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“Repetita iuvant”.
I Lamb Of God costituiscono uno di quei gruppi che non ha bisogno di presentazioni. Qualche parola però è doverosa. Partiti da uno degli stati storicamente più conservatori della Federazione, gli americani di Richmond, Virginia, sono diventati il gruppo metal americano più famoso tra quelli degli ultimi anni. Nel corso della carriera hanno visto aumentare la propria popolarità in maniera costante, tanto da essere ormai abituati alla presenza nelle zone alte delle classifiche di vendita, in particolar modo negli USA. Da più parti accolti come gli eredi naturali degli indimenticati Pantera, da questi hanno appreso una capacità fondamentale per avere successo: piacere un po’ a tutti senza svendersi. Il loro suono ha un quid di moderno, eppure trova la propria base nel thrash. Il collante del tutto è sempre nel groove, in quell’amalgama di stop and go, breaks e tempi dispari. Alla base vi è stata una estrema cura per il dettaglio, tanto nei riff quanto nella parte ritmica. La voce di Randy Blythe è migliorata nel corso degli anni, arrivando a gestire -con padronanza sempre maggiore- perfino clean vocals impensabili ad inizio carriera. Insomma, al di là dei gusti personali, si parla di una band dotata di qualità nettamente superiori alla media, passata dall’irruenza tout court degli albori alla violenza raffinata dei giorni d’oggi.
Come suona il nuovo Resolution? Come ci si aspettava, né più né meno. Il nuovo album, il settimo considerando l’esordio col moniker diverso, è il mix di quanto è stato prodotto in carriera con l’aggiunta di qualche raro slancio innovativo.
Oltrepassato l’intro assolutamente trascurabile, i nostri ‘Agnus Dei’ ricominciano da dove si erano fermati. Desolation è l’essenza del sound che questo gruppo ha espresso negli anni: tirato, rabbioso, ma a tratti prevedibile. La successiva Ghost Walking denota maggior attenzione verso il groove, caratteristica questa, che i Lamb Of God gestiscono come pochi al mondo. Tanto Guilty che The Undertow non aggiungono molto a quel che ci saremmo aspettati, se non le conferme tanto dell’ ottima preparazione tecnica, quanto di uno stile personale anche se ripetuto. La prima traccia a colpirmi davvero è The Number Six. E’ solo ora che la band americana riesce finalmente a staccarsi da ciò che sarebbe stato lecito attendere. La canzone si sviluppa nel suo divenire, ed anziché riproporre una formula ampiamente collaudata, delinea ulteriori sfaccettature che i cinque sembrano gestire più che bene. In buona sostanza, si corre meno curando maggiormente il songwriting. Non mi sorprenderei che ne derivasse un singolo da classifica, riuscito, ma non per questo ruffiano. Anche la seconda parte dell’album conferma che se la band non ha più la freschezza e l’originalità di alcuni anni orsono, riesce a compensare con ampie dosi di groove, rabbia e tecnica. Il percorso prosegue con la tellurica Invictus e l’irruente Cheated, eppure è solo con Insurrection che si nota un nuovo sussulto qualitativo, in particolar modo attraverso il tentativo di catturare l’ascoltatore attraverso il mood, con un andamento -in parte- differente da solito. Anche Terminally Unique rappresenta una delle tracce più coinvolgenti. In tal caso non perché i Lamb Of God cerchino strade differenti da quelle intraprese spesso, ma perché svolgono benissimo quel che sanno fare meglio: pestare. To The End vira verso lo sludge, la qual cosa conferma la mia personale previsione, con un Randy Blythe e amichetti sempre più tentati da certe sonorità. La canzone non avrebbe sfigurato in un album dei Down, il che è tutto dire. Passata Visitation, che nulla aggiunge a quanto fin qui detto, si passa alla conclusiva e particolarissima King Me. I Lamb Of God vanno ancora una volta al di là di quel che avremmo preventivato, raccontando di malinconia, rancore e furia, per poi combinare l’insieme. Una canzone non facile, da ascoltare più volte prima di essere giudicata.
Che altro aggiungere? Resolution è un disco più che discreto, gode di suoni che ormai fanno parte di un trademark, assieme alla tecnica e all’attenzione per il dettaglio. Randy Blythe è come il vino buono e, per quanto riguarda i suoi compagni, erano già super preparati dieci anni fa, figuratevi ora.
Non sarà l’album più riuscito dei Lamb Of God, vero, ma contribuisce comunque a mantenere alte le quotazioni di un gruppo che è già in cima da alcuni anni. Non è dato sapere se la rabbia -ancora presente- sia frutto solo di mestiere o della rinnovata genuinità dei cinque. Nel dubbio, sono convinto che il nuovo lavoro possa interessare non poco chi ha sempre apprezzato tale band. Coloro i quali -per dolo, colpa grave o divergenza di gusti- non sono mai riusciti ad amarli, anche questa volta avranno l’occasione appropriata per ignorarli.
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73.89 su 185 voti [
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adler è una macchina da guerr,fa realmente la differenza |
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Prendendo l'album singolarmente, quindi senza paragonarlo ai vecchi dischi, si può notare che rappresenta in pieno tutto quello che i LOG sono: D.E.V.A.S.T.A.N.T.I.!!! L'unica pecca che ha, come quasi in tutti i dischi di questo gruppo, è la troppa ripetitività dovuta ad una scelta COSCIENTE del gruppo di non "allargare" troppo il suond per non perdere quell'approccio diretto che da sempre li ha contraddistinti. Sono contento tuttavia che ANCHE in questo disco hanno raggiunto un equilibrio tale da dare sempre un IMPATTO DIRETTO alle canzoni, senza scendere troppo nel banale ed arricchendo il sound con riff, assoli, parti corali...che danno una maggiore atmosfera ed una maggiore profondità alle traccie. Tra le migliori canzoni ci sono Desolation, Terminally Unique, King Me e Ghost Walking(la migliore per me). Voto 78 |
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Più mi ritrovo ad ascoltarlo e più questo album mi trasmette una grande carica. Se fosse uscito al posto di Wrath, di cui è molto più ispirato, si parlerebbe di un disco non troppo distante da Sacrament. Voto 80 |
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Mah credo e spero che sia un periodo passeggero, una sorta di scia di Wrath, che pure è stata una svolta controversa. E' una cosa che accade a tutte quelle band che hanno scalato l'underground più estremo in un super-paese come gli USA e che dopo 7 album ha ancora dei punti fissi, dei riferimenti continui, ma che è in una fase di stallo. Secondo me la creatività massima è stata Sacrament, e in parte Wrath, di Resolution mi piace abbastanza King Me, The Number Six e Terminally Unique... Il meglio resta, per me, AS THE PALACES BURN.. \m/ |
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spero veramente che i lamb, con tutta la potenzialita che hanno, un giorno di questi facciano un album che li riporti ai fasti degli esordi, magari sperimentando un po |
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Flag of hate ti quoto anche io. questo è un buonissimo gruppo (molto "panteroso" come dice mia moglie) ma poi alla fine stanca... |
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@Flag Of Hate: lo penso anch'io, quel disco è veramente bello. |
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@Freedom: ... in particolare "Ashes Of The Wake", che secondo me rimane il loro masterpiece. |
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Sono stato troppo generoso nel primo commento, abbasso il voto a 70. Disco tutto sommato mediocre per una band di questo calibro, e molto poco longevo. I primi 4 dischi restano i migliori. |
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Un discreto album per un buon gruppo. Purtroppo però devo dire che i Lamb, almeno per me, hanno una longevità molto bassa, nel senso che un loro disco lo ascolto volentieri per una, due settimane al massimo, poi esaurisce l'elemento sorpresa e non riesco più a trovare molti motivi per schiacciare ancora il tasto PLAY... e subetra la stessa sensazione descritta da Conte Mascetti. Forse perchè i brani sono davvero troppo simili, mi succede la stessa cosa anche con i DevilDriver. Sarà una mia tara, non so. 69/100. |
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A volte ho la sensazione che suonino duro tanto per essere duri...non so se ho reso l'idea. Tutto ben suonato ma troppo sterile. |
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Concordo con Lobo sul fatto che le canzoni fatichino a rimanere impresse ma penso che live spacchino di brutto.Anche io preferisco il periodo di As the palaces burn / Ashes of the wake ma ho apprezzato anche un disco diretto e brutale come wrath...questo resolution mi sa' che lo mettero' vicino a sacrament, un altro cd con cui condivide la poca fruiblita' delle canzoni (ma la' c'era redneck almeno) ma che comunque rimane , insieme a quest'ultimo, un buon ascolto di groove thrash. |
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Concordo con Undercover, anche se devo aggiungere che personalmente li preferivo decisamente di più ai tempi di As the palaces burn / Ashes of the wake. Mi accodo al voto lettori / recensione. |
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Tecnica finissima e songwriting elaborato...ma per il resto non c'è una canzone che rimane impressa...album mediocre |
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Un disco ben al di sopra della media, brutale e crudo al punto giusto. Non sarà un capolavoro, non proporrà (quasi) nulla di nuovo, ma alcuni pezzi sono degni dei lavori passati....e parte alcuni tentativi quà e là, dai LOG non ci si può aspettare nulla di diverso da quanto propongono....almeno, io da loro NON CERCO NULLA DI DIVERSO!! Una band che non ti delude mai, nonostante tutto. |
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C'è del buono, della minestra riscaldata e sprazzi di cambi di direzione con le spruzzate doomish alle quali accennava piggod, il disco in sè non è male, non è al livello dei primi ma "Desolation" e "King Me" da sole bastano per convincere, ce ne fossero di band groove che suonano così e non tutte fottutamente uguali. Per il voto mi allineo a Alex, andare oltre il 75 sarebbe mascherare la realtà. |
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questo album è stupendo. grandissimi LOG, dopo il fantastico Wrath (che avevo già infinitamente apprezzato) si sono addirittura migliorati proponendo anche sperimentazioni quali The Number Six e King Me. una delle migliori band sulla piazza a mio parere |
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Desolation è da sturbo! |
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In una parola: sopravvalutato. Per me quest'album vale un 65. |
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Un 75 è decisamente un voto troppo basso per questo album il quale si mostra sintesi del sound dei lamb of god e molto più completo del suo predecessore con qualche aggiunta di piccole sfumature che rivelano il lato probabilmente più intimo dei lamb of god come si nota in canzoni come the number six ( la migliore dell'album insieme a desolution), insurrection, terminally unique e la spettacolare king me. BRAVI LAMB OF GOD continuate così...... |
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Pensateci bene.. Le hanno senz'altro provate tutte, e credo che i LoG si possano considerare come una band Groove molto versatile.. Certo, il disco può piacere a quella generazione che apprezza Wrath, e in parte Sacrament, ma forse è troppo out rispetto a Burn the Priest, As the palaces, american gospel.. Sinceramente ne sono rimasto colpito e spiazzato, specie nella bella King Me, ma non so ancora dire se piacevolmente o no.. Forse un pò di nostalgia di As The Palaces Burn.. Bè si sente! |
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Una bella botta nei denti, songwriting per certi versi simile ai lavori passati ma per fortuna sempre di notevole livello! |
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Dopo averli visti dal vivo, ho cominciato ad apprezzarli. Sul disco che dire? A ci piacevano, continueranno a piacere, stessa cosa dicasi per l'inverso del caso menzionato. Ad ogni modo, le sterzate un pò più doomish (seppure assai limitate) mi sono piaciute e possono aprire agli statunitensi nuove possibilità per lo sviluppo del loro sound. Vedremo col prossimo album in studio... |
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primi ascolti cosi cosi, poi pian piano si riesce,a mio parere, a sentire qualcosa di veramente bello,per me di molto sopra la loro media rispetto agli ultimi 2 album |
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30
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wrath per me è superiore ma questo resolution si difende bene.. ha bisogno di 5-6 ascolti almeno, al primo si potrebbe rimanere spiazzati e poco entusiasti, ma non abbiate paura è normale.. disco spaccatimpani in puro stile log, 75 meritato |
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Piacevoli come gruppo, ma a piccole dosi. Qualche assolo in più li renderebbe meno monotoni e ripetitivi. |
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alex ve : sob sob.... |
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BILLOROCK fci. (Odia Tiago Motta): da ieri sera adoro Tiago "c'ho i piedi di piombo" Motta |
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eeeh.... magari fossero i Pantera, cavolo... |
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quoto assolutamente ObeYM86... |
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Secondo me gli basterebbe inserire più spesso stacchi melodici ed assoli per rendere i pezzi meno "pesanti",come fanno ad esempio i Devildriver. |
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Il paragone coi Pantera è assurdo....forse nell'attitudine li ricordano un pò,ma a loro manca un grande chitarrista(r.i.p.)che sappia fare shredding e rendere i pezzi sempre sorprendenti e mai monotoni....per il resto hanno un grandissimo batterista(il migliore della sua generazione probabilmente)ed un ottimo singer,ma il riffing e la struttura delle song inizia a stancare un pò.Voto 78,cmq spaccano i culi!!! |
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Ma io direi che 85 ci sta pure, forse non è innovativo, ma è sicuramente in puro stile LOG...per fortuna hanno mantenuto il tiro!Ma forse qualcosa di nuovo c'è...coi miei pochi ascolti, credo di aver notato una vena più blues in alcuni fraseggi...sarà! |
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Al primo ascolto non mi ha colpito come WRATH tranne l'ultima traccia KING ME che la trovo molto potente e epica . |
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l'ho ascoltato solo due volte. l'impressione è che abbiano esaurito le cartucce... tanto tanto tanto mestiere e scarsa innovazione. che per carità, è già tanta visto i precedenti. |
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Forse ha usato google translator |
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Vichingo: per me era una supercazzola! |
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E soprattutto impara l'italiano |
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Max, evita il caps lock e cerca di esprimerti con educazione. |
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CHE SITO VERGOGNOSO INVECE DI POSITIVITA A UN GRUPPO CHE SI ALZA MOLTO AL DI SOPRA DI TANTA BAND IGNOBILI DATE 65 MA SIETE SICURI CHE CADETTE A PEZZI SENZA UN PO DI COSCIENZA METAL ITALIA ALMENO HANNO DIGNITA |
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dai ragazzi non scherziamo, questo album nel bene o nel male mantiene sempre la stessa linea dei precedenti, ed è un pregio. riuscire a far bene mantenendo sempre uno stile proprio e riconoscibile, perchè i log si riconoscono subito senza dubbi, non è facile. e loro ci sono riusciti. quindi io direi un 85 meritato per il fatto che sicuramente è un piccolo gradino sotto gli altri 3 capolavori. |
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Penso di ascoltarlo in settimana, non li amo alla follia ma li trovo piacevoli, dipende sempre da cosa uno cerca un loro disco |
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Avrei speso qualche parolina in più per King Me, giustamente osannata ovunque, visto che è il brano più particolare di questo disco. Resolution, comunque, resta molto valido e godibile. |
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10
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Trovo anch'io che il paragone con i Pantera sia da evitare... Sono ancora qualche gradino sotto, e lí rimarranno. Questo disco non vedo l'ora di sentirlo tutto e, tra l'altro, se si rivelasssoe un Wrath 2 beh... Ben venga |
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thrash core?.... ho dei dubbi, in quel genere lì vi consiglio, tra i tanti, i tedeschi rawside, poi fate voi. |
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8
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Premetto che non l'ho ancora ascoltato e rimediero presto.......ma..........io il paragone con i Pantera non l'ho mai capito.......... Datemi dell'ignorante ma secondo me dire che questi sono gli eredi di DARREL&co e una bestemmia....... Sono un ottimo gruppo ma i Pantera stavano su un altro pianeta.... |
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7
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Li ritengo i migliori in assoluto della seconda ondata groove, però ormai sono stufo di dover ascoltare quasi ogni volta lo stesso disco/pezzo. Concordo con Freedom quando dice qualche elemento nuovo ma è una sensazione talmente minima che denota una "cristallizzazione" del songwriting, tranne i primi album che reputo ottimi potrebbero anche non esistere, da "Sacrament" del quale ho elogiato la recensione di Matocc, non mi sono però espresso sul contenuto del disco che reputo appena sufficiente, il successivo "Wrath" a dir poco stantio e con questo? Solita minestra con un po' di dado in più a dar sapore, bah. Un po' più del sei perché Randy rimane uno dei migliori singer dell'odierna scena e perché riescono a farmi scapocciare seppur a tratti. |
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6
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Quoto lux chaos. A me non sono mai piaciuti, e se un gruppo mi annoia anche dal vivo vuol dire che proprio non è cosa! Li trovo troppo monocordi..poi va a gusti! |
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Sono pienamente d'accordo con lux chaos. |
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Album carino e recensione molto bella!!! Ascoltarli è sempre come essere travolti da una treno merci...però a mio umile parere sono stati sempre un gruppo un pelo "sopravvalutato" (tranne per il bel Ashes)...come dice alex ve, sono un gruppo considerato come erede naturale dei pantera e abituato alle zone alte della classifica....questo però mi fa un pò riflettere sulla non fantastica salute del metal odierno...secondo me i lamb sono dei grandi "mestieranti", dei grandi "manovali" del metal che picchiano come fabbri, ma un po pallosi e prevedibili dopo un po...trovo delle canzoni molto buone, ma manca sempre quel tocco di genio (che avevano i pantera, ad esempio) che trasforma una canzone buona in una canzone strepitosa....ovviamente IMO.. |
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Non mi pare un semplice Wrath 2, anzi, direi che sono riusciti ad introdurre finalmente qualche elemento nuovo. I tempi migliori sono passati, le composizioni non sono geniali come una volta, ma questa band riesce comunque ad essere sempre incisiva al massimo. Lode ai LOG. 78. |
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Divergenza di gusti, ma massimo rispetto |
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non son in grado ma da oggi, che o comprerò giudicherò anche se ad ascolti distratti sembra un wrath 2.0 ma spero di sbagliarmi con gli ascolti. |
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