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25/04/24
MARDUK + ORIGIN + DOODSWENS
AUDIODROME, STR. MONGINA 9 - MONCALIERI (TO)
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Glorior Belli - The Great Southern Darkness
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( 2686 letture )
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Una prepotente virata, uno strappo con il passato, black metal che si sporca delle sonorità e delle atmosfere southern rock e blues: The Great Southern Darkness è un viaggio nell’altrove, è la strada che si inoltra nella sabbia bollente di un deserto caldo e afoso.
Negli ultimi tempi sono molte le band francesi che, lasciando i sentieri battuti, prendono una direzione del tutto imprevedibile. Le recenti uscite di Peste Noire o Deathspell Omega, solo per citarne alcune tra le più note, stanno lacerando la scena black metal ortodossa con proposte eclettiche, inaspettate, atipiche. Questo è il contesto che rende meno difficile giustificare la definizione di black metal per un album quale The Great Southern Darkness. Il cambiamento è un processo naturale. Manifesting The Raging Beast, uscito nel 2007, aveva affermato i Glorior Belli nella prolifica scena francese con un black ferale e oscuro, ma il successivo Meet Us at the Southern Sign, lasciando emergere sonorità inconsuete, aveva diviso critica e pubblico, scontentando gli amanti del black puro e incontaminato.
The Great Southern Darkness è diverso, sorprendente, al di sopra delle righe. Ora le influenze southern rock e blues metal non sono solo riflessi lontani in cui si specchiano i Glorior Belli, sono l’essenza di questo nuovo album. Chitarre distorte con un effetto sporco, saturo, lacerate da melodie stridenti, dinamici giri di basso dal sound profondo e corposo, assoli che attingono direttamente alla scuola blues rock sono gli elementi che danno corpo alle undici tracce del full-lenght. L’inizio è spiazzante. Un brano dal ritmo lento, interamente in mid tempo, con una chitarra che richiama subito alla mente le terre assolate, desertiche e riarse del profondo sud degli Stati Uniti. Le tracce si dispiegano poi su dinamiche complesse, linee di basso, chitarra ritmica e solista si intrecciano, a volte stridono, si sovrappongono dettando l’alternanza tra riff black metal e parti più cadenzate, come in Negative Incarnate, o Secret Ride to Rebellion, brani che racchiudono tutta la sostanza, la materia southern e malefica dei Glorior Belli. Infestus, che ora si fa chiamare semplicemente J., l’anima nera della band, tesse la trama di questo ruvido tappeto sonoro. Stupisce come il suo screaming rauco si amalgami perfettamente a queste atmosfere. Sicuramente l’episodio più singolare dell’album è la title track. Un brano che parte da un armonia di accordi blues rock, con una voce pulita leggermente filtrata, quasi dark, una dimostrazione insolita delle capacità vocali di J. in una progressione sonora che trasforma il pezzo in un black metal solido e pesante.
The Great Southern Darkness è corruzione, contaminazione, sono le terre aride e roventi del southern rock che abbracciano gli orizzonti gelidi e innevati del black metal. E’ un sound diverso, avvolgente, un groove acido che non perde la capacità di evocare atmosfere malefiche, oscure e aggressive. Rimane intatta l’integrità del credo, le tematiche affrontate fanno sempre riferimento alla filosofia che innalza Lucifero come modello, portatore di luce e conoscenza, avversario del grande Demiurgo. La produzione, forte anche dell’approdo presso la prestigiosa Metalblade, è eccellente. La strumentazione, gli effetti e le distorsioni riescono a ricreare le sonorità southern rock e blues, ma allo stesso tempo valorizzano le parti più veloci e aggressive. La capacità espressa nel song writing, la cura e la personalità degli arrangiamenti consolidano la posizione di tutto rispetto dei Glorior Belli nella mutevole e sfaccettata scena black francese.
L’unione era possibile, ora il deserto si tinge di nero…
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3
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una domanda: perché 70, allora? |
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Devo ascoltarlo assolutamente, il precedente mi pareva ancora un po' acerbo nel mescolare le due anime, ma anche dalla recensione mi pare che adesso sia tutto perfetto. sono proprio curioso. |
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1
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mah il precedente era stato una mezza delusione...rimpiango ancora il formidabile debut... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Dark Gnosis 2. Secret Ride To Rebellion 3. They Call Me Black Devil 4. Negative Incarnate 5. Bring Down The Cosmic Scheme 6. The Great Southern Darkness 7. The Foolhardy Venturer 8. Per Nox Regna 9. The Science Of Shifting 10. Chaos Manifested 11. Horns In My Pathway
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Line Up
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J. - Vocals, Guitars G. - Drums
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