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29/03/24
500 HORSE POWER + GAIN OVER
BORN TO BE WILD MC PADOVA, VIA GUIDO NATTA 14 - RUBANO (PD)
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Lords Of Decadence - Cognitive Note Of Discord
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( 2817 letture )
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Vengono dall’Austria e la loro età media è di 23 anni. Sono in quattro e propongono una musica onesta, intrisa di melodia, ma anche cattiveria e originalità. Durante la loro carriera si sono fatte le ossa con acts quali Green Carnation, Soilwork, Suidakra, e sono attivi già da 4 anni con all’attivo già un disco non ancora rilasciato, dal titolo “Hellraiders”. Finalmente dopo il colpaccio dei Cadaveria, dei mitici Necrodeath, e di tante altre bands, la nostrana Scarlet ha ingaggiato anche questi LOD, che non proporranno certo la musica più originale, ma almeno hanno dato alle stampe un album sincero. Già dalle prime note il loro Death/thrash melodico vi si stamperà nei timpani, a cominciare dalla scelta ottima di rendere il loro trademark più pomposo con tastiere a volontà (non viene indicato tra l’altro, chi le suona nel disco ndD), alternanza di clean e screaming vocals, e ritornelli che prendono fin dal primo minuto. L’uso di due registri vocali è azzeccatissima anche se pecca di originalità. Nei cori fa capolino nientemeno che Bjorn Strid, basti ascoltare “Ronin Revolution” che ricorda molto “Rejecting Role” dei maestri svedesi. L’altra influenza pesante, di cui si possono comunque vantare, sono i Children of Bodom. Lo screaming di Leitner unito al mood di canzoni come “Relationship:Erased” o “Double-edged Razortongue” ricordano molto il songwriting del sottovalutato “Follow the Reaper”. Non è facile suonare come Alexi & Co., ma i Lords of Decadence non cadono mai nel plagio arricchendo le 10 tracce di bei effetti tastieristici. “Apocalypse” si distingue invece per la sua intro a metà tra Slayer/Bodom, anche se i minuti che seguono presentano una semi-ballads, che sul secondo minuto circa, scaraventa un ritmo da pogo che solo in chiusura vedrà la sua completa realizzazione nel finale, con un solo da brivido. Posta in chiusura “When rain is pain” ricorda molto gli In Flames di “Reroute to Remain”, con la sola differenza di un break in cui la voce di Leitner viene filtrata a dovere per lanciare un intreccio di chitarre ispiratissime. Il mio consiglio è quello di lasciare sugli scaffali “Stabbing the Drama” e di dare una possibilità a questi giovani.
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2
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Discreto disco, ma su double-edged razortongue c'è il plagio massiccio di children of decadence (da follow the reaper appunto) e mi pare strano che ne l'etichetta ne gli stessi LOD non se ne siano resi conto..salvo questo è un disco godibile. 69 |
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1
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Gran bel cd...bravi e bravo anche a dave ottima recensione |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Relationship: Erased 2. Ronin Revolution 3. Double-Edged Razortongue 4. Cognitive Note of Discord 5. Go to Blazes! 6. The DreamCatcher 7. 1st Division Triplehorns 8. Apocalypse 9. Under the Banner of the Unholy Spirit 10. When Rain is Pain...
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Line Up
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Norbert Leitner (Vocals, Guitar, Keyboards) Andy Tuma (Bass) Paul Tikal (Drums) Bernd Kladler (Guitar)
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RECENSIONI |
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