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Gorgoroth - Under the Sign of Hell
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( 12951 letture )
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Nel 1997 i Gorgoroth pubblicano il loro terzo album, Under the Sign of Hell. Un album considerato dai più come il migliore della band. Quasi la quintessenza del black metal. A costruire questa struttura solida e violenta vediamo una line-up rinnovata rispetto ai lavori precedenti: il mix di ferocia e pura follia crea un prodotto tanto crudo quanto godibile, abrasivo e al tempo stesso preciso e accattivante. Ci lasciamo quindi alle spalle un Pentagram – 1994 – issato sì su una dose massiccia di black metal, ma carente in spunto e brillantezza. Successivamente Antichrist – 1996 – muove i primi passi verso un’atmosfera ancora in fase sperimentale, penalizzando ritmi veloci e sferzanti. Ma è con Under the Sign of Hell che i Gorgoroth scrivono la loro miglior opera. Un’opera di poco più di trenta minuti, un’implacabile potenza trascinante. Un inferno di pesantezza e brutalità attizzato da un backround cupo e da una semplice musicalità che ne esaltano la bellezza. Un sound grezzo e concreto ancorato a una tradizione old black metal school ben lontana - Deo gratias! - dai suoni moderni e deviati che - ahimè - siamo ormai abituati a sentire. Tutti i membri emergono oltre le aspettative. Infernus alle corde redige riff ipnotici e distorti che descrivono partizioni melodiche reali e memorabili. I passaggi sono fulminei e spietati, l’ossatura è compatta, pressata da dissonanze e tremolo picking che realizzano un elaborato straordinario. Alle pelli troviamo un eccezionale Grim. Un’esecuzione sorprendente per questo batterista estremamente valido ma infelice che si toglierà la vita due anni dopo l’incisione del disco. La sua interpretazione – bacchette alla mano – gli varrà la nomea di uno dei migliori batteristi black metal norvegesi. Nulla togliamo a Frost e alla sua tecnicità, ma Grim ha quello smalto raro che rende la sua dimostrazione al drumkit decisiva, incessante, assolutamente efficace. Non scorgiamo molto di prodigiosamente qualitativo, ma il suono secco del rullante, dei tom e dei piatti, i colpi ai tamburi, il lungo sustain delle note emesse, l’energia trattenuta nel fusto e sprigionata poi in forti porzioni di bestialità, fa della sua prova un perfetto modello di quello che dovrebbe essere il tipico drummin’ act black metal. Il basso - così come vuole il genere stesso - rimane in sordina, senza stupire l’ascoltatore con prestazioni inaspettate. Si scioglie con gli altri elementi come fosse uno strato di pantano sul fondo di un pozzo, uno spessore lontano che annerisce ulteriormente gli scomparti sonori già insanabili, efferati e malvagi. Pest vanta una delle migliori black-performance vocali. Il suo screamin’ è acidulo-marcio, è un urlo stridulo-demoniaco ma incredibilmente tonico e comprensibile. Ha un comportamento timbrico che garantisce adeguatezza alle liriche; il fraseggio vocale ben si adagia alle composizioni, l’intensità acustica si estende più dal cuore che dalla laringe. È pura passione. Riesce a proiettare sul vocalism un impatto aggressivo e un’inesorabile immediatezza; le frequenze medie della voce sono buone, il vigore del suono cantato è una raschiatura disumana e ininterrotta. La vera rivelazione la scorgiamo nel suo clean vocal: lineare, melodico, morbido. Tolta completamente la durezza e prepotenza dello screamin’, veste una pelle piacevole e liscia. Ogni componente dei Gorgoroth ha contribuito a fare di questo lavoro un grande album. La coesione strumentale è definita e riesce a mantenere un’ individualità facilmente riconoscibile, espressa al meglio dalla produzione naturale. Pungente, buia e fredda. Se fosse solo questo, sarebbe la produzione di migliaia di altri dischi black. Qui veniamo coinvolti da un linguaggio melodico artigianale che aggiunge una rilevante parte di impeto al long-playing. Una scarica insistente di fervore emotivo. Uno sguardo rapidissimo alle liriche ci fa subito notare che le canzoni sono tutte ben articolate e diversificate tra loro. Revelation of Doom suona la miglior parafrasi alle pelli di Grim. Un drummin’work zeppo di blastbeats, impeccabile e senza cadute. Krig si appiccica ai timpani con una distorsione caotica e penetrante . Funeral Procession è soffocante. Slow-tempos e un cantato disarmante per un brano tanto breve quanto furibondo. Profetens Apenbaring si apre con sonorità calme. Il vento che soffia. La voce pulita di Pest e la sezione ritmica conferiscono un clima lontano da quello che in genere ci offrono i Gorgoroth. Postludium è una traccia breve ricca di rumori misteriosi e sinistri. Ødeleggelse og Undergang introduce un riff vertiginoso e micidiale. La voce ruvida e velenosa si sfoga in un ambiente oscuro. Un arpeggio inquietante rallenta il metronomo. Blood Stains the Circle è la logica continuazione della lirica precedente. Il tempo sale, Pest incalza la sua furia senza possibilità di tregua. The Rite of Infernal Invocation. Unica canzone che presenta un assolo di chitarra. The Devil Is Calling chiude questa gemma black metal dipingendo il brano con reminiscenze old school.
In definitiva una costruzione eccellente che racchiude in sé tutte le caratteristiche di un classico del genere, sotto ogni punto di vista. Un album unico, da consigliare a chi vuole capire davvero cos’è il puro black metal.
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Il recensore dice tutto.. Poi gusti ovvio, tranne i perditempo che scrivono le solite fregnacce |
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@DaveHC: per me bastano i riff d'apertura della traccia 8 e 9 per inserirlo tra i classici del genere. |
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Riconosco che sia una tra le band storiche della scena black norvegese dei primi anni 90, ma sinceramente non li ho mai apprezzati... A mio avviso all'epoca c'era di molto meglio. Questione di gusti direi... |
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Classico del black Metal.. Le lagne pallose di chi odia questo genere, valgono meno di zero |
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...la solita fangirl....con le solite risposte.....e' peggio di un disco rotto.... |
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Le solite fregnacce bigotte😂😂... Grandi Gorgoroth 🤘 |
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@EnricoN: non siamo in un sito di BDSM. Qui si deve parlare di musica e in questo disco ce n'è che basta (e avanza). |
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Band mediocre e sopravvalutata perché hanno il corpse paint da cattivoni e i borchioni... musicalmente scarsi e banali... Imo |
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Non ce la possiamo fare... |
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ok va bene vai pure avanti ad ascoltarti musica di plastica per teeneger, se ti piacciono sono contento per te a me non fà differenza, un saluto |
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Ma che c'entra, so come suonano i gruppi black, li ho ascoltati nell'epopea storica per almeno quindici anni, ma non si può zittire una provocazione stupida con una altrettanto. Dire che Avenged o five non sanno suonare è una sciocchezza |
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se per te queste band precedentemente citate suonano bene allora ascoltati storm of the light's bane dei dissection, probabilmente cambierai idea, per il resto visto i vostri gusti è una causa persa, un saluto. |
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Diciamo che suonano oggettivamente bene. Dire di no oltre a dimostrare di non sapere di cosa si sta parlando, è da bimbi minchia. X Tino.. I giovani di oggi ascoltano quello che hanno. Non sono fortunati come lo siamo stati noi, almeno dal lato musicale. |
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si dai magari i bibbi ascoltano anche altro ma dire che i five finger e gli avenged suonano bene ne hai voglia....... |
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Mai ascoltati in vita mia, ascoltavo già i kiss nel 79 quindi eviterei lezioni non richieste. Fatto sta che magari i bimbi ascoltassero i gruppi citati, evidentemente sei rimasto ahimè agli anni 2000. |
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ma dai se mi dici che i five finger e gli avenged suonano bene.... con tutto rispetto la cosa mi fà sorridere, vuol dire che ti meriti band come limb bizkit e compagnia bella. |
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Attenzione al fuoco amico...i bimbiminkia ascoltano Blanco o i trapper, i gruppi citati potranno non piacere ed essere poser ma comunque suonano, e anche bene. La elite black metal è roba anni 90, non ci crede più nessuno |
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Ciao Rob vatti ascoltare i five finger death Punch e gli Avenged Sevenfold roba per bibbettiminkia, un saluto |
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ciao Rob,
tu invece che genere ascolti? |
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Come fa le gente ad ascoltare questa merda... tutti fulminati. |
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revelation of doom,krig e the rite of infernal evocation autentici capolavori.il top dei gorgoroth |
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Rivelation of doom. Vale l'intero album. A dir poco scioccante. |
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non e' che nn c"entra la musica con la vita privata quello che non c'entra sei proprio tu [edit]!scegliti un alro sito e ascoltati le spicegirls.tornando al disco e' gia' tutto scritto dal buon recensore voto 90..questa musica vive di persone(nb nn di personaggi)con il cuore iniettato di veleno che la trasferiscono sul loro lavoro ecco perche il vero black e'dannatamente credibile e"tutto vero mister come [edit] ti chiami? |
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Io non li ascolto e non li voglio ascoltare, e non perché siano satanisti( non me ne frega un cazzo, per me tutti i tipi di religiosi sono malati allo stesso modo )ma perché sono dei criminali, e ciò che hanno fatto il cantante e il chitarrista mi disgusta. Chiamatemi ignorante, ditemi pure che non c'entrano niente vita privata e musica ma ragazzi... io la musica di uno stupratore non la ascolterò mai. Che muoiano presto. |
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il vero capolavoro dei gorgoroth |
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mi ascrivo in pieno tra coloro che lo considerano il loro lavoro migliore. nonchè tra i migliori del genere stesso |
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@Le0vince sono gusti, prima di tutto. e seconda cosa, come dice il buon corpsegrinder dei cannibal, quello che fanno è puro intrattenimento (ok, lasciamo da parte per un momento Inner Circle e cose varie).. ma ci sono videogiochi, film, serie tv iper violente e boom, successo.. quando si mette la violenza in musica allora scattano le polemiche.. non vedo nulla di diverso tra un film splatter vecchia scuola iper violento e Tomb of the Mutilated dei Cannibal Corpse.. è intrattenimento, punto. se poi uno vuole prendere alla lettera quello che vede, gioca, legge o ascolta sono problemi suoi, non colpa della musica/cinema/letteratura |
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@Le0vince: si può fare con la droga lo stesso paragone: nessuno ti obbliga a farlo, e in questo caso dovresti ascoltare e basta, non sei mica costretto a prendere alla lettera tutto ciò che dice il cantante. E se diventi satanista, cazzi tuoi  |
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is this music? for me only noise...e poi come fate ad ascoltare 'sta gente che parla di satanismo e ci mette in testa strane idee? |
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99 per un puro capolavoro del genere...nient'altro da aggiungere ad una recensione così ben fatta. |
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perchè ci sono così poche recensioni su i gorgoroth? cmq il disco è favoloso. voto 94 |
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Questo è il black metal cazzo!!! Quello vero si intende...quello che ancora si può chiamare così...Altro che le cazzate pseudo avantgarde alla francese...MASTERPIECE ASSOLUTO assieme ad altri 3 o 4 sempre targati Norvegia. |
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I Gorgoroth hanno fatto scuola con i loro primi quattro album e questo è assolutamente fantastico dotato di una grande personalità merito di Infernus. Da Revelation of Doom passando a Funeral Procession e da Profetens Apenbaring a The Rite of Infernal Invocation. Un viaggio grezzo, oscuro e glaciale che si ripeterà col successivo Destroyer anche se non ai livelli di questo grande album. L'ho comprato appena uscito assieme a Wolf's Lair Abyss dei Mayhem e Towards the Skullthrone of Satan degli Enthroned. Da avere! |
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I Gorgoroth hanno fatto scuola con i loro primi quattro album e questo è assolutamente fantastico dotato di una grande personalità merito di Infernus. Da Revelation of Doom passando a Funeral Procession e da Profetens Apenbaring a The Rite of Infernal Invocation. Un viaggio grezzo, oscuro e glaciale che si ripeterà col successivo Destroyer anche se non ai livelli di questo grande album. L'ho comprato appena uscito assieme a Wolf's Lair Abyss dei Mayhem e Towards the Skullthrone of Satan degli Enthroned. Da avere! |
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I Gorgoroth hanno fatto scuola con i loro primi quattro album e questo è assolutamente fantastico dotato di una grande personalità merito di Infernus. Da Revelation of Doom passando a Funeral Procession e da Profetens Apenbaring a The Rite of Infernal Invocation. Un viaggio grezzo, oscuro e glaciale che si ripeterà col successivo Destroyer anche se non ai livelli di questo grande album. L'ho comprato appena uscito assieme a Wolf's Lair Abyss dei Mayhem e Towards the Skullthrone of Satan degli Enthroned. Da avere! |
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Riascoltato oggi per l'ennesima volta..le ultime sono degli HIGHLIGHTS DA MANUALE DEL BLACK, in particolare modo "The Devil is Calling" che nonostante le tematiche a me un pò avverse, ritengo uno dei brani più significativi del genere e del metal estremo in generale (sono prareri miei eh..)..e poi è di una malvagità unica..Pest avrà fatto un patto con qualcuno, forse col diavolo, per una voce del genere. 100 con lode. |
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Bellissima recensione di Irastrana , questo è un gran disco , i Gorgoroth sono uno dei pochi gruppi che mi piacciono del metal estremo . |
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Per quanto mi riguarda lo metterei tra i primi 5 dischi di TNBM usciti nei '90. Una volta compreso al 100% causa dipendenza.. |
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Stasera sarò ad ascoltarli a Pinarella di Cervia al Rockplanet, e sarà la seconda volta che li vedo. Che dire, Under The Sign of Hell è fantastico, ma Pentagram (quello che apprezzo di più) ed Antichrist rimangono le perle per eccellenza. Ecco, se mi concedete il paragone per me questi tre sono la Trinità della loro discografia. Vorrei comunque spezzare una lancia a favore di Twilight of The Idols e Ad Majorem Sathanas Gloriam, son dei buoni album, ognuno con caratteristiche particolari. La discografia dei Gorgoroth la adoro perché non sono dischi tutti uguali, o uno la brutta (bella) copia dell'altro...ognuno ha la sua peculiarità |
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Come si suol dire mi aspettavo bello ma non così tanto... come la recensione del resto, bellissima come sempre,mi aspettavo bene ma non così tanto bene! Mi è piaciuto molto nel punto in cui dici "veste una pelle piacevole e liscia"... mi verrebbe quasi da dire candida, ma mi rendo conto che è un po' poco virile come cosa! E carina come cosa, non so se te ne sei accorta, ma hai parlato di "ossatura" proprio in un album che è "sotto il segno dell'inferno"... Questa è una gran gran recensione, stile impeccabile, grammaticalmente corretta, scorre bene, chiara, non una parola ripetuta, parti tecniche esaustive... insomma viene voglia di ascoltare il disco e magari comprarlo! .. ... .. .......... ... ...... |
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Disco imprescindibile per chiunque voglia veramente capire cos'è il black metal...mi sento di dare ragione a S.V.: dei Gorgoroth non si butta via nulla!!! |
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ah ah quando leggo il nome di questo gruppo mi collego agli Atroci e alle due fighette che dicono "Ciao bella, ciao cara..." e l'invito del metallaro a una di loro di anadare a sentire i Gorgoroth e lei che risponde che la band si chiama come un rutto!!!!!  |
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Come al solito la fretta di scrivere ha prevalso e gli errori si vedono ma spero si capisca il concetto  |
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I Gorgoroth per me sono come il maiale, non si butta via nulla. Come si fa a non apprezzare la cattiveria di Twilight of the idols o la l'acidità di Destroyer? Son due dischi supremi quanto i primi per me. Mi piace almeno per metà anche Incipit Satan e invece credo che Ad Mahorem sia solo sufficiente e l'ultimo anche meno. Nella fattispecie di questo terzo capitolo, per sta secondo a Antichrist che è il mio preferito, ma proprio di poco, i primi 3 sono la storia del black e mi domando perchè rimangano sempre un po' ai margini quando si parla di importanza e sviluppo del black norvegese, loro sono un pilastro fondamentale. Voto: 83/100 a questo disco. |
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fino a destroyer i gorgoroth erano i grado di radere al suolo qualsiasi cosa...poi il declino e la farsa sulla disputa a proposito dei diritti sul nome gorgoroth... |
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Per me, l'ultimo album dei Gorgoroth... capolavoro allo stesso livello dei due che l'hanno preceduto. Quoto Undercover, tutto quello che hanno fatto dopo (incluso l'ultimo con il ritorno di Pest al microfono) è fuffa. |
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IL disco perfetto dei Gorgoroth, nonché uno dei capolavori epocali del black metal. Canzoni come Krig e Profetens Apenbaring meriterebbero un monumento. In seguito, pur avendo comunque realizzato dischi più che buoni, non si sono mai avvicinati alla perfezione di Under the sign of hell. Immagino che abbiate già capito che, dal mio punto di vista, questo è un disco da avere senza se e senza ma. In una parola: INFERNALE. |
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Discone, però anche per me terzo in classifica, i primi due non si battono. Sono un po' meno severo di Undercover comunque, a me sono piaciuti anche i due successivi, anche se temo di essere uno dei pochi ad aver apprezzato 'Incipit Satan'. |
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Per me rimane il terzo in classifica, il primo è oscurità assoluta, il secondo la ribellione per eccellenza, questo la maturità acquisita rimanendo ancorati a quelle lande però e questo fara discutere, preferisco Hat a Pest, parliamo sempre di due voci diaboliche ma quella di Hat per me era perfetta. Dopo hanno prodotto altro? Sono ironico, tutto quello che comunque è arrivato dopo quest'album l'ho skippato in maniera quasi repentina, un paio d'ascolti e cestino a raffica, l'ultimo mi ha fatto ribaltare passando dal buon disco a semi-ciofeca dopo una decina di passaggi, in pratica sono finiti con quest'album. |
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