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Van Halen - Women And Children First
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Terza fatica dei lanciatissimi Van Halen, questo Women And Children First si presenta con un sound più pesante e maturo rispetto ai suoi predecessori, essendo tra l'altro il primo disco composto interamente di materiale originale accreditato al combo statunitense: qui David Lee Roth sfodera la sua miglior prestazione in seno alla band e partecipa attivamente al songwriting apportando le sue idee (cosa che porterà poi a pesanti frizioni con il leader Eddie, ma questa è un'altra storia). Prodotto da Ted Templeman e registrato agli inizi del 1980 nei Sunset Sound Recorders di Hollywood in meno di 3 settimane, il vinile dell'epoca aveva allegato un poster in bianco e nero raffigurante il singer incatenato alla recinzione di un canile nel cortile di casa propria; l'immagine è stata scattata nientemeno che dal celebre Helmut Newton, fotografo di moda di fama internazionale contattato senza eccessive speranze dallo stesso David Lee Roth.
L'album si apre subito con un bellissimo riff che -al contrario di quanto la maggior parte dei rockers crede- non è eseguito con una chitarra, bensì con un piano elettrico Wurlitzer effettato e collegato ad un amplificatore Marshall Plexi: questa è a tutti gli effetti la prima volta che una keyboard fa la sua comparsa su un disco della band e bisogna dire che il modo in cui Eddie la suona è davvero interessante e azzeccato: And the Cradle Will Rock... -curiosamente l'unico singolo estratto dal LP- scorre via che è un piacere con il suo appeal e il suo refrain coinvolgente, davvero un'ottima opener. Ritmi tribali alle percussioni e urla che sembrano provenire dal cuore della giungla fanno da introduzione alla successiva Everybody Wants Some!! dove il buon Diamond Dave canta come un selvaggio tenendo il passo dello scatenato chitarrista che ci attacca con plettrate efficacissime e di gran effetto; sicuramente uno dei migliori episodi della release. La terza traccia non ha bisogno di presentazioni ed è uno dei tipici esempi del "Van Halen Style" tutto schitarrate e grande ritmo; sul finale della canzone Lee Roth tira fuori una "voce nera" che fa il verso al grande Satchmo, trovata un po' bizzarra ma divertente. Sugli scudi Alex Van Halen in Romeo Delight, brano dall'ottimo tiro che proprio grazie al drumming del bravissimo batterista si giova di una grande propulsione. Dopo l'intro strumentale di Tora! Tora! (urlo di battaglia dei kamikaze giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale) condita da sirene vocali e bordate di 6 corde varie giungiamo all'episodio più veloce e scatenato dell'album: parte infatti l'incontenibile Loss of Control ed è impossibile restare fermi al cospetto di tale coinvolgente furia. Divertenti ma un po' più rilassate Take Your Whiskey Home e Could This Be Magic?. A proposito di quest'ultima va detto che è l'unico brano dei Van Halen in cui appare una voce femminile -partecipa infatti ai cori Nicolette Larson la quale si trovava nello stesso studio durante il breve periodo di registrazione di Women And Children First- e che la pioggia che si sente in sottofondo non è un effetto, ma reale e volutamente inclusa nella song. Un bellissimo arpeggio di chitarra a 12 corde apre la conclusiva In a Simple Rhyme, semi-ballad molto articolata che presenta ripartenze piuttosto infuocate alternate a momenti sognanti e ispirati; gran pezzo davvero, ma non è ancora finita: ecco materializzarsi una brevissima traccia strumentale nascosta intitolata Growth che verrà spesso eseguita come intro ad alcune canzoni durante i tour del quartetto californiano. Nelle intenzioni del gruppo questa composizione avrebbe dovuto essere ripresa per aprire anche il successivo album, ma ciò nella realtà in effetti non accadde.
Women And Children First è testimonianza di una band in uno stato di grazia eccezionale, con idee fresche, un sound molto variegato e con un'attitudine più heavy rispetto agli esordi che d'ora in poi sarà il marchio di fabbrica del gruppo guidato da uno dei più talentuosi chitarristi dell'universo rock (e non solo). Procurarselo è sicuramente un ottimo affare: chi rifiuterebbe di dedicare una mezzoretta del proprio tempo alla buona musica?
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20
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I gusti son gusti ma se penso cosa facevano altre band nel 80/81 allora ricordo perfettamente il perché snobbai sia questo che album dopo...semplicemente perché sono brutti infatti dopo uno strepitoso album d'esordio man mano sono venuti meno per poi resuscitare con Sammy Hagar ritrovando splendore nello stupendo FUCK. Voto a questo lp un 60 stirato più per rispetto che di sostanza |
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19
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Per me disco discreto, però il più debole per me dell'era Roth superiore solo a Diver down. 70 |
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18
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...un buon disco....ottimo l'indurimento del sound...da riscoprire...eddie un genio.... |
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17
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Riascoltato. musicalmente molto interessante, purtroppo ho sempre faticato ad apprezzare la voce di Roth, timbro che non fa per me con l'aggiunta di quei gridolini del cazzo. |
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16
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Grande musica! Ad essere sinceri preferisco i primi due, ma è solo questione di gusti. A parte lo strano Diver Down (che comunque ascolto sempre con piacere) gli altri album del periodo Roth, quando più quando meno, sono tutti capolavori o ... capolavori sfiorati. Da ascoltare a ripetizione, non annoiano mai. Voto 90 |
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15
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Tra i piu belli della storia del rock disco fenomenale. |
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14
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Se sei un metallaro i Van Halen dopo Fair warning sono morti, come fa un gruppo ad incidere un disco del genere, pari ai due che lo hanno preceduto e poi fare della merda tipo 'Jump? Misteri della musica..... |
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13
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Take your whiskey home, Fools e Could this be magic sono un trittico di apertura validissimo. Everybody wants some è tanto stramba da anticipare il crossover di almeno dieci anni. |
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12
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Senza nulla togliere allo stratosferico esordio ed anche al bellissimo secondo capitolo penso che questo sia il CAPOLAVORO dei VH.... suona cattivo e tribale e le urla feline di David sono da antologia.......lasciamo stare le sfuriate incendiarie di chitarra su Romeo Delight probabilmente il pezzo Topico dell'album e forse anche della loro carriera...voto 100...un MUST !! |
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11
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Uno dei primi 3 migliori dischi dei Van Halen, una bomba |
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10
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vale alla lettera il mio commento per "Van Halen 1978". I loro 2 dischi che amo di piu' e che ritengo i migliori in assoluto. |
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9
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L'ennesimo capolavoro dei Van Halen, per me uno dei loro apici. |
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8
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Il primo è inarrivabile, dietro 'Fair Warning'; poi, sempre per i miei gusti, c'è questo 'Woman...'. 'Everybody wants some!!' tra le mie preferite |
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7
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i van halen sono la mia band preferita però devo dire che questo album, pur piacendomi, non rientra tra i miei preferiti. Gli darei un 80. Mi piace di più il successivo Fair Warning. Per me i 3 migliori in assoluto sono : il primo (inarrivabile), poi 1984, e FUCK dell'epoca Hagar. Comunque tutti a buon livello. A parte 3, davvero per nulla ispirato, e in parte trovo sottotono Diver Down, troppe cover e poche idee. Vogliamo i Van Halen in Italia, almeno in Europa!!!! |
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6
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Concordo in pieno, gran disco... David Lee Roth frontman del secolo |
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5
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Dopo il primo Van Halen questo e il loro miglio disco. Sono rimasto sconcertato dalla notizia che il riff iniziale di And the Cradle Will Rock e fatto con la tastiera. Non si finisce mai di imparare. Bella recensione. |
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3
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E' un disco bellissimo con dei brani di vera alta qualita'. |
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2
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Il loro miglior disco per quanto mi riguarda! |
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1
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Un album che adoro, pieno di tanti ricordi e a cui sono particolarmente legato. |
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