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TRAFFIC CLUB - ROMA

Esoteric - Paragon Of Dissonance
( 6414 letture )
Li aspettavamo al varco già da qualche tempo, esploravamo il web alla ricerca di qualche anticipazione o di qualche informazione inerente il nuovo album, ma ci trovavamo davanti al buio più totale. Senza nessuna anticipazione ci ritroviamo dunque tra le mani il nuovo lavoro della geniale band inglese capitanata dal chitarrista, cantante, tastierista, nonché apprezzatissimo produttore Greg Chandler.

Il quesito era prevedibile: sarà mai possibile superare i risultati ottenuti con l'eccelso The Maniacal Vale?

Il dubbio era lecito, e le aspettative altissime; ma la band ha superato egregiamente la prova segnando un nuovo picco compositivo d'irraggiungibile spessore. Gli Esoteric ormai sono entrati in una dimensione in cui non è contemplata la possibilità di un errore o di una caduta di tono; capaci di superarsi album dopo album fino al raggiungimento dello status di cult band - appellativo del quale i ragazzi di Birmingham pare non si curino più di tanto - continuando dritti per la loro strada come solo i grandi sanno fare.
Sulle note di copertina è possibile leggere "an epic ride through the limbs of Doom!": ed effettivamente la definizione ben descrive questo Paragon Of Dissonance, in quanto siamo nuovamente alle prese con un doppio album dall'impegnativa durata di 94 minuti, durante i quali gli inglesi danno prova di una maturità compositiva e di una preparazione tecnica ben al di sopra della media. Questo è un particolare che molto spesso si tende a tralasciare quando si parla di doom, in quanto - sbrigativamente - si pensa che suonare lentamente sia cosa da tutti, mentre nel momento in cui si è al cospetto di simili capolavori si capisce immediatamente che lentezza non è per forza sinonimo di semplicità.

Gli Esoteric del 2011 sono una band assolutamente matura ed impeccabile; il nuovo lavoro gode di una compattezza, di una pulizia e di una freschezza che non ha eguali in circolazione. Capisco che il termine freschezza per ovvie ragioni vada a cozzare con le atmosfere asfittiche contenute in queste songs, ma - paradossalmente - è proprio la sensazione che si prova all'ascolto del nuovo Paragon Of Dissonance. La classe dei nostri segna un passo in avanti rispetto ai seppur bravi colleghi doomster (non faccio nomi) che hanno imparato la lezione e si sono resi competitivi, ma che purtroppo devono chinare il capo al cospetto dei maestri.

L'album si apre, senza intro e senza fronzoli, con la splendida Abandonment che, a dispetto delle aspettative, inizia con una parte abbastanza dura e cadenzata per rallentare dopo poche battute su tempi a loro più congeniali, sui quali fa bella mostra di sé la chitarra solista di Chandler nell’intessere un assolo di una bellezza disarmante, ma anche decisamente melodico ed orecchiabile. La bellezza di questo brano – ma anche delle restanti songs - sta proprio nella capacità di non stancare l'ascoltatore grazie a continui intrecci chitarristici, cambi d'umore e di tempo che rendono l'ascolto molto piacevole, nonostante le tracce siano tutte decisamente lunghe ed impegnative.
Dopo un'opener che definirei quasi easy listening, entriamo nel vivo dell'album con la lentissima Loss Of Will: composizione arricchita dalla presenza di Mark Lockett al piano, il quale apporta un contributo molto interessante in quanto - essendo un musicista jazz e fusion - porta con sé un bagaglio d'influenze molto differente dalla stragrande maggioranza delle bands doom che, gira e rigira, attingono sempre dal solito gothic.
Segue Chiper, uno degli episodi più psichedelici dell'album: qui gli inglesi sono alle prese con partiture chitarristiche molto "flangiate", che si dipanano su un brano molto articolato e pieno di cambi di tempo, sul quale sono nuovamente le chitarre a tramare una struttura portante solidissima e quadrata, che solo nella seconda parte si concede ad un (magnifico) rallentamento che mi risucchia in un vortice psichedelico riportandomi alla mente la stratosferica opener di Epistemoligical Despondency.
Chiude il primo dischetto la dilatatissima Non Being: oltre quindici minuti di atmosfere siderali che portano la firma del rimpianto Gordon Bicknell, il quale - mi sembra di capire - sia ormai fuori dalla band, così come (l'attuale) ex-tastierista Oliver Goyet, rimpatriato in Francia, e l'ex chitarrista Kris Clayton, rimpiazzato da Jim Nolan. Il brano in questione è forse uno degli episodi più lenti e minimali dell'intera discografia Esoteric e, seppur datato, rimane un episodio agghiacciante nella sua nuda bellezza.

Pochi istanti per cambiare dischetto e poi giù d'un fiato una tripletta da capogiro: 15:44 , 15:33 e 13:37 senza nessuna concessione di sorta, ma andiamo per ordine.
Con Aberration siamo nuovamente alle prese con un nuovo monolite associabile ad un viaggio extra corporale ai confini dell'animo umano, in luoghi in cui non esiste la sofferenza fisica ed il dolore, ma solo un algido ricordo di essi. Un posto in cui i corpi gravitano leggeri ed il tempo non ha più significato. Da provare!
Disconsolate esordisce con una chitarra arpeggiata vagamente wave, sulla quale si inserisce nuovamente il buon Mark Lockett, il cui apporto pianistico viene ben presto inghiottito dal fiume in piena delle chitarre che stritolano tutto il resto in un riffing granitico che, a sei minuti dalla fine, va pian piano dissolvendosi in un finale dolcemente ossessivo.
Chiude il viaggio A Yorrent Of Ills, anch'essa ancorata su tempi ultra dilatati, gode di un'atmosfera rassegnatamente serena, come quella di chi non ha più nulla da perdere ed affronta serenamente il proprio destino.

Non so se le mie parole siano riuscite a ricreare lo splendido paesaggio sonoro di questo lavoro, ma posso tranquillamente consigliare l'acquisto a scatola chiusa di questo doppio album a tutti gli amanti del vero doom. In tempi di crisi è bene razionalizzare le spese, e l'acquisto di Paragon Of Dissonance equivale ad un investimento sicuro. Soddisfatti o rimborsati!



VOTO RECENSORE
93
VOTO LETTORI
62.68 su 48 voti [ VOTA]
Undercover
Domenica 18 Dicembre 2011, 14.05.09
21
@lux chaos, aspetta io non ho parlato di elitè o meno, credo che ogni genere musicale abbia una propria "sensibilità" e forma di "empatia", non pensare che tutti quelli che ascoltano black, death o doom lo facciano perché amano il genere, molti sono dei fottutissimi modaioli che seguendo il filone del momento ci sguazzano dentro ed è poi normale che gli venga complicato "entrare" in contatto con peculiarità di dischi che non "vivono". Non è neanche detto che io stesso dopo 20 anni che ascolto abbia la chiave di lettura esatta di alcuni lavori, soffro ancora i Khanate pur apprezzandoli, ho dovuto impegnarmi non poco per comprendere la forma di sofferenza funerea dei Colosseum e scendere a patti inizialmente con la voce heavy dei Candlemass, è tutta una questione di volontà e voglia di vivere e convivere con le opere che si mettono nel proprio stereo, le storie sull'elitè, le invenzioni e i ricorsi storici alla cazzo li lascio volutamente ad altri, non m'interessano.
lux chaos
Domenica 18 Dicembre 2011, 13.50.03
20
@undercover: comunque pensandoci bene, ritengo che a volte questo discorso di un "elite" che può capire certi lavori e altri no, lascia un pò il tempo che trova....un pò come il discorso burzum...tu dici "il punto è un altro, non tollerate o non vi piace perché non seguite il genere o solo a priori?"...bè, secondo me c'è un' altra possibilità: il disco, nonostante tutta la cultura musicale, non piace, punto. Secondo me, non bisognerebbe mai sottolineare che una determinata musica non sia capita perché d'elite. E' tutto molto più semplice di quanto appaia: al quinto ascolto, questo disco per me è inascoltabile, perchè tocca delle note che per me non vibrano e per altri si, a me annoia a morte ad altri no (e ho circa 1600 cd compresa la discografia di anathema e candlemass, per rispondere a nihei riguardo all'essere avvezzi al genere..)...secondo me a volte tutto questo significa non ammettere la diversità di gusti, e svilire le capacità che ognuno può avere...ovviamente IMO
Giasse
Giovedì 15 Dicembre 2011, 13.02.56
19
tra l'altro, rispetto ad altri esempi di doom estremo, Greg & Co. si muovono molto nella psichedelia, cosa che amplifica la spirale di corruzione nei vari brani. Sono una band eccezionale e lo dico dopo averli visti ben 2 volte dal vivo...
nihei
Mercoledì 14 Dicembre 2011, 0.24.47
18
Sono d'accordo con Undercover, gli Esoteric suonano doom estremo, un genere davvero di difficile comprensione e ancora meno immediato di altri generi estremi come il brutal death e simili dove quantomeno si è travolti dall'impatti sonoro dei blast beats lanciati a mille. Se non si avvezzi al genere almeno in maniera basilare difficilmente lo si può capire. Partite con i classici (ìCandlemass, Cathedral, Anathema, etc.) e magari prima o poi riuscirete ad apprezzarlo.
remy
Lunedì 12 Dicembre 2011, 10.16.28
17
Album spettacolare, da buttarsi per terra... E in più sono anche d'accordo con Furio... Sta succedendo troppo spesso.
lux chaos
Domenica 11 Dicembre 2011, 17.39.01
16
@undercover: io ammetto che non lo seguo, io seguo un pò tanti generi indipendentemente dall'etichetta, cioè ascolto la musica e se mi piace bene se no pace....ascolto dai motley crue ai deicide, con tutto quello che c'è in mezzo....questo genere evidentemente non mi va giù, per questo voglio approfondirlo per capire se dopo molti ascolti emergerà per me la sua bellezza, o se invece proprio non fa per me il genere, come dici tu....
IWANTOUT
Domenica 11 Dicembre 2011, 14.47.17
15
disco dell'anno????....certo nel 2011 il metal è prorio morto
Edylc
Domenica 11 Dicembre 2011, 13.18.56
14
Il primo disco è bellissimo. Il secondo di più.
waste of air
Domenica 11 Dicembre 2011, 13.02.25
13
Bellissimo! L'ho giusto ascoltato ieri dopo Imaginaerum: dovevo tornare in atmosfere natalizie!
Undercover
Domenica 11 Dicembre 2011, 10.50.32
12
Si ma il punto è un altro, non tollerate o non vi piace perché non seguite il genere o solo a priori? Perché ho letto altri commenti di Devil Doll, mi pare ce ne fosse uno sui Suffocation o un'altra band death dove affermava che non è musica, se partiamo da preconcetti così grandi arrivare in fondo a un disco estremo come sono di normaigli Esoteric sarà per voi missione impossibile.
devil doll
Domenica 11 Dicembre 2011, 10.36.02
11
@spadaccinonero: si avevo capito anche prima, grazie!!! ma proprio sto disco non lo tollero!!! Boh
lux chaos
Domenica 11 Dicembre 2011, 10.32.46
10
@spada: si mi è chiaro, ho capito! Sono solo dispiaciuto perchè dite che è un discone e a me non piace assolutamente...come se avessi la sensazione di starmi perdendo qualcosa di bello....boh, ci riproverò ma è dura...
Kuru
Domenica 11 Dicembre 2011, 2.07.19
9
Disco assurdo
nihei
Domenica 11 Dicembre 2011, 1.13.06
8
Discone.
spadaccinonero
Domenica 11 Dicembre 2011, 1.07.03
7
@devil doll un metallaro è smpr fuori luogo in un contesto d "normalità" od "uniformità" e qndo mi trovo di fronte ad opere musicali di questo livello mi ritengo fortunato ad essere "diverso". ora t è + kiaro cosa volevo dire, caro?
devil doll
Domenica 11 Dicembre 2011, 1.01.55
6
Ogni volta che ascolto gruppi del genere mi chiedo come uno possa stupirsi del fatto che un metallaro possa essee considerato fuori luogo o "diverso" perchè ascolta sta roba....ma lo dico con stupore, assolutamente senza offese o critiche....però è proprio ascoltar musica per il gusto di ascoltare qualcosa che ascoltano in 10 al mondo e fare gli elitari, questa roba è assurda, non mi viene neanche da chiamarla musica...bah, de gustibus...
spadaccinonero
Sabato 10 Dicembre 2011, 19.21.54
5
1 d quei dischi ke t ripaga tutte quelle volte ke 6 stato giudicato "diverso" o fuori luogo xkè 6 metallaro. recensione azzeccata e voto altrettanto.
enry
Sabato 10 Dicembre 2011, 18.06.18
4
Grande disco, preso a scatola chiusa. Bellissima Chiper. Difficile fare confronti con i dischi precedenti, per me sono tutti di altissimo livello...88/100 e di solito con i voti io sono abbastanza striminzito.
Kupu
Sabato 10 Dicembre 2011, 17.04.48
3
Gran disco, trovo discutibile solo l'opener (come fosse un po' fuori contesto, strano), come detto anche nella rece. 85 pieno per me
Undercover
Sabato 10 Dicembre 2011, 17.04.39
2
Buona prova ma i picchi di cui parla "Furio" non li ho registrati, è un album alla Esoteric non c'è alcun dubbio ma non il masterpiece sopraindicato almeno per quanto mi riguarda, vado sull'85 e non oltre.
Ubik
Sabato 10 Dicembre 2011, 15.28.28
1
Questi non sbagliano un colpo! Recensione bellissima per uno dei dischi più belli dell'anno. P.S. Cipher era uscita in anteprima un mesetto fa
INFORMAZIONI
2011
Season Of Mist
Doom
Tracklist
CD 1
1 - Abandonment
2 - Loss Of Will
3 - Chiper
4 - Non Being

CD 2
5 - Aberration
6 - Disconsolate
7 - A Torrent Of Ills
Line Up
Greg Chandler (vocals, guitar, keyboards)
Jim Nolan (guitar, keyboards)
Mark Bodossian (bass)
Joe Fletcher (drums)
 
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