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Overkill - The Electric Age
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Gli Overkill sono una macchina da guerra. Non c’è niente che possa fermare questa band, niente. Non gli anni che passano, non i cambi di formazione, non le mode che vanno e vengono. Niente. Trent’anni di onorata carriera votata al thrash più stradaiolo e ruvido, senza scordare mai le radici hardcore, come la propria natura di band metal. Certo, i momenti difficili ci sono stati e gli Overkill del 2012 non sono più gli imberbi scavezzacolli di Feel the Fire. Eppure, pur invecchiando, pur carichi di cicatrici raccolte sui palchi di tutto il mondo, pur attraverso cambiamenti di stile ed inevitabili alti e bassi, nessuno, ascoltando il primo minuto (più intro) di questo clamoroso nuovo album, potrà minimamente dubitare di chi sia quella sventagliata iniziale. Chi li segue da anni sa che, dopo l’era-Gustafson, quando Bobby Ellsworth e D.D. Verni hanno preso saldamente le redini del gioco, la band ha attraversato momenti non facili e più di qualche passaggio a vuoto. Il livello degli album è sempre rimasto almeno accettabile, con qualche botto notevole, ma certo negli ultimi anni è stato difficile accordare ai ragazzi di New York voti elevati e grande entusiasmo per le prove in studio, almeno fino all’ultimo Ironbound, album che ha davvero impressionato il pubblico, riportando il nome degli Overkill prepotentemente all’attenzione generale. E’ con comprensibile eccitazione che il popolo metallico attende la band alla conferma in studio, dopo aver testato ancora una volta l’assoluta eccellenza sul palco. Come un pugile di lungo corso, ormai avvezzo ai colpi peggiori ed ancora non piegato dalla fatica e dagli anni, dalle bastardate degli avversari e della sorte, gli Overkill alzano lo sguardo e di fronte alla sfida colpiscono col colpo più duro del loro repertorio. The Electric Age è una mazzata terrificante, una vera dichiarazione di resistenza, una volgarissima dimostrazione di forza. Come se il gruppo fosse riuscito a condensare tutto il nero e tutta la rabbia e decidesse di tirarli fuori con una lucidità ed una efferatezza senza precedenti. Non c’è sosta, non c’è pietà. Thrash fino alla morte. Con una avvertenza: il tempo non scorre invano e se la rabbia è sempre quella, i modi per esprimerla arrivano ad un livello di conoscenza della materia decisamente superiori. The Electric Age non è solo un gran disco, non è solo veloce, feroce, tiratissimo. E’ lucido, spietato, complesso. Proprio così, complesso. Un aggettivo che forse non ci si aspetta di associare a questa band. Eppure, dietro l’assalto continuo e furioso, dietro alla velocità sostenuta, si cela una costruzione dei brani decisamente notevole, capace di sciorinare una quantità impressionante di riff, tale che per consumare e penetrare davvero l’anima di questo marcissimo album non bastano due o tre ascolti. Non ne bastano forse neanche una decina.
Prima che vi sentiate disorientati, spostiamoci un po’ e proviamo a pensare ad altri compagni di avventura, ritrovati nel corso degli anni. Iniziamo proprio dagli Exodus e dagli Heathen, compagni di tour, ma anche dai Testament e, forse, qualcosa comincia a farsi luce nell’interpretazione di questo album. Gli Overkill sono se stessi, fino in fondo. Impossibile non riconoscerne lo stile ed il modo di aggredire. Eppure, c’è qualcosa di più: c’è una volontà di maggior strutturazione, la ricerca di un modo meno facile di esprimere la propria furia, senza per questo rinunciare in niente alla propria identità. Il grande thrash, oggi come oggi, non è più e non è solo velocità ed abrasività, ma parla un linguaggio decisamente più ricercato e stratificato. Certo, gli Overkill non arriveranno mai alle prolungate e complesse trame sonore dei gruppi di Lee Altus, ma ascoltate un brano come Drop The Hammer, con la sua seconda parte di squisita fattura metal e tasterete con mano che anche questi ragazzacci hanno trovato un modo personale di coniugare violenza e ricercatezza. La riprova l’abbiamo lungo tutto il disco, persino in un brano come Save Yourself, posto a metà scaletta: una sfuriata hardcore di tre primi e quarantaquattro secondi, condotta su velocità proibitive. Eppure, basta prestare un attimo attenzione per capire che il livello tecnico espresso è decisamente più elevato di quanto sembra a primo ascolto. La qualità compositiva è piuttosto omogenea, non si segnalano particolari cali di tensione, anche se forse la seconda parte dell’album perde qualche colpo ogni tanto. L’assalto è continuo e soffocante e basta la tripletta iniziale per mettere le carte in chiaro e dimostrare che la band stavolta ne ha davvero per tutti. Come And Get It e Electric Rattlesnake (con tanto di rallentamento centrale) sono due canzoni da urlo per cattiveria e costruzione, sfondano entrambe i sei minuti di durata senza lasciare scampo né prigionieri. Wish You Were Dead, introdotta dall’urlo lacerante di Blitz, non fa che ribadire il tutto con le migliori intenzioni, mentre in Black Daze, mid tempo da marcia semplicemente irresistibile, cominciano a farsi sentire le prime influenze hardcore, che sfoceranno nella succitata Save Yourself. Da qui in avanti, vi aspettano quattro canzoni che vi prenderanno a calci senza requie, fino al parossismo psicotico e deragliante di All Over But the Shouting. Good Night si prende il lusso di una introduzione acustica, regalando l’unico minuto e diciassette secondi di respiro, per poi riprendere esattamente da dove la band ci aveva lasciati, giusto per concludere il pestaggio e la totale distruzione.
Difetti? Uno: The Electric Age è un disco monolitico, devastante, pressante, soffocante, una raffica di cazzotti senza respiro, uno dietro l’altro. Cazzotti dati scientemente, dove fanno più male, con l’esperienza di chi mena duro da anni ed ora sa dosare la propria inesauribile aggressività. Ma, proprio per questo, si finisce per trovarsi di fronte un blocco unico ed inalterabile che avrebbe forse beneficiato di una maggior varietà. Sicuramente manca un brano che stacchi completamente col resto e sposti un po' il tiro. Certo, per un thrasher che si rispetti, qui siamo vicini al godimento puro e lo stile solistico, così vicino a quanto formulato da Dave Mustaine, in particolar modo in Rust in Peace, non fa che aumentare il tasso di piacevolezza del tutto (date un ascolto a 21st Century Man, per averne una conferma). Limiti? Uno: di fronte ad un songwriting di questo spessore e di questa ferocia, forse mancano uno o due anthem da tramandare ai posteri, una Hello From The Gutter, una Wrecking Crew, una Rotten to the Core, manca insomma il brano che trascina ed esalta e fa alzare il pugno al cielo. Ma tant’è. L’album è davvero valido, in ogni sua componente, sorprende per livello di cattiveria e non fa prigionieri, con una complessità di struttura inaspettata, sempre ottimamente espressa e direzionata. Gli Overkill sono una macchina da guerra e sono anche una delle più grandi thrash metal bands della storia, padrona come poche altre della materia. The Electric Age ci presenta un gruppo che non ha ancora finito di dire la sua e, dopo ventisette anni, sfido chiunque a dire lo stesso. Grandissimo ed efferato ritorno.
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VOTO LETTORI
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77.94 su 101 voti [
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102
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Un filo sotto Ironbound, questo è un po' meno immediato del predecessore, ma comunque sia nessun calo di tensione lungo tutti i 50 minuti di durata, con picchi come Electric Rattlesnake o All Over But the Shouting, e band che sembra avere l'energia di un teenager. Voto 82 |
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101
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Inizia in un modo un po introverso ("Come and Get It") e, allo stesso tempo, un po spigliato ("Electric Rattlesnake") questo dischetto degli Overkill. Arrivati (in quell'anno lì..) al traguardo dei trent'anni in pista, i nostri ci sparano subito dopo un anthem da battaglia come "Wish You Were Dead" (con tanto di finale megadethiano..). E, successivamente, snocciolano una dopo l'altra quel tipo di canzoni che potrebbero assomigliare ai pezzi di una volta (tipo "Black Daze" e "Save Yourself") oppure una di quelle svisate simil-hardcore dei bei tempi andati ("Drop the Hammer Down") con tanto di ej-ej-ej tipici della loro zona. A seguire, la un po troppo ripetitiva "21st Century Man" e l'aggressivissima "Old Wounds, New Scars". Poi, è il turno di una di quelle tracce che sembrano provenire direttamente dagli eighties: "All Over but the Shouting". E, posta alla fine, "Good Night"..e si capisce perché, certe cose, riescono a farle solo i vecchi cavalli di razza! In definitiva, risulta essere una sorta di raccolta di "classici" per i nostri tempi a cui, purtroppo, manca quella traccia-manifesto che servirebbe ad indicare l'album! |
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100
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Album grandioso, band grandiosa come sempre. La produzione di plastica non la sento nemmeno! Disco che spacca di brutto! |
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99
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Più lo ascolto e più sono convinto che si tratta di un grande album thrash metal. Bellissimo e ispirato, moderno ma non ruffiano. La produzione "di plastica"? E' una produzione moderna, ormai sono quasi tutte così, però secondo me non inficia la qualità del songwriting, anzi. E poi live i ragazzi sono sempre spettacolari...grande album e grandissima band. Voto 80. |
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98
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Disco veramente ottimo! Non so se sia meglio questo o Ironbound. Non c'è proprio niente da fare... certe band sono fatte per durare... |
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Fantastico! Allo stesso livello di Ironbound, o forse anche migliore... voto 88/100 |
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96
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Bellissimo album,produzione e qualità audio non proprio di grande eccellenza, comunque nell'insieme merita un bel 85. |
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Questo e un capolavoro , questi mi sa che di metallo ne masticano poco. |
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94
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Ottimo, anche se sotto di un gradino rispetto ad ironbound. Unico neo, la produzione. Ironbound era nettamente registrato meglio. |
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Sono un amante degli Overkill da poco, circa un paio di anni, e possedevo solo i primi 5 stupendi cd. Ora mi sono deciso di prendere questo e direi che lo trovo veramente bello, assimilato completamente. Devastante. Ora chiedo, tra gli anni passati daHorrorscope e questo Electric Age (circa 20 anni ), che cd mi consigliate caldamente che vale la pena di prendere? Magari se possibile migliore pure di Electric Age, grazie! |
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92
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Ho acquistato in versione estensiva con DVD sia questo che quello dei Testament. Condivido che per entrambi i lavori il prezzo sia eccessivo, per cui non mi sento di criticare chi non può permettersi di spendere 18€... (non che io navighi nell' oro, comunque...), anche perchè i DVD bonus non sono per nulla imperdibili ; tra i due The electric age lo preferisco, anche se sono d'accordo sul fatto che sia troppo elaborato in fase di produzione e pompato artificiosamente. Mi piacerebbe vedere altri vecchietti però con questo entusiasmo nel 2012...ok, non sarà un capolavoro come Horrorscope, ma un 78 se lo porta a casa. |
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Contentissimo di questo disco! Per me uno dei migliori dagli anni 90, un album che spacca dall'inizio alla fine.Finalmente! A margine concordo sul suono del rullante (della batteria in generale) troppo triggerata, ma dopo un po' di ascolti non ci faccio più caso. |
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90
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A me piace ma se devo trovare difetti concordo su produzione di plastica e rullante (Ravish) e anche sul fatto dell'approccio troppo monolotico (Lizard). Però bello: 78. |
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"The Electric Age" degli Overkill è un buon album, ma sinceramente preferisco "Dark Roots of Heart" dei Testament e credo che sia il disco Thrash del 2012. Purtoppo la produzione risulta di "plastica" soprattutto per la batteria, ed in particolare il rullante. Comunque l'opener "Come and Get it", "Electric Rattlesnake" e "Wish You Were Dead" sono canzoni spattacolari. Il mio voto è 78. |
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88
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Che album. Overkill dopo tutti questi album e dopo tutti questi anni ancora spaccano. Album thrash dell'anno per me. |
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gran bella cartella 'sto disco. già brilla di suo, se poi ci aggiungiamo l'età dei musicisti e la "fame" che dovrebbe essere diminuita negli anni, è di un livello davvero altissimo... ma variabili a parte -che per me contano relativamente- è proprio un bell'ascoltare, ad oggi questi vecchietti possono solo insegnare a tanti altri come si fa del buon thrash... avercene di album così! |
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Secondo me è un gran bel disco di thrash old school, a dimostrazione che Bobby Blitz e compagni ci sanno ancora fare alla grande... |
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devo dire che preferisco ironbound. qui c'è save your soul che spacca di brutto ma il resto è buono ma ci sono pezzi che proprio non mi restano in testa... ma la batteria è finta?? |
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Magia poca, veramente. Direi niente. Mi da l'idea che avrei potuto suonare anche io, tanto poi in sede di produzione si può fare qualsiasi cosa. Cristo è da stamani che mi ascolto The Years Of Decay, dopo un sacco di tempo. Mi ero convinto con le ultime uscite che gli Overkill non mi piacessero più e mi accorgo che dipende solo dalla produzione. In quell'album sono allucinanti. ogni strumento esattamente come si deve sentire, ognuno ben distinto ma in un'amalgama perfetto. Senza contare la voce di Blitz. In questo Electric Age danno l'impressione di essere dei robottini e dell'amalgama non c'è più alcuna traccia. Poi, oh, sono impressioni. |
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Preso e ascoltato. Molto buone Come and Get It ed Electric Rattlesnaske, ottima Save Yourself per me la punta di diamante del disco. Discreto il resto. Capitolo produzione: a mio avviso troppo moderna, pompata e pulitina, ma qui è una mera questione di gusti...75/100, 5 decimali in più solo per Save Yourself. |
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AH AH AH! Bella Freedom! Quest'album è bellissimooooooo!!! |
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Poca Ironia da quelle parti, neh? |
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C'è un sacco di gente frustrata che mi perseguita su questo sito. Andate su You Porn e sfogatevi, magari dopo vi passa. |
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La magia si è trasferita tutta in Beyond Magnetic |
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Non sei l'unico ad avere questo problema Gabriele, ti capisco perfettamente. E' come andare al cinema a vedere quei film pieni di effetti speciali fatti al computer...dov'è finita la magia di un tempo? |
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Non riesco a farmelo piacere. E peno che tutto dipenda dalla produzione di plastica. E' un problema che ho con praticamente tutti i dischi di produzione recente: non riesco ad immaginarmi la band mentre suona l'album. Mi viene sempre da pensare che questo o quel suono, senza l'aiuto del computer non sarebbe stato ottenuto. E allora perde fascino. Ascoltate The Years Of Decay e poi questo Electric Age... La band è potenzialmente la stessa, solo che in un caso è sepolta da suoni perfetti e ovattati. |
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Dopo un paio di ascolti dico che a me piace, forse un pelino sotto 'Ironbound', ma non è una cosa che fa davvero differenza. Ho letto qui sotto i ripetuti interventi del buon Undercover circa la produzione; la intendi troppo 'digitalizzata' e poco grezza? Se è così siamo abbastanza d'accordo, ma c'è anche da dire che compensa il songwriting ( che come ha riferito Lizard forse manca del vero colpo decisivo ) in quanto le calde esalazioni di stampo underground thrash/power si sentono ancora. Ma alla fine il commento più giusto è quello semplice qui sotto al mio di spanky: Diobono che legnata! |
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Diobono che legnata!!! |
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Sto cazzo di disco...più l'ascolto e più mi piace...Non c'è che dire, quando si parla di numeri uno gli Overkill saranno sempre presenti...THRASH WARMACHINE!!! |
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quoto il commento 41 !!! grande!!! |
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Questo album è un pezzo da 85 assolutamente immancabile nella collezione di ogni thrasher che si rispetti . |
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..questo rispetto a ironbound lo trovo piu' melodico ,le prime 3 tracce di ironbound sono una mazzata dopo va a calare per riprendersi verso la fine... gli overkill sono il mio gruppo preferito,anche se in alcuni stacchi mi ricordano altri pezzi,per me non esiste un album degli overkill che si puo' definire brutto!! |
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Confermo il discorso di Lizard sulle "scelte" di certe produzioni. |
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Painkiller: no no, quella e' una scelta voluta, come la batteria di St. Anger e il basso di. ..And justice for all, su cui abbiamo scherzato ieri. Diverso il caso delle scellerate produzioni di Kelly Gray, un macellaio. |
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@Lizard, per me non è una scelta, è un errore di produzione (rumori di fondo e scratch vari compresi...) e quindi come gli altri album da me citati. Le chitarre "zanzarose" sono invece UNA SCELTA STILISTICA di Shirley e Harris per gli ultimi album dei Maiden... |
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assolutamente favoloso, gli OVERKILL non hanno affatto perso lo smalto di un tempo(anzi...) dopo un platter che mi aveva soddisfatto a metà (Ironbound) danno ai loro fan un album di pura violenza,ove prevale la loro legge: quella del pugno di ferro nei denti! Sembra di trovarsi nel bel mezzo di una tormenta di sassi e fulmini. Dovrebbero aprirsi una università privata nella quale insegnare il metal..quello vero che molte band di maggior calibro(o fama) sembrano aver dimenticato o rinnagato! ''Drop the Hammer'' è la mia preferita anche se tutte le altre figurano alla grande; per pasqua al posto dell'uovo fatevi regalare 'the Electric Age' ne resterete soddisfatti. Ce ne fossero di gruppi come loro in grado di offrire ai fan materiale sul quale crogiolarsi... Lunga vita agli Overkill! |
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Le chitarrine zanzarose |
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@Lizard, non ho capito cosa intendi circa divine intervention...quale sarebbe la "scelta stilistica" legata alla produzione? |
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Sì sì, assolutamente.... E' fin troppo facile dire che sono d'accordo con te, a livello di gusti personali |
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@Lizard ma pensavo fosse ovvio che si parlasse in questo preciso confronta di una sola questione di gusto personale, cioè la produzione secondo i canoni scelti per rappresentare la forma "ODIERNA" è perfetta, sono quei canoni che non combaciono con ciò che cerco XD. |
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Attenzione però a non confondere scelte stilistiche che possono sembrare -ed essere- errate, da veri e propri abomini tecnici. Divine Intervention rientra nel primo settore, War to end...., Enemies of Reality etc rientrano nel secondo... E non è la stessa cosa!! Stilisticamente la produzione di questo album può non piacere, ma non c'è niente di tecnicamente errato, anzi!! E' per questo che dico che, in questo caso, si può ragionare solo di "mi piace/non mi piace" e, per questo, non credo si possa/debba penalizzarla, se non a livello di piacere/gusto personale. |
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@Painkiller, Ironbound come produzione mi suona meglio di questo ed è comunque già sin troppo "asettica" per i miei gusti ed è questo che mi fa girare le palle, la qualità del sound Overkill unita a quelle delle composizioni è devastante, è una di quelle band che difficilmente ti lascia a piedi e ti molla un disco di merda, però cavolo con un minimo e sottolineo minimo di "sporcizia" avrebbero fatto il riporto a chiunque fosse a distanza di un km dallo stereo. Poi ci sono produzioni "raw" fatte malissimo tipo quella di "World Painted Blood" che a me fa veramente cagare quasi quanto il disco e ogni volta che lo dico a tutti gli amici sfegatati slayeriani, non che io non lo sia ma se una cosa non mi piace, non mi piace poco da fare, mi prendono per pazzo. |
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@Lizard, capisco il tuo punto di vista ma anche quello di undercover. Un album può essere ben scritto ma se il suono fa schifo fa schifo. Cito come esempio divine intervention degli Slayer, ottimo album secondo me ma con un suono così scadente da farmi spesso passare la voglia di ascoltarlo. Cito anche war to end all wars di malmsteen, master of the rings e time of the oath degli helloween...proprio non riesco ad ascoltarli, suonano davvero male. Poi forse Undercover esagera se si riferisce anche al sound di Ironbound (così come quelli che parlano di "omologazone" del suono in casa spv) perchè il suono di ironbound per me è ottimo (così come mi pare di capire per questo electric age). |
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@Lizard di certo non lo boccerei mai, questo è ovvio, però e come se una donna dopo averti preparato per benino ti lasciasse lì sul più bello, sta cosa mi ammazza, non ci posso far niente, comunque sempre meglio loro di tantissimi pseudo thrasher dell'ultima ora, non c'è ombra di dubbio su questo. |
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Ma io il tuo punto di vista lo condivido anche, solo che non riesco né personalmente, né in una valutazione complessiva su un album, a dare tutto questo peso alla produzione, a meno che non ci siano proprio degli "errori" veri ed anche in quel caso è sempre la musica che conta prima di tutto. Non voglio dire che per te non possa avere tutto quel peso eh, ci mancherebbe. Dico che mi sembrerebbe un po' ingiusto dare un voto basso solo per quello. |
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@Lizard il punto è uno e semplice per quanto mi riguarda, la produzione mi rende i pezzi sterili, li depotenzia, li limita sembra di avere una cinquecento al posto di una Ferrari e la cosa mi urta al quanto e quindi è gambizzante parecchio dal mio punto di vista, un disco che varrebbe 80 non riesco a farlo andare oltre il 65-70, non è un peccato? Dal mio punto di vista si e tanto, non c'è bisogno di avere una produzione fetida ma neanche di usare l'incelofanatrice. |
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Se c'è una band che amo alla follia dopo i Judas sono gli Overkill...GRANDI GRANDI GRANDIII!!! Billo, santo cielo, non puoi scrivere certe cose...se non li conosci fai subito ammenda, dopo esserti inginocchiato sui ceci!!! I miei preferiti: Feel the fire (ho anche il vinile originale hi hi!!) - taking over, The years of decay, the killing kind, ironbound. Ed ora tutti a Milano ad ottobreeeeeeee!!!!!! O-V-E-R-K-I-L-L!!!!!!!!! |
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Se c'è una band che amo alla follia dopo i Judas sono gli Overkill...GRANDI GRANDI GRANDIII!!! Billo, santo cielo, non puoi scrivere certe cose...se non li conosci fai subito ammenda, dopo esserti inginocchiato sui ceci!!! I miei preferiti: Feel the fire (ho anche il vinile originale hi hi!!) - taking over, The years of decay, the killing kind, ironbound. Ed ora tutti a Milano ad ottobreeeeeeee!!!!!! O-V-E-R-K-I-L-L!!!!!!!!! |
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Quoto Lizard su tutta la linea....siamo nel 2012,le produzioni ormai sono così,basta nostalgia,ci sono sempre i dischi degli 80's per chi ha voglia di quel tipo di suono... |
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Vi capisco, ma non vi seguo. La produzione non può pesare così tanto nella valutazione di un album, nel bene come nel male. Vi immaginate se vi dicessi "l'album è sufficiente, ma ha la produzione migliore del mondo e quindi gli dò 80"... Sarei da ricovero. Allo stesso modo, anche produzioni orripilanti come quella di St. Anger o Enemies of Reality non possono pesare venti punti sul giudizio finale, e qui siamo ben lontani dal dover giudicare gravi errori di mixaggio/mastering... Capisco che mi diciate che per voi una produzione così ammazza la spontaneità, la genuinità, il groove... Tutto quello che volete, ma niente che possa esondare dal recinto del gusto personale. Qui oggettivamente non c'è niente di "sbagliato", se non il concetto dietro un certo tipo di produzione. Ma siamo nel campo del personale e comunque non mi impedirebbe mai di godermi un album che mi piace, come non me lo impediscono i fruscii, i livelli sballati... Per anni ho ascoltato album fondamentali registrati malissimo su cassette finite, con uno spettro sonoro pari a zero ed un livello di rumore bianco oltraggioso... Se mi fossi dovuto fermare a cose del genere non avrei ascoltato nulla nella vita. Ripeto, rispetto dell'opinione personale e del valore che si danno a certe cose, ma non avrei potuto dare un punto in meno a questo disco per la produzione, anche se a me piacciono altre sonorità. |
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Concordo con @Diddi Verni il cd sarebbe da 80 se non avesse questa produzione, stesso discorso vale il precedente, per come stanno messi adesso sono sufficienti entrambi e non oltre. I Municipal Waste sono plastica né più, né meno. |
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@ObeYM86 ah su questo nn c'è dubbio, infatti di quelle band nn leggo più nemmeno le news, per la produzione non mi trovo d'accordo questi suoni troppo ritoccati e plastificati tolgono tutto il mordente, un esempio lampante è fatal feat dei municipal |
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buon disco come al solito ma la nuclear blast ha rotto con sti suoni sempre uguali... comunque grandi overkill! \m/ |
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@Diddi Verni scusa è perchè ne ho letti anche su altri siti e francamente non me ne capacito...se quest'album fosse stato inciso da una delle band più blasonate si sarebbe gridato al miracolo...volerebbero i 100...poi trovo la produzione fantastica! |
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@ObeYM86 come fai a dirlo se ci sono 3 commenti negativi su 47 xD |
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Mammamia tutti raffinati buongustai del capio siete eh..non vi và bene proprio nulla...non ascoltateli prorpio più gli album usciti di recente allora,non vi piaceranno a prescindere...sempre meglio quelli degli 80's....Voto personale 88 La band più sottovalutata della storia e il miglior vocalist thrash,impressionante non solo per l'età.... |
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quoto lambruscore post n°20 queste nuove produzioni davvero mi fanno ammosciare ... già ironbound l'ho ingoiato a fatica stavolta passo, apparte questo l'album nn mi convince più di tanto, lontanissimo dallo schifo come dice hangar e altrettanto lontano a mio parere dalla bella recensione, l'ho ascoltato una volta e non ho voglia di rifarlo ... ascolto gli high on fire che è meglio va |
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Già sentendo sul tubo drop the Hammer mi sono scioccato di quanta potenza c'e in questa canzone, chissà se le altre canzoni sono così forti e scatenate quasi quasi me lo vado a comprare |
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9 Ottobre 1991, il giorno che andrai a comprare "Horrorscope".Uscii di casa per raggiungere la fermata del Bus,quindi almeno una decina di minuti a piedi,poi 20 Km per raggiungere il negozio con altri 10 min di camminata dalla fermata,giretto cittadino con birrette e altro,attesa per il bus del ritorno e mezz'ora di viaggio dove tra l'altro non potevo certo ascoltarlo, ma solo "leggerlo", e anche se ci fosse stata la possibilità di avere un lettore di vinili non lo avrei ascoltato comunque, il "rituale" bisognava farlo a casa.Ovviamente l'ascolto era traccia per traccia,dall'inizio alla fine,senza salti di brano o salti all'interno di un brano stesso. Certo, c'era molta piu poesia,forse passione, ma come si fa a ritornare indietro.Anche ora ci sono delle cose positive; il fatto di poter reperire cose che prima sarebbe stato arduo, se non impossibile.La mia missione è far combaciare le cose ineguagliabili dell'epoca con le comodità (ho detto comodità e non le tante inutilità di oggi) di quest'epoca fin troppo caotica musicalmente da poterla decifrare. |
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Hai detto bene Over Kill@ se pensi che avevo piu soldi quando non ne avevo e riuscivo a comprarmi i vinili a 15000 lire,poi ritornavo a casa con il mezzo pubblico e leggermi anche il codice a barre della confezione.Maledivo il fatto di non aver a disposizione piu titoli,piu dischi ecc. Ora di musica e di titoli ce ne sono a bizzeffe,piu possibilità,ma non c'è piu il rituale dell'ascolto e dell'attenzione, la sacralità dell'oggetto...non riuscirò mai a far combaciare le cose: gli aspetti positivi e negativi delle varie epoche |
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@over kill: hai pienamente ragione, anch'io cercavo e caercavo, mettevo da parte qualche soldino e poi vai, il vinile nuovo di zecca pronto da far girare sul piatto (giradischi si chiamava allora).....ricordo molto bene che per comprare "Taking Over" avevo fregato 14000 lire a mia madre......arrivato a casa con il disco nuovo lei mi beccò....ma dopo quando lo misi sul piatto, sto cxxxo !!!! Era davvero bello........ Comunque questo nuovo disco degli OVERKILL spacca il culo al 90% dei "giovanotti" che sono in giro......grandissimi!!! (consiglio a tutti gli amici sardi di andare a vederli.......) io li vidi la prima volta con gli SLAYER nel 1989 !!! |
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Il mio amore per questa band è immenso. Disco buono, forse prefersco ironbound, ma cmq un buon lavoro per una band sempre sul pezzo! Cmq il piacere che avevo quado ero ragazzino a leggere le riviste metal e scegliere con cure quelle due cassettine di metal da comprare; aspettare con trepidazione che arrivassero vai posta, o di tornare a casa dopo la trasferta nella grande città per comprarle; ascoltarle mentre si leggono i testi, i credits, la formazione, non c'è più. Nell'epoca di internet tutto questo si è perso nella velocità di avere le cose e nella quantità; non si ha più il tempo di assaporare un disco che subito ce ne un altro e così via. Caso strano ricordo perfettamente formazioni e titoli di canzoni dei gruppi che ascoltavo da ragazzo, mentre adesso tutto è confuso nellenebbie di internet. |
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Vorrei fare un commentino extra recensione: Io sto per scaricarlo, perchè ormai faccio sempre cosi, prima lo ascolo, poi quando mi piace tanto aspetto qualche mese per trovarlo con il prezzo ribassato.Che ci volete fare? ho il "lusso" dell'ADSL (CHE PAGO) quindi non sto prendendo nulla a gratis, per il resto vivo in povertà e comprare un cd è un lusso che non posso permettermi ogni mese.Comunque (e qui ritorno alla mia domanda): come mai in molti dicono che comprano il CD di tizio e caio poi vado sui siti torrent e vedo, come questo degli Overkill, i seeds e i leechers a livelli planetari.Mentre vi scrivo l'album degli overkill è gia al 36%, questo vuol dire che non sono il solo che sta scaricando per la verifica d'acquisto.Mah, quanti bugiardi in giro. |
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comprato ieri....dai primi ascolti bellissimo album...voto 85 |
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Billo, intendevo un mio zio che RIPARA i televisori.... |
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Ottimo, la rece conferma le mie impressioni iniziali. Me lo sentirò tutto a breve |
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@billo: il problema è che ho le tette sotto gli zoccoli a furia di essere munto Vabbè, non roviniamoci la giornata...ora per rilassarmi mi ascolto i God Dethroned |
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d.r.i : eheee, ciò fa capire quanto conta il popolo per gli animali che ci governano, niente, siamo delle vacche da mungere all occorrenza... |
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@billo: purtroppo le situazioni non potranno migliorare se i governi 'tecnici' vengono dati in mano ai primi fautori delle crisi....vedi Grecia e Italia |
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Lambruscore: prte 2 : Sinceramente mi sono rotto i cogl.. di farmi mettere le mani in tasca da questi porci, però leggendo su internet anche in spagna, francia e inghilterra sono nella merda, perciò mal comun mezzo gaudio, ma siamo prossimi alla rivoluzione di questo passo !! |
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Potresti fare il recensore per Metallized |
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Lambruscore: beh si lo so, però ci vuole tanta dedizione, dovresti aprirti un etichetta discografica e procacciarti Bands!! Magari in stile Green day e LIgabue |
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Beh, in rete se ne possono conoscere un'infinità, lo sai anche te Billo, non è che poi compro tutto quello che mi piace, a meno che non mi dia una mano quel mio zio di Arcore che si occupa di tv.... |
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Ma come cazz fai Lambruscore ha conoscere così tanti gruppi, cosa sei un procacciatore ?? |
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Max, validi i Crisix, come i loro conterranei Angelus Apatrida, gli Aggression,i Soziedad Alkoolika (più thrashcore '80) o se volete un gruppo bello grezzo, allora vanno bene gli Altar of sin. |
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Nerchiopiteco: in generale neanche io, però procacciarmi tutta la discografia è da finanziamento, cmq Feel the fire, pare piaccia a tutti, dunque partirò da quello . |
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Ciao, complimenti per il sito veramente bello. Sfrutto questa pagina degli overkill (grandissimi) per porre alla vostra attenzione un album che mi ha colpito molto. Parlo di "The Menace" degli spagnoli Crisix del 2011, secondo me è un ottimo album thrash che merita un ascolto, ci sono riff spettacolari. Una vostra recensione sarebbe graditissima (scusate se mi sono permesso). Ciao. |
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BILLOROCK fci. se ti posso dare un consiglio lascia perdere i best of, non li ho mai sopportati, di nessuna band; se devi approcciarti ad una band prenditi gli album in studio e comincia in ordine cronologico, non ti potrai mai sbagliare! poi nel caso specifico fidati, se non ti piace feel the fire non ti potrà mai piacere neanche il resto ed il thrash in generale |
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bene ragazzi, grazie delle info , vedo quel che riesco a recuperare |
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@Billo: il best of esiste e si chiama "Hello From The Gutter", comunque il consiglio di Lambru è ottimo, anche se il secondo (Taking Over) non è così facile da trovare (o almeno io non riesco a trovarlo, è l'unico che non ho originale) |
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billo, prendi wrecking your neck del 1995 e direi che sei apposto! |
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Buon Lambruscore, eeh see magari !! Il problema oltre allo spazio (che si può rimediare) e il grano, fosse per me comprerei tonnellate di cd, ma con tutte queste spese, mi limiterò a qualche best of se ce lhanno, sennò seguirò le vostre dritte !! |
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Di sicuro non lo comprerò, opinione mia, ho ascoltato i pezzi e seppur ben suonati, non mi gasano più di tanto, sicuramente colpa della produzione troppo pulita, con un suono alla Taking over sarebbe stato una bomba (so che vivo di utopie...). Billo, ti consiglio di prenderli tutti fino ad Horrorscope,compreso, poi per me sei a posto.... |
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Hangar1893: che tu abbia un'opinione diversa è cosa buona e giusta, hai argomentato la tua posizione, bon. Che tu mi venga a dire che ho preso dei soldi per scrivere quello che scritto è la solita denigrazione gratuita che puoi allegramente tenerti cara per te e rivolgere a qualcun altro. |
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Una Peroni sgasata e calda... ma siete impazziti ?? volete uccidermi !!! |
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Grande album...Non c'è un attimo di tregua...Somiglia ad Ironbound??? Beeeeneeee!!! THRASH 'TILL DEATH!!! |
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e come si fa a fermarli: THRASH TILL DEATH!! Tra le thrash band di maggior spicco gli Overkill rimangono, per me, quelli che maggiormente sono rimasti attaccati al vecchio thrash, che però ormai se piace va cercato più nelle emergenti...peccato. Billo se non rimedi feel the fire entro la fine della settimana te vengo a cercà a casa |
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@Hangar1893: tranqui, non offendi nessuno. Giustamente tu esprimi un opinione che non per forza deve essere concorde con la mia Mamma mia come sono diventato buono...hihihih @Flag of hate:...sgasata, calda e con l'aggiunta di un pochino di Gassosa tiepida |
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Dai BILLO, riscopri la loro discografia, scommetto una Peroni (sgasata e calda) che ti piaceranno |
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Dai io non ci credo che un album così possa prendere un voto così alto.... è la monotonia più totale ed è identico in tutto e per tutto al precedente.... ci sono addirittura dei riff che si ripetono in ogni canzone, presi in prestito di ironbound!!!! Ma mi viene il dubbio, per caso vi hanno pagato per recensirlo? No perchè è impossibile dai....... Consiglio: Non buttate i soldi per questo e tenetevi stretto Ironbound. Questo scaricatelo, che tanto fa schifo. Così si renderanno conto che non siamo tutti caproni e che per vendere devono fare musica con il cuore, più che con il culo. Sperando di non aver offeso nessuno, mi complimento comunque col recensore per la piacevole lettura! Le uniche decenti e non "già sentite" sono Save yourself e 21st century man. Voto 50... ci sono uscite migliori in giro, non fossilizzatevi sul nome.... date un'occhiata!! |
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Va che roba.. Asphyx, Rage, Gorod, Angel Witch, ora questo degli OverKill, prossimamente Exumer e Kreator, senza contare quelli che mi sono dimenticato di citare.... io vado in bancarotta, per colpa vostra! Mi avrete sulla coscienza! |
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d.r.i: ih ih |
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@BILLO: nooooo, non è concepibile prendi Feel the fire e Wrecking your neck |
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Di questa Band non conosco mezza nota, ma vedo che ne parlate tutti bene, dovrò rimediare.. |
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che band ragazzi !!! comprerò anche questo... |
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Complimenti per la recensione, analisi perfetta del disco! Do 2 punti in più nel voto solo per la voce di Bobby |
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Grande Lizard, concordo appieno con le tue parole, gli Overkill han sempre saputo colpire dove fa male (titolo anche di un loro pezzo, sarà un caso?) e, in attesa di Exodus, Kreator e Testament, han sfornato il disco Thrash dell'anno, una legnata immane!!! |
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E' una BOMBAAAAAAAAAAA!!!!!!! |
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Disco dell'anno (anche se aspetto Testament al varco) e recensione stupenda..... |
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Proprio quello che voglio da un disco degli Overkill, niente fronzoli solo fottuto sano thrash sparato a 200 all'ora! Questa recensione (e molte altre concordanti trovate in rete) mi hanno convinto all'acquisto |
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Dagli Overkill non mi attendevo nulla di meno. |
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Mazzata? Allora lo compro |
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