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Forbidden - Distortion
( 4306 letture )
E’ una sorta di legge non scritta condivisa da molti metallari sparsi per il mondo: il metal anni ’80, nella maggior parte dei casi, è considerato straordinario, fantastico, eccelso. Il metal anni ’90, a meno che non si parli delle sue frange più estreme, nel migliore dei casi è poco ispirato, nel peggiore fa letteralmente schifo.
Questa considerazione, naturalmente, presenta punti deboli per entrambe le sue varianti, dal momento che è palese che non tutto il metal anni ’80 sia grandioso e tutto quelli anni ’90 sia da cestinare. E’ però altrettanto vero che tantissimi gruppi, nell’ultimo decennio del ventesimo secolo, abbiano conosciuto un periodo di enorme difficoltà, trovandosi di fronte alla necessità quasi obbligata di modificare il proprio sound.

Questa difficile scelta ha investito anche i thrashers della Bay Area Forbidden: questi ultimi, seppur non famosi quanto i loro colleghi più blasonati e venuti fuori relativamente tardi, si sono egualmente guadagnati il rispetto e l’ammirazione di migliaia di fan grazie al loro magistrale Forbidden Evil, risalente al 1988: la voce acuta di Russ Anderson, unita ai riff lancinanti dei due chitarristi Craig Locicero e Glen Alvelais ed alla precisione chirurgica del batterista Paul Bostaph (non credo serva ricordare di chi si tratti), avevano difatti fatto sbattere la testa a tanti giovani headbangers e guadagnato ulteriore consenso alla causa del thrash metal più tecnico.
Già il loro secondo lavoro, Twisted Into Form, datato invece 1990, aveva suscitato entusiasmi più pacati, più che altro per via della sua maggiore complessità e, pertanto, della sua minore immediatezza, dal momento che si trattava comunque di un ottimo lavoro. Da segnalare peraltro, in quel disco, l’esordio alla chitarra di Tim Calvert, futura seconda ascia dei Nevermore.
Veniamo infine, per tornare al discorso iniziale, ai tanto temuti anni ’90: grunge e rock alternativo dominano le classifica, mentre il nu metal è in embrione e presto darà ulteriori problemi ai metallari. I nostri Forbidden, che vedono la dipartita di Paul Bostaph per gli Slayer, danno una sterzata al loro sound tipico, introducendovi elementi riconducibili più tipicamente groove ed addirittura qualche sporadica distorsione industrial.
Il risultato è Distortion, che si apre con una title-track che mette subito in evidenza i considerevoli cambiamenti della proposta del gruppo: i riff spaccaossa tipici del thrash sono difatti lasciati da parte in favore di riff più lenti e pesanti, con un cantato che a tratti è leggermente effettato, come dicevamo poco fa. Il brano in sé, visto nel complesso, è discreto, anche se naturalmente manca del tiro che rendeva tanto godibili i brani del gruppo. Hypnotized By The Rhytm incomincia con dei versi che sembrano provenire da una radio distante, per poi sfociare in un riff decisamente più duro di quelli del brano precedente, contornato anche da un vorticoso assolo. Durante la strofa, tuttavia, il riff vede alcuni stacchi che ne minano nuovamente l’efficacia complessiva o, quantomeno, ne pregiudicano la componente thrash, valorizzando al massimo quella groove. Il medesimo approccio viene mantenuto dai Forbidden sulla terza traccia Rape, tanto che il ritornello farebbe invidia ad un brano dei Pantera. Eppure, anche in questo brano come nei precedenti, si ha la sensazione che qualcosa di fondo stoni…per quanto si possano fare ben pochi appunti alla tecnica dei musicisti (e mi sembra ovvio), è molto facile che ascoltando questo album vi venga da dire “Questi non sono i Forbidden” o, almeno, “Questi non sono i Forbidden che amo”. E’ vero che anche nel precedente album c’erano alcuni, sporadici elementi più lenti e vagamente oscuri nel loro incedere, ma si ha l’impressione che fosse proprio la loro sporadicità a renderli notevoli. La sensazione si ha anche per la successiva No Reason, forse uno dei brani in assoluto più deboli del lavoro, ma per fortuna il gruppo trova subito il modo di risollevarsi, infilando una piccola gemma che risponde al nome di Feed The Hand: la canzone, difatti, parte come un lento, malinconico ed a tratti vagamente gothic, che indubbiamente centra il bersaglio. Si evolve poi in un brano di simil-thrash che, per quanto sia scolastico nel suo incedere e nel suo cambio di tempo, ci mostra finalmente un po’ di muscoli. Lo stesso simil-thrash può essere udito nella prima parte di Wake Up!, con la batteria di Steve Jacobs che svolge un lavoro eccellente. Poi, tuttavia, qualcosa si perde di nuovo e ritroviamo un ritornello non pienamente riuscito nella sua coralità. Mind’s “I” è un mid-tempo heavy che presenta nuovamente alcuni, lontani echi gothic e rappresenta, probabilmente, la miglior performance di Russ Anderson all’interno dell’album. Una menzione d’onore, poi, va anche all’assolo di chitarra, decisamente carico di feeling, qualità che, come già detto, a tratti pare mancare in Distortion. Considerazioni simili possono esser fatte per ciò che concerne la traccia successiva, All That Is, a sua volta caratterizzata da alcune lontane influenze gothic (seppure sia presente anche una parte del già citato simil-thrash, come l’abbiamo battezzato) e da un assolo stupendo. Piuttosto deludente, invece, la successiva Undertaker, che, dopo un inizio oscuro e piuttosto promettente, si perde in linee vocali di stampo industrial abbastanza fuori luogo. Fortunatamente, dopo un episodio così poco valido, troviamo una cover che dimostra abilità e coraggio da parte del gruppo di San Francisco: la scelta, difatti, cade sulla celebre 21st Century Schizoid Man, dei maestri del prog-rock britannico King Crimson. L’atmosfera, ovviamente, qui è molto più cupa e pesante, anche in ragione dell’assenza della tastiera. La voce del singer del gruppo è effettata esattamente come l’originale e, come tale, mantiene sostanzialmente intatto il pathos della canzone, caratterizzandosi come uno degli episodi più riusciti dell’album. Alla fine del brano, dopo alcuni minuti di silenzio, troviamo una breve strumentale gothic sull’orlo di quanto sentito, a tratti, su Twisted Into Form.

Ed eccoci infine giunti alla fine, dove dobbiamo finalmente dare una risposta al quesito che ci siamo posti ad inizio recensione: i Forbidden, nel mutare il loro stile per rispondere alle esigenze del tempo, hanno fatto centro oppure hanno prodotto un album da usare al massimo come fermacarte? La risposta, chiaramente, non è la seconda. Il gruppo californiano possiede troppa classe e troppa abilità per produrre un album davvero brutto. Tuttavia, altrettanto certamente, non si può dire che Distortion sia un lavoro indimenticabile, neppure sotto il profilo strettamente riguardante la sperimentazione: gli episodi migliori del disco, difatti, sono indubbiamente quelli in cui la band rispolvera almeno in parte le proprie radici thrash, non perché sia obbligatorio produrre canzoni simili, ma oggettivamente perché quello è il loro stile. Pertanto, se le sporadiche sperimentazioni gothic possono indubbiamente risultare affascinanti, altrettanto non si può sempre dire degli inserti groove e, men che meno, dei (fortunatamente) pochi inserti industrial. Il rischio che affrontano molte delle canzoni con queste caratteristiche, difatti, è quello di mancare di mordente, di pathos, di quel piglio che rende tanto accattivante il thrash e che, come tale, rendeva i Forbidden obbligatori per qualsiasi appassionato di metal della Bay Area. In sostanza, dunque, diamo una risposta: no, Distortion non è uno schifo. Ma, se amavate il gruppo californiano, molto probabilmente continuerete ad amarlo per i suoi primi lavori.



VOTO RECENSORE
65
VOTO LETTORI
68.80 su 46 voti [ VOTA]
Marco
Venerdì 17 Giugno 2022, 22.04.07
20
grandissimo disco secondo me, diverso ma non meno di classe del secondo, fermo restando che il primo sia una capolavoro. Ho conosciuto i Forbidden con Twisted , la mitica Infinite e l'epico arpeggio iniziale, poi sentito il primo ho capito di trovarmi davanti a una band dalle palle cubiche e noi orfani dei Metallica li abbiamo subito adottati. Poi il thrash cambiò, ma ricordo di aver comprato Distortion appena uscito e mi piacque un casino. Ma insomma Green , Omega wave.....per me, 5 dischi da minimo 80
Legalisedrugsandmurder
Lunedì 22 Giugno 2020, 19.14.58
19
Sarà che li ho scoperti con questo album, ma per me è molto buono
Aceshigh
Lunedì 22 Giugno 2020, 18.19.34
18
Mi schiero tra i fans di questo disco. Era un periodo in cui la stragrande maggioranza delle thrash bands stava indirizzando in svariate direzioni il proprio stile (o lo aveva già fatto), purtroppo in tanti casi non riuscendo a mantenere lo standard qualitativo degli anni d’oro. Ecco: i Forbidden a mio avviso sono una delle non molte eccezioni. Le influenze groove ci sono, ma ben amalgamate con il passato, e cosa più importante: ci sono gran bei pezzi. Anderson muta il suo stile ma rimane un grande. Insieme a lui una coppia d’asce a dir poco invidiabile e una sezione ritmica portentosa (Steve Jacobs non fa assolutamente rimpiangere il lavoro di Bostaph sui dischi precedenti). Voto 88
thrasher
Domenica 10 Marzo 2019, 22.07.17
17
Band che ha saputo evolversi dimostrando che si può essere più convincenti senza sfornare un disco uguale all altro. Questo disco ne è la prova... Voto 100
Vitadathrasher
Sabato 20 Ottobre 2018, 0.27.42
16
Ottimo lavoro e tanta qualità. Per un thrash che stava cambiando in quegli anni, ma qui le idee e i riff ci sono.
thrasher
Venerdì 12 Ottobre 2018, 16.23.46
15
Concordo con emiliano al 100% questo disco è spaziale
EMILIANO
Mercoledì 4 Giugno 2014, 11.07.01
14
album fenomenale questo Distortion....vorrei solamente ricordare a tutti i detrattori di questa band la recensione che fece Metallus. Le composizioni di Distortion sfuggono ad ogni possibile catalogazione, riffing ultracompresso e ritmiche spaccatutto non sono che l impalcatura su cui si arrampicano melodie idrofobe , assoli stralunati e vocalizzi impossibili . mai il mondo metal ha potuto godere di una tale intensità , ancora oggi questo disco è avanti di millenni .......DISTORTION è un capolavoro di thrash moderno che si mangia tutto quello che esce in quel periodo Machine Head compresi ....e Green non è da meno, spingendo la voglia di cambiamento ancora oltre per creare una sorta di crossover ultratecnico che tuttora aspetta di essere superato
Undercover
Giovedì 1 Marzo 2012, 16.14.25
13
Disco che è una via di mezzo fra lo scadente e il buono, per me la sufficienza ci sta ma nulla più. Nightblast anche se vedendola radicalmente in maniera diversa il suo discorso sugli anni Novanta, Grunge e compagnia e quanto di più fuorviante si possa usare per argomentare il decadimento momentaneo di un genere che si è voluto vendere, nessuna ha costretto i Metallica e compagnia a fare dischi commercialmente appetibili, la motivazione era la tasca propria da riempire e non prendiamocela sempre con terzi che è troppo facile. Detto ciò, non vedo sprazzi di classe o quant'altro e contando che in quel periodo i Machine Head uscivano allo scoperto con due dischi superlativi e decisamente superiori a questo, che i Channel Zero rompevano culi ma non se li filava nessuno, che i Pantera sfondavano crani appesantendo il sound e andando controcorrente mi sembra che come al solito chi si lamenta veda solo ciò che vuol vedere, è la mia impressione, nulla di più.
fabio II
Lunedì 27 Febbraio 2012, 13.45.01
12
Vedo che i pareri sono discordanti, non conosco 'Distortion', non posso valutare, ma per me solo il primo è un classico; già il secondo mostrava segni di cedimento anche se oggi si ascolta, eccome. Ho fatto la cazzata di comprare l'ultimo 'Omega Wave' che è letteralmente impresentabile per i miei gusti. Il vero gruppo thrash old style che mi affascina sono i Mantic Ritual; spero di vedere news su Metallized riguardanti un come-back
Nightblast
Lunedì 27 Febbraio 2012, 9.14.17
11
Gli anni '90 sono stati anni di cambiamento, anni che hanno visto la nascita e purtroppo la crescita di un genere inutile e commerciale chiamato Grunge, un genere che ha ucciso la musica per dare spazio al solo business. Il Thrash Metal, più degli altri ha purtroppo risentito di questo avvenimento negativo, tanto da arrivare quasi a scomparire. "Distortion" è uno dei manifesti di un'epoca che soffocava le vere band per far vivere band merdose; Distortion è un disco bellissimo, da sempre sottovalutato, che mostra la maturazione definitiva dei Forbidden che provano e riescono ad allontanarsi dal loro enorme passato per dare nuova linfa vitale alla loro musica. Un disco che trasuda Thrash "moderno" e groove, un bellissimo album che presenta brani straordinari come Feed the hand. Concordo con Metal Immortale: questa è Classe.
Electric Warrior
Domenica 26 Febbraio 2012, 11.19.55
10
Brutto forte sto disco. Orrenda la cover di 21st Century Schizoid Man, che solo i Voivod sono riusciti a proporre (in ambito metal) in maniera eccellente.
Metal immortale
Sabato 25 Febbraio 2012, 23.17.09
9
forbidden - 'distortion' - thrash metal del genere(cioè Classe con la C maiuscola). Acquisto obbligato! 97/100!!
Enzo
Sabato 25 Febbraio 2012, 20.37.15
8
di quest'album qua si puo'dire solo che i puristi del thrash anni 80' non lo hanno amato,per il resto ci troviamo davanti a un capolavoro Metal anni 90'....altroché 65 qua il voto minimo é 95!!!siamo nel 1994 se non sbaglio è ancora nessun gruppo thrash a parte fors ei Coroner con Grin e i Kreator con Renewal aveva cominciato a proporre album un po' infettati,ok avevano pure cambiato un po' la pelle o meglio oserei dire "rinnovato" il loro sound,e ci avevano pure azzeccato,peccato che non avevano trovato qualcuno li avrebbe rilanciati alla grande!
Dugongo
Sabato 25 Febbraio 2012, 15.10.26
7
Penso che certi album dei Death portino a livelli impensabili gli anni '90, quindi spero veramente che questi metallari anti-anni '90 non esistano! Comunque scopro solo ora un album di un gruppo che personalmente adoro e le canzoni non mi sembrano per niente male!
Hellion
Sabato 25 Febbraio 2012, 12.44.30
6
..per me questo disco è stupendo!
Barry
Sabato 25 Febbraio 2012, 12.30.56
5
Difatti, se ci fai caso, ho detto che è una considerazione superficiale (ed io stesso sono grande amante dei generi che hai citato)
piggod
Sabato 25 Febbraio 2012, 12.27.02
4
"E’ una sorta di legge non scritta condivisa da molti metallari sparsi per il mondo: il metal anni ’80, nella maggior parte dei casi, è considerato straordinario, fantastico, eccelso. Il metal anni ’90, a meno che non si parli delle sue frange più estreme, nel migliore dei casi è poco ispirato, nel peggiore fa letteralmente schifo." Sì, condivisa solo dai metallari che non hanno mai esplorato gli anni '90. Lasciando da parte l'ambito estremo (e già facendo questo, il discorso non ha più senso), citerei un paio di cose: i capolavori del prog metal sono usciti negli anni '90, l'esplosione del power metal teutonico ha portato i suoi frutti migliori negli anni '90, l'Italia ha prodotto i gruppi che hanno vissuto il maggior successo internazionale negli anni '90, ecc., ecc. Quindi, basta con questa cazzata che gli anni '90 non hanno prodotto niente di rilevante.
Er Trucido
Sabato 25 Febbraio 2012, 12.12.09
3
Dico la verità a me piace e ci sono dei brani che m'invasano. Certo è che come qualità siamo sotto ai primi due memorabili, in fondo considerando il periodo di magra che stava vivendo il thrash all'epoca è un disco che alla fine riesce a salvarsi e che ha una sua dignità
Nikolas
Sabato 25 Febbraio 2012, 11.44.48
2
Anche per me un disco mediocre, esattamente come Green. I Forbidden hanno tirato fuori tutta la loro bravura con Forbidden Evil e Twisted Into Form, poi si sono spenti in fretta...
Metal immortale
Sabato 25 Febbraio 2012, 10.55.33
1
mi dispiace non pensarla come te Barry ma il 65 non ci sta proprio (i gusti son gusti) per me è un CLASSICO ASSOLUTO 97/100. Tutte canzoni bellissime nessun filler, un cd che non conosce la noia, adrenalina a fiumi. Anche il sucessivo green è un capolavoro.
INFORMAZIONI
1994
Massacre Records
Thrash
Tracklist
1. Distortion
2. Hypnotized By The Rhythm
3. Rape
4. No Reason
5. Feed The Hand
6. Wake Up!
7. Minds "I"
8. All That Is
9. Undertaker
10. 21st Century Schizoid Man
Line Up
Russ Anderson (Voce)
Craig Locicero (Chitarra)
Tim Calvert (Chitarra)
Matt Camacho (Basso)
Steve Jacobs (Batteria)
 
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