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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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White Skull - Under This Flag
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( 6429 letture )
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Ho aspettato un pò prima di scrivere la recensione di Under This Flag, ultimo parto in casa White Skull, perché quando ci si trova di fronte ad un disco sorprendentemente buono, solo la prova del tempo (per quanto estesa su un solo mese di ascolti) può sconfessare la possibilità che il giudizio fosse stato frettolosamente formulato. Dunque eccoci qua: abbiamo una di quelle poche band che ha fatto la storia del metal in Italia, che si ripresenta (a tre anni dall'ormai penultimo Forever Fight) con una line-up rinforzata dal ritorno, dietro il microfono, di Federica "Sister" De Boni, cantante storica della band, uscita dal gruppo nel 2001. I White Skull di oggi sono, per tre quinti della formazione (Tony, Federica ed Alex), gli stessi che c'erano nel lontano 1984, anno in cui forse alcuni di voi Lettori neanche erano nati. Oggi, con trent'anni di storia sul groppone, i White Skull tornano a spiegarci come si fa il power metal, un genere che -nonostante la crisi dovuta, negli scorsi anni, ad un sovraffollamento di pubblicazioni- proprio grazie a dischi come Under This Flag potrebbe tornare a vertici di popolarità interessanti.
Dovendo definire quali siano le due caratteristiche distintive di questo nono album del Teschio Bianco, senz'altro parlerei della contemporanea presenza di potenza e melodia, ma i pregi sono molti e notevoli, in contrapposizione alla totale assenza di punti deboli. Stiamo parlando di un platter prodotto a livelli molto alti e che, dal punto di vista della qualità dei suoni, non ha alcuna criticità: le chitarre sono sempre in primo piano, grintose e pesanti, praticamente incollate alla coppia basso/batteria, ma non viene mai negata luce alla bravissima Federica che, nei molti spazi a lei dedicati, si esprime con un approccio vocale molto variegato, non limitandosi a "cantare" ma tentando (con successo) di interpretare il sentimento musicale che c'è alla base dei pezzi. Una produzione brillante, che fotografa un'esecuzione eccellente e, proprio a proposito di eccellenze, è il caso di sottolineare la bontà delle sezioni di chitarra solista: Danilo Bar è chiaramente un musicista molto preparato, che non solo conosce approfonditamente le tecniche di chitarra che storicamente rendono riconoscibili gli assoli metal (sweep picking, pennata alternata e via dicendo), ma sa anche perfettamente come e quando usarle, ottenendo un risultato veramente molto gradevole. Entrando poi nel dettaglio della tracklist, abbiamo ben dodici brani inediti, per un running time complessivo di circa 60 minuti: l'assenza di filler ed una qualità media del songwriting molto elevata sono i due elementi che contribuiscono principalmente a far sì che il disco possa girare a lungo nel mio lettore, ma è importante anche definire lo stile di Under This Flag; a tal proposito, stante le considerazioni fatte poc'anzi sull'approccio esecutivo, i White Skull si presentano in una veste ritmicamente molto solida: le chitarre possono pestare e correre (Hunted Down, Under This Flag, Freedom's Not Free), ma possono anche essere più melodiche (Lost Alone) o addirittura dolci (vedasi l'introduzione acustica di A.O.D.); la struttura dei brani, pur rispettando pienamente i canoni dell'heavy e del power, è abbastanza variegata da riservare qualche sorpresa: per esempio Nightmares, il brano che più mi ha colpito, viene fondamentalmente introdotto da due strofe ma, già al secondo minuto, lascia spazio ad una sezione musicale a sé stante, priva di ripetizioni strutturali, che sfocia in un bell'assolo di chitarra il quale, a sua volta, funge da ponte per ripiegare sull'epico refrain conclusivo. Un vero e proprio tripudio, che rispecchia fedelmente il contenuto qualitativo dell'album.
Dunque non mi rimane altro da fare se non testare la riuscita live di Under This Flag, ma non ho dubbi sul risultato: l'ascolto del disco non mi ha dato un'idea di artefazione, anzi, credo che tutto il materiale qui presente sia interamente riproducibile anche dal vivo, perché in fondo quello che percepiamo è la somma di due chitarre, un basso, una batteria ed una cantante, dato che -con l'esclusione di qualche coro e di qualche piccola parte di tastiera- non paiono incontrarsi altre sovraincisioni. Considerato inoltre che le uscite power metal di un certo livello stanno scarseggiando, a favore di sottogeneri più vergini (chi ha detto "folk"?), credo che i White Skull abbiano ben poco da temere dalla "concorrenza". Under This Flag è un album "true" nel vero significato di questa parola, concepito e realizzato ottimamente nel segno della modernità e sulla base dell'esperienza trentennale dei suoi autori: se non l'avete ancora ascoltato fatelo subito, sono sicuro che quasi tutti voi verrete conquistati quanto me la prima volta.
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19
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Che bella musica, e sotto le feste ancora meglio, energizza e ricarica.Ora aspetto con trepidante attesa il nuovo album, il decimo della loro metallizata e onorata carriera, un augurio di buon lavoro anche al nuovo arrivato tastierista Alexandros Muscio, spero sappia creare atmsfere epiche che a giudicare dalle foto ultime del sito non dovebbero mancare , le registrazioni del nuovo album titolato Will Of The Strong sono già cominciate.Auguroni Teschio Bianco. |
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khaine..... grandissimo recensore peccato non ci sia più in questo sito.... speriamo in un ritorno era il piu obbiettivo di tutti a mio parere |
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17
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Che meraviglia di album, ogni volta che lo riascolto, una scossa di emozioni mi pervade da cima a fondo, qui ci sono canzoni da brividi intensi, in particolare la titletrack, lost Alone, Red Devil, Prisoners Of War, ma soprattutto Nightmares e la ballad A.O.D, da pelle d'oca veramente per l'interpretazione altamente sentita e partecipata con un acume espressivo impareggiabile, che splendida ugola la De Boni, questo e' cantare col cuore per la miseria, una prova canora veramente impressionante. Album che contiene un alto tasso di correlazione tra struttura tematica e compositiva ancorata a un riffing chitarristico fulminante e ad una voce stupenda.Grande Band e bellissimo album anche questo. |
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16
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Ieri abbiamo provato dei nuovi cavalli nella nostra tenuta in Toscana e mi sono messo questo album in cuffia. Riascoltando, devo sottolineare che si tratta di un quasi capolavoro che secondo me, ha avuto poco riscontro. Si è parlato molto di più di altre uscite, soprattutto non Italiane, dove il songrwriting non è neanche un decimo di quanto proposto in questo disco. Qui abbiamo pezzi strepitosi da Under This Flag, la citata Nightmares, Red Devil e la splendida ballata A.O.D. Eccellente Federica de Boni, voce unica e dalle moltissime sfumature. Avevo già commentato ma ho voluto scrivere ancora dei complimenti. Altre band "power", imparino da questi veterano. Chapeau! |
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Gradito ritorno e ottimo disco se pur inferiore a Public Glory... |
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Recensione che mi trova d'accordo su tuttto.Complimenti White Skull! |
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Ho apprezzato molto questo disco, un bel Power roccioso e graffiante come piace a me. La De Boni si conferma una donna di sostanza, talentuosa e con una marcia in più, l'esatto opposto della fighetta patinata che serve solo ad attirare gli allupati che ha preso piede in molte band "metal". Voce meravigliosa, ottimo lavoro chitarristico. 79/100 |
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12
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Mi sono concesso un disco power dopo anni e la scelta è stata giusta. Bravissima la De Boni, ottima nelle parti più incazzate e non male anche nei brani più leggeri. Di buon livello anche il riffing...per me un 77-78 meritatissimo, anche se Public Glory resta un pelo sopra. |
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11
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li ho scoèerti su you tube , tra l altro hanno un brl video .. bella rece e gran bel disco |
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10
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Disco power metal dell'anno ( fin'ora ). Ai livelli di 'Public glory, secret agony' che fra l'altro è uno dei miei dischi preferiti di sempre. |
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9
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Preso ieri in comunella , mamma mia che bel album , raga bisogna dare supporto a band come queste che non hanno niente da invidiare alle band più quotate internazionali . |
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8
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Ah, dimenticavo l'unico punto negativo: la copertina è alquanto bruttina... Au revoir. |
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7
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Veramente un bel disco con Federica De Boni ancora aggressiva e con interpretazioni veramente sentite dietro al microfono. I White Skull, hanno la loro vera identità con Federica alla voce. Non sono certo un gruppo "innovativo" ma hanno un ottimo songwriting. Le loro canzoni, anche per chi ama, come me, più il black del power, sono belle da sentire ed anche i testi ed i temi trattati non sono banali. Non c'è un pezzo che si distingue in particolare ma perché la media è alta. Un gradito ritorno. Bien fait! |
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6
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..un plauso al grande Danilo Bar fra i migliori axe man italiani per la sua velocità esecutiva ed aggressività sul palco! |
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5
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Grandissimi, sono contento per il ritorno di federica! Possiedo tales from the north e public glory, gran bei dischi!! Questo lo ascolterò appena riesco! |
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3
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Una delle band italiane che non mi dispiace affatto soprattutto dal vivo .... |
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2
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Ho solo un loro disco 'Public glory, secret agony' del 2000 e all'epoca non mi dispiaceva, però in quegli anni il power lo digerivo molto di più, vedrò di dargli un ascolto (e una rispolverata a Public) anche per il ritorno della De Boni. |
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1
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Meritano anche solo per il cognome del chitarrista solista....comunque li ho visti live almeno 13/14 anni fa, non erano male, dai. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Hunted Down 2. Bottled Mind 3. Red Devil 4. Lost Alone 5. Under This Flag 6. A.O.D. 7. Prisoners Of War 8. War After War 9. Nightmares 10. Freedom's Not Free 11. You Chose 12. Redemption
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Line Up
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Federica “Sister” De Boni (Voce) Tony “Mad” Fontò (Chitarra ritmica) Danilo Bar (Chitarra solista) Jo Raddi (Basso) Alex Mantiero (Batteria)
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