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26/04/24
KARMA
CSA RIVOLTA, VIA FRATELLI BANDIERA 45 - VENEZIA
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( 1583 letture )
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Nati nel 2004 in quel di Loimaa, piccola cittadina della Finlandia, i Curimus propongono un thrash molto aggressivo e veloce: Realization è il coronamento degli sforzi della band che, dopo essersi fatta le ossa suonando in giro per anni e aver realizzato alcuni promo, ha finalmente avuto l'opportunità di pubblicare il proprio disco d'esordio.
Già dalla prima traccia il gruppo mette le cose in chiaro: chitarre pesanti con riff tritaossa in sottofondo, in modo da focalizzare l'attenzione sui testi cantati dall'ottimo Marko Silvennoinen che non si risparmia affatto, urlando tutta la propria rabbia al mondo intero. Questa scelta va però a discapito dei soli di Juha-Matti Helmi quasi assenti e per nulla elaborati. Le lyrics trattano di disperazione e miserie assortite dell'umanità, spesso facendo trasparire il lato meno nobile dell'uomo: del resto, con tutte le malefatte che il genere umano si ostina a compiere da secoli (guerre, atrocità e abusi vari) gli spunti non mancano di certo. Brani come Inhuman Nature e Restraint sono un validissimo esempio di questo stato d'animo, con la furia della sezione ritmica interpretata in maniera egregia dallo scatenato drummer Jari Nieminen, che martella senza pietà la sua batteria dimostrando buona tecnica e gran cattiveria. Anche a Juho Manninen viene data la possibilità di mettersi in mostra con stacchi di basso tipici del groove in episodi quali Force-Fed, Restraint o la conclusiva Resigned Eyes, quest'ultima con sonorità un po' più particolari rispetto alle altre canzoni del platter. Va detto che il combo nordico non inventa nulla, le composizioni di questa release non brillano particolarmente per originalità (il sound ricorda quello di band quali per esempio i Lamb Of God) ma del resto non è alla portata di tutti creare qualcosa di nuovo nel panorama metal odierno. I Curimus propongono un thrash con venature groove, uno stile che siamo abituati ad accostare a band americane -appartenenti appunto alla New Wave of American Heavy Metal- piuttosto che finniche; inoltre, alle orecchie di qualcuno la formula del quartetto potrebbe risultare abbastanza ripetitiva e fin troppo debitrice agli esponenti di tale movimento.
Cionondimeno, Realization presenta dei lati positivi, l'attitudine dei finlandesi appare buona e i brani si fanno ascoltare con piacere, tendendo a procurare un discreto headbanging all'ascoltatore che si faccia trasportare dalle song senza cercare troppo il pelo nell'uovo. Violenza sonora e cattiveria in quantità, dunque; questo album piacerà agli appassionati del genere a patto di non badare troppo all'originalità della proposta: talvolta ci si può anche "accontentare" senza pretendere il capolavoro a tutti i costi. O forse no?
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Randy Blythe ha cugini in Finlandia? |
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INFORMAZIONI |
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Freezing Penguin / Inverse Records
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Tracklist
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1. Reset 2. Force-Fed 3. Inhuman Nature 4. Restraint 5. Payback 6. Addicted 7. Hall of Insane 8. Shepherd 9. Crusade 10. Welcome and Goodbye 11. Resigned Eyes
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Line Up
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Marko Silvennoinen (Voce) Juha-Matti Helmi (Chitarra) Juho Manninen (Basso) Jari Nieminen (Batteria)
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RECENSIONI |
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