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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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Jumping Jack - Trucks & Bones
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( 2230 letture )
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Riff crudi e sporchi resi da chitarre accordate in basso, voce ancora più sporca, suono acido dall'attitudine stradaiola, discreta pesantezza di fondo e massiccio ricorso a riferimenti rock'n'roll e blues che impediscono al piede di restar fermo durante l'ascolto; detto in una parola: stoner. Tocca ai francesci Jumping Jack tenere alto il vessillo del genere, con un album intitolato Trucks & Bones, che fa seguito al buon EP del 2009 intitolato Cows And Whisky.
Il trio di Nantes confeziona un lavoro in realtà privo di capolavori assoluti, ma connotato da una qualità media assestata verso l'alto, costituito da un lotto di pezzi sostanzialmente privi di fillers, tutti maleodoranti di birra e whiskey ed in grado di riportare alla mente immagini di stradine secondarie poco trafficate, locali di terz'ordine dalla moralità dubbia, palchetti sgangherati, gente ubriaca e fumata, e risse per i motivi più banali. Inutile scorrere la tracklist per cercare il pezzo che possa spiccare tra gli altri, dato che tutti si pongono su un livello sempre piuttosto elevato. In questo senso la tracklist stessa è assolutamente intercambiabile. Che prendiate l'opener She Made No Resist o -tanto per citare qualche altra canzone- la trascinante Crystal Tree, l'acidissima Churches Flames, l'irresistibile Drunk Peanuts o la post-settantiana Taxidermic Sensation, potete star certi di imbattervi in un brano che può soddisfare gli amanti dello stoner. Il tutto sempre lasciandosi trascinare dalla voce impastata e dalla chitarra truce di Julian Bells, il compositore della band; dal basso sempre molto presente di Manu Redhead e dalla batteria schiacciasassi di Chris Dabrown.
E' probabile, per non dire certo, che questo lotto di pezzi possa dare il meglio di sè in sede live, specialmente considerando il tipo di suono e l'uso dei cori in taluni pezzi come She Made No Resist e Into My Eyes, ma anche su disco l'effetto groove ottenuto dai Jumping Jack è abbastanza considerevole. C'è da dire che non riescono a raggiungere le vette dei gruppi più acclamati della scena, ma sono ancora giovani e presentano buoni margini di miglioramento. Nulla di epocale, ma un buon disco, energetico, da ascoltare nella giusta predisposizione, o proprio per favorire la stessa; in ogni caso da valutare positivamente.
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personalmente, un bell'album...grazie al cielo arriva l'estate! |
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azz... faccio pubblica ammenda popolo di Metallized, giuro che non lo sapevo, s impara sempre qualcosa... bene bene !! |
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@lambru: dovremmo inventarlo, il Gibernau, sarebbe un genere per sconfiggere l'arsura.. |
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Waste of air, non Stoner, ma Gibernau, uno poi che si chiama SETE.... |
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Hai detto bene Undercover, la musa incantatrice, comunque sia; in ogni luogo, in ogni spazio |
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Eh Fabio ti capisco eccome se ti capisco , dai che la cosa ci fa star bene abbiamo sempre di che parlare e soprattutto ascoltare. |
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Grazie della segnalazione Undercover, qua è un casino la lista è sempre a livelli di guardia. Salutissimi! |
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@vichingo: Stoner? Il motociclista? |
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Lo stoner un nomignolo?? O.o Billo ti vogliamo bene, lo sai, ma cazzo dire che lo Stoner è un nomignolo !! |
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Ciao FabioII ascolta anche il precedente che è decisamente divertente e alcolico |
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1971 esce 'Duel', l'artwork della cover sarà un buon viatico quindi, credo, per tornare alle sonorità dell'epoca, con tutte le deviazioni del caso sulle polverose strade di frontiera come dici tu Raven, grazie per la recensione , è un genere basico che solitamente mi piace, non li conosco e ascolterò qualcosa. PS: Ciao Billo! armati di olio 31 e sotto bene col rock |
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in ogni caso, (e non è una battuta), credo che ti piacerebbe molto questo disco. |
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@Billorock: ma che nomignoli e nomignoli, lo stoner esiste da vent'anni |
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Ma che genere è lo Stoner ?? bah odio e stra odio i nomignoli.. |
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Mio praticamente da quando è uscito... |
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Spacca la cover, fa molto centro america !! rout 66... |
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INFORMAZIONI |
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Klonosphere/Season of Mist
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Tracklist
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1. She Made No Resist 2. Wet Desert 3. Crystal Tree 4. Into My Eyes 5. Churches Flames 6. Taxidermic Sensation 7. Fucking Holidays 8. Black Jack 9. Siren's Blast 10. Drunk Peanut 11. Neverth
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Line Up
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Julian Bells (Voce, Chitarra) Manu Redhead (Basso) Chris Dabrown (Batteria)
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RECENSIONI |
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