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Inner Blast - Sleepless Monster
( 1093 letture )
Gli Inner Blast nascono nel 2006 a Lisbona ed pubblicano nel 2011 il loro primo EP, Sleepless Monster, riedito nel 2012 e promosso dalla Infektion PR: Aquiles alla chitarra, Mònica alle tastiere, Luìs al basso, Nuno alla batteria e per finire Liliana alla voce vanno dunque a comporre la formazione, che si dedica ad atmosfere gothic metal tetre ed aggressive.
Preannuncio, innanzitutto, che il demo pecca in primo luogo in qualità dei suoni -parametro certamente molto meno rilevante per quanto riguarda le band underground, soprattutto alla loro prima uscita- al punto che farmi un’idea dell’insieme risulta in alcuni punti difficile proprio a causa di questa; ad ogni modo, ci troviamo davanti ad una diretta commistione di atmosfere malinconiche per quanto riguarda voce e tastiera, accostate a riff che si votano principalmente al gothic, così come la batteria, che arriva ad avvicinarsi anche a ritmiche doom.

In questo caso, un approccio diretto ai brani può essere una buona via al fine di capire cosa in Sleepless Monster funzioni e cosa meno: Better Days, prima vera e propria tematica dell’EP -in tutto sono cinque, tante quanto i brani- si apre con un breve intro di tastiera, settata su un’effettatura ad archi, che forse poteva essere resa più interessante proprio grazie alla scelta di un effetto maggiormente originale; pochi secondi dopo accorrono a rendere il tutto più intenso voce e batteria, seguiti infine da chitarra e basso -il quale, purtroppo, forse causa equalizzazione, risulta sempre un po’ nascosto-, dando vita ad un brano intenso, anche se con diverse sbavature, sia a livello di tastiere (l’effetto rende la melodia seguita poco chiara) sia vocale (diversi sono i punti nei quali l’intonazione non è precisa, qui come in tutto l’EP); la chitarra ed il basso conferiscono, assieme alla batteria, la maggiore carica al brano, integrandolo con riff graffianti e cadenzati.
La seconda track, Sleepless Monster, si avvale pressoché delle medesime peculiarità. Purtroppo, l’equalizzazione e la qualità delle registrazioni non permette di sicuro di apprezzare in maniera ottimale i brani: infatti, il volume della voce risulta purtroppo leggermente troppo alto, quasi a coprire i passaggi salienti tra un punto e l’altro dei brani; inoltre il pezzo tende a saturare sporadicamente in alcuni punti prettamente strumentali.
Tears, terzo brano, prima ballad: ci accompagnano le note di un pianoforte ed i suoni di un temporale e della pioggia; si aggiungono, poco dopo, tutti gli altri componenti, ma sicuramente uno spicca fra gli altri: la voce, infatti, effettata piuttosto pesantemente, attira l’attenzione su di sé per tutta la durata delle strofe. L’idea in sé non presenta sicuramente alcun difetto, ma l’effettatura scelta non riesce a mettere in risalto le sue peculiarità, né ad arricchire positivamente il pezzo. Chitarra e basso risultano in questo brano in ombra, aggirandosi su riff pacati, mentre la batteria si affianca qui a piacevoli ritmiche maggiormente doom. Finalmente la tastiera si discosta dall’effetto che per i primi due brani era rimasto costante, aggiungendovi il piano; la voce qui riesce, nonostante la performance non perfetta, ad ogni modo ad accrescere il brano accostandosi alla sezione ritmica con sicurezza.
Il quarto brano dell’EP, Fixation, è decisamente il più ben arrangiato: la voce finalmente sviluppa una linea maggiormente articolata, la tastiera si districa su melodie più vitali ed accattivanti, dando vita ad un brano che si caratterizza per una successione di parti melodiche, tranquille ed altre più potenti ed aggressive, facendolo crescere in modo efficace.
Concludiamo con Open Minds questo nostro ascolto. La quinta track si apre con un’intro strumentale abbastanza lunga ed articolata guidata dalla tastiera; la voce si viene ad inserire poi con una linea pacata che rimarrà tale in tutto brano, lasciando maggiore spazio alla parte strumentale: riff pacati ma nel contempo incisivi uniti a ritmiche varie ed intrattenenti si intrecciano alla tastiera, che grazie ai vari cambi di effetto determina i passaggi fra i diversi momenti del brano.

Sleepless Monster è, in definitiva, un lavoro di sicuro non pessimo, ma che non riesce neppure, per diversi fattori, a spiccare in modo brillante: piccoli accorgimenti associati ad una qualità migliore di registrazione -cosa che non tutti possono purtroppo permettersi- potrebbero far risaltare, in definitiva, l'EP in modo maggiormente efficace, migliorando direttamente anche la qualità vera e propria dei brani.



VOTO RECENSORE
61
VOTO LETTORI
45 su 1 voti [ VOTA]
Theo
Lunedì 9 Luglio 2012, 18.34.44
2
Ascoltato due volte due giorni diversi e poi mi sono veramente stancato... Non mi piacciono proprio, e poi la resa sonora è pessima. Peccato 45/100
Straisand
Lunedì 9 Luglio 2012, 15.03.08
1
Onestamente nulla di che, anzi, se la cantante continuerà a far continui passi vocali così diversi, ovvero, passare da tonalità growl a quelle liriche, non so quanto possa durare. Per il resto, produzione pessima, pezzi ripetitivi e banali, voce piatta ed inespressiva. Bocciati.
INFORMAZIONI
2012
Infektion PR
Gothic
Tracklist
1. Better Days
2. Sleepless Monster
3. Tears
4. Fixation
5. Open Minds
Line Up
Liliana (Vocals)
Aquiles (Guitars)
Luìs (Bass)
Nuno (Drums)
Mònica (Keyboards)
 
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