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19/04/24
MARLENE KUNTZ
NEW AGE, VIA TINTORETTO 14 - RONCADE (TV)
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Mpire of Evil - Creatures of The Black
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( 3423 letture )
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Per chi di voi non fosse a conoscenza della storia di questa band e delle vicissitudini che le sono occorse, è forse opportuno procedere con un breve sunto di quanto accaduto. Gli M:Pire Of Evil altri non sono, se non gli ex Primevil, ossia la band che alcuni considerano i "veri" Venom, costretta a cambiare nome a causa dell'esistenza di un altro gruppo con lo stesso moniker (della vicenda abbiamo dato conto qui), il tutto mentre i Venom -o chi conserva solo i diritti sul nome, se preferite- sono essi stessi in procinto di rilasciare un nuovo disco. Dell'autoprodotto che avevano fatto girare abbiamo già discusso in sede di recensione e di intervista, ma adesso è disponibile un mini album ufficiale di sei pezzi, composto da quattro cover e due pezzi nuovi.
La line up del gruppo è composta da Mantas alla chitarra, Demolition Man al basso ed alla voce, e Antton alla batteria; l'area musicale di appartenenza è pertanto assolutamente ed esclusivamente "Venomiana" (nel senso che non potrebbero suonare altro), quindi si sa già cosa attendersi da loro ancor prima di aver ascoltato una sola nota. I suoni sono quelli di un tempo, quasi come se quest'ultimo non fosse passato, con la conseguenza che, molto probabilmente, ad essere irretiti da loro saranno in maggioranza ascoltatori con qualche anno di militanza sulle spalle, mentre quelli cresciuti dagli anni 90 in poi avranno, altrettanto probabilmente, delle grosse difficiltà ad entrare in sintonia con gli M:Pire Of Evil. C'è da dire che le modalità scelte per questo primo atto ufficiale della band non aiutano affatto, a mio parere, a far breccia nei cuori degli ascoltatori più giovani, dato che l'album si compone -come detto- per i 2/3 di cover, per di più scelte in modo da rivolgersi ad una fascia di pubblico precisa, anche in questo caso non composta da imberbi fanciulli. Prima di tutto si nota con piacere la conservazione delle atmosfere sonore della band d'origine, quindi una produzione non certo cristallina (per scelta), ed un suono basico che trovo assolutamente corretto per loro, poi si passa all'analisi della tracklist. Il primo pezzo è la cover di Exciter dei Judas Priest: ovviamente non è l'improponibile confronto tra le due prestazioni vocali a dover essere fatto. Concentrandosi sul pezzo, si nota come la versione targata M:Pire Of Evil sia immediata e sporca, ma abbastanza piacevole, senza tradire troppo l'originale, ponendo il marchio di fabbrica del gruppo sui suoni ed inserendo qualche richiamo "antico". Meglio la seguente cover di Motörhead, come era facile prevedere la più efficace del lotto, data la maggior vicinanza tra i due gruppi. La versione ascoltabile su Creatures Of The Black è molto simile all'originale, ma più cattiva e meno scanzonata. Insomma: tutto regolare. Al terzo posto della tracklist troviamo finalmente il primo inedito, intitolato Reptile, canzone "ignorantissima", pienamente accostabile ai Venom di metà anni 80, che in questa ottica si fa ascoltare, ma che, se fosse stata presente su un loro album durante quel periodo e pur piacevole, non avrebbe colpito più di tanto. Singolari le altre due cover prescelte: God Of Thunder dei Kiss e Hell Ain't A Bad Place To Be degli AC/DC, ambedue lontanissime dai loro tipici suoni, ma qui rese relativamente interessanti. La prima con l'inizione di una robusta dose di cattiveria, la seconda solo di riflesso, dato che in questo caso sembra che gli M:Pire Of Evil l'abbiano trattata con devozione, stravolgendola il minimo sindacale. Si chiude col secondo e più interessante inedito: Creatures Of The Black. Anche in questo caso il pezzo -che spinge poco sull'acceleratore a favore della violenza giocata su ritmi contenuti- è totalmente Venomiano, e risulta decismente più efficace del primo, potendo anche contare su un inciso non particolarmente originale, ma efficace.
Come considerare questo disco? Quello che abbiamo di fronte è un semplice biglietto da visita, immesso sul mercato principalmente per tenere desta l'attenzione sul nome del gruppo, in attesa del piatto forte costituito dal full-lenght. Quello che emerge con chiarezza è l'approccio crudo, bastardo, grezzo ed immediato che fece la fortuna dei Venom degli inizi, ma per valutare se l'operazione va sostenuta, bisogna inevitabilmente attendere un lotto completo di inediti. Questo intanto può essere un simpatico passatempo ed un gioco per indovinare se ce la faranno, nulla di più.
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6
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A te, quando vuoi passare da qui sei sempre la benvenuta. |
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5
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ok grazie Fra! |
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4
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ovviamente ne hai facoltà, ma ribadisco che l'intenzione non era quella. |
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3
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Come ti dico..ti conosco da un po'..e so come scrivi.. il Simpatico mi è sembrato e sembra fuori luogo ma la recensione è tua..io uso solo lo spazio per commentare |
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2
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Titti, scusa tu, ma non puoi sapere se io avevo intenzione di fare ciò che tu intendi, e non la avevo. Quel a TE sa di presa per i fondelli, a ME sembra solo una constatazione. del resto la storia della musica è più che zeppa di dischi commercializzati per pubblicizzare un gruppo in attesa del disco vero e proprio, nulla di male in ciò. Sarà il disco nuovo a dire se la band ha veramente qualcosa da dire, (come è peraltro probabile), ed in quel caso -se toccherà a me recensirlo- non avrò certo problemi a dirlo. |
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1
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Un "simpatico" biglietto da visita? ma che modo è? di che lo trovi poco originale, di che non ti dice nulla, di che in fin dei conti non ti trasmette nulla.... Un simpatico biglietto da visita sa di presa per il culo e su 2 Venom (quelli veri non quelli di quell'altro) è quanto meno POCO SIMPATICO. Scusa Fra'. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Exciter (Judas Priest cover) 2. Motörhead (Motörhead cover) 3. Reptile 4. God Of Thunder (Kiss cover) 5. Hell Ain't A Bad Place To Be (AC/DC cover) 6. Creatures Of The Black
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Line Up
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Mantas (Chitarra) Demolition Man (Basso, Voce) Antton (Batteria)
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