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20/04/24
THE OSSUARY
CENTRO STORICO, VIA VITTORIO VENETO - LEVERANO (LE)
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The Smashing Pumpkins - Gish
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( 5928 letture )
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Era il 1988 quando dei giovanissimi Billy Corgan e James Iha decidono di dar vita ad un gruppo, fortemente influenzati da ascolti che spaziavano dall’hard rock alla musica psichedelica. Ai due si aggiungono presto la bassista D’Arcy Wretzky ed il batterista Jimmy Chamberlin; una volta messa a punto la formazione ed aver definitivamente abbandonato la batteria elettrica degli inizi, i quattro si mettono alla prova suonando nei piccoli locali di Chicago, loro città natale, giungendo presto alla realizzazione del primo album, a cui diedero il titolo Gish. La storia di questo titolo è curiosa: è stato infatti preso dal nome di una famosa attrice del cinema muto, Lilian Gish e dalla felicità provata dalla nonna di Corgan nell’averla vista attraversare in treno il piccolo paesino in cui viveva. Un evento unico ed indimenticabile, tanto da essere stato scelto proprio come titolo del loro primo album. Registrato presso gli Smart Studios di Butch Vig (da cui uscì anche Nevermind dei Nirvana, nello stesso anno), Gish venne pubblicato il 28 maggio 1991 per conto della Hut Records, arrivando in breve alla posizione 195 nelle classifiche di vendita degli Stati Uniti. Ciò che maggiormente differenzia quest’esordio dai successivi lavori in studio è il feeling molto più vicino alla musica metal, pur essendo ben presenti venature dark-goth, pop e rock, che contribuiscono non poco a rendere l’ascolto più leggero. Proprio la leggerezza e l’armonia di fondo sono gli attributi principali e più evidenti nel sound della band statunitense, ciò che li rende fruibili ad un più variegato pubblico, anche esterno al mondo del metal. Anzi, verrebbe da dire che di metal qui c’è ben poco: la voce di Corgan si delinea in modo assai pacato per tutta la durata del disco; il basso e la batteria tendono a proporre soluzioni meno enfatiche, poco invadenti, creando un tappeto di fondo pulito e preciso; le chitarre puntano più sulla ricerca di melodie tranquille e sulla creazione di atmosfere altrettanto calme e leggere, salvo quando si lasciano andare ad assoli o virtuosismi di sorta, con alcuni riff prettamente heavy, che restano comunque una parte non prevalente nel quadro generale dell’album. La sensazione è quindi quella di ascoltare un disco rock, con però numerose influenze metal e psichedeliche, quasi degli opposti, che vanno ad amalgamarsi creando un risultato alquanto soddisfacente ed originale.
L’intensità emanata dal disco, traccia dopo traccia, è davvero notevole: le note arrivano a noi calde e vive, mentre la voce crea quel collegamento ideale che il reparto strumentale da solo non potrebbe concedere. L’intero ascolto si alterna tra canzoni prettamente atmosferiche come Rhinoceros, Crush, Suffer, Window Paine e Daydream ed altre più energiche come I Am One, Siva, Bury Me, Snail e Tristessa, un insieme ben alternato, che ci permette di godere appieno delle potenzialità del quartetto proveniente dall’Illinois. Tra le dieci tracce qui presenti, le canzoni qualitativamente non eccellenti sono ben poche, forse soltanto l’opener I Am One e Tristessa, posta invece tra le ultime tracce. La prima, nonostante disponga del giusto appeal, non riesce ad incidere appieno, o almeno non come le successive canzoni; per la seconda potrebbe valere lo stesso motivo, ma di certo non aiuta il fatto di trovarsi in mezzo a pezzi tanto ben fatti, che già sono passati per le nostre orecchie ammaliandoci. Tra le composizioni migliori troviamo invece Rhinoceros, che scorre dolce e leggera, con dei ritmi lenti e una voce rasserenante a farle da contorno, almeno fino alla parte centrale, in cui le chitarre trovano sfogo in assoli e riff heavy, così come pure il drumworking di Jimmy Chamberlin si riesce a mettere in grande evidenza. Sullo stesso piano possiamo inserire Crush, in cui è però il basso della brava D’Arcy Wretzky a prevalere, con note semplici ma efficaci, lasciando sempre un ruolo di contorno alla voce suadente di Billy Corgan, e a seguire la più atmosferica di tutte, quella Window Paine che si posiziona appena un gradino al di sotto delle due canzoni appena citate. Anche la conclusiva Daydream merita più di un elogio: qui notiamo la carica anche sinfonica di questa band, capace di trasmettere emozioni e sensazioni tanto profonde con una facilità estrema. Importanti per un ascolto scorrevole le rockeggianti Siva e Bury Me, senz’altro più riuscite della seguente Snail.
Insomma, Gish è un album che si presenta elaborato, curato e pulito nel suono, assolutamente adatto ad un ascolto contemplativo, in cui immergersi e lasciarsi andare. La voce di Corgan non è mai stata un punto fermo tra i pareri del pubblico, c’è chi lo apprezza e chi non lo sopporta; ma senz’altro è una voce che si adatta alla perfezione al tipo di sound ricercato dalla band stessa e per questo va -a mio parere- ammirato. Forse non è un disco da far ascoltare a chi voglia approcciarsi direttamente al mondo del metal, o forse sì, dipende dalla capacità di chi lo ascolta di analizzarne i contenuti e capirli fino in fondo. Se gli si concede un ascolto perlopiù sommario, si otterrà probabilmente il risultato di aver apprezzato il disco, ma senza averne capito nel modo migliore la trama di fondo. La storia non è stata dalla parte degli Smashing Pumpkins, la band è andata successivamente incontro ad uno scioglimento ed una conseguente reunion, tutt’altro che facile da lasciarsi alle spalle e, soprattutto, affatto utile ai fini della creatività del gruppo. Oggi, di questa formazione, rimane il solo Billy Corgan, leader ed unica bandiera degli Smashing Pumpkins. I tempi di Gish sono ben lontani.
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@Rob non sono drastico riguardo a Mellon Collie, resta comunque un grande disco, su quello non c' dubbio, è solo che io lo sento ricco di riempitivi e non lo considero affatto un capolavoro assoluto da 95, perché mi annoia in più punti, un disco solo sarebbe stato perfetto. |
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@InvictuSteele: anche in questo caso sono d'accordo con quanto scrivi. Non sarei così drastico su Mellon Collie, ma indubbiamente questo e Siamese Dream sono migliori. |
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Davvero un bel disco, riscoperto da poco. Questo e siamese dream i loro migliori, mentre non mi è mai piaciuto Mellon Collie, considerato da tutti il loro capolavoro, che io trovo dispersivo e pieno di filler |
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sono un amante della musica grunge e in particolare degli alice in ......, ma il loro modo di suonare e notevole per i miei gusti.voto 90 |
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80 mi sembra pochino, io darei almeno 85 al grande esordio di un grande gruppo. Ma i voti sono dettagli, questi signori negli anni '90 hanno piazzato un tris da far tremare le gambe a chiunque. Uno dei gruppi che amo di più in assoluto. |
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Bellissimo e oserei dire quasi rivoluzionario disco: ottima recensione, che approvo in pieno. "RHINOCEROS" la pietra miliare dell'album, che ci preannuncia il Rock degli S.P. per gli anni a seguire!! |
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L'unico loro album che davvero mi piacque. A differenza della maggior parte della gente, credo da sempre che questo sia il loro album più valido. Poi smusseranno troppo certe asperità quasi classicamente Hard che qui ancora convivono nel loro stile a favore di un sound troppo "alternative" per i miei gusti.. |
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11
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Ho nostalgia di questo gruppo ultimamente, sarà per via dell'uscita del nuovo (molto buono) Oceania non so...comunque, gran disco questo ma i grandi capolavori immortali dei Pumpkins verranno dopo. 80 ci sta tutto. |
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10
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Su questo disco ci sono dei pezzoni tipo Siva e Rhinocheros, si perde un pochino nel finale ma è un buonissimo album, 75. |
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8
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Grande Greatest Tiz, fanc... i Nirvana |
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7
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Che sia uscito insieme a Nevermind dei Nirvana per me ha poca importanza! La loro è stata solo sfortuna, poi che la gente dell'epoca preferiva la band di Seattle che a mio parere è ultra-sopravvalutata! Lo scontro tra i 2 è stato inevitabile ma nonostante la "sconfitta" gli S.P. hanno dimostrato di essere altamente superiori ai loro rivali... |
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6
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Grazie Lizard, in effetti è un disco mal cagato ma che merita molto !! |
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Bel commento Billo secondo me questo album i fans degli Smashing Pumpkins post-Mellon Collie, non l'hanno mai ascoltato! |
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Dunque dunque; questo disco probabilmente paga il pegno di essere uscito insieme a Nevermind dei nirvana, però siamo difronte ad un lavoro molto godibile e intriso da acerbe sonorità grunge rock !! però da subito s intuisce il loro stile lunatico, capace di passare da ruggenti " i am one e Bury my " a sonnolente " crush e suffer " per aggredire l ascoltatore con l ottima " Tristessa " album da ascoltare, voto perfetto di Flight 666, 80 !! |
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disco strano e particolare...gli smashing hanno buttato nel calderone grunge, metal e psichedelia ed il risultato è buono (non ottimo) forse per una poca lucidità in certe scelte stilistiche |
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2
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Effettivamente per chi conosce gli Smashing Pumpkins di Mellon Collie, questo disco cosi' pregno di psichedelia e piuttosto fluido ed arrembante, puo' davvero sorprendere. Molto buono, a mio avviso, un grande debut, superato solo dal successivo e piu' a fuoco Siamese Dream. |
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1
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Spettacolare! Il miglior album di debutto che una band come loro potesse creare! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. I Am One 2. Siva 3. Rhinoceros 4. Bury Me 5. Crush 6. Suffer 7. Snail 8. Tristessa 9. Window Paine 10. Daydream
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Line Up
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Billy Corgan (Voce, chitarra) James Iha (Chitarra, seconda voce) D’Arcy Wretzky (Basso, voce) Jimmy Chamberlin (Batteria)
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