero 8, Little Hero, altro brano funk caratterizzato da un riff ritmico semplice ma pieno di carattere, sovrastato da una traccia lead che ricorda a volta i Red Hot Chili Pepper e a volte Satriani. Venendo alla fine, l'ultimo brano -intitolato Natural Evolution- chiude il disco in cinque minuti che sembrano racchiudere ogni aspetto delle tracce appena esaminate, con una partenza veloce, alcuni inserti più lenti e d'atmosfera, e un finale (purtroppo) senza il proverbiale "botto".
In definitiva si tratta di un ascolto assolutamente particolare, che potrebbe non piacere affatto ai puristi del genere ma che può rivelarsi vincente. In questo disco non ci sono vere e proprie highlights e quindi purtroppo, se non si presta la dovuta attenzione, lo si potrebbe bollare come "ascolto di sottofondo". La bravura e la tecnica ci sono tutte, serve solo un qualcosa che dia "la botta", qualcosa che faccia decollare il disco, che si mantiene sempre sullo standard funk/jazz molto piacevole da ascoltare, mai invasivo o prepotente. Forse c'è bisogno di osare di più, anche perché le carte vincenti il nostro le ha tutte.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
4
|
L'unico aggettivo da imputare al maestro è: UNICO IN ASSOLUTO |
|
|
|
|
|
|
3
|
@ Electric Warrior: Se non ti piace lo shred allora questo disco potrebbe essere di tuo gradimento. |
|
|
|
|
|
|
2
|
@ EW: è molto comune che le cover degli artisti solisti abbiano una foto del main man. Poi sai, realizzare un booklet è un costo che spesso (non sempre) viene sostenuto dall'artista stesso... non mi ci soffermerei più di tanto. |
|
|
|
|
|
|
1
|
Premesso che non ho ascoltato il disco e che lo shred non mi attira minimamente, ma la copertina di questo disco è tristissima. |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
|
|
|
|
|
Tracklist
|
1. High Tension 2. Lithosphere 3. Attraction 4. Sweet Memories 5. Plastic Theater 6. Funny Walk 7. Romance 8. Little Hero 9. Natural Evolution
|
|
Line Up
|
Massimo Izzizzari - All Guitar, Keyboards, Loops, Sound fx. Azeglio Izzizzari - Drums. Mario Mazzenga - Bass.
|
|
|
|
RECENSIONI |
|
|
|
|
|