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19/04/24
MARLENE KUNTZ
NEW AGE, VIA TINTORETTO 14 - RONCADE (TV)
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The Smashing Pumpkins - Siamese Dream
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( 8658 letture )
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Gli Smashing Pumpkins, dalla ventosa Chicago, debuttano ufficialmente nel 1991 con Gish, album di discreto successo supportato da tour al seguito di Jane's Addiction e Red Hot Chili Peppers. E' però con la contemporanea esplosione del grunge e la pubblicazione di Siamese Dream, due anni più tardi, che alla band viene offerta la grande occasione, e con essa la possibilità di trovarsi al posto giusto, al momento giusto. La pressione è alta (la definizione di "nuovi Nirvana" contribuisce ad accrescere le aspettative a dismisura), depressione e droghe si insinuano nel gruppo ed i litigi, compresi quelli di coppia tra Iha e Wretzky, diventano frequenti quanto inevitabili: tuttavia, il successo immediato dell'album (che debutta al decimo posto della classifica di Billboard) spianerà la strada al quartetto formato da Corgan e Chamberlin, almeno fino agli eventi che funesteranno il tour del successivo Mellon Collie And The Infinite Sadness.
Quello degli Smashing Pumpkins è un rock dalle frequenti inflessioni psichedeliche, innestate con inedita sensibilità nella circolarità stilistico/compositiva del grunge: ammantato da sonorità progressive, Siamese Dream finisce dunque col trovare una sua dirompente originalità suonando più riflessivo, atmosferico e maturo di molte bande ad esso contemporanee. La voce di Corgan, in particolare, ha il carattere di un intrigante accento, melodico a fatica, posto su una base musicale che potrebbe vivere, per la ricchezza degli spunti suggeriti, di vita propria: foriero di un disagio sottile, il cantato riesce a suonare efficace senza mai svelarsi completamente alla ricerca di uno stile, o cedendo alla tentazione dell'etichetta. Fra le trame vorticose di accordi semplici si nasconde dunque uno spessore nuovo per il genere, una profondità da scoprire tra le righe ("beware all those angels with there wings glued on", Cherub Rock, "Mutilate the meanings, so they're easy to deny", Quiet), ideale fusione di Alice In Chains e Stone Temple Pilots, Soundgarden e Nirvana, il tutto condito da un accostamento ardito ai Love/Hate nelle parti di basso, che ricordano a tratti le progressioni grooveggianti dello Skid Rose più ispirato. E' solo con i tre minuti radiofonici ed essenziali di Today, con la sua successione tipica di genere tra strofa tranquillo/sussurrata ed un ritornello di una grinta elementare, dal quale Corgan stoicamente non sembra farsi coinvolgere, che la costruzione degli Smashing Pumpkins assume la forma più riconoscibile della canzone, eventualmente del video, e di una cantabilità rassegnata -come esigeva il mood dell'epoca- e da classifica. In ogni altrove Siamese Dream si rivela invece un disco di situazioni, ora pesanti ora rarefatte, prendendo ad ideale riferimento un progressive moderno e dinamico, e spiazzando l'ascoltatore nel preferire un'espressione ricca di toni alla successione intransigente ed asciutta di strofe e ritornelli. La musica del quartetto dell'Illinois riesce quindi a trovare una propria originalità all'interno di un movimento lontano dalla cristallizzazione, e consegna alla memoria un campionario di atmosfere strutturate, anomale per quella che sarebbe divenuta "la scena di Seattle". Brano dopo brano, vediamo costruirsi un indovinato accostamento di rispettosi contrasti, tra accordi trionfanti e luminosi arpeggi, una sezione ritmica particolarmente dinamica e reattiva, ed un Corgan pittore di liriche liquide e sognanti ("When you decide that your life is a prize, renew and revive", Hummer), perfette nell'adattarsi alle pieghe di ciascun brano ma mai del tutto coinvolte: la sua è una partecipazione svogliata e disillusa, una violenza possibile, un contributo osmotico, un innesco perenne, perfetta rappresentazione dell'atteggiamento di una gioventù nuova, finalmente consapevole del dubbio ("Where are we going?", Sweet Sweet) ed alla ricerca di risposte. L'energia che Siamese Dream racchiude è quella di un pubblico dall'animo costantemente "out of season" (Mayonaise), desideroso di proiettare se stesso in un sentimento intenso e verosimile, lacerante ma capace di amare, espresso da un'apparente semplicità compositiva che doveva rendere la musica accessibile e coverizzabile, pur senza ridurla ad un denominatore troppo comune. I testi raccontano di insicurezze ed isolamento, frustrazione ed amare solitudini, conferendo in alcuni degli episodi più lunghi e dilatati (magnifiche le preziosità della già citata Hummer) uno spessore, nuovo per il genere e meritevole di doppia lode quando proposto nella seconda parte di una tracklist, capace di portare l'elaborazione musicale ad un livello di coinvolgimento -e riconoscimento critico- superiore. La produzione, a cura di Butch Vig (Nirvana, Sonic Youth, Helmet e Garbage, per citarne solo alcuni) e dello stesso Corgan, è di una sensibilità e di un'accuratezza non scontata per un genere musicale che avrebbe fatto dell'immediatezza e della trasparenza i suoi tratti più distintivi: particolarmente attenta e delicata, essa permette di cogliere sfumature notevoli, pennate ed accenti risultano a volte isolati nello spazio, contribuendo ad un'idea di solitudine, accendendo una luce preziosa nel buio, spingendo all'angolo un sentimento vulnerabile, secondo una retorica che conferisce alla resa drammatica del disco un carattere ancora più forte, intenso, vibrante, viscerale.
A determinare il successo di questa esperienza d'ascolto contribuisce l'assoluta coerenza di tutte le tracce con il modello descritto, e con essa una cura costante per ogni momento della ri/produzione: per quanto variamente declinate, e dotate ciascuna di un'atmosfera propria, le canzoni che compongono il Sogno Siamese seguono diligentemente lo schema, pur cercando ognuna un tratto personale che le distingua. Ecco allora l'incipit acustico con campane di Disarm, la serenata di Luna, gli archi nostalgici di Spaceboy, il basso rampicante di Rocket, l'intermezzo caramelloso di Sweet Sweet, i quasi nove minuti della straniante Silverfuck ("And I feel no pain, and I feel your pain") e l'assolo di chitarra che sembra, per supremo contrasto, colorare di rosso sangue il sogno di Soma. L'aderenza genuina, la rielaborazione apparentemente impossibile di un modello non ancora codificato ed una produzione attenta ma non invasiva rifuggono l'idea di una semplice ripetizione, di un approfittamento contingente, di un cavalcare le mode che sarebbe stato scusabile e scusato, nel 1993: al contrario, essi configurano Siamese Dream come una delle interpretazioni più varie ed originali del grunge, domandone l'onda, cogliendone con intelligenza la personalità senza rinunciare alla ricerca, precorrendo i tempi e rappresentando coraggiosamente un'idea del "nuovo" in una scena musicale per sua natura allergica al concetto di maturità.
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40
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Voto dei lettori 73? Non ve lo meritate questo capolavoro |
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"Rubata" la Cassetta a mio Papà... Solo Disarm vale l'ascolto... Dal vivo poi mette i brividi... Avercene di Billy Corgan... |
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95, capolavoro della musica rock. |
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la vetta più alta raggiunta dal gruppo: 95 |
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Recensione stupenda, concordo in toto o quasi.. ho sempre trovato gish leggermente superiore x gusto personale |
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Cherub rock / Today / Disarm : questi sono gli smashing pumpkins. Rappresentati alla perfezione: 2/3 di melodia, 1/3 di hard rock.
Sono quei 2/3 di melodia ad essere troppo per un metallaro medio, forse... |
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Perla degli anni 90.Voto:85 |
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un buon album da avere a tutti i costi...e riascoltarlo varie volte...buona recensione |
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Non so se questo album sia grunge o meno. So che è bellissimo. 83 |
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30
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Che band straordinaria! Che disco enorme! Chamberlin è uno dei migliori batteristi di sempre in ambito rock, tolto lui hanno perso davvero tanto. Album simbolo degli anni '90. Voto 90. |
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Lo riascoltavo giusto ieri: un pezzo da 90, davvero bellissimo in tutto e per tutto. Voto lettori indecente. |
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Consiglio il maalox per bruciore di stomaco, così magari fai commenti meno acidi... |
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Quando a riguardo di certe band sento dire che hanno fatto "ricerca" e hanno "coraggiosamente innovato" il panorama musicale cogliendone con "intelligenza" la personalità, mi viene il mal di pancia! |
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Uno dei dischi migliori usciti negli anni 90. |
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Capolavoro assoluto, Hummer memorabile. |
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"Mayonaise" è fantastica. |
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Memorabile disco, vero GRUNG targato Smashing Pumpkins: 81 punti di recensione sono però veramente pochini per questo capolavoro, quasi perfetto, con pezzi indimenticabili. E basta ascoltare il primo minuto di CHERUB ROCK per restarne subito stregati..... |
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Il migliore dopo Mellon Collie...e chi se ne frega dei voti, rimane un bel disco che si rispolvera sempre volentieri |
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Bella zio... oh yes |
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L'abbiamo scritto assieme Billo |
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La voce è sicuramente l'aspetto della loro musica a cui si deve fare più abitudine, perché può effettivamente risultare fastidiosa e manierista. Ma fa parte della loro identità e dopo un po' diventa parte della musica, caratterizzandola in maniera definitiva con questa indolenza adolescenziale quasi pura. Poi... Se non piace non piace, su questo punto non ci sono vie di mezzo. |
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Beh in effetti la voce di Corgan o piace o la si odia, perchè eccessivamente stridula... CMQ attendo con piacere altre recensioni !!oh yeah.... |
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Sarà, ma questa voce da moccioso secondo me rovina quel poco di buono che hanno da offrire. IMHO sopravvalutati. |
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E' strano e confortante vedere recensioni degli Smashing su questo sito, siete sempre i migliori. A questo punto mi aspetto anche una recensione di Adore... |
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Complimenti a Marco, una recensione con i fiocchi; sempre coraggioso, e puntualmente corretto, come l'accostamento che ha fatto con i Love/Hate. |
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14
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Ottima recensione e voto corretto, è un discreto album in cui escono fuori tutte le paranoie e nostalgie di Corgan!! è un disco dagli alti e bassi, ma molto riflessivo, il voto 80 ci calza a pennello !! |
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@lambruscore: |
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rooster, io e te abbiamo in comune più o meno lo stesso nick, tu qua, io nella vita di tutti i giorni, eheh.... |
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@LAMBRUSCORE: sei veramente fuori di testa...ti stimo |
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a chi piacciono i tortelli di zucca? (qua si parla di zucche, quindi il discorso penso sia attinente),io preferisco quelli di erbetta, ma ne ho mangiati anche col ripieno di speck, fantastici.... |
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rooster, sai quanti dischi ho oltre ai generi da te citati, che mi piacciono tanto? apprezzo molta altra roba, se poi preferisco la maionese alla salsa tonnata, posso dirlo? |
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8
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@lambruscore: se non hai niente di intelligente da dire sulla recensione di un album che non ti piace, non ti devi sentire obbligato a intervenire, sai? torna ad ascoltare il tuo brutal crust gore grind ecc ecc che ti piace tanto...grazie |
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questo è l'apice della prima fase degli smashing...non c'è la varietà di mellon collie, ma cavolo che pezzi! La sola mayonese vale il prezzo del disco...forse qualche pezzo fuori fuoco è presente ma a me sta bene così |
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no dai mi spiace ma 81 per sto capolavoro è veramente poco... il migliore in assoluito delle zucche |
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Il capolavoro degli Smashing Pumpkins. |
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4
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Album clamoroso, di gran lunga quello che preferisco. Gran bei riffoni e la sensazione che il gruppo godesse di un momento magico in cui potessero fare qualunque cosa. |
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3
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in effetti maionese è un gran pezzo, oggi ho ne comprato in offerta un vasetto col 50% in più, spero non sia scaduta. |
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2
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Capolavoro. Forse il miglior album degli Smashing Pumpkins; canzoni come le tre iniziali, Disarm, Geek U.S.A e Mayonaise sono una perfetta fusione di melodia e fragore. Tutto l'album è un densissimo concentrato di Rock Psichedelico fine anni sessanta rivisitato in chiave anni novanta. L'album più "luminoso" della loro discografia. |
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1
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lo ascoltai appena uscito e ne rimasi veramente affascinato. recensione azzeccata, complimenti. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Cherub Rock 2. Quiet 3. Today 4. Hammer 5. Rocket 6. Disarm 7. Soma 8. Geek U.S.A. 9. Mayonaise 10. Spaceboy 11. Silverfuck 12. Sweet Sweet 13. Luna
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Line Up
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Billy Corgan (Voce, chitarra) James Iha (Chitarra, voce) D'Arcy Wretzky (Basso) Jimmy Chamberlin (Batteria)
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