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Lilyum - Nothing Is Mine
( 3838 letture )
Un anno dopo, la band piemontese Lilyum torna violentemente sulla scena con un full length epico, intense, trasudante mal sanità.
Il sound proposto dall’oramai celeberrimo polistrumentista Kosmos Reversum e dal suo fedele compagno in quest’avventura, XeS, che ha soppiantato alla voce J.H. Psycho, si ripresenta svelando sia caratteristiche divenute nel tempo ataviche (la band è attiva da quasi dieci anni), sia novità strutturali di indubbio interesse. Innanzitutto, come nota preliminare, il ritorno alla drum machine, preferita all’impegno dell’umano Frozen, scelta si immagina complicata, irta di incertezze, ma a che livello qualitativo ha permesso al compositore delle musiche di riversare l’odio, la misantropia, il disagio avendo sotto il suo stretto controllo ogni passaggio produttivo. Ciò inoltre concede al musicista una totale libertà espressiva, mancando un confronto con un membro in carne e sangue, magari restio ad interpretare il pezzo come il Nostro si attende. Seconda nota preliminare: la voce è stata selezionata con estrema cura, cercando ed ottenendo un’interpretazione tale da sottolineare il mood decadente dell’album. Il tutto grazie ad un growl profondo, che trasmette un senso di solitudine, schiacciamento, disperazione sulfurea.

Ma caliamoci senza ulteriori indugi nella dimensione sonora del suddetto. Nel giro di dieci tiratissimi minuti si viene letteralmente gelati dalla tempesta liberata scoperchiando le prime due tracce di Nothing Is Mine. Una tiratissima drum machine, che non lascia pertugi al respiro, e riff melodici, minimali come da tradizione, avvolgono l’ascoltatore in volute, le quali via via lo stritolano, impietose. Discesa verso le profondità del Cocito inarrestabile fino al leggero rallentamento del quinto capitolo Hic Fuit Locus Traitor, in cui le schiere di demoni si riassettano in attesa di conquistare il fedele aficionado della nera fiamma con l’eccelsa Into the Fire, summa critica della proposta della band tricolore. Maestosa, costruita attorno ai celebri tre accordi mischiati in tutte le loro possibili variazioni, riesce nell’arduo intento di sedurre chiunque si soffermi quel minuto in più ad ascoltarla. Una prova di maturità confermata successivamente dalla seconda metà del disco, dal livello qualitativo estremamente elevato.

Di norma in un platter si individuano con facilità gli episodi meglio espressi: in Nothing Is Mine ciò non accade. Non accade perché scovare un calo di tensione nelle 9 tracce proposte è un’attività priva di senso. Non ve ne sono. Potrei, privo di timore, assegnare la palma di miglior canzone ad una rispetto all’altra, senza, di fatto, far torto a nessuna. Parametri quali coerenza, pertinenza, argomentazione della proposta e sua profondità vengono pienamente appagati. Difficile, ripeto, individuare con certezza il punto in cui l’ispirazione ha raggiunto il suo zenit.
Come è incredibile il passo in avanti compiuto nel giro di soli dodici mesi da un combo che aveva già destato interesse negli addetti ai lavori, ma che ad oggi si pone come un nome da seguire al di là del panorama prettamente underground. Un nome che grazie a questo lavoro può definirsi pronto a spiccare il salto verso la scena internazionale. Una realtà che mette in luce una volta in più la qualità del panorama discografico italiano, quel panorama sommerso da XFactor, Amici eccetera. Un panorama che dovrebbe essere la nostra “gloria” nazionale, mentre è costretto a viver di stenti. Altro non dico.

Produzione azzeccata: leggendo alla perfezione l’intenzione degli artisti i tecnici hanno reso gli strumenti un’entità fluttuante e magmatica che, invece di prendere di petto l’animo dell’ascoltatore, lo piegano dall’interno. Qualcosa che rende personale la fruizione di Nothing Is Mine. Perché è un disco che necessita di una lettura individuale, perché in questo modo chi porta le cuffie si sente coinvolto, parte del progetto, quasi allo stesso livello del creatore. Un’altra volta, nell’insieme di direttive comunicate allo studio di registrazione, i Lilyum confermano la crescita artistica, indirizzata al traguardo di una maturità, che oramai è lì a pochi passi.
Ovviamente la preparazione strumentale è ottima. Inutile sottolineare ancora la capacità di Kosmos nell’unire epicità, crollo emotivo, disagio esistenziale, atmosfere avernali, riassumendo le sue molteplici influenze (si sentono assai i primi Dark Funeral), intessendo un tappeto di riff scarni ma efficaci. Da seguire come esempio.

Nelle poche righe che mi rimangono, vorrei consigliarvi vivamente l’incontro con l’ultimo prodotto del nostro ensemble. Non solo per amor patrio. Non solo per sostenere il voto che chiude il mio giudizio. Ma in quanto è raro poter apprezzare una band che ha saputo innovarsi, crescere non snaturando le sue prerogative composte di miasmi, avelli, titanismo.
Certi lavori sono accostabili alle eclissi di sole. Tenetelo a mente.



VOTO RECENSORE
85
VOTO LETTORI
71.38 su 102 voti [ VOTA]
sans
Venerdì 27 Gennaio 2012, 17.34.00
21
comprato da pochi giorni e in rotazione costante nello stereo. Freddo, glaciale, plumbeo.... davvero un disco terrificante. Chapeau!
TWC
Domenica 27 Novembre 2011, 22.08.08
20
sono davvero contento che in Italia ci siano band di questo livello. Veramente un ottima uscita, spero continuino così!...
Beppe
Domenica 27 Novembre 2011, 20.08.54
19
Nothing is Mine ha spezzato molte barriere insite nella mentalità del fan ottuso del black metaller, io me ne frego e son fiero di aver comprato questo disco e son contento per loro che abbiano finalmente una label che li distribuisce come si deve, se lo meritano da anni cazzo! Forza avanti cosi
Loris
Domenica 27 Novembre 2011, 19.22.57
18
Ho avuto modo di recensire questo disco in altri lidi e l'ho trovato ottimo. Mi accodo agli elogi quindi e concordo col voto del recensore. Una band davvero in gamba.
S.V.
Domenica 27 Novembre 2011, 12.40.32
17
Ma caro BenLinus, son stato un po' via e ora torno e leggo ste cose. Secondo te ora come ora i Lilyum hanno bisogno di rilogarsi per commentare il proprio disco? Guarda che, anche se poco mi interessa, questo album non ha bisogno dei voti lettori per convincermi che è buono. Poi sai, se commenta uno sconosciuto che ha preso il disco, un mio amico, ex membri o mia moglie, io non lo posso sapere e controllare e manco mi interessa. Non sto nemmeno a spiegarti il perchè sia tanto fasullo il tuo primo commento (se è come dice Khaine, il numero 7), perchè dopo quel commento su una media voti che era di 87/100 su circa 5 o 6 votazioni, stranamente mi hanno detto che al decimo voto eravamo a 59...Un caso? No, tu stai facendo di tutto per buttarci fango addosso e sei tu che ti riloghi e chiami pure i tuoi parenti in Germania per far votare zero. Chiunque può criticare quanto vuole, ma queste sono meschinerie tipiche degli italiani che rosicano. Perchè quando eravamo senza label nessuno commentava e votava i nostri lavori? Vi brucia? E bruciate, rilogatevi, rivotate zero, ma la realtà che poi ci circonda è ben altra e il voto è quello in basso a sinistra, se è quello che tanto ti importa. Togliti la maschera, il tuo è un freak show che si commenta da solo.
Khaine
Domenica 27 Novembre 2011, 10.42.20
16
BenLinus, lo sai che quello che hai detto, scritto da uno che -come te- ha cambiato due nick nella stessa recensione perde completamente di senso? Si che il tuo primo commento (il 7) era così equilibrato...
BenLinus
Domenica 27 Novembre 2011, 10.11.03
15
Allora! Quante sciocchezze! Per i lettori che non vogliono i pareri di recensori ed ex recensori di parte, degli artisti stessi che si auto-lodano logandosi e rilogandosi con nick sempre diversi, ma neanche di detrattori troppo severi...questo disco è da 65: molto ben confezionato, immediato ma di conseguenza poco longevo, molto mestiere e poca fantasia. Decisamente potente, un pizzico troppo autocelebrativo. Questo è. Nulla più, nulla meno.
Roby "The Hammer"
Domenica 27 Novembre 2011, 1.06.34
14
Che disco... Vero Black!!!
Black Ciky
Domenica 27 Novembre 2011, 1.00.51
13
Disco Black dell'anno!!!...e tutti a casa.Punto!!!!
Drifter
Sabato 26 Novembre 2011, 15.31.46
12
La critica di Gorgol mi ha fatto sobbalzare, è tanto riddicola da sembrare grottesca. Dice che li segue su myspace da anni e poi dice "sentito un disco sentiti tutti" ahahhaha! Ma tu li hai sentiti su myspace che cazzo di disco loro hai comprato? Ah poi ver certo...senti Into the Fire e poi senti Self Necrisis da quello prima e non senti la differenza. Un caso da studiare Gorgol, un labirinto di minchiate.
Gorgol
Sabato 26 Novembre 2011, 14.48.00
11
disco appena sufficiente, seguo i Lilyum sul myspace da un bel po'... a parte i cambi di line up (trascurabilissimi), e di equalizzazione del suono tra un disco e l' altro, sono sempre le stesse idee trite e ritrite: sentito un album, sentiti tutti. Manca oramai un po' di freschezza...
Ahti
Sabato 26 Novembre 2011, 14.44.36
10
A noi italiani piace piangerci addosso, ignorando che in terra tricolore ci sono esempi di come il black vada inteso o almeno di come vada suonato.
Azarath
Sabato 26 Novembre 2011, 13.13.16
9
conoscevo questa band grazie ad un amico, ma non mi sarei aspettato un disco di questa portata. Nothing is Mine è un abisso nero che mi ha travolto... Supporto meritato e anzi, dovrebbero essere menzionati più spesso perchè nonostante non stupiscano con giochi di prestigio, riescono ad essere sempre avanti. Ce ne fossero di bands così, altro che continuare a buttare i soldi dietri gruppi che di black non hanno manco il lucido da scarpe per lustrarle a questi torinesi!
Alessandro
Sabato 26 Novembre 2011, 3.48.48
8
Pochezza tecnica nei riff? Produzione "grossa"?? Il disco lo hai ascoltato? a quanto pare parli per partito preso.
Lorenzo73
Venerdì 25 Novembre 2011, 8.27.10
7
No, ragazzi. Supporto è bene, ma elogio infondato no. Questo disco si presenta come un muro di suono che ti travolge i timpani...crollando immediatamente su sé stesso. Non bastano chitarre compresse e una produzione "grossa" a fare un buon disco. La monoliticità delle idee viene subito a noia, così come la pochezza tecnica nei riff e la ripetitività delle melodie. Brani molto basilari. C'è anche di peggio in Italia, ma là fuori ci sono vette che i nostri non vedono neanche col binocolo. Peccato.
Drifter
Giovedì 24 Novembre 2011, 16.24.26
6
Questo disco ha spazzato via tanta roba inutile definita "black metal". Fossero non italiani sarebbero ancora più in rilievo, ma spero che questo disco dia una lezione a molti su come si deve esprimere vero odio, alienazione e disprezzo!
Rufus
Mercoledì 23 Novembre 2011, 10.07.03
5
Complimenti al gruppo e ha chi ha fatto la recensione capendo l'essenza del gruppo e della musica, molto coinvolgente! Il mondo sarebbe un posto migliore se ci fosse in giro più gente coerente come Kosmos! Bravi Lilyum we will always support you!
Nikolas
Martedì 22 Novembre 2011, 13.05.11
4
Lo ascolterò sicuramente, avevo recensito io i due lavori precedenti e li avevo trovati ottimi!
DIMMONIU73
Martedì 22 Novembre 2011, 12.21.27
3
Wow, vedrò di farlo mio al più presto...la curiosità è grande!
Ahti
Martedì 22 Novembre 2011, 11.25.26
2
Be' quando un lavoro è presentato, creato con il cuore è buona norma renderlo palese. Davvero (stavolta da fan e non da recensore), un disco portentoso.
S.V.
Martedì 22 Novembre 2011, 10.50.05
1
Che dire...Potrei rispondere a questa recensione da vero duro immedesimandomi in ciò in cui credo da anni, e nel caso specifico in questo disco, in cui ho messo (abbiamo messo) l'anima allo scoperto del tutto, forse per la prima volta. Ma come non emozionarsi di fronte a a cotanta bontà e giusta interpretazione di giudizio. Un grazie sincero da me, il da sempre "controverso" Kosmos Reversum e dai Lilyum. Davvero inaspettato questo giudizio su Metallized, ed è per questo che ha un sapore ancora più intenso. I miei più vivi auguri per il vostro futuro. State lavorando duro e infatti siete penso il primo sito metal ora in Italia. Grazie ancora.
INFORMAZIONI
2011
Dusktone
Black
Tracklist
1. Intro: Nothing Is Mine
2. Altar Of Darkness
3. Fides Belialus
4. Slave Of Hate
5. Hic Fuit Locus Traitor
6. Into The Fire
7. The Eternal Embrace Of Dark Dream
8. I Am The Black Plague
8. My Darkened Path
Line Up
Kosmos Reversum - guitars, bass, keys, drum programming
XeS - vocals
 
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