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26/04/24
KARMA
CSA RIVOLTA, VIA FRATELLI BANDIERA 45 - VENEZIA
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( 2715 letture )
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Primo disco per i nostrani Grime, band di Trieste che ci propone sei brani per 34 minuti di sludge furioso. In realtà, l'album era già uscito in versione demo lo scorso anno, grazie al quale i nostri sono riusciti ad attirare l'attenzione della Mordgrimm, etichetta inglese che ha puntato sui Grime lanciandoli nell'etere. Bellissima la nuova copertina: a differenza di quella tipicamente black che accompagnava l'esordio autoprodotto della band, questa volta i nostri hanno fatto le cose davvero in grande, vista la bellezza evocativa che ne fuoriesce e il contesto musicale perfettamente rispettato.
Ma veniamo al sodo e mettiamo subito le cose in chiaro: le basi questi ragazzi le hanno tutte, così come i buoni propositi. Le chitarre sono catramose al punto giusto, la sezione ritmica fa il suo lavoro egregiamente e i riff sono potenti e dotati di un tasso di fuzz fuori controllo. Come unica pecca, forse c'è solo il volume della voce in fase di registrazione, il quale risulta un po' basso (ma solo in alcuni punti) con la musica che sovrasta i vagiti malefici di Cougar -che comunque rimangono davvero incisivi anche in questi piccoli frangenti-. Una sottigliezza che spero verrà modificata nell'imminente futuro, dato che, mentre leggete questa recensione, la band è appena entrata in studio per registrare quello che sarà un secondo album che si preannuncia decisamente bollente vista la bontà del suo predecessore. E ora spingete play e partite per questo viaggio di sola andata per l'inferno. Pensate ad una band stoner sludge che adotti un cantato black metal, feroce, malvagio ed assolutamente blasfemo; i nostri non fanno prigionieri, ma puntano dritti al cuore con colate incendiarie che inondano i padiglioni auricolari stuprandone ogni resistenza. Potrei anche evitare di menzionarvi i vari titoli delle canzoni -visto che in alcuni momenti sembra di ascoltare un unico pachidermico brano per via della tensione abissale che sorregge l'architettura dei vari pezzi- ma non fraintendetemi: questa non è affatto una critica, poiché tutto sembra calzare a pennello, come il ritornello vincente di The Journey, o la bellezza disarmante di Chasm (a mio avviso il punto più alto del lavoro), la quale riesce a distinguersi maggiormente per via del suo lento andamento che ne estremizza le desolanti lande del doom, creando un caterpillar sonoro di indubbia efficacia. Anche la successiva Wife-Beater è degna di menzione, col suo incipit stoner sludge di sicuro effetto e un tappeto ritmico dal grande impatto.
In sostanza, è un lavoro davvero buono questo dei Grime, coraggioso e riottoso al punto giusto, capace di coniugare alla grande punti opposti ma non per questo meno affascinanti. Bravi.
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4
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Album che fa male. Pesantissimo e nero come la pece. |
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3
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Dal vivo ti pettinano.... e dietro le pelli c'è il batterista più pestone della storia tutta! |
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1
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Davvero non male, se poi sono nostrani allora doppia attenzione |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Charon 2. The Journey 3. Self Contempt 4. Chasm 5. Wife - Beater 6. Born Sick
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Line Up
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Marco (vocals, guitar) Lorenzo “Tubo” (guitar) Paulo “Cougar” (bass) Chris (drums)
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