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 26/04/24
KARMA
CSA RIVOLTA, VIA FRATELLI BANDIERA 45 - VENEZIA
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Cynic - Carbon-Based Anatomy
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( 6790 letture )
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“Definisco come vivente un’entità la cui struttura chimica è basata sul carbonio ed è capace di produrre lavoro (metabolismo e azioni), di avere una memoria, sentimenti e autocoscienza.”
(F. Colombera Sr.)
Quando i Cynic decidono di pubblicare un disco (in questo caso un EP) non è mai per caso e non è mai dettato dal semplice gusto di farlo. Ad un anno dal precedente extended play, Re-Traced, più un regalo per il Re-Traced/Re-Focused tour del 2010, e alla lunga vigilia del nuovo full length, atteso per il 2012, i Maestri tornano a deliziarci con questo Carbon-Based Anatomy. Sei tracce, circa 23 minuti di suoni, voci, colori, odori e passione.
Prima di addentrarci nei solchi del dischetto in questione è necessario fissare alcuni aspetti a monte di questo Carbon-Based Anatomy. Pur essendo un EP di inediti, il platter presenta, così come era successo per Traced In Air con Integral Birth (reinterpretazione della Æon Spoke-iana When Sunrise Skirts The Moor, traccia rimasta fuori dalla tracklist di Above The Buried Cry) una rivisitazione nella titletrack del brano -sempre degli Æon Spoke- Homosapiens, contenuto nel demo del 2000. Altro dato rilevante è la presenza di ben tre brani caratterizzata da una durata inferiore ai tre minuti, ambientali e decisamente nuovi nelle atmosfere. L’iconografia dei Cynic qui è definitivamente, ed idealmente, emigrata dall’India verso il Sudamerica, dal velo di māāal allo sciamanesimo amazzonico. Le stesse liriche da esoteriche si fanno exoteriche e a misura d’uomo: anche questa, soprattutto questa, è crescita
“Un viaggio filosofico e musicale che ha inizio nella giungla amazzonica, sulle labbra di una saggia sciamana e termina nello spazio.” (Paul Masvidal)
L’EP si apre con l’intro new age di Admist The Coals, il canto ossessivo e vibrante della sciamana (interpretata dalla meravigliosa voce di Amy Correia) che sfuma nei suoni della foresta e nel lieve declamare di donna.
“Contra vim mortis, non crescit herba in hortis”
Segue la titletrack, che riprende da dove Traced In Air ci aveva lasciati, progressioni, la totale assenza delle scream vocals, dinamiche fusion oriented, armonie a cavallo tra new age e la novità data dalla crescita degli elementi più vicini al post-rock del side-project di Masvidal e Reinert. Bija! è un compendio di suoni su livelli sempre crescenti, una lama ariosa e morbida che trapassa le carni e parla all’anima, Box Up My Bones è sicuramente il brano più “pesante” e progressive oriented del lotto, sempre a cavallo tra origini, esperienze intermedie e attualità, sul ritornello possiamo solo spendere una parola: spettacolare. Elves Beam Out è decisamente un brano da scoprire, ascolto dopo ascolto, una perla che trasuda dell’animo dei propri compositori senza rinunciare alla sua peculiare natura. Passionaria.Hieroglyph ci eleva lentamente nell’aire, strato dopo strato, nel cosmo, così freddo per antonomasia, così caldo per induzione. Una risposta a chi accusa di freddezza questi autentici geni.
Un EP che ha il solo difetto di essere tale, troppo breve. Per il resto nulla muta, i Cynic sono sempre, a loro modo, i Cynic. Tutto il resto (discorsi, etichette, paragoni) è noia.
Una nota per gli appassionati -e non- riguarda certamente la copertina, come sempre particolare e bellissima, ad opera del solito Robert Venosa, scomparso il 9 agosto 2011, e quindi opera ultima di questo grande artista; dettaglio, sì triste, che rende ancora più unico questo EP.
Sarò monotono, ma il ribadire certi concetti non è assolutamente casuale.
“Quelli che ballavano erano (ancora) visti come pazzi da quelli che non sentivano la musica.”
(Friedrich Nietzsche)
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Bellissimo. Bellissimo. Ripeto,bellissimo. La sola title track vale tutto l'EP. Sicuramente non piacerà a tutti,è una genere molto particolare....ma se riesci a comprenderlo,può solo piacere. Grandissimo gruppo,per me non ha sbagliato un disco,nonostante sia cambiato molto negli anni. |
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Eccolo!Ecco i Cynic che tanto mi mancavano......Questo ep è semplicemente fantastico,superiore assolutamente a "Traced",quì ci sono si canzoni che entrano nel sangue,canzoni che ricordi,melodie pazzesche che mancavano nel disco precedente, ovviamente la stessa tecnica sopraffina e pulizia pazzesca nell'esecuzione,con questa premessa mi aspetto un nuovo disco da capolavoro!Voto 90! |
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Amo questo EP alla follia...li conto sulle dita di una mano (e nemmeno tutte) i dischi che sanno emozionare come questo |
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Stile cambiato, ma genialità immutata. Stupendo, peccato che duri troppo poco. |
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Visti ieri dal vivo a Romagnano Sesia. Hanno fatto tutte e tre le canzoni di questo nuovo EP e devo dire che dal vivo rendono molto più che sul disco, risultando meno "noiose". A me sto EP è già piaciuto molto quando l'ho ascoltate la prima volta, anche se non c'è più il Growl, anche se non sono più Technical Death, anche se hanno cambiato completamente il loro genere. LORO sono immortali. Concordo alla perfezione con il voto del recensore. Poi va beh, io sono di parte. Li osannerei anche se si mettessero a suonare Country.  |
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@ Franco: certo che è corretto, mica c'è una regola!  |
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Non è corretto, lo so ! Non bisognerebbe dare pareri basati esclusivamente sui gusti personali, va bene. Però consentitemi di esprimere, almeno una volta ogni tanto, una opinione del tutto soggettiva. CHE PALLE questo disco ! |
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Suonano bene...sono indubbiamente bravi...ma sono anche assolutamente pallosi... |
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Sono un estimatore di 'traced in Air' e del nuovo corso intrapreso; però qui secondo me manca proprio un songwriting valido , mi sembra ( ascoltato solo una volta ) un cd di 'maniera', per fortuna che finisce presto mi vien da dire. Bocciato |
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Grossa delusione, e grosso passo indietro rispetto ai precedenti due dischi. Come dissi in un altro commento, sembrano troppo gli Æon Spoke. Tecnicamente ineccepibile, ma a mio parere SOPORIFERO. Enorme peggioramento per questi ex prodigi. |
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L'ho ascoltato volentieri. Un Ep che merita sicuramente! Bello davvero! |
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Non discuto quest'aspetto biologico, però per la definizione di sentimento data da Pascal, non è falso quanto addotto. |
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Quindi... F. Colombera Sr. sostiene che gli insetti hanno sentimenti e autocoscienza? |
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@BILLo: occhio, non è un album intero... 6 canzoni per un EP in teoria sono lo standard |
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Nagash: lo so lo so, mica me la piglio per certe cose !! A proposito che ne pensi dell album dei Korn ?? è discretamente elettro-tamarro !! rock n roll brother ! |
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Billo: va che si scherza eh! a parte tutto...sul vino non posso dirti nulla =p |
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xXx : concordo... brrrr... dio che gnocca !! |
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Ah...Megan Fox...SBAAAAV...BRRRRR!!!! |
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Nagash: ah ah ah 6 forte, 6 il redattore più cocciuto del sito, ma nonstante ciò preferisco spendere 5 euro per una bella bottiglia di vino, anzichè per sto gruppo Progressive ... |
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E chi turberà mai gli ignari? |
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Radamanthis : mmmh Megan fox... sbav sbav....  Nagash : le tue ironie filosofiche non mi turbano minimamente, mim speiace!! Rock n roll .... |
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Nagash...già te lo dissi...dì la verità che non è che conosci la frase perchè la disse Friedrich ma perchè è tatuata sul bel corpicino di Megan Fox...  vero? |
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Nietzsche come sempre teneva ragione... |
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Nagash: anche troppi per la qualità espressa da questa band... |
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Che classe sta band...davvero valida! |
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Vedo che vengono citati spesso gli Aghora. Gli Aghora sono un progetto di Santiago Dobles, interamente ideato, prodotto e composto da lui. Malone e Reinert hanno contribuito in qualità di turnisti, quindi nonostante il genere e l'influenza dei Cynic sul sound proposto dagli Aghora, questi non fanno parte dell'esperienza musicale dei nostri. |
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ops volevo dire il debut degli Aghora |
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8,99 € in negozio, 4,99 € su iTunes BILLO...un sacco di soldi eh |
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Bah, musicalmente lagnosi ( ma son gusti ), cover del disco orrenda e solo 6 canzoni per un album ... che dire un acquisto obbligato... (se volessi buttare soldi) voto 55 |
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personalmente ho adorato il debut dei Portal, sebbene la voce femminile non fosse molto eccelsa, mentre ho stra-divorato i due gordian knot...su traced in air salvo davvero poco, forse uno o due brani... |
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Un EP ridicolo, dire che è sopravvalutato è veramente poco. |
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Le canzoni effettive sono composte da paura, eseguite alla perfezione e, secondo me, trascinanti. Potrà non piacere, ma almeno date atto che i Cynic fanno quello che vogliono senza farsi problemi. In attesa di un nuovo full vero e proprio, chapeau. |
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Raga, non sapete quanto mi dispiaccia (Focus lo reputo ancora oggi un gioiello), ma il nuovo corso dei Cynic proprio non mi piace, non mi comunica nulla, e soprattutto non c'è più la componente death...VUOTI (parere personale e del tutto soggettivo, eh...) |
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“Quelli che ballavano erano (ancora) visti come pazzi da quelli che non sentivano la musica.” @(Friedrich Nietzsche) , ti straquoto!! immensi Cynic. |
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Se l'importante è questo nulla da discutere, ma l'hai messa te sul piano delle elucubrazioni sulla natura della band. Si apre un dialogo, si espone il proprio pensiero e si accettano le "bacchettate" che questo può indurre. |
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Vabbè, non sarà anche vero che non sono abbastanza sveglio per comprenderlo; ma Focus, anche ora dopo svariati ascolti, quando lo vivo (si, un termine più forte che "ascoltare" è d'obbligo) mi trascina di peso verso altre dimensioni, mi rapisce. Questo Carbon-Based Anatomy mi annoia e basta. L'importante per me è questo, il resto sono elucubrazioni. |
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Ripeto, Flag, è un parere mio, ma quello che dici è sintomo di scarsa concezione dell'universo Cynic, il fatto che non siano band diverse lo dimostra il demo Portal (praticamente il secondo disco dei Cynic, rifiutato dalla roadrunner). Gli Æon Spoke rappresentano l'anima "acustica" ed easy listening di quel lavoro. Parlare di versione dura degli Æon oltretutto è semplicistico e piuttosto privo di fondamento, in traced e in questo EP c'è tutta l'esperienza musicale dei tre, i quali non hanno mai fatto del monicker un limite artistico fin dal principio. Per quel che mi riguarda ti confermo che ti sbagli senza il forse, e se nel 2011, dopo Focus (contestualizzato agli inizi degli anni 90), Portal (seppur rimasto in veste di demo, ti prego sentitelo bene) e Traced In Air ancora focalizza la natura della band al "death" metal, probabilmente non li hai mai capiti o semplicemente non ci arrivi. Cynic 100%, almeno per chi di questa band c'ha respirato. |
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@Nagash: una cosa sono gli Aeon Spoke, un'altra cosa i Cynic.. che poi siano animati dalle stesse persone ok, ma sono band nate con fini differenti. A me piacevano tantissimo i Cynic di Focus e TiA (se ti ricordi, al primo diedi un bel 100, al secondo 89, mica bruscolini). Questo lavoro mi sembra una versione più "dura" degli Aeon Spoke, e la cosa non mi garba. Preferivo il Death del primo disco, anche la versione edulcorata del secondo, ma qui mi pare proprio che si sia persa la "natura" della band... poi forse mi sbaglio. |
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Bellissimo! Elves Beam Out è fantastica! |
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Accipicchia, che valutazione lettori brutale D: da ciò e dai commenti deduco che sia un lavoro a due sensi... o lo si ama o lo si odia senza mezzi termini. |
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Trovo questa "Carbon-Based Anatomy EP" un ottimo lavoro sotto due aspetti principali i quali l'uno completa l'altro arricchendoli vicendevolmente. [1] ancora Cynic: senza bisogno di alcun sinonimo. Loro stessi incarnano una definizione chiara di un genere. Sono una chiara identità. Qui ancora emerge: nei suoni, negli arrangiamenti "chirurgici"ed in ogni nota e parte cantata. [2] la cover è un opera significativa, un quadro rappresentativo di un artista che non ha bisogno di nessuna catalogazione. Fissa la storia di una band, di un disco, di un anno : il 2011. Robert Venosa, ammirevole visionario di tutte le arti grafiche come lui nessun altro nel genere. Nessuno. Jimi TG |
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I tre progetti da te citati sono eccelsi a livello tecnico, peccano tutti nello stesso punto, la comunicazione, sono esecuzioni indiscutibilmente evolute e volutamente hanno preso strade differenti ma non mi piace nessuna delle tre, è proprio questione di contatto, non c'è, ho citato apposta il disco degli Aghora perché è l'unica cosa dove vi siano membri dei Cynic che mi abbia preso post Focus. Maestri per tanti, non per me, siamo sempre lì, probabilmente in questo caso più che mai il mio non essere strumentista influenza il giudizio. Sono affascinato dalla tecnica ma è solo una carezza, non un qualcosa che mi attira trascinandomi a sè. Non ritengo tu sia presuntuoso NagasH solo molto preparato, hai le tue ragioni evidenti e le metti sul piatto della bilancia, da parte mia nessuna contestazione in merito. |
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Mi duole dire quello che dirò, spero non si legga presunzione nelle mie parole, ma chi ascoltando CBA non sente evoluzione e progresso relativamente al Cynic-sound, significa che ha sentito poco e male quello che questi tre hanno partorito negli ultimi 18 anni (Gordian Knot, Portal e Æon Spoke) |
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Lol |
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@Flag Of Hate: evoluzione e progresso (le ultime parole famose ) |
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Con la morte nel cuore, mi vedo costretto a quotare Undercover ed Enry. Il primo che parla di "evoluzione", "progresso" o altri sinonimi rispetto ai primi lavori, giuro che me lo magno!  |
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Adoro Focus, mi è piaciuto Traced in Air, stravedo per il primo Aghora. Premesso questo e detto che il nuovo disco (probabilmente) lo prenderò, più passa il tempo e meno mi piacciono, per il semplice motivo che il prog-death mi piace molto di più di questa 'cosa' che suonano su questo EP. |
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Concordo in pieno con la recensione, il suo unico difetto è che è solo un EP! Speravo da anni, da quando ho ascoltato per la prima volta Focus, che facessero un album prog degno di questo nome.. E me lo hanno regalato! |
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..immensi, davvero, non dico altro! |
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La noia mi ha devastato... non comprendo più quale band siano, se siano ancora una band, più che altro mi sembra un ensemble di turnisti che se la tirano. Non riesco a percepire il calore di cui parla Rami, mi sembrano asettici, controllati, non c'è genuinità e molto artefatto e talmente puro in certi frangenti da poterlo definire finto, non ho mai stravisto per loro e non ritengo neanche "Focus" da 100 però in passato ancora qualcosina riuscivano a trasmetterla vedi il primo Aghora dove suonarono Malone e Reifert, erano altri musicisti? Non lo so, qualcosa fra loro e me si è rotto da tempo. |
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3
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Una volta caricato il CD, ti distrai un attimo ed è già finito... |
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traced in air è stato una grossa e cocente delusione, proverò a dargli un altra chance...ma la come-back della triade atheist-cynic-pestilence è stato fino ad ora un totale fallimento...attendo il ritorno dei coroner... |
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Un'opera d'arte. Tasso tecnico elevatissimo come sempre, songwriting di livello eccelso, brani pregni d'emozione. Di difficile comprensione, soprattutto nei tre pezzi più atmosferici che spiazzano l'ascoltatore durante i primi approcci all'Ep, che trova il suo apice nella magnifica "Elves Beam Out" Recensione impeccabile. Numericamente parlando, merita un otto e mezzo, non di più per l'eccessiva brevità. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Amidst the Coals
2. Carbon-Based Anatomy
3. Bija!
4. Box Up My Bones
5. Elves Beam Out
6. Hieroglyph
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Line Up
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Paul Masvidal - Vocals/Guitars
Sean Reinert - Drums/Percussion
Sean Malone - Fretless Bass
Guest:
Amy Correia - Vocals
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RECENSIONI |
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