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Evil Never Dies - De Maleficiis
( 2811 letture )
Sono trascorse alcune settimane da quando ho trovato, nella mia cassetta della posta, il pacchetto contenente De Maleficiis, ultimo studio EP dei thrasher partenopei Evil Never Dies. Devo confessare che la band ha saputo stupirmi su diversi livelli: prima di tutto non mi sarei aspettato di stringere tra le mani un prodotto confezionato in maniera così elegante, rilegato (come da foto che trovate a lato) come fosse un libro importante, con tanto d'illustrazioni originali, tutte a firma del bravo Felice Savarese, batterista della band. L'impatto è stato forte perchè di solito le autoproduzioni, per ovvi motivi legati ai costi di registrazione e di stampa, sono molto modeste dal punto di vista del packaging, mentre qui ci troviamo di fronte ad un prodotto che si presenta molto meglio della gran parte degli album che potrete trovare in tutti i negozi di musica. La seconda sorpresa l'ho avuta leggendo la biografia del gruppo: gli Evil Never Dies -ogni riferimento all'omonimo brano degli Overkill è puramente intenzionale- nascono infatti nel lontano 1990, e sono arrivati al 2012 con ben metà della line-up originale, costituita dal batterista Felice Savarese e dal chitarrista Salvatore Romano; quello di cui vi sto parlando è quindi un nome storico dell'underground campano, non siamo certo al cospetto di dilettanti allo sbaraglio.

La professionalità del gruppo è confermata anche dagli altri due aspetti fondamentali di un prodotto discografico, ossia la qualità della registrazione e -soprattutto- la qualità dei brani. Il missaggio ed il mastering sono stati realizzati a livelli assolutamente professionali, e giocano molto a favore delle abilità dei musicisti coinvolti: le chitarre sono incazzose, sporche ma al contempo taglienti in tutto il turbinìo di note eseguite, fungendo da fertile terreno per le sezioni vocali del bravo Domenico Costagliola. A dispetto del nome della band, che rimanda agli Overkill, le assonanze col gruppo statunitense non sono poi molte; probabilmente i punti in comune c'erano ad inizio carriera, perchè ora come ora gli Evil Never Dies, pur inserendosi senza dubbio nel filone del thrash estremo anni '80, non prendono in prestito nulla a nessuno.
E' così che, inserendo il disco nel lettore, nel giro di pochi secondi siamo proiettati nella realtà guerraiola di It Waits, Watches, Meditates, Attacks! (Kills!), un brano dritto, veloce, tutto in quattro quarti, caratterizzato da rallentamenti e scatti, un ibrido di ciò che ritmicamente ha distinto alcune produzioni di Slayer, Testament e Nuclear Assault; al suo interno c'è tutto quello che serve ad un pezzo di vero thrash metal: la batteria di Felice Savarese (se l'orecchio non m'inganna, completamente analogica) viene sfruttata in tutti i suoi pezzi, le chitarre offrono un buon numero di riff, tra loro ben legati, e sanno intrattenere l'ascoltatore anche a livello solista, con fraseggi melodici ed eseguiti senza errori, fino ad arrivare alla celere conclusione, quasi ostinata nel suo incedere ma molto, molto convincente. Il secondo brano, This Is A Country For Old Men, ci fa tirare un pò il fiato, almeno all'inizio, orientandosi più sul groove che su riff tirati: ma "relax" non è una parola che appartiene al dizionario degli Evil Never Dies, e così verso metà canzone le chitarre dei bravi Salvatore Romano e Fabio Di Tullio tirano fuori uno dei riff thrash più cazzuti degli ultimi anni, roba da far impallidire gli attuali big del genere, credetemi. Lo stesso dicasi per l'introduzione di The Furious River e per il refrain di Normality?.

Ora, non voglio tediarvi ulteriormente con la descrizione di ogni canzone di questo disco: sappiate che se amate il thrash d'annata, quello che ha fatto la Storia -sia americano che tedesco- dovreste veramente ascoltare questo EP, e possibilmente comprarlo, non foss'altro che per possedere la confezione del disco. Io mi sento solo di aggiungere alcune considerazioni: in primo luogo mi ha fatto molto piacere, dando un'occhiata ai credits, capire che i brani sono stati scritti da tutta la band, e che pertanto sono il frutto della collaborazione di tutti i musicisti coinvolti, a svariato titolo, nella realizzazione delle musiche o dei testi, segno che questo è un vero gruppo e non una specie di progetto solista; in secondo luogo non posso fare a meno di pensare che De Maleficiis è probabilmente la migliore autoproduzione che io abbia mai ascoltato in questi quattro anni di Metallized (insieme allo splendido self-titled dei Thought Machine). Infine, se tra i lettori c'è qualche promoter o etichetta discografica, beh... che lo dico a fare? Questa è gente con le palle. Chi può farlo, cerchi di sostenere gli Evil Never Dies perchè siamo davvero al cospetto di qualcosa di più unico che raro, per capacità, risultati, impegno e perfino originalità. Forza, non siate avidi di tempo: visitate la pagina myspace ufficiale degli Evil Never Dies e vedrete che mi darete ragione!



VOTO RECENSORE
86
VOTO LETTORI
73.94 su 39 voti [ VOTA]
paola
Giovedì 19 Luglio 2012, 15.09.57
7
Masterpiece
titty
Lunedì 16 Luglio 2012, 22.29.18
6
forte!!! Ho ascoltato tutto il disco.L'ho comprato a una loro serata e anche dal vivo,spaccano
Radamanthis
Sabato 24 Marzo 2012, 12.28.48
5
Azz, forti davvero! Per ciò che ho sentito non posso che complimentarmi con questa band!
Khaine
Martedì 20 Marzo 2012, 20.40.02
4
Yeah, roba molto forte!
ILPerseverante
Martedì 20 Marzo 2012, 20.37.39
3
ho finito di ascoltare ora Cooling-Off Period.... una sola bomba? è una guerra !!!
Khaine
Martedì 20 Marzo 2012, 20.27.12
2
Sentito che roba? Na bomba!
ILPerseverante
Martedì 20 Marzo 2012, 20.11.35
1
ho sentito qualcosa sul tubo.... cacchio se spaccano! .... e il riff di 'country for old men' @_@ sbam!
INFORMAZIONI
2011
Autoprodotto
Thrash
Tracklist
1. It Waits, Watches, Meditates, Attacks! (Kills!)
2. This Is A Country For Old Men
3. The Furious River
4. Cooling-Off Period
5. Normality?
Line Up
Domenico Costagliola (Voce)
Salvatore Romano (Chitarra)
Fabio Di Tullio (Chitarra)
Felice Savarese (Batteria, backing vocals)

Musicista ospite
Raffaele Lanzuise (Basso)
 
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