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21/03/24
KRASUE + ANTARES + WAH ‘77
FREAKOUT CLUB, VIA EMILIO ZAGO 7C - BOLOGNA
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( 16800 letture )
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Non desidero girarci attorno, aspettavo con ansia di poter ascoltare il secondo disco degli americani Trivium, in quanto il debutto Ember To Inferno, edito per la tedesca LifeForce Records, aveva creato attorno ad essi un bel pò di entusiasmo, tanto da smuovere un colosso del settore come la Roadrunner, label sempre pronta a capire ed a cavalcare i trend del mercato, per farli entrare nel loro roster. Entusiasmo lecito? Dopo vari ascolti propenderei per il sì, vista la bontà della proposta di questi giovanissimi ragazzi, la cui età media viaggia sui vent'anni. Baldi giovani che non inventano nulla di nuovo, questo è bene dirlo subito per non incappare nell'ira dei cercatori di originalità a tutti i costi. Infatti la loro proposta musicale si colloca nel calderone metalcore, trend imperante di questi ultimi 24 mesi, soprattutto oltre oceano. Ma il quartetto sà il fatto suo e, nonostante le palesi influenze (thrash anni 80, Iron Maiden, At The Gates, hardcore), riesce ad amalgamare il tutto, architettando un filotto di composizioii con ottimi spunti personali e delineando così un lotto di canzoni che si distaccano notevolmente dal piattume (per assonanza metteteci anche pattume) che troppo spesso siamo abituati a digerire.
Un disco, questo Ascendancy, che non stanca mai l'orecchio con assalti di violenza fine a se stessa, ed al contempo ci dona pezzi che si stampano subito in mente, dotati come sono di ritornelli quasi hard rock (basta ascoltare A Gunshot To The Head Of Trepidation, che in 6 minuti scarsi miscela thrash, Manowar - per il coro epico a metà canzone - e Iron Maiden). Non parliamo di chorus ruffiani per diabetici ma di canzoni munite di linee vocali semplicemente perfette. Piacciono questi Trivium quando fanno i cattivoni armati fino ai denti con riffoni assassini (si senta a proposito Rain, oppure Drowned And Torn Asunder, quest'ultima dotata di un refrain bellissimo); piace il loro marciare solenni su di un tappeto ritmico instabile, con chitarre fastidiose come zanzare -ed è un complimento- e vocalizzi al vetriolo. Oltre ad un cantato sempre vario, che spazia dal classico screaming hardcore alle clean vocals sino ad arrivare a certi passaggi emo-core, i Trivium regalano anche momenti ispirati con un rifferama mai banale, mai statico, che sa essere cattivo ma dolce, soprattutto nei solos, quest'ultimi sempre ben bilanciati tra durata e qualità. Ottima anche la sezione ritmica, molto precisa e varia anche se in alcune porzioni strumentali ricorda troppo l'accoppiata Harris/McBrain, ma tant'è. Come dicevo poc'anzi, i Trivium bagnano il loro disco anche con acqua proveniente dal rigoglioso bacino emo-core, elargendoci un pezzo, Dying In Your Arms, immediato e fresco nei suoi tre minuti scarsi. Un episodio interessanti ma che forse stona col resto del disco, di fronte ad altre canzoni pregne di una violenza sempre sorvegliata dalla melodia. Si ha l'impressione che i quattro abbiano voluto dimostrare che sanno comporre anche pezzi più accessibili.
Spero che in futuro si assestino su quelle sonorità che hanno reso questo secondo lavoro un piccolo monile. Perchè i Trivium non hanno bisogno di ruffianarsi una fetta del mercato, capaci come sono di creare perle di metalcore. Unica pecca del disco, proprio a volerne trovarne una, è l'eccessiva durata: una sana operazione di sintesi, snellendo il tutto di un paio di brani, l'ascolto ne avrebbe giovato ulteriormente, soprattutto per chi non è molto avvezzo a tali sonorità. Comunque, al di là di questi ultimi appunti, il disco fila via che è un piacere, non annoiando mai l'ascoltatore e piazzando due/tre bordate da paura. Considerando che è solo il secondo lavoro per questo sfrontato quartetto c'è da ben sperare per il futuro. Un disco consigliato a tutti i fan di Killswitch Engage, Bleed The Sky, Testament, Pantera ed Iron Maiden.
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Uno dei pochi dischi metalcore che mi è piaciuto (forse l'unico). Voto 85/100 |
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Buon album metalcore, nulla di esaltante, ben suonato, segue un po' lo stile di Avenged Sevenfold (anche se quest'ultimi con City of Evil lo asfaltano) e Bullet For my Valentine. Album che consiglierei solo a chi ha gusti semplici e vuole qualcosa ben ritmato e 'pesante'. Voto 82 |
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Un gran bell'album, insieme a shogun una collezione di pezzi uno piu bello dell'altro...riff, cavalcate, assoli della madonna, scream, clean...peccato ci sia chi per pre giudizio e pre concetti del cazzo liquidi questo grande album come merda dopo (se va bene) mezzo ascolto...purtroppo da shogun in su un grande inesorabile calo |
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BOAAAAAT!!! RUDDEEER!!!!! STRAAAANGE!!! MOUNTAIN!!!! |
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Non vedo come un fan sfegatato di pantera e testament possa amare una band metal-core, ma tutto sommato, per quanto odio il metal-core, devo ammettere che con gli strumenti ci sanno fare. Purtroppo odio i coretti e i ritornelli di questo genere musicale, quindi non giudico l'album in quanto sarei mooolto di parte (e non dalla loro ). |
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Indubbiamente il loro miglior album e uno dei migliori di tutta la scena meta-core odierna. Diversamente da qualsiasi altro disco di stampo metal-core qui si riscontrano riff, screaming, assoli, clean vocals e chorus di una rara ORIGINALITA'...in questo disco si possono trovare veramente punti di ispirazione che ti permettono di arricchire il tuo bagaglio musicale. L'unica pecca è la voce pulita di Matt che sembra, in alcuni punti, essere leggermente rimodellata rendendo alcune canzoni nei live leggermente diverse da quelle in studio(cosa cmq comprensibilissima poichè Matt non possiede eccezzionali doti canore che gli permettono di cantare ad altissimi livelli). Cmq voto 85 |
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21
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Un album da possedere. Voto: 92.62, per non sbilanciarmi troppo... |
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20
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Buon disco, tutto sommato |
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Lo sto riascoltando in questi giorni...che dire? Odio il metal-core, ma devo ammettere che questo disco risulta a tratti molto piacevole. Nel loro genere sono un ottima band. |
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da ascoltare la bonus track di "Master of Puppets" |
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veramente un bell'album..uno dei miglior metal-core ascoltati nella mia pur fragile conoscenza del genere...peccato in seguito si siano "ammorbiditi" troppo con gli ultimi album..davvero un peccato |
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Dying in your arms è fantastica... e non sono una 13enne frustrata. Buona anche drowned e soprattutto departure. Ascoltatela e non riuscirete a smettere. Cmq voto 75 |
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The End of Everything = 7; Rain = 6.5; Pull Harder on the Strings of Your Martyr = 7; Drowned and Turn Asunder = 6.5; Ascendancy = 7; A Gunshot to the Head of Trepidation = 6.5; Like Light to the Flies = 7; Dying in Your Arms = 7; The Deceived = 7; Suffocating Sight = 5.5; Departure = 7; Declaration = 5.5; Voto album = 7 |
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Non capisco perché li considerino dei poser : se c'è un gruppo Metalcore degno di rispetto sono loro. Comunque questo disco è veramente un signor disco,non so se è un capolavoro,dovrei ascoltarlo meglio,ma sicuramente uno dei migliori dischi metalcore in circolazione. |
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Harris95: davvero strano che non ti sono piaciuti per il growl.....Nel 2006 è uscito the crusade disco Thrash senza growl ne scream e propio per quel tour i trivium avevano deciso di non cantare più col growl e parlo anche dei pezzi vecchi...Quindi la cosa mi sembra strana... |
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Io li ho visti dal vivo in supporto ai maiden nel 2006 e non mi sono piaciuti visto che l'uso di growl e scream in grandi quantità non lo sopporto, meglio quello dosato dei bullet, ma comunque hanno deklle pontenzialita |
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10
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sicuramente una delle colonne portanti del metal-core... un vero capolavoro |
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mi fa piacere leggere commenti positivi a questo disco. io lo trovo veramente bello,e me frega poco se danno ai trivium dei posers o degli scarsi,a mio avviso è un ottimo lavoro,lo comprai dopo averli visti all'hjf e ne fui subito entusiasta. ora devo prendere gli altri che mi mancano di questa band che per sound,tecnica (soprattutto chitarristica) e "coetaneità" mi sta davvero simpatica. |
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8
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brava Stella! hai kapito tutto. Trivium 4 life! |
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7
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Ho iniziato ad ascoltare i Trivium da pokissimo tempo, dall'ultimo album ke a mio giudizio è bellissimo. Qst ragaxi sn dei grandi, e sn anke gli unici ke riescono a esprimere veramente il caos ke ho dentro...TRIVIUM 4EVER... |
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6
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minkia ho scritto trash...volevo dire metalcore...mi sono confuso con THE CRUSADE...doh! sorry guys (anke se me ne sono accorto solo ora)!!! CIOA a tutti!!! |
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5
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senz'altro uno degli album più belli mai ascoltati, soprattutto per quanto riguarda il trash. il passaggio dal suond melodico tipo orchestra di THE END OF EVERYTHING alla violenza dei primi powerchords di RAIN è una combinazione perfetta. per non parlare dell' assolo di ASCENDANCY, del coro di A GUNSHOT TO THE HEAD OF TREPIDATION e della rabbia nel canto di Matt nelle strofe di PULL HARDER ON THE STRING OF YOUR MARTYR...e DYING IN YOUR ARMS non è per niente un brano che stona nel disco, come qualcuno ha sostenuto. grandi testi e grande tecnica in questo album non c'è che dire...tutti danno il meglio di loro stessi. specialmente Corey. diciamo che pezzi "brutti" in questo album non ce ne sono affatto. e fidatevi! parla uno che li ha visti dal vivo! a Milano con i Maiden...grande show! i Trivium sono di sicuro un gruppo che farà strada! potete starne certi. |
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4
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Ho comprato il loro lavoro a distanza di tempo e devo dire che, seppure di originalità vera e propria non ce ne sia, per me, che sono cresciuto in piena era thrash è un piacere ascoltarli. Loro come i Caliban del resto. Un pò di nostalgia, ma sono molto bravi lo stesso. |
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3
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Il disco è bestiale. Matt dovrebbe curare un pò l'aspetto e sarebbe uno dei migliori cantanti in assoluto. Spero si diano da fare per creare altri dischi con la stessa atmosfera di Ascendancy. STRACONSIGLIATO |
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2
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con questo disco hanno piazzato un colpo da mestri, speriamo che continuino così!! rispetto a tanti altri dischi metal-core che ho sentito (ne stanno uscendo una marea, potere della moda...) Ascendancy ha soprattutto la capacità di non stancare mai neanche dopo ripetuti ascolti... promossi!!!! |
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1
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una bella speranza per il metal core di stampo americano, con influenze metal anni 80 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. The End Of Everything 2. Rain 3. Pull Harder On The Strings Of Your Martyr 4. Drowned And Torn Asunder 5. Ascendancy 6. A Gunshot To The Head Of Trepidation 7. Like Light To The Flies 8. Dying In Your Arms 9. The Deceived 10. Suffocating Sight 11. Departure 12. Declaration
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Line Up
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Matt Heafy -Voce, Chitarra Corey Beaulieu - Chitarra Brent Young - Basso Travis Smith - Batteria
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