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18/02/21
IMONOLITH + LOGICAL TERROR
MK LIVE - CARPI (MO)
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( 6242 letture )
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Ci sono dischi particolari, platter dai contenuti esemplari la cui diffusione spesso è inversamente proporzionale alla loro portata storica. Tribe è uno di questi. Un album dimenticato, lasciato sbiadire o forse semplicemente mal considerato: con Tribe i Sadist riuscirono nel 1996 a consacrarsi nell'olimpo di quei mostri sacri (Cynic, Atheist, Death, Pestilence) di cui finalmente non erano più solo debitori acerbi ma al fianco dei quali potevano marciare fieri.
Rispetto al debut Above The Light la formazione vede la defezione di Andy Marchini (rientrato poi nel 2005 e all'epoca bassista e vocalist dell'allora trio) e l'ingresso di Andrea "Zanna" Zanini alla voce e Salvatore "Chicco" Parisi al basso, oltre agli storici Tommy Talamanca (chitarra e tastiere) e Marco "Peso" Pesenti (Necrodeath) dietro le pelli.
Tribe, dicevamo, segna l'abbandono di un certo "neoclassicismo" e cerca di districarsi in un riffing meno disomogeneo nello sviluppo ma sicuramente più intricato nell'architettura. L'uso delle tastiere si fa più particolare, privilegiando il tema portante e le atmosfere ad esso legate e conseguentemente portando queste a ricoprire un ruolo portante e non semplicemente collaterale. In sunto Tribe rappresenta il vero prologo di quanto i Sadist sarebbero divenuti, nel bene e nel male. Un viaggio sonoro fuori dal tempo, suoni esotici che sfociano in un prog-death raffinato, condito dalla fusion ed edulcorato da richiami thrashy ed old school. Una sapiente amalgama e sovrapposizione di armonie, atmosfere e dinamiche. Dovessimo fare un paragone stridente, ma ad opinione di chi scrive ben argomentabile, le strutture foniche ricordano senza troppa difficoltà quelle spesso sfoggiate dai Toto, delle ideali soundtrack.
Tribe non è violento, è atmosferico. Non vuole martellare, ma accompagnare. La sofisticatezza sta nel non barare mai. I Sadist non riscrivono le regole, pur considerando tale pratica un'arte, ma ne ridefiniscono la finalità. Per quanto mischino le carte il risultato resta riconoscibile. Forse questo potrebbe essere il punto debole di un disco altrimenti vicinissimo alla perfezione, oppure visto in un'ottica più tradizionale un punto a favore, in quanto creare all'interno di limiti stilistici prevede un handicap a monte.
La tracklist è equilibrata, Talamanca alterna il "dominio" di chitarra e tastiera giocando di contrappunti dilatati, un lavoro eccezionale da parte di un musicista troppo sottovalutato, poliedrico e completo, sicuramente unico. Meritevoli di citazione, ma davvero per inezie rispetto alle altre, sono Escogido, India e From Bellatrix to Betelgeuse, il trittico iniziale, Tribe e The Ninth Wave.
Una piccola perla scioccamente dimenticata. Spesso ci lamentiamo della qualità e del numero delle uscite nazionali, scordandoci ciò di cui dovremmo maggiormente andare orgogliosi, e questo non vale solo per Tribe.
Tecnica impeccabile, produzione bilanciata e arrangiamenti ben congegnati. Gli ingredienti ci sono tutti, ma pur nella sua purezza, Tribe, non credo rappresenti, fortunatamente direi, l'apice artistico dei liguri.
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VOTO LETTORI
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84.55 su 111 voti [
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27
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Novembre 1995...centro sociale colonia liberata. Molfetta (Ba). |
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26
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Disco strepitoso, il mio preferito dei Sadist. From Bellatrix to Betelgeuse, l'opener Escogido, The Ninth Wave raporesentano a mio avviso l'apice della band (che comunque da quando si è riformata fino ad oggi ha pubblicato una serie di album di alto livello). Geniali. Unici. Voto da 90 in su. |
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25
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Super!!!!L'operner e la title track sono mostruose.Non meno di 95.Curioso di sentire il nuovo. |
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24
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una sola parola:mostruoso! |
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Avevo dimenticato il voto,per me è un disco da almeno 95! |
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21
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Capolavoro assoluto del genere!e parlo a livello mondiale!ho avuto il piacere/onore di aprire alcune date per loro a supporto proprio del Tour di "Tribe"con la mia band dell'epoca i BlackThorn,mitica la sera di capodanno al Rainbow di milano nel '96/97....esperienza unica,band unica e persone stupende!un sogno.... |
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20
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Grandissimi Sadist, mi han sempre fatto venire in mente i Goblin in chiave death, e quindi brividi a non finire!!! Per tribe un bel 95!!! |
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19
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ottimo disco, grande gruppo. non c'è un pezzo che non mi piace.. trevor alla voce è meglio di zanna ma in generale la voce qui non mi dispiace... |
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18
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Bella tecnica, ma pessima voce. |
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Ottimi su questo cd, ma si manterranno sempre su buoni livelli |
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@ Undercover si è vero hai ragione, sei un ragazzo intelligente e soprattutto un brother metalhead!!! @ lux chaos spero che la parola ca°_°o stia a significare l'ulteriore bellezza della canzone!! Perchè a me piace un casino, ma tutto l'album mi piace. |
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15
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@a luci spente c'aveva già pensato un signore di nome: MIKE BROWNING una vita prima  |
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@a luci spente: "From Bellatrix To Betelgeuse"...che cazzo di capolavoro di canzone!!!!! |
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13
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"From Bellatrix To Betelgeuse" ... alla faccia dei puristi che odiano le tastiere, i Sadist hanno dimostrato che si può fare dell'ottimo death metal anche senza chitarre. |
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12
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Per quanto riguarda lo sviluppo dell'idea...la sua realizzazione, l'affinamento del concetto, l'omonimo del 2006 per me rappresenta la loro massima espressione. Poi sul gusto possiamo discutere. Io preferisco Tribe rispetto ad ATL, lo trovo molto meno derivativo, anzi originalissimo. Tempo fa ho recensito i Phantasmagory, quel disco rappresenta l'indice di influenza di un lavoro come Tribe. |
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11
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Primo posto per Above e secondo per Tribe. Quello fatto dopo non mi ha mai preso più di tanto, anzi... |
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10
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disco molto bello insieme al precedente, lo apprezzo anche maggiormente rispetto a titoli molto più più blasonati!!! grandi |
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9
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discone ma il migliore per me è above the light |
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8
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Above The Light è un gran disco, ma il mondo ha conosciuto i Sadist grazie a Tribe, per me la punta più alta della loro discografia. Pezzi come "From Bellatrix To Betelgeuse" è difficile sentirne di questi tempi... |
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7
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insieme ad above the light uno dei punti massimi del death progressive italiano... |
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Personalmente mi sono fatto diversi viaggi, senza abusare di sostanze stupefacenti, ascoltando a manovella "From Bellatrix to Betelgeuse". Stupefacenti! |
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4
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Probabilmente è il mio disco preferito tra i loro, mi trovo d'accordo con Rami quando parla delle atmosfere date dalle tastiere. |
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Si, Above The Light è PAZZESCO, ma io ho sempre amato anche Tribe. |
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Le recensioni di Rami mi piacciono tanto anche se per l'ennesima volta mi trovo dall'altra parte della barricata, per me loro hanno fatto un solo grande disco ed è "Above The Light", il resto mi ha sempre annoiato dopo un paio di pezzi, ne riconosco l'abilità e la bravura ma mai fatto centro fra i miei ascolti. |
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1
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Gran disco, concordo pienamente con Nagash. Sadist orgoglio italiano VOTO : 80 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Escogido 2. India 3. From Bellatrix to Betelgeuse 4. Den Siste Kamp 5. Tribe 7. Spiral of Winter Ghosts 8. The Ninth Wave 9. The Reign of Asmat
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Line Up
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Zanna - Vocals Tommy - Guitars, Keyboards Peso - Drums Chicco - Bass, Vocals
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