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26/04/24
KARMA
CSA RIVOLTA, VIA FRATELLI BANDIERA 45 - VENEZIA
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C’è chi se le fa e basta, e chi vuole anche venderle.
Si potrebbe iniziare una recensione discorrendo su quanto sia utile propinare l’ennesima critica a prodotti dalla dubbia utilità. Io invece preferisco suggerire una riflessione circa il parallelismo che intercorre tra l’autocelebrazione per dieci anni di attività e un qualsiasi atto di onanismo. In fondo sono molte le analogie tra l’acclamazione verso se stessi ed il più narcisistico gesto dell’essere umano. La differenza fondamentale è però nel calcolo a fini utilitaristici che distingue la prima -quale prodotto raccogli spiccioli- dal secondo, che è un gratuito diletto ad occhiaia prolungata. E’ in tale discrimine la principale carenza di prodotti come Decas.
Per carità, non che capiti spesso un album per omaggiare “ben” dieci anni di attività di una band. Succedesse a tutti i gruppi del pianeta staremmo a recensirne uno alla settimana. Pensate quali abnormi soddisfazioni ci vengono negate. Siamo forti, sopravvivremo. Tornando seri, o fingendo di esserlo, già il fatto che pubblicazioni di questo tipo avvengano è per me deprecabile (un po’ come quando si creano festività di proposito col solo scopo di far spendere soldi). Parliamoci chiaro, siamo in tempi di crisi, ed è la peggiore dal dopoguerra. Le vacche erano magre, una volta. Ora sono schiattate. Chi ha davvero voglia di “investire” i pochi soldi che gli rimangono in un prodotto di simile portata? Passi che il mondo annoveri tra le caratteristiche che lo muovono anche il masochismo, e passi pure che la band in questione sia uno dei rari spiragli che ancora mostra tiepida luce nel grigio panorama metalcore, ma a tutto c’è un limite. La cosa positiva di Decas, l’unica a dire il vero, sta nel fatto che gli As I Lay Dying abbiano cercato di mascherare questa patetica celebrazione -ben dieci anni di attività, “quasi” come i Deep Purple- con alcune rielaborazioni di canzoni già pubblicate. Per il resto solo qualche cover e pochi -sciatti- pezzi inediti.
E’ vero che dietro la produzione di Decas si celi l’esperto Adam Dutkiewicz, del resto il “Killswitch Engager” è ormai ovunque; io stesso ho paura di aprire la porta del bagno col timore di ritrovarlo seduto e sorridente sulla mia tazza mentre emette growls dal buco sbagliato. E’ altrettanto giusto affermare che questo simpatico ometto sappia ormai svolgere il lavoro al mixer meglio che con la band di appartenenza. Eppure al di là del fattore puramente estetico ed oltre le influenze citate nella raccolta, altre caratteristiche degne di nota non si evincono. Per quale motivo? Semplice: non ci vuole molto a suscitare clamore nel riprodurre pezzi storici degli Slayer e dei Judas Priest. Sono capolavori, quelli, ed è prevedibile che ascoltandoli si provi sempre gusto. Ciò nonostante viene naturale domandarsi a cosa serva farlo, se non per dare piacere a se stessi. L’unica menzione degna, e lo ripeto, è nella rielaborazione in chiave elettronica di alcune canzoni. Anche in tal caso però è in agguato una domanda. Se proprio si riteneva opportuno sperimentare ulteriori strade, non sarebbe stato giusto farlo attraverso composizioni nuove, come hanno fatto i Korn?
Delle due una. O i rifacimenti sono dei filler voluti e ben riusciti, oppure la Metal Blade pretendeva un qualsivoglia prodotto purché spendibile sotto la firma As I Lay Dying. In entrambi i casi conta la fruibilità dell’operazione, ed è l’assenza di ciò che mi porta ad escluderne ogni voto numerico, ma non il giudizio. Decas è un album che non serve a nessuno. Non ai fan della band -che possono serenamente ascoltarne i prodotti precedenti- e nemmeno al gruppo stesso.
Per celebrare dieci anni di attività si può fare una festa con gli amici, se proprio lo si vuole. Si può andare a bere, a ballare, a mangiare, perfino a suonare. Gli anni che furono possono anche essere solennizzati con una soddisfacente pippa. De gustibus. L’importante è non pretendere che qualcuno poi la compri.
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"Tornando seri, o fingendo di esserlo, già il fatto che pubblicazioni di questo tipo avvengano è per me deprecabile (un po’ come quando si creano festività di proposito col solo scopo di far spendere soldi)." HAHAHAHAH almeno mi hai fatto ridere! |
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flag of hate: ovvio, prendi sodom e voivod, stai scherzando? spero, ahah... |
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Giammai.. per Odino !! Spero per te che tu abbia annegato il tutto con un ottimo limoncello / amaro ?!!... comincio ad avere sete--- |
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@ STORMLORD: hai pienamente ragione! Per quello io dico sempre di tralasciare le ideologie religioso-politiche quando si parla di musica! Per me una band ,possono essere tutti ferventi cattolici che vanno a messa ogni sera o pagani scatenati che vanno nei boschi a ululare con la luna piena, non me ne sbatterebbe comunque un cazzo! L'importante è che facciano musica che mi fa star bene, che mi trasmette emozioni! Il resto sono soltanto chiacchere! |
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@Billorock: e sia messo il rutto a verbale! |
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In ogni caso Cuordipietra, nel post n. 15, ha pienamente ragione!! Fare certe dichiarazione (che poi magari non è neanche vero che sono cristiani ) ha un suo tornaconto! |
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pardon, intendevo Alex ve ... eh eh |
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Ste discussioni mi fanno ridere! Come se io non ascoltassi più gli Slayer perchè sono atei, o Burzum perchè ha certe idee "strane", o i già citati Amon amarth perchè sono dei pagani anticristiani! Ridicolo! Se sono cristiani saranno cazzi loro no? Come se io adesso andassi a denigrare i Moonsorrow, o i Finntroll, o una qualunque band Viking/pagan per il loro paganesimo! ma per favore! @ Wildchild: quello che hai detto è lo stereotipo del metallaro "tipo", ed è una delle più grandi cazzate attualmente in circolazione! |
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Cuordipietra : Ammazza hai magnato eeh ?? per finire di digerire alle 19 ?? |
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@wildchild: assolutamente no, per questo ho provato a spostare la discussione verso la presunta utilità delle raccolte celebrative |
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scusate,ma uno per ascoltare metal deve deve per forza fare messe nere,sacrifici umani e urlare "viva satana" alla messa di natale??????... |
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@cuordipietra: Darrell, prima avevo la dislessia post-pranzo-abbiocco - Già, ma non mettiamoci solo le band piccole o medie, ricordiamo alcuni gruppi importantissimi e magari anche il più importante al mondo nell'ambito heavy metal... che realizza una raccolta ogni....5 anni? Eh! Ne avrebbe bisogno? No, eppure... |
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l'uni cosa buona di quest'album è che la cover mi fà venire in menter QPAST dei gorgoroth e me lo vado ad ascoltare..... CLIMA NATALIZIO NO? |
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Dimebag DARREL, Alex.... comunque hai ragione nel dire che queste raccolte siano inutili e dannose. Ma anche le band hanno le loro colpe. Evidentemente ci guadagnano anche loro, altrimenti alzerebbero la testa e si lamenterebbero. Ma d'altra parte, questi gruppetti non hanno le palle per lasciare il comodo carrozzone della Metal Blade. @Undercover: Sul fatto della cristianità, non li sfotto in quanto credenti, ma perchè lo urlano ai 4 venti, e lo ribadiscono in ogni fottuta intervista. E' una palese operazione pubblicitaria anche questa. Perchè nella società americana, profondamente conservatrice e cristiano-evangelica, dichiararsi figli di dio VENDE. Io lo chiamo BUONISMO. |
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Continuando, tanto per aggiungere un minimo di sale alla discussione, tale operazione, ora realizzata con gli As I Lay Dying (una discreta band metalcore) viene ideata spesso anche per artisti ben più importanti e di qualità ben superiore. Che senso ha fare l'ennesima uscita a nome Death (con la faccia di Schuldiner, per vendere meglio), o un dvd nuovo dei Pantera (COL NOME DI DIMEBAG RADDELL in copertina), se non quello di raschiare il fondo del barile e tirare su gli ultimi soldi disponibili? Sono operazioni commerciali, e fin qui nulla quaestio, è il mercato. Il problema è che non hanno altra utilità se non quella di raccimolare soldi. |
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Si Alex concordo pienamente con ciò che dici. |
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Ragazzi, al di là dei gusti, il problema non è nell'essere cristiani o altro, ma nel realizzare un prodotto dall'utilità quantomeno dubbia. Non penso che tutte le colpe di ciò siano da ascrivere alla band, anzi, a rifletterci bene penso le responsabilità maggiori siano da imputare all'etichetta. Avete presente l'espressione "raschiare il fondo del barile"? Ecco. |
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Il fatto che siano cristiani non mi urta, ho sempre amato gli Incubus e i primi Mortification pensa se mi faccio ste paranoie, il fatto invece che producano musica di merda mi urta, una raccolta simile comunque sarebbe il miglior regalo per un paio di preti del mio paese che si lamentano del metal satanico che urla troppo, gli faccio ascoltare questi che so devoti cristiani e urlano ugualmente così fanno na bella figura "MARRONE" una volta che iniziano a inveire contro i loro simili. |
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PS loro sono cristianissimi, e se qualche schifoso ateo fa notare che di recente hanno fatto un tour con i pagani mangiapreti Amon Amarth e i biechi Septicflesh, non ascoltatelo! E' un emissario del Maligno... andate a confessarvi per aver sbirciato su Wiki chi sono gli Amon Amarth, sù sù |
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@Giaxomo: nooo, non questi bravi ragazzuoli! Loro non fumano, non bevono, non si drogano, non trombano, non mangiano innocenti animali, dicono solo "acciderbolina" e "perdincibacco" se sono incazzati, e andranno dritti dritti in paradiso! Che band da oratorio Don Bosco... |
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@Luca: certo che si! XD |
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Oooh, per natale ero indeciso se regalarmi "Better Off Dead" dei Sodom o "Killing Technology" dei Voivod, per fortuna sono arrivati gli AILD con questa STORICA relase, per celebrare degnamente ADDIRITTURA 10 anni di attività, con interessantissime e ORIGINALI cover di band di nicchia!! Ho trovato il regalo perfetto! Poi sò cristiani, così sono pure a posto con la coscienza |
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Invece tutti quelli che scrivono testi con riferimenti al demonio e diavolerie varie sono interessanti, vero? |
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Scusate, ma saranno pure cazzi loro no? Facciano i testi che vogliono e via, se poi fanno cagare musicalmente parlando è un altro paio di maniche |
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Cristiani cristiani però tirano e fumano di tutto anche loro. |
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Metalcore cristiano... solo dall'America più bigotta e redneck può venir fuori sta roba... 10 anni di carriera? La musica ne aveva bisogno quanto l'umanità di una nuova spece di zanzara tigre. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Paralyzed 2. From Shapeless to Breakable 3. Moving Forward 4. War Ensemble (Slayer cover) 5. Hellion (Judas Priest Cover) 6. Electric Eye (Judas Priest Cover) 7. Coffee Mug (Descendents cover) 8. Beneath the Encasing of Ashes (Re-Recorded Medley) 9. The Blinding of False Light (Innerpartysystem Remix) 10. Wrath Upon Ourselves (Benjamin Weinman Remix) 11. Confined (Kelly “Carnage” Cairns Remix) 12. Elegy (Big Chocolate Remix)
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Line Up
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Tim Lambesis - Vocals Nick Hipa - Guitars Phil Sgrosso - Guitars Josh Gilbert - Bass Jordan Mancino - Drums
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