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20/04/24
THE OSSUARY
CENTRO STORICO, VIA VITTORIO VENETO - LEVERANO (LE)
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The Rolling Stones - Some Girls
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( 11108 letture )
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Frettolosamente dati per bolliti, alla stregua di vecchi pensionati senza nulla più da dire, nel 1978 i decani Rolling Stones prendono la sfida di petto e decidono di rigettarsi nella mischia, a due anni dall'ultimo Black And Blue, per dimostrare agli adolescenti -allucinati dall'esplosione recente del punk- gli attributi di chi il rock aveva contribuito a plasmarlo. A posteriori, un confronto impari: il punk sarebbe rimasto in voga soltanto un paio d'anni prima di subire un certo ridimensionamento, mentre i ragazzacci autori di album come Sticky Fingers erano sulla breccia già da quasi tre lustri! il 9 giugno 1978 la EMI rilascia Some Girls, il disco dell'orgoglio, fortemente spinto dall'ambizione di rivalsa covata nel cuore di Mick Jagger, il vero trascinatore di questa band antologica. La verve creativa dei cinque britannici era decisamente spiccata in quel periodo, se è vero come è vero che, una volta in studio, vennero incisi una cinquantina di brani, tra i quali vennero pescati i dieci che sarebbero finiti su disco; le altre tracce verranno riutilizzate nei dischi successivi. Per quanto effimeri e poco significativi -in un mondo, quello della musica dura, in cui vendere troppo è quasi motivo di tradimento- i dati di vendita parlano di sei milioni di copie vendute solo negli States, record per la band inglese in terra americana.
Un classicissimo come Miss You, ancor oggi piacevole e conosciutissima a distanza di tanti decenni, introduce al disco con la sua atmosfera soft rock e la voce ribelle di Jagger, la melodia accattivante (di sapore quasi disco, ideata dal singer anche in seguito alla sue frequentazioni allo Studio 54, celebre locale newyorkese) e le elegantissime stilettate di chitarra, inconfondibile trademark di Keith Richards (che pur era nel suo peggior periodo di tossicodipendenza); si passa poi ai ritmi più dinamici -soprattutto per i tempi- e rockeggianti dell'altrettanto valida When the Whip Comes Down, un altro brano orecchiabilissimo e coinvolgente, guidato da linee vocali piacevoli e strutture chitarristiche semplici, esili e bagnate ora di blues ed ora di pop rock. Grande caratteristica della band inglese rimaneva la capacità di saper scrivere pezzi semplici ed immediati, fortemente orientati alle radici del blues rock che aveva contraddistinto le origini stesse degli Stones, ma senza perdere quel gusto per le melodie ed i refrain canticchiabili. Lo storico act britannico ha sempre saputo spaziare da ambientazioni più dinamiche ad altre più rilassate, e in tale ottica spiccano episodi più leggeri quali Just My Imagination (Running Away with Me) (cover dei Temptations, datata 1971) e la titletrack, quasi malinconiche nel loro flavour compassato. Tipici dello stile di questa band, i guitar solo scarni e molto brevi, costituiti da poche semplici note ma al tempo stesso dotati di un calore che profuma di anni sessanta: chiudendo gli occhi sarà possibile sentirsi quasi trasportati nella decade del rock'n'roll. L'assolo di Lies risulta uno tra i più ispirati, piazzato nel cuore di un brano nuovamente trascinante, per il quale sarà impossibile non battere il piede a tempo ed immaginarsi un sacco di giovani dell’epoca scatenarsi a ritmo di rock'n'roll! Il batterismo lineare di Charlie Watts, per quanto edulcorato -ma con qualche picco di frenesia- completa le linee guida tracciate dalla chitarra e abbellite da un plotoncino polistrumentista costituito da sassofono, armonica, tastiere, piano ed organo. La buona sintesi di quest'opera, dunque, vede la presenza di diverse canzoni ruvide e dirette, che però furono mitigate dal successo commerciale di Miss You e fruttarono un buon successo sia in ambito mainstream che presso gli aficionados di vecchia data.
Quasi per mantenere vivida una costante alternanza di brani veloci ed altri più lenti, Far Away Eyes si pone come una ballatona quasi country di notevole impatto emotivo, struggente nei suoi contorni, mentre Respectable ci riporta su coordinate più movimentate. Il disco presenta dunque una valida gamma ritmica e melodica, un'ottima miscellanea di passaggi aggressivi ed altri più lievi, che ben fotografano la coesistenza di sonorità scanzonate ed atre più profonde nelle corde dello storico moniker inglese. Questi elementi ben si sposano in tracce come Before They Make Me Run e Shattered, generando brani sì rilassati, ma dal ritmo più vivace, pur se non comparabile ai capitoli più aggressivi del lotto. Per non farsi mancare nulla, gli Stones si guadagnarono anche la solita mole di polemiche e accuse a causa di testi ritenuti estremi (la stessa Miss You venne ritenuta sessista a causa di liriche che discriminavano le donne di colore, dipinte quasi come mero oggetto sessuale) e per una prima copertina (poi censurata e modificata) che ritraeva i quattro musicisti truccati da donne ed attorniati dai volti di celebri ladies appartenenti al mondo dello spettacolo, della musica e del cinema. Il risultato è ampiamente gradevole: concentra in esso le sfumature eleganti del blues, la classica attitudine rock -quanto è sempre bastato per essere più duri dei Beatles- e la melodia pop immancabile per una band, comunque, amata dalle masse.
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18
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10 e lode grandi stones |
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Gli Stones che ritornano a nuova vita, dopo le delusioni del precedente lavoro. "Some Girls" dimostra ancora una volta che i vecchi leoni del rock sono ancora loro, capaci di rinnovarsi, di arrabbiarsi e di non perdere in energia e bontà di esecuzioni. Seconde me, uno dei più bei dischi del gruppo, leggermente sottovalutato da alcuni, ma che invece fa riassaporare tutta la freschezza e la genuinità di un grande rock, suonato da questi mastodontici maestri del genere in questione.
Un disco bellissimo. Forse, l'ultimo vero e rilevante lavoro in studio dei Rolling Stones. |
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15
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Concordo con Francesco; tra le altre cose io preferisco "Some Girls" a "Exile"... |
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Un capolavoro assoluto! Dieci canzoni una più bella dell'altra. Su tutte spiccano Miss you, Respectable, Beast of burden e Shattered. Da fare ascoltare a tutti quelli che dicono che dopo Exile on main street i Rolling Stones sono finiti. |
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13
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ok avrò pazienza, grazie mille |
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@ Eli6slash: abbi pazienza e sarai esaudito |
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ok ma almeno sticky fingers ed exile on main st potete recensirli? |
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10
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Peccato, se avessero recensito il White Album avrei voluto scrivere una pergamena piena di adorazione e lode. Vabè, pazienza. ♫ We all live in a yellow submarine, yellow submarine, yellow submarine ....... ♫ |
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9
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Richard ha toccato un bel punto. Al di là del fatto che i Beatles non centrano niente col nostro sito (ma potremmo dire che noi centriamo con loro, data l'influenza che pare abbiano avuto su moltissimi artisti di cui facciamo le recensioni), comunque sia sarebbe molto dura parlarne in maniera "critica". Le virgolette son d'obbligo... i numeri, in casi come questi, servono più ad onorare una tradizione recensoria che a valutare l'operato di una band che per quante ne ha fatte non ha certo bisogno del giudizio nostro. Lo stesso dicari per i Rolling Stones, chiaramente. |
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8
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Per favore, nessuna rece dei BIDOLS, loro si adorano mica si criticano.... |
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A quando la recensione di un album dei Bidols? |
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wooaahh per confucio, gran disco !! |
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@ Davide: perchè noi 'lo famo strano' 8-))) |
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Woooo, non ci credo, una recensione dei roling stonz!! Ma perchè hai recensito proprio quello della disco-era? |
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pregevole lavoro degli Stones, tante sonorità diverse e alcuni classici passati alla storia. personalmente ritengo BOB uno dei loro lenti più belli. ho il CD con la 2° versione della copertina, quella con immagini di volti femminili presi da un catalogo di acconciature per signora, piuttosto rara |
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2
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oooh bravo "the thasher" questa recensione è un pezzo da 90 !! dovrebbe, accendere un bel dibattito !!! nello specifico, non amo i rolling stones è un genere di rock che non mi si addice, però è innegabile che abbiano composto alcune songs davvero fighe !! voto all album ?? mmmhh non le conosco tutte, ma un 70 ci stà alla grande !! |
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1
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un classicone valido oggi come ieri e buono anche per il domani. |
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INFORMAZIONI |
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Rolling Stones Records / EMI
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Tracklist
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1. Miss You 2. When the Whip Comes Down 3. Just My Imagination (Running Away with Me) 4. Some Girls 5. Lies 6. Far Away Eyes 7. Respectable 8. Before They Make Me Run 9. Beast of Burden 10. Shattered
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Line Up
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Mick Jagger (Voce, chitarra, armonica, piano) Keith Richards (Chitarra, voce, basso, piano) Ron Wood (Chitarra, basso) Bill Wyman (Basso) Charlie Watts (Batteria)
Altri musicisti: Sugar Blue (Armonica) Mel Collins (Sassofono) Ian McLagan (Tastiere) Ian Stewart (Piano, organo) Simon Kirke (Percussioni)
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