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Blaze Bayley - The King of Metal
( 5866 letture )
In molti l’hanno ormai dimenticato, in pochi forse aspettavano una sua nuova pubblicazione; nonostante ciò, lui, Blaze Bayley, torna a farsi sentire con un nuovo album, The King of Metal, un titolo probabilmente eccessivo, ma che mostra quanto la determinazione e la convinzione nei propri mezzi siano ancora fedeli compagne del singer britannico. La nuova fatica dell’ex Maiden è in gran parte un album dal sapore italiano: a partire dalla formazione, che vede al suo interno ben tre membri nostrani (Andrea Neri alla chitarra, Matteo Grazzini al basso e Claudio Tirincanti alla batteria), fino alla location in cui lo stesso disco è stato registrato, ovvero i Fear Studio di Ravenna. Dimenticatevi però le buone sensazioni derivate dall’ascolto dei primissimi dischi della sua era solista (Silicon Messiah e Blood and Belief), perché questo nuovo lavoro è purtroppo in netta discesa rispetto a quanto finora propostoci dal buon Blaze. Sarà considerato probabilmente all’unanimità l’album meno convincente della sua intera carriera, ma allo stesso tempo il più personale ed introspettivo. Questo perché The King of Metal parla in prima persona e direttamente alla numerosa schiera di fedelissimi fan (e a loro è infatti dedicato), ci parla di una vita all’insegna del metal, una vita costellata di delusioni e false speranze, di momenti cupi e tentativi di rivincita. Insomma, la musica è il vero specchio dell’anima per Bayley e questo disco, pur nelle sue modeste peculiarità, lo dimostra appieno.

Dobbiamo comunque guardare in faccia la realtà delle cose ed ammettere che sono ben pochi gli episodi al di sopra della sufficienza, tra cui annotiamo l’ammirevole semi-ballad Dimebag, impregnata di tutta la potenza vocale di cui il nostro omone britannico è capace ed ulteriormente abbellita da delle chitarre ispirate (sarà raro ritrovarle a questi livelli nelle seguenti tracce), la frizzante The Rainbow Fades to Black, in cui però è proprio la voce di Bayley a fare le bizze nel ritornello, scialbo e piatto come pochi altri, anche se non riesce ad abbattere del tutto una canzone impostata su buoni livelli, ed infine Fate, granitica e ritmicamente di buon impatto, all’interno della quale troveremo nuovamente le sei corde al massimo della loro ispirazione ed un Blaze Bayley che appare più convinto che mai nel cantare e nell’interpretare la canzone. Purtroppo gli episodi di alto livello finiscono qua, tutto il resto lascia ben poco spazio alle buone idee, relegate nel fondo del calderone a favore di soluzioni piatte, monotone e a dir poco stentate. Si salvano forse a malapena Fighter e Judge Me, ma la prima, essendo anche il pezzo più lungo del lotto, cade nel facile tranello della noiosità, alternando il solito cantato epico a melodie e riff per niente originali e soprattutto dilungate molto più del necessario. Per la seconda il discorso è diverso: qui il problema, infatti, risiede unicamente nel tentativo poco riuscito di commuovere l’ascoltatore con un’autoanalisi dello stesso Bayley sulla propria vita, tra l’altro interpretando il tutto in modo assolutamente poco adatto al contesto (senza una costante base strumentale la sua voce attuale non si può proprio sentire). Nonostante tutti questi difetti, è da apprezzare almeno l’intenzione, del tutto sincera com’era lecito attendersi. Riguardo le altre canzoni, sarebbe persino difficile entrare nel dettaglio, dato che, generalmente, hanno tutte gli stessi connotati: vocione potente che si erge sopra a dei riff heavy ma ben poco ispirati, con il sostanziale aiuto della batteria di Tirincanti, forse uno dei pochi a salvarsi all’interno della Bayley-band.

Dopo un’analisi tanto spietata vi aspettereste di leggere un voto decisamente negativo, lo so, ma così non è. Perché? Semplice, nel complesso questo The King of Metal è uno degli album più personali che mi sia toccato di sentire negli ultimi anni, un disco pensato con le migliori intenzioni, registrato molto bene e pubblicato semplicemente per mantenere in vita l’attenzione della propria fidata schiera di fan, senza voler catalizzare l’attenzione su di sé. Niente conti alla rovescia online, niente pubblicità gratuita da chicchessia, solo tanta buona volontà e la convinzione che far musica sia ancora il modo migliore di far sentire la propria voce.



VOTO RECENSORE
63
VOTO LETTORI
61.93 su 33 voti [ VOTA]
Sambalzalzal
Lunedì 8 Settembre 2014, 16.24.49
25
Iron@ per sentire Bayley a tutta forza si devono ascoltare gli albums degli Wolfsbane!!! La era una macina assurda!!!
iron
Lunedì 8 Settembre 2014, 16.17.26
24
Comunque credo che per sentire veramente Blaze Bayley si deba ascoltare il live """""Alive In Poland"""""
iron
Lunedì 20 Gennaio 2014, 23.42.06
23
Voto? -100 blaze non mi piace con i maiden e ancora meno da solo!
leonardo
Giovedì 24 Maggio 2012, 23.20.58
22
dimebag e the black country sono ottime!! la seconda tra l' altro vede jase degli wolfsbane tra i credits.
Fiamma 83
Venerdì 11 Maggio 2012, 16.02.50
21
Invece io devo dire che quest'album mi piace proprio!Ammetto che è meno diretto degli altri...ma proprio perchè è il più introspettivo(ditemi quale artista si racconta cosi a nudo delle proprie emozioni)!L'ho dovuto ascoltare più volte e ora mi sono innamorata di canzoni come Dimebag,One More Step,Difficult,The Rainbow Fades to Black e Fate!!!Veramente un bell'album!!!Bravo Blaze
David
Lunedì 9 Aprile 2012, 20.49.35
20
Confesso che quest'album mi ha deluso, e anche abbastanza. Apprezzo sia Blaze con la sua band che come solista, la sua proposta musicale mi è sempre sembrata diretta e sincera, e penso che meriti più di qualche locale in cui poter suonare. Questo disco però a differenza di Promise and Terror (che mi è piaciuto molto e mi ha fatto ben sperare per il futuro) mi sembra povero di idee, scontato. Concordo col recensore sul salvare pezzi come Dimebag, The Rainbow Fades to Black e Fate (e forse forse anche la title-track, anche se è un pezzo troppo semplice), ma da uno come Blaze mi sarei aspettato molto di più. Anche per me è un 63
Il Cardinale
Domenica 25 Marzo 2012, 13.53.12
19
Rispetto per l'uomo e per l'artista.
Nightblast
Venerdì 23 Marzo 2012, 21.47.52
18
@lambruscore: ma Blaze non è assolutamente scarso...Blaze è un cantante con le palle quadrate, che restando sempre in ambito Maiden, vale 100 volte Di Anno...Soltanto che cantare Dickinson non è cosa da tutti...
Niccolò
Venerdì 23 Marzo 2012, 13.18.00
17
Mah, che dire... un pauso al Blaze uomo che ne ha passate di tutti i colori. Per il Blaze musicista, sono veramente deluso da questo album. Avevo apprezzato e amato i primi 3 album del nostro, poi credo abbia avuto un crollo musicale notevole con la dipartita dei due chitarristi storici che hanno poi formato i "rise to addiction". Sto ascoltando anche adesso le canzoni di quest'album e veramente trovo il tutto noioso, una produzione da serie B e la voce del buon Blaze veramente terrificante in certi punti. A me sembra proprio che sbagli tonalità in parecchie parti, così come faceva in passato qualche volta. Purtroppo devo dissentire dal recensore. Per me è registrato malissimo, con la batteria sparata a palla in certi punti, così come la voce ...e le chitarre troppo basse. Il tutto sembra fatto molto ma molto amatorialmente. Un peccato perché considero Blaze, nonostante tutto, un grande artista metal. Speriamo non perda la trebisonda anche in futuro!
LAMBRUSCORE
Venerdì 23 Marzo 2012, 8.43.17
16
Nightblast, riferito al comm.6, infatti mi chiedo ancora come i Maiden all'epoca, abbiano scelto un cantante completamente inadatto ai pezzi scritti per Dickinson, la cazzata è stata fatta da loro, lui per me, non è scarso come molti dicono, per il poco che l'ho ascoltato.
BECCIAGRILLI
Giovedì 22 Marzo 2012, 21.27.33
15
per me Bayley ha sempre avuto un vocione buono solo per le gare di rutti,poi fate voi.
Aleister93
Giovedì 22 Marzo 2012, 8.43.33
14
@Nightblast: Personalmente ritengo inferiori a qualsiasi album di Blaze solista qualunque album dei Maiden con Bruce dopo Fear of the dark. Adroro the X-factor e mi piace abbastanza anche Virtual XI. Ma dal ritorno di Bruce, a parte qualche sporadico brano qua e là, le nuove produzioni targate Maiden mi hanno lasciato veramente l'amaro in bocca, Brave new world ancora ancora si salva, ma Dance of death e TFF proprio lasciamoli perdere... Opinione personale sicuramente, questione di gusti, ma te lo dice uno che ha amato molto i Maiden, ha perso la 'verginità' del primo concerto nel '95 a Pordenone (guarda caso l'X-factour) e che, pur di non perdersi la reunion, nel '99 si è fatto tutto il concerto in piedi con le stampelle con un ginocchio distrutto. Con questo voglio dire che non sono un fan dell'ultima ora, uno di quei fenomeni che si son scaricati la discografia e dopo 2 ascolti si permettono di pontificare... Ciao!
leonardo
Mercoledì 21 Marzo 2012, 18.50.23
13
non è un pochino presto per un giudizio? allora the x factor non vi ha insegnato nulla! non vedo l' ora di prenderlo in cd per gustarmelo , e magari, invece di ascoltarlo una volta e recensirlo senza neanche ricordarmi mezze canzoni (cosa accaduta anche con TFF), gli darò il tempo che merita e come per i predecessori sono fiducioso che troverò un heavy metal coinvolgente e poderoso da un mio grande eroe e modello vocale (che mi ha insegnato molto su come l' estensione non sia tutto)!
Nightblast
Mercoledì 21 Marzo 2012, 16.46.26
12
@Aleister: ehm...perchè DoD sarebbe una porcata? Giusto per capire và...@BAYLEY Blaze: seil tuo "và a ciapà i ratt" è indirizzato a me ti faccio notare che il mio post è assolutamente di supporto a BlazeScrivo in italiano in fondo... (eccetto per le prime due frasi che sono chiaramente in stretto dialetto valdostano,eheheh)...
Aleister93
Mercoledì 21 Marzo 2012, 16.30.55
11
Grandissimo artista, uomo tanto grande quanto umile, testato di persona. Ho sempre apprezzato la sua voce e mi piacciono moltissimo i suoi dischi nei Maiden (soprattutto X-factor che conservo gelosamente col suo autografo sopra). Come solista secondo me ha sempre sfornato ottimi dischi e non mi nascondo di certo dall'affermare con convinzione che i Maiden avrebbero pagato oro per scriverne anche solo uno di questi (e son certo che col loro monicker magari sarebbero diventati dei 'classici'). Questo disco, ai primi ascolti, mi pare un po' sottotono rispetto ai precedenti, ma lo ascolterò sicuramente più volte rispetto a porcate come Dance of death e Final frontier... Voto 70
d.r.i.
Mercoledì 21 Marzo 2012, 12.02.50
10
sentito non propriamente in condizioni ottimali, secondo me c'è un Blaze sottotono, forse a causa delle canzoni non coniate per la sua voce...per me al massimo prende un 55
Radamanthis
Mercoledì 21 Marzo 2012, 11.47.49
9
Effettivamente non è che sia stato messo in condizione di esprimersi al meglio, cantare i brani di Dickinson non è la cosa più semplice del mondo, invece per quanto ha fatto sui dischi non ho nulla da obiettare (specialmente per The X factor, un ottimo album). La sua carriera solista non mi dispiace anche se ovviamente gli preferisco i Maiden (ma questo poco centra con la rece in oggetto). Non ho ascoltato neppure io questo album ma di certo lo farò, al più presto, e sono certo lo apprezzerò come gli altri album di Blaze!
fabio II
Mercoledì 21 Marzo 2012, 11.05.45
8
La cover sembra Spawn, sentirò qualcosa, anche se Blaze lo ricordo molto volentieri per 'Live Fast, Die Fast' dei Wolfsbane. Gli albums con i Maiden non mi piacciono, della carriera solista non conosco nulla.
BAYLEY Blaze
Mercoledì 21 Marzo 2012, 10.22.41
7
ma al và a ciapà i ratt barbùn che ta sè..
Nightblast
Mercoledì 21 Marzo 2012, 9.42.47
6
Talè cu c'è...'u zzù Blaze...Il disco non l'ho ancora ascoltato, ma lo farò presto...mi limito a dire che in effetti l'occasione coi Maiden l'ha avuta (e che occasione), ma sottolineo che se ad uan persona devi dare la possibilità di fare le cose bene devi comunque metterlo nelle condizioni di farle al meglio...Diciamo che Steve Harris non si è molto interessato alla voce di Blaze ed al Blaze cantante ma solo al Blaze sostituto temporaneo di Bruce...Provate voi a cantare quasi ogni sera le canzoni scritte per una voce già di partenza più alta, senza aver mai la possibilità di riposo...
BAYLEY Blaze
Martedì 20 Marzo 2012, 21.45.00
5
ahh grazie eh, molto umano lei...
BECCIAGRILLI
Martedì 20 Marzo 2012, 21.40.37
4
ha avuto la sua opportunità con i Maiden e l'ha toppata... ora basta.
Ad Astra
Martedì 20 Marzo 2012, 20.35.48
3
mi piacciono questi titoli originali
dorian gray
Martedì 20 Marzo 2012, 20.28.52
2
per mè blaze è un mito,un personaggio carismatico,alla mano e molto umile e simpatico(almeno con mè,visto che l'ho tastato di persona) e con quella aurea di sfortuna che purtroppo l'ha accompagnato nel professionale e nel privato.Però stavolta carissimo blaze hai toppato il disco,troppo moscio e impalpabile a parte 2 tracce.già con promise and terror aveva vacillato qualcosa,ma fino a "the man would..."hai sfornato dischi di ottimo heavy,quindi speriamo sia solo una momentanea crisi artistica,C'mon Blazeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!
marduk
Martedì 20 Marzo 2012, 20.27.00
1
il disco non l'ho ancora sentito ma sempre un grande applauso a blaze...una delle migliori persone che ci sian nel metal secondo me
INFORMAZIONI
2012
Blaze Bayley Recordings
Heavy
Tracklist
1. The King of Metal
2. Dimebag
3. The Black Country
4. The Rainbow Fades to Black
5. Fate
6. One More Step
7. Fighter
8. Judge Me
9. Difficult
10. Beginning
Line Up
Blaze Bayley (Voce)
Thomas Zwijsen (Chitarra)
Andrea Neri (Chitarra)
Matteo "Lehmann" Grazzini (Basso)
Claudio Tirincanti (Batteria)

Musicisti Ospiti:
Tineke Roseboom (Voce femminile)
Rick Plester (Chitarra)
Daan Willem Dragt (Piano)
 
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