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Dark Ages - Saturnalia
( 2720 letture )
Formatisi nel 1982 a Verona con il moniker Moth Killers, i Dark Ages sono una band tornata alla ribalta dopo tantissimo tempo soltanto quattro anni fa, esibendosi in vari concerti. Nel 2011 hanno sfornato il pregevole full length Teumman Part One, che per la sua qualità promette bene circa il prosieguo della carriera del gruppo. Questo lavoro è soltanto il secondo della loro discografia essendo stato rilasciato a distanza di ben undici anni dallo storico debut album Saturnalia, che presentava una line up completamente diversa (è rimasto solamente il chitarrista e fondatore Simone Calciolari). Saturnalia fu pubblicato dall’etichetta savonese Video Star in versioni vinile nero e in audiocassetta attualmente molto difficili da reperire. Il platter venne registrato in Italia sebbene sul retro della copertina ci sia riportato erroneamente (o ambiguamente) Meyer Studio di Monaco. Si tratta di un lavoro strutturalmente diverso da Teumman Part One, che mischia sonorità heavy al progressive; siamo al cospetto, infatti, di un metal piuttosto variegato, caratterizzato da parti umbratili e da altre più disincantate; ammaliante la voce di Barbara Guia e davvero ottimo il lavoro alla sei corde del duo Roncaia/Calciolari. In particolare colpisce la validità degli assolo di chitarra disseminati praticamente per tutta la durata del platter.

Si parte con un pezzo decisamente heavy con l’eccellente Screaming Into The Dark dove emergono il drumming di Luca Lucchini e l’ugola di Barbara Guia; il riffing è deciso e verso la fine del brano spicca il primo assolo di Calciolari veramente trascinante; la seguente Fat Bob ha un andamento rock’n’roll divertente anche grazie alla presenza di una deliziosa tastiera; nell’arcigno incedere della tiltle track spicca ancora la sei corde di Calciolari, mentre la lunga Dark Ages (bella la marziale parte introduttiva) ha contorni più cupi, specie per la parte recitativa posta poco dopo la metà del brano in cui la singer è accompagnata da una tenebrosa tastiera; Point Of No Return permane sulla stessa linea per poi esplodere in una ritmica sostenuta ed efficace, splendido anche il refrain; Fool Race torna su atmosfere più inclini al doom, ma è solo un momento perché poi il brano stempera in un andamento giocoso e accattivante; Killer Dreams convince meno, nel complesso, l’ho trovato noiosa e, stavolta, poco convincente nelle parti vocali; la conclusiva Twilight è aperta dalle tastiera ed è un pezzo melodico di buona fattura compositiva che chiude degnamente Saturnalia.

Di certo è un disco da recuperare dall’oblio; la musica, gradevole e, come predetto, varia, mette in risalto le capacità di questa una formazione veneta. I Dark Ages avrebbero meritato una sorte diversa e forse se fossero stati americani o inglesi, chissà, la storia sarebbe stata diversa.



VOTO RECENSORE
74
VOTO LETTORI
40.61 su 13 voti [ VOTA]
anonimo
Mercoledì 10 Aprile 2013, 22.20.31
2
..peccato che l'ottusita' di un componente e della sua ragazza abbiano rovinato tutto.....
hm is the law
Mercoledì 27 Giugno 2012, 16.37.41
1
Alla riscoperta del metal italiano!
INFORMAZIONI
1991
Video Star
Heavy
Tracklist
1. Screaming Into The Dark
2. Fat Bob
3. Saturnalia
4. Dark Ages
5. Point Of No Return
6. Fool Race
7. Killer Dreams
8. Twilight
Line Up
Barbara Guia (Voce)
Eugenio Roncaia (Chitarra)
Simone Calciolari (Chitarra)
Matteo Grazioli (Basso)
Luca Lucchini (Batteria)
 
RECENSIONI
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