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02/12/23
TAILOR\'S WAVE
CIRCUS ROCK CLUB, VIA DELLA TRECCIA 35/3 - FIRENZE
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Hour Of Penance - Sedition
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( 5682 letture )
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"I love this rap artist. THIS IS FUCK!"
"This is the italian music I really like!"
"Behemoth and Nile has born a baby!"
"E questo sarebbe metal serio?!?! a me pare solo rumore, 5 minuti di solo casino, non si riescono a distinguere i vari strumenti e nemmeno il cantante, nulla. Canzoni senza senso."
"Oh my god. This is love."
Questi che avete appena letto sono alcuni dei commenti che si posso trovare in giro per la rete riguardante i nostrani Hour Of Penance. Questo succede perch le loro composizioni, cos estreme, senza possibilit di scampo, spesso lasciano interdetti ad un primo ascolto, sorprendendo sia a livello tecnico che qualitativo e non tutti sono in grado di coglierne lessenza ad un ascolto superficiale. Ognuno di noi pu scegliere se esser a favore del rumore o dellamore incondizionato, ma una verit inconfutabile, quella di cui essere orgogliosi, quella di avere un gruppo in grado di difendere cos bene il metal estremo italiano allestero.
Spesso mi son ritrovato negli anni passati ad ascoltarli e constatare come meritatamente, questi romani prendessero voti altissimi a destra e manca senza batter ciglio, ottenendo consensi da critica e pubblico a dir poco imbarazzati se confrontati con altri gruppi della scena brutal-death. The Vile Conception prima e Paradogma poi si sono rivelate delle gemme di immacolata bellezza, inattaccabili sotto ogni punto di vista. Anche questa volta ero, come molti, pronto a stendere il consueto tappeto rosso (sangue) e lodi a spron-battuto, pronto ad essere spiazzato dalla furia cieca che mi sarebbe venuta incontro. In questo caso specifico, visti gli stravolgimenti corsi allinterno del gruppo negli ultimi periodi (la line-up stata radicalmente modificata, andando a cambiare batterista e vocalist), mi venuta una domanda, ancora prima di premere il pulsante play sul lettore. Una sola domanda: riusciranno i nostri a guadagnarsi anche questa volta le lodi che hanno permesso loro di ritagliarsi un posticino tra gli act pi promettenti del brutal-death?
Sedition una belva inferocita impossibile da domare, fondamentalmente uno di quei dischi che devono esistere, quei dischi necessari, dati alla luce per farci comprendere e realizzare la bestia assopita che dentro ognuno di noi dorme, quella bestia che si ciba delle nostre viscere. Troppo distante da ogni paragone con qualsiasi band del panorama death, contestualizzabile solamente entro le mura erette dagli stessi Hour Of Penance. Affermo questo e lo ribadisco, perch per la prima volta, i nostri han trovato la formula magica per arrivare ad uno stile proprio, non pi schiavo dei clich made in U.S.A come in passato; il combo romano torna affrancato dalla nuova linfa, dopo un periodo di limbo dato dalle vicissitudini in seno al gruppo, ricevuta in dono proprio da questi cambi, i quali hanno permesso loro di poter alzare lasticella di qualche tacca rispetto al passato. Questo nuovo disco pu essere visto come un nuovo punto zero.
Le vocals del nuovo frontman Paolo Pieri risultano molto profonde e riescono a richiamare il timbro dell'ormai ex Francesco Paoli (ora dedicatosi completamente ai Fleshgod Apocalypse) ed a ci va aggiunta l'ottima prova alla sei corde. Anche il nuovo batterista, Simone Piras, autore di una prestazione notevole e capace di portare il proprio stile personale senza lasciarsi influenzare dal recente passato. Sedition riconferma pienamente quanto di buono aveva lasciato presagire nelle anteprime postate durante lattesa delluscita; Nessun prigioniero, nessun compromesso, tutto donato alla pura furia distruttrice che spazza via ogni rango ecclesiastico presente sul globo terraqueo. E impossibile non perdersi attraverso la descrizione deii singoli brani di questo monolite, tutto talmente veloce, freddo e chirurgico da non lasciare spazio a nessuna luce, bisogna cadere come schiavi di fronte ad esso, chiedendo redenzione ad un dio cannibale ed evadere dal mondo che ci circonda abbraccianti al serpente che dal cielo affonda nel suolo e addormentarsi tra le sue spire. Il problema che questo serpente presenta tre grosse "ferite". La prima dovuta alla brevit della sua "esistenza"; 31 minuti di durata non riescono a colmare la sete di brutalit che esso stesso infonde. La seconda "ferita" sta nella produzione, da un lato perfetta sotto ogni punto di vista, un lavoro ammirabile da parte dei Cellar Studios, d'altro canto per risulta abbondante di volume e troppo poco profonda, manca quella tridimensionalit che avrebbe reso maggiore giustizia ad una prova qualitativamente molto alta. La terza -pi che una ferita un graffietto ad essere onesti- da riferirsi ai temi trattati nelle lyrics, a dire il vero ormai triti e ritriti dopo cinque album.
Detto questo giungiamo a tirare le somme e rispondere alla domanda che mi sono posto (e che ci siamo posti) sopra: Sedition si rivelato all'altezza dei suoi predecessori?
Onestamente, dopo ripetuti ascolti e analisi non trovo corretto paragonare il presente platter con le ultime uscite in campo techno/brutal death (Spawn Of Possession, Gorod e Aborted tra i tanti) quindi mi limiter a prendere in considerazione la sola discografia degli Hour Of Penance e, rullo di tamburi
NO! La risposta banale; Paradogma e The Vile Conception sono un peso troppo grosso con cui dover fare i conti. Dischi come quelli rimarranno nel cuore di tutti gli appassionati del genere e questo neo-nato non ha quell'impatto prorompente che ha distinto i suoi predecessori. Manca di pochissimo il bersaglio ma lo manca appunto. Forse non c pi leffetto sorpresa o forse c bisogno di tempo per far maturare la nuova incarnazione degli Hour Of Penance.
Abbassiamo dunque leggermente il tiro, di pochissimo, guardando questa come la prima opera del nuovo corso dei nostri legionari. Sicuramente il futuro, dopo le devastazioni rettili, sar tutto nelle loro mani!
Piccola nota finale. Notare nellartwork la cattedrale di Colonia (famosa per le presunte reliquie dei Re Magi presenti al suo interno) visualizzata da una posizione prospettica differente rispetto a Paradogma, quasi a voler proseguire la storia tracciata due anni fa.
Un caso?
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Questa band non esce mai dal mio stereo, stupendo pure questo album. Che bello! Una delle migliori band brutal death italiana, non hanno niente da invidiare a nessuno, questi spaccano di brutto..attualmente, una delle mie band preferite. Fantastici. 90. |
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Ma chi l'autore dell'Artwork??? |
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E comunque 31 minuti per un album del genere sono pi che sufficienti. Ti viene subito voglia di schiaccaire di nuovo play, alla faccia dei disconi inutili da 60/70 minuti. |
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Visti ieri dal vivo, bell'album secondo solo a The Vile Conception. Voto 90/100. -1) The Vile Conception -2) Sedition -3) Paradogma |
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Altro che ferita, la produzione mostruosa.. vero perde un p in definizione il lavoro dei chitarristi ma il risultato a parer mio devastante per potenza. Meno originale e pi ruffiano dei predessori ma non per colpa dei nuovi innesti.. il music business che vuole cos..e cos sia. Grande prova voto 85 |
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Davvero una mina, devo recuperare al piu presto Paradogma. |
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@piggod grazie per la delucidazione in merito  |
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@Undercover: secondo me anche gli ultimi Exmortem sono molto validi (la tristezza di cui scrivevo nel mio post precedente era riferita al fatto che si trattasse del loro ultimo album e che probabilmente non vedremo mai un successore). Tornando al discorso Behemoth, aggiungo anche che si sono fatti molta gavetta prima di arrivare al meritato successo odierno. Da autoproduzioni a etichette underground, a etichette intermedie per finire con il colosso discografico europeo nel metal. Tutto questo con un percorso coerente (si potrebbe dire che anche la svolta drastica di Satanica non stata del tutto inaspettata, dato che molti elementi erano gi presenti in Pandemonic Incantations) e senza svendersi. Inizio per a temere per il loro futuro non perch ormai stanno sotto l'egida della Nuclear Blast (se i Suffocation hanno fatto un disco ostico come Blood Oath sotto la NB, non mi preoccupo minimamente per i polacchi), ma perch Nergal, ormai diventato star mediatica in Polonia, si montato la testa e ho paur che ci si rivarr sul prossimo lavoro. Gli Azarath mi piacciono molto ma non li paragonerei con i Behemoth, dato che i loro punti di forza sono una proposta ignorante e viscerale, elementi di cui i Behemoth sono privi. Poi, de gustibus non est disputandum e con questo aforisma ritengo opportuno lasciare spazio alla discussione sugli Hour of Penance. |
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rivoglio Mauro Mercurio |
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@piggod non parlavo di somiglianza di stile fra Exmortem e Behemoth parlavo di muscoli e additivo blackish, i primi per me sono molto pi validi anche nelle ultime produzioni. |
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@piggod io non sto discutendo l'importanza dei Behemoth come band ho solo detto che personalmente non mi piacciono, non riesco a calarmi quel sound soprattutto gli ultimi che sono totalmente di plastica, poi che abbiano tremilioni di cloni e che anche altre formazioni si siano snaturate rovinandosi vedasi proprio gli Hate hai ragione, la personalit se la sono fottuta per seguire il trend Nergal, a sto punto per rimanendo in casa Behemoth, il signor Inferno titolare del drumming degli Azarath che sfondano deretani come i Behemoth non hanno mai fatto nella loro vita e che suona anche meglio l dove non forzatamente reso ancor pi perfetto e finto da produzioni stellari. Per quanto riguarda le altre band citate, conosco bene Anima Damnata, Lost Soul e Gortal, non conosco i Deception ma la Polonia un'area talmente ricca di act che c' da perdersi. I Vader mi piacciono ma per il sottoscritto han fatto solo due veri capolavori, due dischi validi e molta noia. |
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bho ascolter anche se io in realt sto attendendo il disco dei ..come classici del Death Metal mi tengo stretti "Slowly we Rot" "Warmaster" "Last One on Earth"..tanto per citarne alcuni...dischi intrisi di malvagit e ignoranza....il "death" di oggi artefatto...manca l'istinto. |
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@Undercover: ti dir che non vedo tutta questa somiglianza fra Behemoth ed Exmortem (che tristezza pensare che Funeral Phantoms stato il loro ultimo album). Per quel che riguarda la Polonia, direi che di proposta estrema ne ha parecchia, molte cose decisamente valide rimangono per sconosciute ai pi (Anima Damnata, Lost Soul, Deception, Gortal, tanto per fare dei nomi), per i Behemoth, a mio modesto avviso, rimangono il giuso nome di punta di una scena, anche perch suonano da paura, tengono il palco come pochi altri gruppi DM e perch hanno scritto dei "classici" death metal che quasi ogni metallaro conosce (Chant for Ezkaton, Decade of Therion, Christians to the lions, Slaying the prophets of Isa, ecc.). Poi, se analizziamo la scena polacca, hanno dato vita ad una miriade sterminata di band clone e addirittura gruppi storici hanno rimodulato il loro sound per essere pi simili a loro (ad es. gli Hate e gli Armagedon). Diciamo che, considerando tutti questi elementi, non si possono non considerare una grande band, da annoverare fra i grandi (Poi, il mio gruppo preferito della scena polacca sono i Vader, ma, obiettivamente, i Behemoth hanno tutt'altra importanza). |
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Gran bell'album ma a mio parere l'influenza di Nile e Behemoth fin troppo evidente e dunque andrebbero "idolatrati" un p meno. |
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@piggod non sono molto d'accordo sul discorso muscolare e connotazione black, gli Exmortem a mio avviso sono superiori e nella stessa Polonia anche i primi Hate fino ad "Anaclasis" e soprattutto non "confezionati ad hoc". Qualcosa di buono l'ho trovato nei Behemoth ma non da quasi una decade a questa parte, li salvo ma senza esaltarmi fino a "Demigod" e li preferisco nel periodo genuino, non grandioso black. |
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@Undercover: dai, i Behemoth hanno fatto dischi memorabili e hanno dato la migliore interpretazione di un death metal muscolare con forti connotazioni black. Tornando agli Hour of Penance, dire che traggono spunto dal gruppo di Nergal e soci un eufemismo. Poi, il disco valido come lo era il precedente Paradogma, resta il fatto che, nel bene e nel male, porteranno sempre l'etichetta di Behemoth italiani. |
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Album eccezionale sotto ogni punto di vista,brani,cover(tra le pi belle ultimamente),produzione,e la cosa pi incredibile che i pezzi rimangono in testa essendo comunque brutali,un p come paradogma,altro che spawn of possession,aborted,behemoth etc |
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Fa molto "imperialismo pagano" e "Rivolta contro il mondo moderno" a dire il vero ...  |
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Si ho letto l'articolo proprio cercando i testi e non vorrei errare ma quando parla di Sentiero della Mano Destra mi fa pensare a Gandhi . |
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Non credo proprio sia SOLO questo.Prova a cercare il track by track su un'altra nota webzine dove loro stessi spiegano le tematiche del disco.Comunque il titolo "sottomissione illuminata" lascia ben intendere la fonte di ispirazione. |
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Quelle di "Sedition" si trovano e mi sembra la solita solfa che gira de secoli parlando di anti-religione: "Feast on the blood of the weak certainty of salvation, i refuse for i was born unbound with the savior's blood i wash my hand swearing to god sedition scourged king of none a god in a shell of flesh every fallen god deserves a crown of thorns above his head Sedition Through Scorn Redemption of worms flesh of my flesh blinded servitude of lambs people subjugated to commandments lies conceived to desecrate them laws crawling from above on the followers of the deprecated doctrine the silent slaves of god i brought an end to god defiled crashed torn icons of the fallen one bribe the servants to be treasonous sacred places are forsaken befouled blood of christ infections as a disease befouled blood of christ infections as a disease Sedition Through Scorn Redemption of worms crown of thorns sedition to god" |
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Condivido la recensione ma due parole critiche. La durata di 31 minuti giusta, visto la pesantezza del disco.40 o 50 minuti cos spinti sarebbero stati francamente troppi. La produzione sbilanciata sulla batteria, che effettivamente copre tutto e toglie impatto alle chitarre. Si poteva fare un pelo meglio. Le lyrics, NON vero che sono uguali agli altri dischi....spero nessuno si accorga di quello che parlano e delle fonti perch ne potrebbe venire fuori un polverone. Infine, in merito ai commenti qua sotto, non capisco dove taluni ci sentano i Behemoth ... forse non abbiamo sentito lo stesso disco. |
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Ho sentito un paio di pezzi e in confronto gli Spawn of Possession sono delle fighette... ma troppo giu di manetta cavolo. Per vedo riscontri positivi da ogni dove, ci riprover... Evviva! |
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@undercover. ahahahaha, allora ti faccio un quotone! |
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Yep  |
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@undercover: recere un sinonimo di cagare??  |
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@piggod ahah mi hai fatto morire, poi pensando che a me i Behemoth fanno anche abbastanza recere stato uno spasso. |
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Signore e signori, ecco a voi i Behemoth italiani. |
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Orgoglio Tricolore!!! 85 e morta l. |
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sar che mi accontento di poco, ma a me piace un botto. meglio di paradigma di sicuro, album che alla lunga ho trovoato noiosetto. concordo col recensore, 83 onestissimo e 31 minuti fa proprio incazzare, poco ma buono  |
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The vile conception e Paradogma mi erano piaciuti parecchio, li acquistai direttamente dal sito della band, due dischi intrisi di brutalit e cattiveria mai fine a se stessa. Questo nuovo capitolo invece non mi convince molto. Hanno portato una piccola evoluzione alla struttura dei pezzi e al tipo di suono che per li fa' assomigliare troppo ai Behemoth ma senza la genialit dei polacchi. Suoni buoni, anche se a mio parere la batteria copre un po' troppo le chitarre che, ascoltate con dovuta attenzione, hanno parti interessanti. Forse normale un periodo di "assestamento" visto che la formazione cambiata (dopo gli scazzi del tour di 2 anni fa'). In definitiva un album discreto, non un capolavoro. voto 70/100 |
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disco enorme....fossero stranieri...sicuramente sarebbero tra i bog mondiali |
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Non mi hanno mai preso pi di tanto, ma visti i toni entusiastici di Ad Astra dar sicuramente un ascolto al disco. |
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Ritengo gi ultrapompati senza motivo i precedenti, questo decisamente banalotto,altro punto negativo per me il drumming decisamente meno "importante" sia per quantit che qualit di quello realizzato in passato da Mauro Mercurio. Sul vocalist, beh, direi che c'hanno guadagnato, si passati da una timbrica monocorde e poco interessante a qualcosa di pi "decisivo" per i brani. Voto 65 |
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Anche qui, devo leggere la recensione e d ascoltare |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Transubstantiatio 2. Enlightened Submission 3. Decimate The Ancestry Of Only God 4. Fall Of The Servants 5. Ascension 6. The Cannibal Gods 7. Sedition Through Scorn 8. Deprave The Redeemer 9. Blind Obedience
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Line Up
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Paolo Pieri (Voce/Chitarra) Giulio Moschini (Chitarra) Simone Piras (Batteria) Silvano Leone (Basso)
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RECENSIONI |
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