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Judas Priest - Sin After Sin
( 11523 letture )
Sin After Sin, pubblicato nel 1977, è il primo album dei Judas Priest sotto una famosa etichetta, vale a dire la major CBS, interessatasi alla band dopo il pregevole predecessore Sad Wings Of Destiny (1976), molto più maturo dell’ esordio assoluto, l’acerbo Rocka Rolla (1974).
Parliamoci chiaro fin da subito: di certo non ci troviamo davanti ad un capolavoro della discografia priestiana, quanto piuttosto ad un disco onesto ed interessante se letto con il senno di poi, poiché vi si possono scorgere alcune peculiarità che saranno successivamente sviluppate con enorme successo dalla band inglese. Sin After Sin non può vantare l’originalità di Sad Wings Of Destiny né l’aggressività e la pesantezza del superbo successore ma è, tuttavia, un buon album, senza grandi picchi qualitativi ma pure esente da particolari critiche; è essenzialmente un momento di passaggio dall’hard rock dei primi anni della band, all’heavy metal vero e proprio (su quale sia il primo disco metal dei Priest vi sono innumerevoli teorie; nel mio caso propendo per Stained Class, se non addirittura per Killing Machine).
La produzione è affidata ad una vecchia conoscenza del rock, l’ex-Deep Purple Roger Glover, la cui impronta è facilmente avvertibile: le sonorità sono infatti più rocciose, Halford “gioca” spesso a fare Ian Gillan e alcuni assolo ricordano molto da vicino quelli della storica band di Hertford. Al contempo, però, il sound appare debole e talvolta “lontano”: forse anche per questo Sin After Sin non è ancora heavy metal, genere che necessita di ben altra potenza per sua stessa natura; in sintesi possiamo dire che la produzione di Glover da un lato ispira certe scelte azzeccate, dall’altro non esalta a dovere la potenza dei pezzi.

L’album si apre con Sinner: è indubbiamente il pezzo più purpleiano, con un notevole assolo centrale ed un Halford in splendida forma (c’è da stupirsi?), specie nei chorus striduli e improvvisi. Diamonds And Rust è una cover di Joan Baez, in cui è la melodicità a farla da padrone, a discapito della potenza; chiunque abbia avuto occasione di ascoltare questo pezzo in versione live (dove acquista un sacco di “tiro”) resterà probabilmente deluso dalla resa finale che esso ha in Sin After Sin. Starbreaker non è un brano eccezionale ma merita attenzione perché in esso è possibile rintracciare alcuni tratti peculiari dei successivi Judas Priest; Last Rose Of Summer è molto particolare: parliamo infatti di una ballad dai richiami blues in cui la voce di Halford è più pacata ed evocativa che mai.
La doppietta di tracce successive mette in mostra, ancora una volta, molte delle caratteristiche che porteranno poi la band nell’olimpo dell’heavy metal: siamo però ancora nel limbo fra quest’ultimo e l’hard rock; da notare, per quanto riguarda Raw Deal, alcuni richiami al prog (in particolare cambi di tempo). Ecco poi l’arcana ballad Here Come The Tears, con un Halford ancora una volta ispiratissimo ed una parte centrale che rimanda, per certi versi, al rock psichedelico. In chiusura – e forse questo non è un caso – l’unica canzone puramente heavy metal, nonché hit del disco, vale a dire Dissident Aggressor, rapida, tagliente ed energica nonostante la produzione, anche in questo caso non impeccabile: ecco i veri Judas Priest, nonché un’anticipazione di ciò che saranno gli album successivi.

Tirando le somme e ripetendo quanto scritto in apertura, Sin After Sin non è un prodotto indimenticabile e si può vivere sereni anche senza inserirlo nella propria collezione. Non è però nemmeno un platter di scarsa qualità nè privo di ispirazione, e può risultare interessante se inserito nel contesto giusto, cioè l’evoluzione stilistica dei Judas Priest ed il passaggio cruciale dall’hard rock all’heavy metal, di cui Sin After Sin è una preziosa testimonianza.



VOTO RECENSORE
71
VOTO LETTORI
85.07 su 144 voti [ VOTA]
Max1
Martedì 26 Marzo 2024, 14.04.56
60
Ma... vero che non bisogna dare troppa importanza ai voti recensione..ma qui ..siamo di fronte ad un abbaglio clamoroso.
Celtico
Martedì 26 Marzo 2024, 13.37.49
59
Mah.....71??? Bah...
Galilee
Martedì 19 Marzo 2024, 20.21.37
58
I Priest vivono di alti e bassi perché ad un album come Sin After sin si da 71. Un lavoro che ha in seno pezzi come Sinner, Starbreaker, let us Prey/call for the Priest, here come the tears, dissident aggression, e non cito gli altri. La produzione è leggerina, ma non brutta. L'album si sente benissimo non è un ROS. Ci sono album che prendono degli 80 e non valgono una sola canzone tra quelle che ho citato. Storia.
Philosopher3185
Sabato 25 Febbraio 2023, 17.24.53
57
Si,indubbiamente un altro album indispensabile per il metal,peccato per la produzione
BestiaAssatanata
Lunedì 29 Agosto 2022, 20.37.48
56
71 a questo capolavoro... Ma come li date i voti??
Aceshigh
Martedì 8 Febbraio 2022, 22.36.23
55
Ascoltato stasera. Per me grandissimo album. Certamente stare incastonati tra Sad Wings of Destiny e Stained Class è una dura battaglia, ma non ho mai pensato che sfigurasse nel confronto. Ok d’accordo sulla produzione, leggerina, ma il valore di classici come Sinner, Dissident Aggressor o Dianonds and Rust è fuori discussione (Simon Phillips strepitoso già a vent’anni). Voto 86
The Sinner
Lunedì 5 Ottobre 2020, 20.57.21
54
La pecca di questo terzo lavoro dei Priest sta nella produzione all'acqua di rose ad opera di Roger Glover per un disco che poteva risultare sicuramente piu' tagliente visti titoli come "Exciter" "Diamonds and rust" e via dicendo che qui risultano privi di quella 'potenza' che li contraddistingue specie in sede live. Le chitarre poi sono quasi del tutto prive di energia vitale e non affondano mai il fendente declassando l'intero album ad un semplice suono rock e solo talvolta hard-rock per una band che diventera' poi in futuro la portabandiera assoluta dell' heavy metal !!! Hey Glover ...all'epoca sarebbe stato meglio ti fossi dato al basso con i Purple senza x forza metterti dietro al mixer dei Judas Priest !
tartu71
Mercoledì 27 Maggio 2020, 14.22.41
53
invredibile, non scoltavo questo album forse dal 1987, quando ero un ragazzino praticamente.... devo dire che e' emozionante...bellissimo
Luka2112
Martedì 17 Marzo 2020, 1.36.29
52
Altro album straordinario, naturale evoluzione del precedente grande lavoro, al quale non è assolutamente inferiore; ad un songwriting ispirato si aggiunge una ulteriore ricerca stilistica che sfocia in composizioni originali dai toni sulfurei.Non ultimo si segnala il drumming pionieristico del giovane Simon Phillips che non ha certo bisogno di presentazioni. Disco fondamentale per scoprire le radici della musica “ dura”.
Fabio Rasta
Domenica 15 Dicembre 2019, 20.58.05
51
Copertina, x me, insignificante. Boh. Musica: Sinner è un Must. Ha un arrangiamento eccezionale. Ma sarebbe stato un gran disco. Aveva anche un bel lato B... ( I ). Non un capolavoro x via di qualche punto debole qua e la, ma tutto un altro disco. Non so come mai, i JUDAS, si affidarono a ROGER GLOVER, che secondo me era troppo saldamente ancorato a tutti gli stilemi possibili dell'Hard Rock, avendo contribuito in maniera considerevole a crearlo e a plasmarlo. Anche lui, come quei due di prima, non ci aveva capito una mazza di che macchina avesse tra le mani. Basta ascoltare la differenza sugli stessi pezzi in Unleashed In The ... ...è possibile che i JUDAS abbiano anche avuto una sorta di sudditanza, trovandosi di fronte ad una leggenda, mentre a loro in quel momento, serviva una nuova visione, e maggiore libertà di espressione. Se avessero trovato un giovane in grado di osare..., tipo, forse...
Philosopher3185
Venerdì 8 Novembre 2019, 21.45.05
50
Volevo dire sad wings of destiny..
Philosopher3185
Venerdì 8 Novembre 2019, 21.44.22
49
L'album non è un capolavoro come il precedente ma contiene alcuni pezzi di assoluto valoreinner(dal ritornello bestiale e feroce per quei tempi),starbreaker,here come the tears(notevole davvero),dissident aggressor,molto tirata(non a caso è stata coverizzata dagli Slayer);il problema è sempre la produzione che,sebbene leggermente migliore di sin after sin,e' poco incisiva..
Area
Giovedì 7 Giugno 2018, 8.46.22
48
Personalmente é uno degli album dei Judas Priest che mi é piaciuto di meno... ci sono su alcuni bei pezzi come Dissident Aggressor e Starbreaker ma tutto il resto non mmi ha mai convinto più di tanto. La produzione di Roger Glover poi da sola non basta. Anche l'artwork del disco a me non ha mai convinto. Questi Judas Priest erano ancora Hard Rock, il sound si stava ancora plasmando.
rik bay area thrash
Domenica 18 Febbraio 2018, 11.33.34
47
Partendo dalla cover in prefetto gotic style e con il logo dei judas priest ben lontano dal linear style che verrà, da già un' idea di cosa aspettarsi. Un heavy metal 'sulfureo' con here and there alcune scorie di hard rock che però si prestano bene al risultato finale. La produzione è figlia del suo tempo, e si sente !! Neanche a paragonarlo con quanto viene realizzato ai giorni nostri, perché si resterebbe delusi, e non si darebbe invece un giudizio reale dell' album. Album di qualità. Mi piace il sound delle guitar, molto ruvido. Halford in grande splovero e un signor drummer per un album che nel suo piccolo contiene molte song degne di nota e che ritroveremo su unleashed in the east (imho)
Luka
Domenica 18 Febbraio 2018, 1.10.47
46
Personalmente non trovo la produzione e non suoni così tanto distante dal disco precedente o da altri album usciti in quegli anni. E’ senza dubbio dubbio a mio parere un album dove la band stava crescendo e costruendo la propria identità musicale che avrebbe poi generato i capolavori a venire.Certo il disco precedente conteneva almeno 2 tracce immortali come Victim Of Chages e The ripper, ma su Sin after sin e’ senz’altro degna di nota l’ottima e soprattutto pionieristica prestazione dell’ allora giovane batterista Simon Phillips, che in seguito diventerà un nome di spicco fra i drummer di tutto il globo,nonche’ uno dei piu’ versatili e preparati sessionman di valore assoluto. Difficile trovare un drumming similare (e seminale ) in altri dischi dell’epoca.
PATRIK
Giovedì 28 Settembre 2017, 23.29.53
45
boia quante band neglianni 70 sono state sopravvalutate , kiss, whitesnake , alice cooper , blue Oyster cult , ufo , scorpions , hanno copiato a bestia dalle solite band e secondo me nn meritavano tutto gran successo, ma come si sa , chi inventa nuove cose nn viene mai capito e si becca magari anche i fischi e il disprezzo del pubblico, forse gli unici ad esser stati capiti in tempo son stati zeppelin,cream, black sabbat, e deep purple, who poi le band estreme come gli iron butterfly , gran funk, mc5 pink faires , black widow ,blue cheer , stooges solo da qualche folle che ha preso la loro musica e ci ha costruito la carriera intera. come i judas borchiandosi ma rifacendosi ai soliti riff dei cream
Rob Fleming
Sabato 30 Gennaio 2016, 12.50.48
44
Un pò di calo dopo due grandi album anche se Here comes the tears, Starbreaker, Sinner, Diamond and rust (assolutamente magnifica) e Last rose of summer non deludono affatto. 75
Doomale
Lunedì 19 Ottobre 2015, 13.46.16
43
Ottimo album anche questo...ok di sicuro non fondamentale a livello di "passaggio di testimone" tra i due generi come Sad Wings...ma rimane comunque un grande album. e io un 80 glielo dò tutto. Inoltre contiene Let Us Prey / Call For The Priest che secondo me è il prototipo di cavalcata metallica che verrà...Unico neo a mio avviso ...è che gli acuti di Sinner sono piu perfetti su Unleashed in the East che qui!!..aahhh. ..piccola provocazione che non intacca assolutamente il valore dell'album o del grande Rob. Grandissimi
venom
Mercoledì 2 Settembre 2015, 23.43.26
42
I judas dei 70 sono inarrivabili una band fenomenale, anche sin after sin e tra i grandi album
Psychosys
Martedì 1 Settembre 2015, 17.53.08
41
Se il precedente crea l'Heavy Metal (o comunque contribuisce a darne forma), questo ISTITUZIONALIZZA il genere. Perle come Sinner, Diamonds And Rust e la storica Dissident Aggressor splendono incontrastate a distanza di anni. 95\100
HMF LucaR16
Giovedì 15 Gennaio 2015, 22.08.24
40
Inferiore soltanto a Sad Wings Of Destiny (il mio preferito targato Priest) e Painkiller. Grandissimo lavoro, per di qua passa la storia del Metal. Ascoltando i riff si capisce già quanto questi ragazzi erano avanti: le linee melodiche, il drumming, tutta roba ora trita e ritrita. E' vero che la produzione non è il massimo e bisognerebbe far pagare a Glover i danni, però anche i primi dei Maiden, Megadeth e Kreator non sono prodotti molto bene, eppure sono annoverati capolavori. Seriamente poi 'Sin After Sin' vale meno di Angel Of Retribution, Nostradamus e Ram It Down e poco più di Redeemer Of Souls? Grandissimo disco, un punto fermo nella storia dell'Heavy Metal. 96\100
iommi
Giovedì 8 Gennaio 2015, 22.18.06
39
per me i Priest hanno avuto un decorso buffo. Mi pare che da Sad Wings of Destiny abbiano fatto dischi secndendo progressivamente di un gradino. Sin after Sin o trovo molto bello e un po' più in basso di SWoD,ma a sua volta è un gradino sopra Steined Class che è un paio di gradini sopra Hell Bent for Leather (killing machine) che è un pelo meglio di British Steel che perà è migliore di Point of Entry. Poi ecco che con Screaming for vengeance si ritorna per lo meno al livello di british steel e si va a migliorare con Defender of the Faith,ma sostanzialmente trovo che al livello di Sad Wings of Destiny ci siano soltanto Painkiller e Nostradamus
Painkiller99
Sabato 2 Agosto 2014, 14.34.23
38
album bello ma penalizzato dalla produzione pessima, per me si merita un 80, perchè comunque è stato fondamentale in quegli anni
Philosopher3815
Lunedì 28 Luglio 2014, 0.44.34
37
Ho sempre sentito parlare male di questo album,ma sebbene inferiore al precedente,si tratta di un album buono anche se di transizione...ancora una volta la produzione(mannaggia!!)è di merda,però i brani validi non mancano,sinner,per l'epoca deve essere stata una bella mazzata per un ascoltatore qualunque,diamonds and rust è una cover che non ha bisogno di presentazioni e che viene riproposta spesso ancora oggi,in sede live,dissident aggressor e' un altra piccola grande gemma di questo disco.
nat 63
Sabato 19 Aprile 2014, 8.22.14
36
@ "the golden boy" : alzare il voto di 14 punti, please.Questo disco è bellissimo,di certo non è un passo falso nella discografia dei Judas Priest.
franco 79
Martedì 4 Febbraio 2014, 16.31.36
35
un album non perfetto ma importante,con SINNER che da sola vale tutto l,album
davide
Giovedì 19 Settembre 2013, 23.10.00
34
voto troppo basso il voto giusto è 92
Vecchio Sunko
Lunedì 4 Marzo 2013, 14.34.48
33
La produzione pecca, tutto sommato considero Sin After Sin un ottimo dischetto (sicuramente inferiore a molti altri capolavori targati Priest), non capisco il perché del 71... Voto : 84
SadWings
Sabato 1 Dicembre 2012, 15.51.13
32
Questo album forse è uno dei più sottovalutati della storia dei Judas Priest e secondo me per due motivi: 1) La pessima produzione che dimezza il potenziale reale di questo album 2) l'esser uscito tra due lavori fondamentali come SadWings e Stained Class. Detto ciò da amante dei Judas Priest non posso non amare questo lavoro pur con i diffetti sopra indicati.
blackie
Mercoledì 1 Febbraio 2012, 17.15.28
31
sinner e un pezzo da paura!sicuramente non il miglior album dei priest ma nel complesso un buon disco leprime 4 canzoni sono stupende ....personalmente adoro la ballad last rose of summer ...dimanticata datutti ingiustamente.
Golosone 666
Domenica 29 Gennaio 2012, 13.39.31
30
Recensione veramente orrenda, voto veramente ingiusto.
jek
Giovedì 12 Gennaio 2012, 20.25.48
29
Ho finito di leggere da poco il libro "defenders of the Faith" e devo dire che il mazzo che si sono fatti i Judas per arrivare a questo disco me l'ha fatto riscoprire e apprezzare ulteriormente. Come gia detto e l'inizio di un percorso per l'evoluzione dell'heavy metal come musica e come look.
The Nightcomer
Venerdì 25 Novembre 2011, 17.50.45
28
Forse è il gusto personale ad influenzarmi, ma non riesco ad essere d'accordo con la recensione... Questo album, a mio pmodesto parere, risente di una produzione poco incisiva (il suono sa di vecchio e rende molto meno che nei dischi successivi), ma presenta una qualità nelle composizioni che la band in quel periodo esibiva con costanza e regolarità. Prendendo in esame il periodo settantiano dei Judas, trovo inferiore alla media solo il debutto (non disprezzabile comunque, nonostante lo stile involuto), mentre il resto mi pare di valore, indipendentemente dalle considerazioni sulla portata storica del quintetto. C'è di tutto in questo album, dall'hard all'heavy, con tinte a volte oscure, altre volte quasi dolci, ma senza che vengano meno ispirazione ed impatto. Il tutto, ovviamente, imho.
fabio II
Giovedì 1 Settembre 2011, 11.53.33
27
Storico; che dire di più? Potete leggervi Nightbreaker al post 10 che ha già spiegato bene le cose fondamentali di questo lavoro. PS: ragazzi, se cercate del materiale a prezzi abbordabili, vi ricordo che il 15 e 16 di ottobre c'è la mostra internazionale del vinile ( ma è anche pieno di cd e dvd ) a Novegro ( praticamente di fianco a Linate ). Cercando un pò troverete sicuramente cose interessanti ( ovviamente molto spesso usate )
Judas
Mercoledì 24 Agosto 2011, 22.49.01
26
71 a Sin After Sin? Ma datti ai Manowar.
The sinner
Venerdì 19 Agosto 2011, 18.55.51
25
Non mi è mai piaciuta la produzione di questo disco...anzi lo definisco il disco peggio prodotto dell'intera discografia dei Priest. Un vero peccato perchè pezzi come "Sinner", "Diamonds & rust" o la truculenta "Dissident aggressor" avrebbero ottenuto un risalto maggiore con una produzione decente....meno male che "Unleashed in the East" ha ridato loro il valore che meritavano. Fossi al posto dei Priest mi farei pagare i danni da Roger Glover !
SNEITNAM
Giovedì 18 Agosto 2011, 20.28.45
24
War se puoi affidati a Ebay che puoi trovare venditori che li hanno tutti a prezzi decenti. L'unica è farti la post-pay se non ce l'hai già e l'account paypal. Per i venditori prima di comprare controllagli la percentuale di feedback positivi e se ne hanno di negativi controlla quando hanno ricevuto gli ultimi e per quale motivo
war
Giovedì 18 Agosto 2011, 20.24.33
23
ah, ok. grazie lo stesso
Radamanthis
Giovedì 18 Agosto 2011, 18.12.53
22
@war: no, me li sono fatti prestare dal ragazzo che suona con me che li ha tutti, quando posso evito di comprare a "scatola chiusa", e x fortuna perchè già Rocka rolla l'avrei cercato di vendere subito . Gli altri magari se li trovo a qualche mercatino o qualche concerto magari, se non mi stancano dopo piu' ascolti me li prenderò! Mi spiace non esserti stato utile...
war
Giovedì 18 Agosto 2011, 14.32.51
21
non è per farmi i fatti tuoi Radamanthis, ma dove li compri i dischi "in blocco" e attorno a che prezzo?
Radamanthis
Giovedì 18 Agosto 2011, 14.23.50
20
Ok, ho prevveduto...beh, Sad wings of destiny già l'avevo (unico degli anni 70). A parte Rocka rolla che è un pò "molle" il resto l'ho scoperto con estremo piacere, Sin after sin compreso!
jena
Mercoledì 17 Agosto 2011, 15.35.02
19
Comprato la prima volta nel Marzo del 1991, alla faccia di quello che andava per la maggiore ( leggi grunge ). Ascoltato tantissimo, lo preferisco di gran lunga a BS, ad esempio. Certe atmosfere sulfuree anticipavano il disco successivo. La produzione però non mi è mai piaciuta ( e pensare che qualche anno dopo, coi Rainbow, Glover ha fatto miracoli ), la batteria mi sembra troppo soffocata, ed è un peccato. In ogni caso 71 e' troppo poco ( ma vedo che è stato dato 85 a SWOD, probabilmente il recensore è molto giovane ), il mio voto è 85, e per SWOD almeno 95.
Radamanthis
Mercoledì 17 Agosto 2011, 11.50.07
18
@The thrasher: ok...grazie a tutti x le dritte!
the Thrasher
Martedì 16 Agosto 2011, 21.17.06
17
@Radamanthis: vai tranquillo, procuratela pure la prima parte di discografia prieastiana, è doveroso averla!
Sicilian Pride
Martedì 16 Agosto 2011, 19.07.52
16
71???? Ma questo è un classicissimo dei judas priest!! No, davvero...non si può dare un voto così basso a questo disco...85/100
Radamanthis
Martedì 16 Agosto 2011, 14.57.15
15
Ok ragazzi, grazie x la dritta...gli darò un bell'ascolto e poi valuterò, ma avendo già tutto il resto dei Priest sono orientato a prendere in blocco tutta la parte degli anni 70 anche!
SNEITNAM
Lunedì 15 Agosto 2011, 17.06.41
14
Gusti son gusti, per carità, ma io ti consiglio di riascoltartelo per bene. Magari adesso determinate canzoni le sentirai in maniera diversa da prima. Sin After Sin è assolutamente un album che merita e Radamanthis fa solo un favore a se stesso a comprarlo
Cosmo
Lunedì 15 Agosto 2011, 16.05.10
13
premetto che è da parecchio che non lo ascolto; "Dissident Aggressor" è ottima, "Diamonds an..." è ancora meglio, ma è una cover...i due lenti, se paragonati a quelli di "Sad Wings.." o quello di "Stained Class" scompaiono proprio; mentre gli altri pezzi sono sulla falsariga di tanti altri anke nella discografia successiva, infatti rileggendo i titoli non mi sovviene neppure in mente la melodia. "Stained Class" invece mi sembra di ricordare che lo stesso Halford abbia detto sia il loro mglior disco.
SNEITNAM
Lunedì 15 Agosto 2011, 15.18.18
12
Scusa Cosmo perchè dovrebbe evitarlo? Sinner, Starbreaker, Let Us Prey/Call for the Priest, Raw Deal, Here Come the Tears e Dissident Aggressor ti sembrano canzoni da poter scartare? Radamanthis fa un pò come vuoi ma io ti consiglio oltre a questo, Sad Wings of Destiny e Stained Class anche Killing Machine. Sono album che non costano tanto e meritano tutti quanti
Cosmo
Lunedì 15 Agosto 2011, 14.56.17
11
@Radamanthis: per me questo puoi anke evitarlo se hai tutta la discografia da British Steel in poi...però "Sad Wings..." e "Stained Class" vanno presi.
Nightbreaker
Lunedì 15 Agosto 2011, 14.17.25
10
Secondo me, SAS è il vero giro di boa della band. Con questo disco delineano il sound che li renderà la band Heavy metal per eccellenza, perfezionando e potenziando quindi il discorso iniziato con Sad wings of destiny. Qui c'è tutto il meglio dei Priest anni '70: Doppia cassa feroce (Simon Phillips sugli scudi), assoli incrociati, riff finalmente corposi, la voce iper acuta di Hlaford e cosi via. è vero, forse Sad wings è stato decisamente più "rivoluzionario", ma questo sicuramente ha contribuito maggiormente allo sviluppo della band.
Radamanthis
Domenica 14 Agosto 2011, 11.05.35
9
Io dei Judas ho tutto da British steel in poi, la discografia anni 70 mi manca. Leggendo i commenti dei lettori mi sa proprio che devo rimediare...
ayreon
Sabato 13 Agosto 2011, 20.01.34
8
non li ho visti al gods,ma da quello che si vede su youtube sono stati la live band per eccellenza,i migliori del 2011 tra tutte le rock e metal band . uno show grandioso,sono loro i veri sacerdoti del metal,riguardo SAS non è il loro miglior disco,ma un 80 ci stava tutto
SNEITNAM
Sabato 13 Agosto 2011, 19.54.04
7
Anche secondo me uno tra i più grandi album della band, dall'inizio alla fine. Per me almeno un 90 di voto
ROB 75
Sabato 13 Agosto 2011, 18.11.43
6
MAH! non ho mai capito perche per alcuni SAS non sia un gran album... forse la produzione poteva essere piu' "massiccia" ma era pur sempre il 1977! personalmente lo considero un classico assoluto dei judas. canzoni come sinner ,dissident agressor e pure la mitica cover di diamonds and rust sono dei must assoluti ! ognuno cmq ha la sua opinione, la mia e ' che sino a turbo i priest hanno creato solo album leggendari o comunque piu' che buoni compresi rocka rolla e il "commerciale" point of entry...
HIRAX
Sabato 13 Agosto 2011, 17.31.57
5
Il mio primo disco dei judas! Se merita 100
luci di ferro
Sabato 13 Agosto 2011, 16.53.10
4
Parliamoci chiaro fin da subito, questo è un capolavoro della discografia priestiana, 85/100.
francesco
Sabato 13 Agosto 2011, 15.45.16
3
a mio parere uno dei migliori dischi dei judas... adoro le sonorità anni 70.... e poi penso sia il disco con il miglior batterista che abbiano mai avuto.simon phillips dei toto...
luci di ferro
Sabato 13 Agosto 2011, 13.36.35
2
@ ragazzo d' oro 71 troppo poco come voto sin after sin vale 85/100, come al solito i voti non rispecchiano il vero valore dell'album in questione. Canzoni leggendarie Sinner - Diamonds And Rust - Starbreaker - Last Rose Of Summer - Here Come The Tears - e la MITICA, Dissident Aggressor.
N.I.B.
Sabato 13 Agosto 2011, 10.56.13
1
Behhh che dire... GRAZIE JUDAS...!!
INFORMAZIONI
1977
CBS
Heavy
Tracklist
1. Sinner
2. Diamonds And Rust
3. Starbreaker
4. Last Rose Of Summer
5. Let Us Prey / Call For The Priest
6. Raw Deal
7. Here Come The Tears
8. Dissident Aggressor
Line Up
Rob Halford (voce)
K.K. Downing (Chitarra, pianoforte)
Glenn Tipton (Chitarra)
Ian Hill (Basso)
Simon Phillips (Batteria)
 
RECENSIONI
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75
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s.v.
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