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CIRCOLO DEV , VIA CAPO DI LUCCA 29/3G - BOLOGNA

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ALCHEMICA MUSIC CLUB, VIA DEI LAPIDARI 8B - BOLOGNA

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Fingernails - Alles Verboten
( 2873 letture )
Provocatori e dissacranti, i romani Fingernails sono tra i pionieri più longevi del metallo tricolore, essendo attivi fin dal remoto 1981: nonostante qualcuno si diletti erroneamente a classificarli come thrash, questi metallers laziali si fanno in realtà alfieri di un heavy rock primordiale ed istintivo, e sotto l’egida della High Roller Records pubblicano un disco col quale celebrare il trentennale, traguardo da poco superato: l’album, intitolato Alles Verboten, fa seguito all’ultimo Destroy Western World (del 2007) ed è il quarto studio-album ufficiale (il debut, omonimo, risale al 1988). Come è possibile aspettarsi dalla foto di copertina, che ritrae la band in inequivocabili fattezze dall’odor di luppolo e sudore, il riffing su cui si basa la proposta di questi vecchi marpioni è grezzissimo, affilato ed alcolemico, le ritmiche martellanti e spudoratamente r’n’r, lerce ed incalzanti, ispirate dalla tradizione motorhediana e quindi unitamente contaminate dal punk, soprattutto nell’attitudine irruente. Quello di Anthony Drago non sarà, forse, il classico vocione rock, ma col suo piglio fresco e melodico -condito da qualche acuto qua e là- si ritaglia un bello spazio, risultando assai gradevole e personale (anche se talvolta il suono della sua pronuncia non è propriamente british).

Anche la sezione ritmica, per quanto scarna, semplice e schiettissima, si rivela rovente, soddisfacente e dinamica; il lavoro della chitarra è elementare ma incisivo, capace di costruire riff già sentiti ma in ogni caso azzeccati e dotati di buon tiro. Fronzoli zero, attitudine parecchia: è questa la ricetta con cui i Nostri scelgono di mettere a ferro e fuoco i pub più sconci e caotici, oltre che i padiglioni auricolari degli ascoltatori. Certe loro mazzate sono decisamente virulente, anche se la loro proposta non presenta nulla di nuovo, assolutamente, peraltro senza nessun vezzo tecnico: soltanto sano, sporco, vecchio e marcio heavy punk’n’roll, utile per far scuotere la testa e divertirsi a più non posso. La band si incammina, talvolta, anche su ostici sentieri di sperimentazione melodica (parliamo prevalentemente di linee vocali), e questo conferisce notevole vantaggio alla varietà del platter, che in ogni caso resta basato su un tappeto ritmico ignorante ed insistente, scatenato nel suo picchiare continuo. Così, pezzi movimentati come l’opener Suicide Generation diventano odi al pogo più movimentato, trainate da riff rozzi, ritornelli da cantare in coro e -in questo caso, per esempio- un bel guitar solo efficace. La seguente Frankenstein Food ribadisce le fattezze incalzanti dei giri di chitarra portanti ed intermedi, taglienti e improntati per andare dritto al sodo: il pezzo è un’altra bella corsa a briglie sciolte, anche se nelle vocals si sente eccessivamente il livello “locale” dell’ensemble. Tra le tracce più tirate e frenetiche spicca la rapidissima e trascinante Deadly Bitch, mentre in Witchy Suicide Wildcat spiccano ritmiche e chorus tendenzialmente più catchy, come del resto succede in Fun Addiction e Father Ralph (quest’ultima dotata di un refrain vocale francamente fastidioso, anche se è evidente la natura goliardica del pezzo).

Metal Bullets è un’altra mischia da saloon, anche troppo visto il rischio di cadere nel luogo comune in corrispondenza del ritornello; sconclusionate (nel senso buono del termine) e scanzonate, Dog for Blind, Black Widow e Rock and Roll Barbie mantengono elevati i decibel prima del roboante finale, affidato alla più potente e oscura Satan Vs God, che tuttavia -per quanto minacciosa- non è ancora definibile irresistibile. Questo lavoro, inutile rimarcarlo ulteriormente, è consigliato agli appassionati di reliquie storiche dell’underground nostrano, oltre che agli amanti di sonorità antiche e accostabili a quanto proposto da tanti lustri da leggende quali i già citati Motorhead, con un taglio più irrisorio (ma anche più semplicistico); per tutti gli altri fruitori abituali di metal e rock tradizionale, rimane un prodotto carino, orecchiabile, intriso di buona carica ed energia, anche se per certi versi i trentasei minuti di incisione sembrano apparire un po’ di più, probabilmente a causa della direzione quasi univoca battuta musicalmente da questa band. Tirando le somme, l’album può tranquillamente esser valutato positivamente, basta prenderlo con le molle: rimane pur sempre qualcosa di relegabile alla nicchia, senza pretese rilevanti, in cui l’alone provinciale continua ripetutamente a farsi sentire.



VOTO RECENSORE
68
VOTO LETTORI
39.84 su 26 voti [ VOTA]
the Thrasher
Venerdì 23 Marzo 2012, 13.43.26
14
Abbiamo provveduto alla correzione di questo refuso, grazie per la segnalazione!
anthony drago
Venerdì 23 Marzo 2012, 11.50.33
13
RIPETO : HELL'N' BACK e' un album di inediti in studio (il comeback album) uscito nel 2006 in cd in USA e nel 2009 in vinile in GERMANIA ciao ragazzi Anthony Drago (Fingernails)
nerchiopiteco
Venerdì 23 Marzo 2012, 11.28.16
12
grande anthony, se sei quello vero siete ancora in grandissima forma!!io quando parlo di album intendo full-lenght di inediti (non ho incluso hm forces ovviamente o shadow of the blade) ed in HELL'N'BACK ci sono pezzi come hm forces, war flames....capolavori che però inditi non sono. più che una critica era una amara constatazione per il livello quantitativo (quando ti piace una band vorresti che uscissero album a manetta) ill ivello qualitativo però è sempre alto!!
anthony drago
Venerdì 23 Marzo 2012, 11.01.25
11
rettifica per the thrasher: HELL'N'BACK e' il disco del comeback reunion di inediti registrati nl 2006 ed uscito per la Old metal records virginia USA all'epoca inisieme al primo Album "Fingernails" quindii nostri studio album sono 4 non 3 E QUINDI NON e'v UNA COMPILATION . Anthony Drago
the Thrasher
Giovedì 22 Marzo 2012, 21.05.08
10
Allora, hell'n'Black non è un album di inediti bensì una compilation, così come heavy metal forces (che è anche il titolo di un loro demo del 1986), getting cheap è, appunto, un singolo. quando si parla di album ufficiali si intendono i dischi in studio con pezzi inediti
Paola MetalQueen
Giovedì 22 Marzo 2012, 0.19.42
9
C'è da fare una precisazione, i Fingernails li conosco bene e non mi sembra che abbiano prodotto solo tre dischi, bisogna calcolare anche Hell'n'Back su vinile della tedesca HighRoller, album di inediti uscito su cd nel 2006 insieme alla ristampa del primo disco e poi da solo nel 2010, il vinile HM Forces della HighRoller nel 2009 con brani inediti usciti solo su demo negli anni '80, il singolo Gettin Cheap su vinile nel 2008. Anch'io sono legata al primo disco del 1988.
nerchiopiteco
Mercoledì 21 Marzo 2012, 20.55.05
8
heavy metal forces grandi, peccato solo che abbiano fatto 3 dischi in 30 anni
dani
Mercoledì 21 Marzo 2012, 20.44.44
7
Ho un loro cd!
hm is the law
Mercoledì 21 Marzo 2012, 19.01.38
6
Io
Raven
Mercoledì 21 Marzo 2012, 18.15.43
5
Io.
Alcibiade il Maialino
Mercoledì 21 Marzo 2012, 17.56.58
4
Qui siamo tra vecchietti....quanti bei ricordi legati ad Angus e la sua band...e i Fil di Ferro chi se li ricorda ? Grandi bands, grande musica, grandi ricordi.
Alcibiade il Maialino
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3
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HIRAX
Mercoledì 21 Marzo 2012, 16.58.53
2
MITICI! I miei primi concerti (Raff e Fingernails teatro colosseo) le prime pogate... BEI TEMPI GRANDE BIDOLI HMK
Masterburner
Mercoledì 21 Marzo 2012, 8.51.19
1
Mitici, ho loro il primo disco in vinile. Crazy for blow jobs!
INFORMAZIONI
2012
High Roller Records
Heavy
Tracklist
1. Suicide Generation
2. Frankenstein Food
3. Deadly Bitch
4. Witchy Suicide Wildcat
5. Fun Addiction
6. Father Ralph
7. Metal Bullets
8. Dog for Blind
9. Black Widow
10. Rock and Roll Barbie
11. Satan Vs God
Line Up
Anthony Drago (Voce)
Maurizio “Angus” Bidoli (Chitarra)
Ricchard (Basso)
Carlo Usai (Batteria)
 
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