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26/04/24
KARMA
CSA RIVOLTA, VIA FRATELLI BANDIERA 45 - VENEZIA
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Kaledon - Legend of the Forgotten Reign - Chapter 3: The Way Of The Light
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( 5126 letture )
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Sono molto combattuto, nell’iniziare a scrivere questa recensione, sull’atteggiamento da seguire nei confronti della medesima. Avevo ascoltato i promo di questo terzo capitolo della Legend of the Forgotten Reign, e già da allora avevo avuto la sensazione che il risultato finale era ad un bivio: da un lato tutti gli ingredienti del power più epico, canonico (chi ha detto Rhapsody?) energico; dall’altra, un pozzo di idee che al sottoscritto non era sembrato poi così profondo, una serie di piccoli ma fondati dubbi che avrebbero potuto portare i nostri romani ad un mezzo passo falso. Beh, ora che il prodotto finito è tra le mie mani, devo ammettere che (in parte) le mie paure avevano ragione d’esistere. The Way of the Light è un album altalenante, incostante, dove la succitata incostanza non è data dalla qualità di questo pezzo su quello, ma dagli ingredienti usati per forgiare questo platter. Da una parte, ad esempio, dei gran suoni di chitarre, la presenza più che rassicurante del ‘super Stratoguest’ Jorg Michael alla batteria, i classici tempi tirati a frullare di doppia cassa, inframmezzati da stacchi più epici, lenti, maestosi. Dall’altra, però, un concept lirico che lascia alquanto a desiderare, riff e soluzioni sonore più che scontate, e il modo a dir poco superficiale in cui sono state costruite le parti vocali per il bravo Claudio Conti: dico, la qualità di un cantante è per caso direttamente proporzionale all’acuto più alto che riesce ad emettere? Vogliamo ancora illuderci che, anche se il genere lo reclama, un cantante power debba sentirsi dire ‘bravo’ solo se riesce a prendere un re sovracuto??? Qua, amici miei, si parla di INTERPRETAZIONE, gusto, timbro… e i nostri Kaledon, purtroppo, in questo sono molto carenti. Il cantato è spesso piatto, quasi mai vibrato, controllato, quasi mai (peraltro) supportato da linee vocali un minimo interessanti. Attenzione, la mia non è una critica al pur bravissimo Claudio, ma qua si tratta di una cattiva gestione dei propri mezzi: non basta avere carte buone per vincere a poker, bisogna saper giocare. Ecco, questo è forse il miglior paragone per descrivervi meglio questo nuovo Kaledon: una mano fantastica, sprecata da una condotta di gioco quasi criminale. È un peccato, io sono sempre in prima fila quando si tratta di supportare il nostro metal italiano, ma sinceramente non me la sento di lanciarmi in lodi sperticate per questo o quel gruppo senza avvertire che ciò sia un minimo dovuto, guadagnato, sudato. Per carità, non mancano i pezzi piacevoli su questo The Way of the Light: Mighty Son of the Great Lord ha un gran tiro, l’opener Inexorable Light farà felici tutti gli amanti del metal più epico e ‘cavalcato’, molto bella la breve strumentale Black Telepathy, Sword on the Shoulder viaggia fortissima… ma, cari lettori, continua a rimanere quella sensazione di “più che già ascoltato”… un film in cui riesci a prevedere ogni scena, pur bello, non ti entusiasma più di tanto, o sbaglio?
Pollice alto per i Kaledon, band romana che ci mette passione, cuore, anima e ancora di più per tenere alta la fiamma del grande metal italiano. Pollice verso per idee, testi, arrangiamenti: non sono aspetti secondari, in un album di questo livello, tutt’altro, non basta suonare power a 300 all’ora. Pollice incerto per The Way of the Light: le idee ci sono, il disco, intendiamoci, c’è, ma rischia di fare troppa fatica, fuori dalle mura italiche, a distinguersi dalla massa di poweristi, symphonysti, epicisti, e compagnia bella. In bocca al lupo, di cuore.
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6
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Ah ah ah purtroppo ho letto i testi di questo "capolavoro". In ogni canzone ci saranno almeno 3 o 4 erroracci di inglese. Ma con tutti i vostri fan all'estero non avete mai trovato qualcuno che vi dia due suggerimenti? Vi rendete conto che la gente poi vi prende per il culo? |
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5
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non mi trovo d'accordo con il recensore! questo album è stato pluriapprezzato in tutto il pianeta! disco del mese in norvegia, in beglio, in canada... ecc. penso che forse lo hai ascoltato superficialmente e/o di fretta! E' un disco spettacolare... bravi Kaledon |
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4
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Disco che non ha niente da dire secondo me! |
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3
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...è vero! se mi critcavi i primi due ci potevo pure stare... ma questo proprio no! |
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2
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Io ho questo album, e non mi trovo affatto d'accordo con il recensore! E' un disco a dir poco fantastico... come del resto scritto in tutte le atre recensioni sul web. |
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1
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Qualora fossi stato poco chiaro: questo è l'ultimo (in ordine cronologico) capitolo della saga, che sarà composta alla fine da sei parti. Giusto per la chiarezza. In fede, |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. Inexorable Light 02. The Glory Starts 03. The Angel 04. The Hidden Ways 05. In The Eyes Of The Queen 06. Mighty Son Of The Great Lord 07. Voltures In The Air 08. Lord Of The Sand 09. Black Telephaty 10. Come With Me 11. Break The Chant 12. The Sword On The Shoulder 13. The Way Of The Light 14. Great Night In The Land
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Line Up
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Claudio Conti - Vocals Alex Mele - Lead, rhythm guitars Tommy Nemesio - Rhythm guitars Paolo Lezziroli - Bass guitars Daniele Fuligni - Keyboards, piano Davide Folchitto - Drums
Guest Drummer: Jorg Michael
www.kaledon.com
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