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Arkona - Slovo
( 5489 letture )
Li avevamo lasciati pochi mesi fa con Stenka Na Stenku, EP rivelatosi piacevole e divertente per merito di qualche cover, un nuovo pezzo e la rifacitura di un brano tradizionale russo. I miei dubbi erano molti dopo quelluscita discografica e molte domande mi sorgevano spontanee. Sappiamo che Stenka na Stenku lunica traccia che troviamo anche in Slovo, e, data la vivacit e la spensieratezza della canzone, mi chiedevo se fosse un segnale di un cambiamento di sound e stile; la mia preoccupazione era quella di trovarmi un album intero di brani carini, veloci, ma scontati. Oppure, speravo che se fosse semplicemente la gemella di Yarilo (presente in Goi, Rode, Goi), ovvero una song scacciapensieri e unica nel suo genere durante tutto lo scorrere del full-length.

Questa annata non stata di certo splendida, tra album brutti e ripetitivi (Korpiklaani), altri semplicemente poco ispirati (Svartsot) e altri buoni, ma deludenti (Falkenbach). Gli Arkona entrano sul mercato come un fulmine a ciel sereno, intenzionati a lasciare unimpronta indelebile. Un piacere, quindi, ritrovarsi di fronte dischi del genere. Il combo russo, capitanato dalla splendida cantante Masha, si getta in acque inesplorate, dove poche band di questo genere avevano osato addentrarsi. Lo scopo quello di dare nuovo vigore alla scena musicale, dimostrando che il folk pu risultare meno canonico di quanto si possa affermare.

Misterioso criptico articolato

Il percorso intrapreso dagli Arkona ci riporta a questi tre aggettivi. Slovo, sesta fatica in studio della formazione russa, non si prospetta affatto un album per tutti. Da sempre questa band ci offre lavori interessanti e mai banali, e, anche questa volta, sono riusciti nellimpresa. il risultato di una costante dedizione per la musica, pensato e progettato per regalare a noi fan qualcosa di diverso dagli standard abituali del pagan/folk metal.
Se qualcuno poteva storcere il naso per il minutaggio della precedente uscita discografica, ora pu essere piuttosto soddisfatto riguardo a ci. La durata, infatti, non raggiunge di poco i sessanta minuti di orologio. Ma tali fattori, come il numero dei minuti appunto, vengono resi irrilevanti dalla complessit artistica sfoggiata da questo album. Dunque, Slovo, difficile e complicato, da assimilare piano e con calma, senza fretta.
In principio credevo di ascoltare linizio della fine di questa gloriosa band, non ero in grado
di trovare un senso a queste quattordici canzoni; non riuscivo a capacitarmi del fatto che gli Arkona avessero toppato. Fortunatamente mi stavo sbagliando, tutto quello che questo album richiede una serie continua e costante di ascolti.
Al primo impatto potrebbe effettivamente sembrare unopera scialba e insignificante. solo una questione di tempo, necessario perch questo CD venga assimilato e capito in tutta la sua interezza.

Prima di addentrarmi nei dettagli, vorrei farvi notare la copertina dellalbum. Molti di voi avranno gi riconosciuto quello stile inconfondibile. Esatto, proprio lui, Kris Verwimp, gi al lavoro con un gran numero di band di grosso calibro. Un artista sempre pi presente nella scena metal mondiale, grazie ai suoi spettacolari disegni che vengono utilizzati come artwork. In questa copertina assistiamo ad un gioco tra tonalit calde e fredde: il grigio delle pietre, larmatura dei guerrieri e il verde scuro e opaco dellerba sono un agglomerato di freddezza sotto ad un sinistro, ma caldo, cielo arancione.

Lalbum ha inizio con Az, un intro che mischia elementi sinfonici ad elementi tradizionali. Segue Arkaim, rapida e svelta. La componente strumentale mostra sin da subito la capacit di sapere amalgamarsi alla perfezione con le innumerevoli variazioni vocali. Il brano progredisce tra parti veloci e cavalcate in stile heavy, fino a raggiungere un momento di quiete massima, dove i violini possono agire indisturbati. Un arpeggio di chitarra ci introduce Bolno Mn, brano che esplode grazie a delle tastiere stilisticamente molto vicine al puro symphonic metal. La parte pi calma della canzone particolarmente epica: troviamo dei cori e un lungo, ma non stancante, assolo eseguito molto bene da Lazar; il tutto sempre con un sottofondo tipicamente tradizionale e folkeggiante. Le tastiere creano unatmosfera quasi drammatica dove il cantato assume i toni di una strofa parlata. Repentinamente un tagliente riff di chitarra e un blast beat imperioso spazzano via ogni traccia del concetto di calma. Nel finale si ripresenta larpeggio gi sentito allinizio.
Notiamo immediatamente come i brani siano, seppur non troppo lunghi, molto sviluppati e, come vedremo successivamente, diversi gli uni dagli altri.
Un allegra melodia costituisce lintro di Leshy, dove il riffing si alterna a momenti pi corposi e imponenti, ad altri maggiormente veloci e melodici. Il cantato in growl ben eseguito e non stona con il resto della canzone. La quinta traccia, Zakliatie, vanta un ritornello che si impossesser della vostra mente, rischierete (in senso positivo) di canticchiarla spesso e volentieri. Inizialmente il brano costituito esclusivamente dal cantato in pulito di Masha, accompagnato da parti sussurrate, sempre cantate da lei e montate come sottofondo. Lungo tutti i cinque minuti abbondanti avvertiamo un senso di delicatezza, non sono presenti infatti momenti particolarmente spinti. Anche nel finale, quando i ritmi si alzano vertiginosamente, non si avverte uneccessiva sensazione di pesantezza, anche grazie allinserimento costante delle tastiere. La successiva Predok consiste in un monologo sul quale non esprimo alcun tipo di giudizio: a meno che voi non conosciate il russo, considerate questi due minuti come una sorta di pausa. La seguente Nikogda uno dei tanti pezzi forti dellalbum. La canzone parte subito velocissima, ma, il tempo di una rullata del batterista Vlad, e il brano assume una cadenza pi epica. Il ritornello travolgente, come i massicci riff di chitarra. In questo brano, data la sua velocit, non sono presenti lunghe pause dove la componente folkloristica possa esprimersi a pieno, ma questultima riesce a ritagliarsi uno spazio importante anche durante i momenti pi estremi.

A questo punto possiamo parlare della produzione, che, come si pu ben vedere, non assolutamente laccata e plasticosa. Per esempio le chitarre suonano, spesso e volentieri, piuttosto grezze e sporche. Anche i molteplici strumenti sono facilmente percettibili e non rischiano di mischiarsi malamente con altri.

Ripartiamo con Tam Za Tumanami, che si presenta molto tranquilla e pacata, non troviamo traccia di parti vocali in growl, up-tempo o quantaltro; sembra fatta esclusivamente per concedere allascoltatore un attimo di respiro dopo la canzone precedente. Segue Potomok, un secondo monologo dove, a parlare, una bambina. Anche in questo caso in sottofondo presente la voce di Masha. Slovo, la title track, costituita da un malinconico riff portante. Il brano molto lineare anche nelle pause, da notare linserimento regolare del violino o di strumenti a fiato. Unaltra punta di diamante dellalbum costituita da Odna, dove la melodia portante della canzone costituita da una cornamusa. Su questa base si sviluppano tutti i sei minuti della traccia: diversi cambi di tempo, pause di riflessione e momenti musicalmente pi aggressivi, con il perenne supporto del cantato in growl. A seguire abbiamo Vo Moiom Sadochke, un brano acustico dove prevale il cantato in clean, accompagnato semplicemente da strumenti a fiato, percussioni, e altri strumenti a corde tipicamente russi. Ci avviciniamo cos alla conclusione di Slovo: la penultima traccia la conosciuta Stenka na Stenku, canzone scacciapensieri e goliardica che scorre senza problemi. Il finale, costituito da Zimushka, assomiglia quasi ad un marcia solenne. infatti una canzone lenta e particolarmente leggera in ogni singolo aspetto musicale e vocale .

Per concludere non posso evitare di dire che, se gli Arkona non vi sono mai piaciuti, non inizieranno certo a essere di vostro gradimento grazie a Slovo. Questo album piacer esclusivamente a chi avr voglia di capirlo riascoltandolo parecchie volte.
Io ve lo consiglio, poi de gustibus!



VOTO RECENSORE
83
VOTO LETTORI
67.56 su 44 voti [ VOTA]
Doomale
Mercoled 11 Marzo 2015, 21.18.52
6
Di loro ho solo questo....bell'album davvero...a sto punto dovro buttarmi su i precedenti...meritano"
fabriziomagno
Gioved 10 Maggio 2012, 15.53.15
5
ho faticato parecchio a farmelo piacere...un po' come goi, rode, goi! per dopo un ascolto continuo...
N@N
Marted 3 Gennaio 2012, 19.55.25
4
non avevo mai ascoltato gli Arkona prima di questo Slovo, ma mi piaciuto subito. sentir il resto
samuel
Venerd 26 Agosto 2011, 15.10.44
3
Band di spessore, visti recentemente all'hellfest e devo dire che sono uno spettacolo. Un bel 90 al disco e un voto altrettanto alto a questa recensione. Cos si recensiscono gli album, bravissimo Giacomo.
DIMMONIU73
Venerd 26 Agosto 2011, 12.53.31
2
Band fenomenale, appena ci metto le 'recchie sopra lo voto senz'altro!!!
Marco
Venerd 26 Agosto 2011, 10.55.58
1
spettacolari come sempre, il declino ancora lontano, se mai ci sar.....
INFORMAZIONI
2011
Napalm Records
Pagan
Tracklist
1. Az
2. Arkaim
3. Bolno Mne
4. Leshiy
5. Zakliatie
6. Predok
7. Nikogda
8. Tam Za Tumanami
9. Potomok
10. Slovo
11. Odna
12. Vo Moiom Sadochke
13. Stenka Na Stenku
14. Zimushka
Line Up
Masha Scream: voce
Sergej Lazar: chitarra
Rusian Kniaz: basso
Vlad Artist: batteria
 
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