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Svarttjern - Towards the Ultimate
( 1976 letture )
Gli Svarttjern sono una simpatica banda di incazzosi blackster, di quelli forgiati dal gelo norvegese e dai panorami dei fiordi spazzati dal vento baltico. Spigoli che si riflettono inesorabili sul lavoro musicale, risultando però saltuariamente smussati.
Al secondo full lenght in carriera, dopo tre episodi in versione demo, sbucano sulla scena esibendo un lavoro sufficiente nel complesso, ma con alcune perplessità, a partire dalle poche differenze che caratterizzano le tracce, improntante principalmente - come ci sembra oltremodo ovvio - a dimostrare in pochi minuti tutta l’efferatezza di cui i nostri sono capaci.

Niente di nuovo sul fronte occidentale, quindi. In pochissime parole, prima di obbligare chiunque ad arrivare alla fine della recensione per conoscere il giudizio, Towards the Ultimate presenta una band che dopo sette anni di underground mostra di aver in mano la materia, dando la propria interpretazione di black metal senza fronzoli (ossia aderendo perpetuamente ai canoni imposti).
Esaminando ogni singolo episodio e soffermandoci il solo necessario per crearsi un’idea della proposta, si notano una produzione discreta, segno di una certa maturità artistica, una preparazione tecnica buona, tale da non far percepire eventuali sbavature, ed una collocazione precisa nel lotto di band che, più o meno, suonano alla stessa maniera (Byfrost, The Konsortium, tanto per citare alcuni esempi che per certi frangenti si ricollegano ai Nostri). Pesa l’esclusione totale delle clean vocals, timbrica che avrebbe potuto spalancare orizzonti maggiormente vasti, e l’eliminazione del concetto compiuto di mid-tempo (ma pure di up-tempo): gli Svarttjern collocano infatti la velocità delle canzoni in una “terra di nessuno” in bilico fra assalto frontale e partitura studiata.
Qualche rallentamento avrebbe giovato alla causa.

Scovare esempi di sicuro interesse non è impresa semplice: Towards the Ultimate va affrontato nella sua interezza per poter apprezzare, soprattutto gli appassionati di sonorità death-oriented, la capacità del combo norvegese di penetrare nelle carni dei timpani con alcune ottime accelerazioni. Proprio la prima traccia, Breathing Soil - dalla partenza sussurrata poi mutata in un incedere ferino - riassume la totalità dei connotati della musica proposta.
Una parentesi la merita la voce, impegnata in uno scream quanto mai penetrante, che, accoppiata ad una solida sezione ritmica, fa scivolare in secondo piano un’ispirazione chitarristica latente. I riff partoriti dalle sei corde distorte sono certamente all’altezza, ma risentono di una prevedibilità, di una discreta ripetitività, che potrebbe annoiare. Un neo che in ogni caso si ritrova in molteplici album dello stesso filone, cosa che ci permette di assolvere questi assatanati ragazzi dei fiordi. Basso, piccola aggiunta, non pervenuto (non figura nemmeno un individuo preposto al quattro corde nella line-up ufficiale).

In conclusione mi preme esplicitare, come d’altronde ho già fatto in altre sedi recensorie, il mio disappunto nel constatare che sul panorama europeo si continuino ad affacciare un numero crescente di band prive di una definita personalità. Gli Svattjern, nella loro onestà intellettuale - carattere decisivo nella valutazione di un plot - si confondono infatti nel fiume infinito di entità “brave senza un quid”.
Appunto, il quid. Quella scintilla che accende la passione…



VOTO RECENSORE
65
VOTO LETTORI
33.87 su 16 voti [ VOTA]
Orexis
Martedì 26 Novembre 2019, 12.04.30
4
P.s. Mi piacciono più loro che i tanto osannati polacchi Mgla, per dire.
Orexis
Martedì 26 Novembre 2019, 11.47.13
3
A me questo disco è piaciuto. Pestano bene e lo fanno alla maniera norvegese. Voto 85.
piggod
Sabato 29 Ottobre 2011, 1.01.10
2
Dai, questa è un'uscita black con i controcazzi. Però una domanda mi sorge spontanea: cosa c'entrano Byfrost e The Konsortium con gli Svarttjern?
Pest
Giovedì 27 Ottobre 2011, 14.16.21
1
a me Questo lavoro non dispiaceanzi secondo me e' un buon album true Black Metal
INFORMAZIONI
2011
Agonia Records
Black
Tracklist
1. Breathing Soil
2. Hellig Jord
3. Superior Growth
4. Aroused Self-Extincion
5. I Am The Path Part Ii
6. Desolate Predictions
7. Unmasked Violation Of Life
8. Through Madness And Sanity I Am
9. For What Blooms Without Lust
Line Up
Grimdun - drum
Haan - guitar
Fjellnord - guitar
HansFryste - vocals
 
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