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Bruce Dickinson - Balls To Picasso
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( 7216 letture )
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Il primo amore non si scorda mai e io, Bruce Bruce, ti ho amato davvero: dai primi lavori con i Samson fino agli storici capolavori che hai pubblicato insieme ai Maiden, io ti ho sempre seguito, ho amato le tue tonalità, ho visto la tua influenza colpire praticamente tutti gli artisti mondiali che si sono dedicati al metal. E quando ti sei voluto prendere il tempo di intraprendere la tua carriera solista ho visto in questo la possibilità di vedere il tuo estro artistico esprimersi al meglio, libero dell'influenza del genio dittatore Steve Harris, che dettava le regole del gioco. A dire la verità, quando, ancora nella Vergine di Ferro, pubblicasti Tattooed Millionaire, facesti accapponare la pelle ad una parte dei tuoi vecchi fan proponendo un metal fortemente influenzato dall'hard rock ma, nonostante le critiche, non tutto era da buttare. Questo Balls To Picasso è l'ideale continuazione del suo predecessore: benché la vena heavy sia leggermente più marcata, la sperimentazione e il tuo gusto personale traspaiono senza indugio da ogni singola canzone.
Onestamente, nemmeno con tutto l'impegno possibile sono riuscito ad ascoltare un pezzo di quest’album senza confrontarlo con quello che gli Iron Maiden stavano facendo in quel periodo (o avevano fatto nel passato più prossimo) e questo probabilmente influenza in qualche modo la valutazione di quest'album. Mi perdo volentierissimo nei vorticosi e psichedelici riff dell'opener Cyclops, ma otto minuti forse sono un po' troppo anche per cotanta magnificenza, non credi? Con Hell No siamo punti a stupire con un pezzo atipico, ma l'interesse dell'ascoltatore cala rovinosamente dopo il refrain, non all'altezza, mentre Gods Of War torni su terreni più consoni alle tue capacità canore e, finalmente, dai il bianco come solo tu sai fare. Anche 1000 Points Of Light si distingue tra le migliore dell'album, sebbene sembri quasi che tu stia scimmiottando la tua vecchia band, proponendo pezzi che sono per metà farina del tuo sacco e per l'altra metà eredità di quanto di meraviglioso hai fatto nei precedenti dieci anni. E così, mentre Laughing In The Hiding Bush sembra uscito direttamente da Fear Of The Dark, l'unico spunto di originalità ce lo regali con la bellissima Change Of Heart, dove ancora una volta sono la tua interpretazione e la tua voce a fare la differenza. Lo stesso si può dire Shoot All The Clowns, che almeno ha il merito di proporre una discreta quantità di episodi buoni al suo interno, mentre Fire ha una cadenza più lenta e pesante. In chiusura, si distingue per originalità l'ipnotica Sacred Cowboys e per qualità la conclusiva Tears Of The Dragon, uno dei pezzi più significativi della tua carriera solista e vero pezzo forte del platter.
Possiamo individuare un problema generale, che ricorre per tutta la tracklist: come per il precedente Tattoed Millionaire il genere che proponi spazia da un hard rock spensierato all'heavy metal più tradizionale, senza però trovare mai una piena identità o un qualche punto di riferimento. Forse era un tentativo di emancipazione da quanto hai fatto nei Maiden fino a poco tempo prima o forse era una ricerca di un'identità musicale precisa, il problema è che Balls To Picasso non è né una né l'altra. Insomma, caro Bruce, parliamoci chiaro: se su quest'album ci non ci fosse il tuo nome, di sicuro non avrebbe avuto tutta questa grande considerazione e l'ascolto di tutti noi, che siamo qui a scervellarci su quale siano le più recondite ragioni di ogni nota incisa su disco, sarebbe molto più superficiale. Hai pubblicato un album divertente, piacevole da ascoltare, davvero buono in alcuni punti, ma tutt'altro che perfetto in altri. Diciamo che il meglio, dalla tua carriera solista, lo devi ancora dare.
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VOTO LETTORI
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81.11 su 143 voti [
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22
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Sicuramente un album piu' deciso e meglio organizzato rispetto a Skunkworks ma-come gia' detto-e' un album che,a parte 3 o 4 pezzi di assoluto valore,non ha una direzione precisara hard rock,ora metal,poi alternative,poi un po' di pop e folk.La conferma che Dickinson rende al meglio in territori Hard Rock ed Heavy Metal classici. |
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21
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grande disco pezzi come gods of war tears of drgon change of heart hell no e 1000 points sono favolosi e la voce di bruce be non credo si debbaa commentare |
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20
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Non è malvagio come album,sebbene ci siano solo 2 pezzi degni di nota:la stupenda tears of the dragon(che non avrebbe certo sfigurato in un album dei Maiden) e sacred coqboys,per il resto mi sembra un disco disomogeneo,carino ma nulla piu'... |
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19
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all epoca ero che o talmente deluso dell abbandono di bruce dai maiden che comprai il disco ma dentro di me avevo una rabbia immensa!e risentire la sua voce meravigliosa senza harris era dawero tosta!il disco ha una produzione un po troppo digitale ma le canzoni ci sono eccome a parte la magnifica tears of dragon il resto e molto valido. |
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18
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se questo e un brutto disco io sono tom cruise tears of the dragon gods of war hell no change of heart laughing bush sugli scudi certo e piu hard rock alternativo ma la voce di bruce e unica come sempre |
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17
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Mai compreso come mai questo album anche quando uscì fu bastonato dalla critica nonostante sia di grande qualità. Un pezzo come Tears of the Dragon da solo ne vale l'acquisto. Album vario, non di certo fuorviante, arioso e che a distanza di anni suona ancora freschissimo. |
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16
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sto disco mi piace un mondo quando me lo passo mio cugino restai folgorato...sicuramente non è il suo capolavoro ma si difende benissimo...non sarebbe male un nuovo album solista di bruce |
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15
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album decisamente interessante che contiene una canzone memorabile e meravigliosa come TEARS OF THE DRAGON" voto 100 !! |
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14
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Nella foto sopra Dickinson sembra: Cavallo pazzo degli indiani Sioux!! aug.. aug.. |
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a me invece tears annoia.. per il resto condivido il voto del recensore. |
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12
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Un album che contiene buone canzoni, ma sicuramente non il migliore della carriera di Bruce. Un solo capolavoro (e che capolavoro), tears of a dragon. |
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11
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@Screamforme: Penso che il 50% dei fan dei Maiden nemmeno sappia dell'esistenza di una carriera solista di Bruce (come anche è abbastanza sconosciuta quella di Blaze)! Meglio tardi che mai, come si suol dire i lavori solisti di entrambi a mio parere sono migliori di tutta la discografia maideniana prodotta negli anni '90 proprio perchè esprimono al meglio le loro idee musicali personali! |
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10
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.....si lo so che qualcuno sta pensando che è assurdo che un fan dei Maiden di vecchia data come me e per giunta con il mio nick non abbia mai approfondito la discografia di Dickinson.Ho ascoltato alcune sue canzoni sparse qua e la e mi son piaciute tutte.La verità è proprio perchè sono fan dei Maiden,ho sempre fatto fatico ad accettare Bruce Dickinson in versione solista.Va be in fututro tenterò di rimediare .Ma per me l'unico posto in cui Dickinson deve stare è quello di frontman dei grandi Maiden !!! Screamforme ! |
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9
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Non ho mai avuto modo di ascoltarlo,ma Tears Of The Dragon,che la ricordo dal periodo dell'uscita è davvero una signora song !!! |
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8
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A me quest'album è piaciuto fresco geniale e c'è da dire che quelli erano gli anni bui dei Maiden di X-factor e di Virtual XI con il ritorno di Bruce ci fu Brave new world albumdiscreto non paragonabile ai capolavori come powerslave o the number of the beast. Voto 80 |
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7
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il paragone coi maiden è improbabile .....ma questo è il vero punto zero di bruce dickinson , che ha messo in tavola le sue carte coperte per capire quali scoprire in seguito |
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6
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La Sirena in questo disco certo non raggiunge i vertici di un Chemical wedding o Accident of birth ma anche qui il grande Bruce sforna una prova maiscola sia come singer che come songwriter (non il suo forte). Se pensiamo però che l'anno successivo i suoi Maiden fecero uscire lo sfortunato Virtual XI e che X factor non fu molto gradito al 90 % del pubblico questo album ne esce ancor maggiormente vittorioso. Ho sempre preferito comunque Dickinson come cantante degli Iron piuttosto che come solista. Voto 85 |
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5
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Buon disco, non fondamentale a mio avviso ma piacevole. Quando uscì non mi ha fatto impazzire, è cresciuto con gli ascolti, ma resta un disco tutto sommato non indispensabile. Comunque credo che all'epoca neanche Bruce avesse ben chiaro dove volesse andare a parare. |
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4
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Listick: forse le perplessità sul voto nascono anche dal fatto che Tattooed Millionaire ha preso poco meno -70- quasi che i due dischi si equivalessero. So bene che l'altra recensione non è opera tua ma mettere quasi sullo stesso livello le due uscite è "spiazzante" per chi legge. Personalmente questo disco vale 85/88. |
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3
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@Listick : non ti preocupare. io del voto non me ne importa niente ( o quasi), 73 è un ottimo voto, ripeto, per me è un capolavoro ma capisco che per molti non lo è. questo lo considero il picco della sua discografia solista, ma sono punti di vista, visto che magari io apprezzi di piu il sound crossover-oriented di questo lavoro che il classico Heavy di Accident of Birth ( tento per fare un nome). comunque sono punti di vista |
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2
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@xutij: non fraintendere il voto, le canzoni che hai citato sono molto valide, non a caso sono le migliori dell'album, ma questo non è di certo il punto più alto della carriera di Bruce sicuramente meglio di quanto faranno i Maiden in quegli anni comunque |
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1
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sarò io che sono strano o forse perchè preferisco il Crossover al Metal classico oppure è il fatto che ci sono troppo affezzionato ma per me questo disco è un capolavoro.canzoni come Cyclops,1000 Points Of Light, Laughing In The Hiding Bush,Change Of Heart,Sacred Cowboys e Tears Of The Dragon non si dimenticano facilmente VOTO : 90 |
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