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23/03/21
SWANS + NORMAN WESTBERG
ALCATRAZ - MILANO
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( 2370 letture )
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Un’altra super band storica che ritorna. A parer del sottoscritto è sempre una buona cosa, a prescindere dalla riuscita o meno di una release. Si esaminano ricordi, si tirano fuori i vecchi CD, si torna a parlare della loro carriera tra amici metallers: in breve, si riscoprono. Sin dal 1981, anno di nascita dei californiani in quel di Huntington Beach, Orange County, i Great White si sono sempre dimostrati equivalenti ad un coacervo musicale di qualità indubbia, hard rock miscelato a capisaldi blues e cavalcate class che ne hanno decretato un successo considerevole, estremamente più lento rispetto a tanti nomi aurei della scena americana. Poi, è vicenda degli ultimi anni, la separazione tra l’immenso singer Jack Russell, che come credibilità ed impronta artistica vale, da solo, almeno la metà della band, rimpasti di formazione, battaglie legali per il mantenimento del monicker, dispetti e ripicche. Il tragico 20 febbraio 2003 poi la sciagura: incendio che divampa e uccide un centinaio di persone, durante il concerto al locale "The Station" situato a Warwick, cittadina nella contea di Kent, nello Stato del Rhode Island, mentre i Jack Russell's Great White stavano suonando. Ad oggi le diatribe sembrano terminate, il cantante da una parte, i Great White, riformatisi per 3/5 in line-up originale, a parte il frontman, dall’altra.
Elation, uscito alla fine di maggio, ci mostra un substrato profondamente cambiato, specie dopo la triste vicenda legata all’allontanamento forzato della storica voce Jack Russell, sostituito dal ex cantante dei XYZ, Terry Ilous, elemento che a me non soddisfaceva nemmeno anni fa. Al netto delle battaglie legali, insomma, vede la luce questo nuovo lavoro da studio che, a lungo andare, accusa forte la vedovanza della voce raschiante e acidamente frustante di Russell. Si parte con un rock hard molto baldanzoso e divertente attrezzato di riff ipnotico come quello dell’opener (I’ve Got) Something For You, e nonostante il nuovo arrivato si danni anima e corde vocali, si percepisce la limitatezza, in maniera lapalissiana, sulla profondità di sfumature nella voce; non oso pensare live con il vecchio repertorio. Brutto da dire ma di primo acchito mi pare sia così. Feelin’ So Much Better è quasi class metal, ritmi ottimi e cori bellissimi, Terry Ilous si dimostra un singer buono ma non un fuoriclasse, e questo già si sapeva, appiattendo la struttura del pezzo mentre i cori volano alti, compreso il solo di Kendall, tipico della produzione dello “squalo bianco”. Love Train rientra nel solco bluesy con tutti i vari ammennicoli in tema: armonica, sviluppo lento e capacità di prendere la strada del cielo ad un accenno di chitarra robusta, mentre la voce si ben comporta al cospetto di una base più tranquilla, anche se la pastosità non è di certo una peculiarità dell’estensione vocale di Ilous; squisita l’anthemica Heart Of A Man, frammento che spicca, nonostante tutto, per chitarre chirurgicamente invasive. La band appare in palla e sembra aver riportato indietro nel tempo le lancette dell’orologio virtuale di questo Elation, una track tale avrebbe fatto addrizzare i peli sulle braccia se solo Jack “ lo squalo” l’avesse intonata. Chitarre lancinanti e gusto estremo, come da tradizione consolidata, anche grazie all’accoppiata di metalli preziosi a firma Kendall-Lardie. Poteva venir meno una ballad degna di questa band? Ovviamente no. E allora ecco sgorgare Hard To Say Goodbye, uno dei segmenti più indovinati dell’intero disco, brano spiccatamente melodico e melanconico con una prova, finalmente, maiuscola da parte del nuovo arrivato dietro il microfono che distilla emozioni, poi Resolution risana il principio classico, in perfetto equilibrio, tra risonanza hard e blues con accenni non indifferenti ai maestri Led Zeppelin, ottima la riuscita. Shotgun Willie’s sprizza energia hard con un bel tappeto di keys e un solo chitarristico avvincente: flavour molto United States, Promise Land gode di suoni vintage incarnando una semiballad western-oriented, Just For Tonight è una rissa tra guitar e batteria, riff speditamente heavy che rimembra i bravissimi Shark Island, band con un tiro eccezionale condita da atmosfere tenebrose. Davvero un bel pezzo. Trittico finale che brucia le polveri partendo da Love Is Enough, lentone ben orchestrato dove servirebbe un singing più pieno e spesso, Complicated è hard n’roll sulla scia di Once Bitten…, nulla di nuovo insomma, mentre chiude il platter la bonus track Lowdown, una ballad chitarristica da cantare attorno al fuoco mentre si cucinano fagioli e i cavalli s’abboffano di biada.
Elation, dotato di una bellissima copertina e l’immancabile pinna dorsale dello squalo più vorace sul pianeta, appare strumentalmente e compositivamente un album molto buono, con spunti e song interessanti, il tutto sminuito da una vocalità non idonea al corso della band. Un disco del genere, con Jack Russell a dispensare magie canore, beccherebbe minimo un 85, per esser chiari. Terry Ilous è un cantante limitato, inadatto e troppo piatto per i Great White: si apra il dibattito.
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5
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Mettere su un disco dei Great White e non sentire la voce di Jack Russell è abbastanza spiazzante, ciononostante non credo che con lui alla voce quest'album avrebbe potuto guadagnare 15 punti in più. È il songwriting secondo me ad essere un po' tiepidino nel caso in questione (specialmente nella parte centrale dell'album). Full Circle, uscito un anno fa e sempre con Illous alla voce (magari un po' anonimo ma comunque bravo), è un album decisamente migliore. Qui voto 73 |
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4
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D'accordo che i Great White senza Russell non sono i GW, ma Ilous ha una signora voce, ascoltare gli XYZ o i recenti Bridger per credere. |
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3
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A me a dire il vero questo disco mi è piaciuto (anche molto) infatti il mio voto è un po' piu' alto : 80. |
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2
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Non esistono i Great White senza Jack Russell, come non esistono gli Skid Row senza Sebastian Bach ed i Warrant senza Jani Lane. Non per tutti i gruppi è così,ma per questi sì (ed altri) sì. |
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1
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Ho sentito un solo brano, ma sul cantante credo di concordare con Frankiss... cavolo se ripenso a 'rock me' |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. (I’ve Got) Something For You 2. Feelin’ So Much Better 3. Love Train 4. Heart Of A Man 5. Hard To Say Goodbye 6. Resolution 7. Shotgun Willie’s 8. Promise Land 9. Just For Tonight 10. Love Is Enough 11. Complicated 12. Lowdown
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Line Up
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Terry Ilous (Voce) Mark Kendall (Chitarra) Michael Lardie (Chitarra) Scott Snyder (Basso) Audie Desbrow (Batteria)
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RECENSIONI |
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