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 26/04/24
KARMA
CSA RIVOLTA, VIA FRATELLI BANDIERA 45 - VENEZIA
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Nokturnal Mortum - The Voice Of Steel
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( 6338 letture )
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Portate dal vento le note di un corno riecheggiano nella foresta. E’ un corno di guerra, lo stesso che, richiamando antiche glorie, annunciava le battaglie e gli scontri tra eroi di NeChrist e Weltanschauung. Sono le note che aprono Голос Сталі, ovvero The Voice of Steel, l’ultimo, maestoso, album dei Nokturnal Mortum.
I riff tiratissimi, le chitarre graffianti, i testi oscuri e satanici urlati dalla voce acida di Varrgoth in Goat Horns e To the Gates of Blasphemous Fire, i primi full-lenght della band ucraina, sono ormai un ricordo lontano. Un’evoluzione lenta, ma inesorabile, li ha condotti assai lontano dai classici stilemi del symphonic black metal, e, chi non ha seguito la progressione della band dalle origini ad oggi forse stenterà a riconoscerli. L’inserimento di elementi folk, l’uso di svariati strumenti della tradizione popolare e la scelta di cantare alcuni brani in ucraino risalgono a NeChrist, uscito nel 1999, segnando così l’inizio di quel percorso di ricerca e affermazione della propria identità culturale, delle proprie origini, delle proprie tradizioni, arrivando poi con il successivo Weltanschauung ad un perfetto equilibrio tra mid tempo epici e sinfonici e tradizione folk.
Con Voice of Steel i Nokturnal Mortum riprendono passaggi black metal più serrati ed arrivano a lambire nuovi ed inesplorati orizzonti musicali, affondando però, con orgoglio, le radici nella cultura e nelle tradizioni della loro terra madre, l’Ucraina, senza mai perdere l’aggressività, la disperazione e la rabbia che da sempre li contraddistinguono.
Tra il clangore dei colpi di un martello che forgia nuove e più potenti armi si apre il primo, toccante, brano. E’ un pezzo lento, epico, capace di regalare intense emozioni, in cui meste melodie di violino e flauto si alternano a suggestivi cori che contrastano con tutta la rabbia e la disperazione del singer Varrgoth, offrendo però un’inaspettata accelerazione black-thrash nella parte centrale del pezzo.
L’inizio della successiva Valkyrie ci assale con una violenza che ci riporta al più spietato symphonic black metal delle origini, è la battaglia che infuria, sono gli eroi che lottano senza timore della morte. Un pezzo di maestosa intensità, con un’improvvisa apertura atmosferica, lenta e struggente, capace di evocare nella mente proprio l’immagine di quelle valchirie che, cavalcando tra i guerrieri morti in battaglia, scelgono i più eroici tra loro per condurli nel Valhalla.
Con Ukraine i Nokturnal Mortum non potevano dedicare un inno più sentito alla loro terra d’origine. Un brano in cui emerge tutto l’attaccamento, l’orgoglio, l’onore di appartenere ad una nazione ricca di tradizioni e cultura. Flauti, violini e trascinanti cori che inneggiano alla madre patria si affiancano alle chitarre distorte e alla doppia cassa richiamando melodie della tradizione, rotte da assolo di chitarra che suona dannatamente heavy.
My Dream Islands così come la conclusiva White Tower sono pezzi di una bellezza unica in cui i Nokturnal Mortum dimostrano tutta la loro creatività e maturità musicale con elaborate linee di tastiere che si intrecciano ad assoli di chitarra che ricordano molto le atmosfere rock anni ’70.
Una produzione eccellente, suoni ricercati e raffinati, una grande maturità e creatività nel songwriting, le numerose collaborazioni esterne forse proprio per raggiungere la perfezione dei dettagli fanno di The Voice of Steel un album capace di proiettarci in atmosfere diverse e del tutto inaspettate, di evocare scenari epici e suggestivi, di amalgamare in una perfetta armonia tradizioni musicali tanto diverse tra loro, dal black metal sinfonico all’epic, dal folk al rock: diverso, magnifico, unico.
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VOTO LETTORI
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70.11 su 110 voti [
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20
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Riascoltato dopo tanto tempo.. Bellissimo, opera d'arte 90 |
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19
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Disco di una bellezza abbagliante. Ha almeno quattro pezzi: Valkyrie, Ukraine, My Dream Islands e White Tower veramente strepitosi. Ho cominciato ad ascoltarli da poco e mi sorprendono sempre. Chapeau! Au revoir. |
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18
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Questo disco è una piccola gemma di musica. Di rara classe e bellezza tra l'altro. Concordo con la recensione ma alzerei il voto...per me 94. |
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17
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ovvovve ovvovve, i nazzissti XD scherzi a parte, sono una delle mie band preferite in assoluto |
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16
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In effeti si...vento piu raro che unico...comunque tornando all'album hai fatto un ottima recensione...anzi approfitto per chiederti magari un altra sempre di loro di uno precedenti qualunque! |
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15
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Più che una notizia.. il loro live è davvero un evento!  |
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14
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Quale notizia...del loro live??? |
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13
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Hei... Questa si che è una notizia! |
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12
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Che grande band...invidio chi andra a vederli a dicembre... |
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11
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Un cavolo di capolavoro.....il solo brano Ukraine vale tutto l'album....Stupendo... |
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10
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Un tempo i Nokturnal Mortum facevano parte del Pagan Front, poi ne hanno preso le distanze. I testi dell'ultimo album sono comunque fortemente legati alle tradizioni e alla cultura del loro paese e della loro terra. |
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9
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L'HO letto anch'io, credo quel sito lì difficilmente sbagli, poi ovvio che bisogna approfondire i testi x sapere quanto di vero ci sia. |
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8
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ho letto su metallum che i loro testi parlano della supremazia ariana!!!!! ma è vero??? |
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7
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patrì, fanne un'altra di recensione dei NM!!! |
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6
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Grande disco, qui hanno espresso finalmente tutto il loro potenziale. |
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5
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Gran bell'album,una composizione sopraffina,solo che non finisce mai! Ahah! |
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4
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disco della madonna...l'apice dei guerrieri ucraini... |
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3
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Sono d'accordo con la recensione, per me e' un grandissimo album, monumentale, fantastico,tra tutti i brani citerei Valkyrie, pezzo veramente immenso che vale da solo l'acquisto dell'album! Io avrei dato 4 o 5 punti in piu'! |
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1
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gran bel cd, completo sotto tutti gli aspetti...un piccolo capolavoro! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Intro
2. Voice of steel
3. Valkyrie
4. Ukraine
5. My dream islands
6. By Path of the Sun
7. Sky of Saddened Nights
8. White tower
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Line Up
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Varggoth: voce, chitarra
Saturious: tastiera, "native instruments"
Astargh: chitarra, cori
Vrolok: basso
Bairoth: batteria
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RECENSIONI |
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